Cercherò di essere sintetico, per me difficile, e raccontarvi la mia esperienza.
Arrivati giovedì notte, dopo un lungo viaggio, Ingeborg ci ha accolti felice di rivederci. Dopo i saluti ci ha accompagnati a quella che sarebbe stata la nostra casa per i successivi tre giorni.
Il venerdì mattina abbiamo lavorato sull’obbedienza, facendo esercizi al guinzaglio quali camminare con il cane al piede e farlo sedere di fianco (esercizio identico all’addestramento dei cani sa sangue per chi li conoscesse) l’attesa con il rientro al nome, la “steadiness” dei retriever, ossia cani seduti, a turno ognuno al piede gira intorno a tutti gli altri. La calma, che Kurt ha solo quando sa che non si deve lavorare, appena vede un campo aperto sa che bisogna dare tutto, infatti era molto agitato, dovuto anche al viaggio forse. In lui c’è tanta voglia di lavorare, un pregio ed un difetto in esercizi diversi. Questa parte della calma è stata, appunto, sulla fermezza dei cani. In avanti Ingeborg lasciava dei dummies, tutti sulla stessa linea immaginaria, ed un cane alla volta al lavoro, con l’altro a vedere, fermo a terra. In questo caso con accenni di direzione, comando, e seduto alla consegna.
Ci ha insegnato la teoria, l’essenzialità in primis e gli esercizi del riporto forzato, basato su esercizi di rapidità nell’esecuzione. Ad esempio, cane al guinzaglio, camminata veloce verso il dummy, senza mai fermarsi il cane deve raccogliere e continuare nell’esercizio. Un secondo metodo con la lunga, riporto da distanza di 5 metri circa, e incentivo a rientrare subito.
In questa fase abbiamo utilizzato anche selvaggina per il riporto, anatra e coniglio, in modo che i cani conoscessero gli odori, infatti non avevano mai sentito il coniglio selvatico per il riporto.
Un esercizio fatto era basato su un riporto in campo. Selvaggina posata, cane in cerca e riporto del capo trovato, mai andando in contro al cane quando riporta, richiamando la sua attenzione nel caso “deviasse la rotta””.
Abbiamo fatto anche una Schleppe con l’anatra per ogni cane, circa 150m, con due angoli ottusi per vederne il comportamento. Dream corretta, Kurt ha esitato ad abboccare, e si è scrollato con l’anatra in bocca: pista corretta, il resto da rivedere. In sostanza, lui non avrebbe preso un buon voto.
Dopo circa due ore al laghetto, a lavorare e far rinfrescare i cani. Fatto un giro del lago a lasciare le anatre di gomma, abbiamo mandato prima Dream al recupero. Come kurt successivamente, ha avuto qualche esitazione ad entrare in acqua, svolgendo comunque il suo lavoro dopo qualche esitazione. Io ho avuto un problema grave invece. Dopo un primo riporto appena accettabile, uscendo dall’acqua e costeggiando il laghetto per riportare, passando dalla strada più comoda (furbo eh) è entrare in acqua, seguendo il rumore dei sassi lanciati, Kurt si è diretto verso il dummy. Attimo di follia. Cambio di direzione ed è andato verso il tubo del troppopieno del laghetto. Credendo fosse un riportello si è avvicinato, forse abboccandolo anche. Spaventato, gli ha dato due abbai, è tornato verso di me a riva, tremante e terrorizzato. Ho provato a rimandarlo dentro, metteva una zampa ed usciva. Abbiamo lasciato Maarit a fare da traino, vedendo lei magari sarebbe entrato. Un tuffo, nuotando due metri come se non fosse più capace, è uscito di nuovo. E credetemi, dopo che passate un mese a lavorare il cane nell’acqua alta, perché impari a nuotare, ed aveva imparato bene, vedere certe scene vi restano impresse perfettamente anche dopo giorni. Vi ricordereste anche il rametto che avete fissato per ignorare il cane che non voleva entrare, rimanendo impassibili. Io impassibile non lo ero, era come se mi stesse prendendo a sberle il mio cane, ero molto giù di morale, ma non potevo fare in modo che lui lo capisse. Doveva fare da solo.
Ingeborg, accortasi del fatto, è tornata e ha iniziato a far prendere fiducia a kurt, lanciando il dummy vicino in acqua, entrare ed usciva. Ancora una volta, stessa cosa. Una volta sola l’ha preso e riportato, riempito di complimenti, lei ha pensato che dovesse solo giocare in acqua. Così mi dice -Mattia entra in acqua con lui a nuotare-, rimasto un attimo basito pensavo scherzasse. Invece -Dai, non sei mica il primo che mando dentro in acqua-.
Ho scoperto che non erano acque termali. Sono entrato, e credetemi, l’acqua era gelida. Presa fiducia, un po’ alla volta si è avvicinato il mio cane, prendeva le anatre di gomma e le riportava a Ingeborg. Ho fatto anche io un recupero! Ero di poco più tranquillo, ma aveva fatto un passo in avanti. Avevo paura che tutto sarebbe stato ancora dall’inizio, con il cane che entrare poco alla volta in acqua.
A pranzo, come per i giorni successivi anche per cena, siamo stati a casa si Ingeborg, ospitandoci ottimamente.
Il pomeriggio siamo stati al lago di un’associazione venatoria di cui la nostra mentore faceva parte. Dopo un giro, per fare ambientamento, Kurt già nuotava insieme a Maarit a momenti, andando nei canneti. Ero fiducioso, in fin dei conti, in quel laghetto aveva imparato a nuotare a settembre. Abbiamo lavorato con i dummies, in punti diversi, dando le direzioni, facendo riporto a vista e riporto né vedendo né sentendo. Prima Dream, con Kurt a vedere in modo che si caricasse di gelosia.
Hanno lavorato bene entrambi, ma mancava un dummy, quello del riporto cieco, forse fermo sulla cima di delle cannette, forse con poco odore. Prima Dream e poi Maarit facevano fatica a sentirlo, con la seconda che, penso giustamente, accortasi che non c’era nulla, passava allo sporco successivo, cercando correttamente. Ingeborg ha deciso di dare fiducia a Kurt, che stava piangendo dalla voglia di andare. Dato il comando, si era dimenticato di avere paura. È entrato nel canneto, cerca cerca e nulla, intanto rientrava Maarit, ancora in acqua. Il mio stava entrando in acqua alta, per cercare. Gli ho fatto gesto di tornare dentro al canneto, mi ha ascoltato, si è diretto dove gli avevo detto. Arrivato ad un certo punto ha tirato su il naso, di forza, come se avesse sentito qualcosa. È entrato nel canneto, ed è uscito con il dummy. Ovviamente riempito di complimenti, anche da Ingeborg, stupita di come avesse preso fiducia in poche ore.
Fatti altri esercizi, prima che i cani fossero troppo stanchi, ci siamo fermati, abbiamo fatto una sosta a prendere un caffè e siamo andati a cena.
Il mattino del sabato è stato sulla falsa riga del primo, con molta obbedienza, facendo esercizi sulle direzioni, sulla calma e questa volta, con il riporto forzato della selvaggina, stesso esercizio, ma con una difficoltà diversa, cercando di correggere l’errore fatto il giorno prima.
Passando poi alle Schleppe ha lavorato prima Dream, con l’anatra, 250 m, che io non ho visto, ero nascosto con Kurt aspettando il mio turno, ma giudicata in modo ottimo da Ingeborg, dicendo di essere molto contenta ed emozionata del lavoro visto.
È stato poi il turno di Kurt, con la Schleppe di coniglio, che non avevo mai fatto, ma in fondo pensavo che se faceva molto bene le piste della lepre viva, poteva fare bene anche quella. Ho quindi messo il cane in macchina, in modo che non vedesse, e per vedere io il percorso fatto mentre si preparava la traccia.
Per essere la prima volta era lunga, circa 200m, però ero fiducioso. Iniziato il lavoro, con il cane alla lunga, è partito bene, l’ho quindi lasciato andare da solo, seguendo bene la pista, perdendosi un po’ al primo angolo ma arrivando in fondo. E non portava, tornava indietro a cercare. L’ho riportato sulla traccia andando avanti con lui, ma nulla per un paio di volta. Pensavo che il coniglio fosse più avanti. Uscita Ingeborg, era nascosta come fanno i giudici per vedere il lavoro del cane, siamo tornati all’inizio. Abbiamo rifatto la traccia prima lei, iniziando la traccia e poi io, arrivando in fondo, facendo raccogliere il capo e tornando di corsa all’inizio. Il suo giudizio è stato che il cane aveva fatto la pista, ma stanco, non ha raccolto e riportato, segno che mancava il riporto forzato nell’addestramento.
Dopo pranzo, di pomeriggio, siamo tornati al secondo lago del giorno precedente, per lavorare con le anatre scongelate.
Prima di iniziare abbiamo fatto una Schleppe a Kurt, con l’anatra, per vedere se effettivamente era solo stanchezza al mattino. Perfetto, sulla pista, abboccata subito al centro, riporto diretto, seduto.
Sicuramente in futuro terrò conto della cosa, cercando di rendere costante il lavoro anche nei momenti in cui il cane è stanco.
Al lavoro in acqua aveva ancora paura di entrare. Ingeborg lo ha quindi aiutato ad entrare con la corsa. La prima volta abbastanza duro, la seconda già con poco aiuto, la terza da solo. Purtroppo ancora per qualche volta c’è questo rischio, gli passerà.
Al riporto cieco abbiamo lavorato molto bene. Dream all’inizio doveva solo capire quale fosse la richiesta dell’esercizio, poi è stata davvero molto brava. Stessa cosa per Kurt, una volta capito il compito è stato un toro, molto indipendente nel lavoro, facendo le prime volte l’errore di uscire dopo circa un minuto di cerca, alla fine colmato, riportava tutto perfettamente, seguendo le direzioni dove lo mandavo.
Ha dimostrato tanta passione, tanto olfatto nella cerca ma, forse, poca costanza nella continuità del lavoro all’inizio.
Finito tutto abbiamo fatto una pausa, prima della cena, sempre tutto ottimo.
La domenica, in Baviera se non sbaglio, abbiamo lavorato con un addestratore di DD, amico di Ingeborg, con le anatre vive, in modo da fare una simulazione della prova.
Kurt ha lavorato per secondo, in modo da “caricarsi a molla”, quando Dream è entrare in acqua dietro all’anatra viva faticavo a tenerlo. Poca obbedienza, ma tanta tanta voglia. Arrivato il suo momento, con l’anatra viva che batteva le ali sull’acqua per spostarsi, ha esitato ed entrare, pensavo, avesse paura, dopo qualche secondo si è buttato. Ci metteva tanta forza che sembrava non sapesse nuotare, così tanta spinta che quasi lo teneva fermo. Si è calmato giusto quel po’ che basta per spostarsi in acqua. Ingeborg ha sparato in cielo, vista la paura di venerdì era meglio evitare shock e lavorare per gradi. Non ha dato segni di paura, ha continuato per la sua strada. È uscito per cercarla, lo rimandavo dentro, così tre volte, fermandola anche due volte dalla terraferma. Abbiamo quindi spostato ancora L’anatra, andata poi nel canneto a destra. lui arrivato la cercava veramente di passione, dimenticandosi di tutto. E continuava a buttarsi nel canneto. Intanto l’anatra era uscita, andando in un buco. Mi è stato detto di spostarla e buttarla in acqua in modo che si vedesse. Lui non ha visto nulla. È entrato nel buco, intanto l’anatra si spostava in un altro sporco. Ecco, in quel momento il cane è uscito pieno di vespe/api, tutte addosso. L’ho ributtato in acqua al volo, in modo che andassero via dalla schiena, dalla testa. Erano ovunque addosso a lui. Ormai lo avevano punto, ma andava avanti. in questi 30 secondi l’anatra è uscita dal laghetto per andare nel boschetto affianco. Lui è uscito, gli ho indicato la direzione ed è entrato. Ci ha messo un minuto per trovarla in mezzo allo sporco, ma alla fine, mentre la riportava, ancora ancora un’ape sul naso. Giustamente non aveva messo la testa sott’acqua, ma non l’ha mollata, mi ha portato l’anatra, si è seduto, ha lasciato a comando, ho mandato via l’ape e l’ho riempito di complimenti.
Probabilmente in prova sarebbe stato eliminato, era uscito troppe volte dall’acqua, ma al tempo stesso è stato il recupero più bello che io abbia mai visto fare al mio cane. Non a caso ci ho messo mezza pagina a raccontarlo, con la premessa di essere sintetico!
È stato poi il momento del riporto cieco. Mentre l’addestratore, di cui mi sfugge il nome, lanciava l’anatra, questa sbatteva ancora le ali. Ero certo fosse viva.
Ho mandato Kurt, andava dove sentiva l’odore della caduta ed usciva, così due volte. Due errori, sicuramente eliminato. Alla terza è entrato, ha fatto tutte le cannette di quella parte di laghetto, passando anche dietro l’isolotto. Se c’era doveva averla trovata. È passata un’anatra, lenta, ferita, in mezzo al laghetto, davanti a me si è immersa ed è sparita. Ero certo fosse quella. Kurt passava a destra, seguendo l’odore, ma continuavamo a mandarlo a sinistra.
Mi viene quindi detto, da traduzione di Ingeborg visto che non capivo nulla, che era così voglioso di prendere quella viva che lasciava quella morta. Non ero d’accordo. Ha quindi chiesto a lei di prendere Maarit, per recuperare quella che era rimasta nelle cannette.
Nel mentre che lei andava alla macchina e portavo via Kurt, in ferma. Nelle cannette alla mia destra. Dove stava andando. È rimasto così due minuti e l’ho fatto vedere a Ingeborg intanto che Maarit cercava, poi l’ho spostato, ma ero certo che fosse lì dentro da come era teso in ferma.
Mentre Maarit faceva lo stesso percorso di Kurt, anche lei senza trovare nulla, Ingeborg ha richiamato la sua, decidendo di dare ancora una volta fiducia al mio cane e alla ferma che aveva fatto. –Aport!-. tempo 10 secondi ed è uscito con l’anatra, dal canneto su cui era in ferma.
Ingeborg era visibilmente contenta, io con lei, scherzando sul fatto che avesse ragione Kurt e non l’addestratore. Ma non importava, aveva fatto un buon lavoro il cane, ero molto felice, non aveva avuto esitazioni. Ripeto, in prova non avrebbe superato il test, ma è per questo che si fanno le simulazioni.
Finito tutto, di corsa dal veterinario. Il cane si stava gonfiando per le punture degli insetti, sulla schiena avrà avuto qualcosa come una ventina di punture, più quelle sul muso. Martedì sono stato dal mio veterinario, ancora dopo due giorni abbiamo tolto i pungiglioni dalla schiena.
Ed è stato in quel parcheggio, fuori dal veterinario che è finita la nostra avventura, salutandoci, sicuri che ci saremmo rivisti, ma come sempre, c’è del dispiacere quando diversi giorni si va via, ma molta felicità per quello che si è fatto.
I ringraziamenti vanno tutti ad Ingeborg e suo marito, che ci aiutano ogni volta che siamo da loro. Lei mi insegna tante cose, l’unico modo che ho per ringraziarla è fare del mio meglio in modo che sia felice nel vedere i risultati.
Mattia
Vi ringrazio per l'attenzione, spero possa piacervi quello che ho scritto, ci sono anche delle foto e dei video, che spero di caricare in futuro :)


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