Non è un gran lavoro, è sufficiente una circolare della segreteria provinciale ai circoli con preghiera di rendere edotti i soci sull'applicazione di certe norme in quella provincia.
Fino a qualche anno fa nessun organo di vigilanza faceva campagne contro le munizioni in auto, specie per le cartucce da caccia a pallini. Voglio dire, se c'è questa previsione, è dal 1975 che c'è, ma solo oggi diviene di stretta attualità.
D'accordo poi con la conoscenza della legge, ma non possiamo neppure presumere che ogni cacciatore, di qualsiasi età e livello culturale, sia al corrente dell'evolversi di leggi e di giurisprudenza, così come non possiamo presumere che ciascuno abbia le cognizioni tecniche e culturali per aggiornarsi da solo.
Le associazioni dovrebbero avere un ruolo centrale nel tenere aggiornati i soci o nel metterli sul chi vive, salva ovviamente la libera determinazione, per cui ognuno si comporta come crede opportuno, ma essendo almeno stato avvisato che il tal comportamento potrebbe dar luogo a contestazioni.
Anche perché in questo particolare caso potrebbero sorgere anche problemi relativi a ordinanze prefettizie di divieto di detenzione di armi motivate sul non affidamento...
Questo è il mio punto di vista, ovviamente sono considerazioni di merito, di opportunità, come tali manifestate al di fuori dell'ambito giuridico in senso stretto.
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Su questo sono assolutamente d'accordo. Non c'è arma migliore della conoscenza [:D]
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