correttezza e passione: opposti?

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  • sly8489
    ⭐⭐⭐⭐
    • Mar 2009
    • 11966
    • Trieste
    • spring spaniel

    #61
    Originariamente inviato da Quiete
    Ribadisco di essere principiante principiante. Quindi parlo più dei miei timori e delle mie ambizioni che delle mie epserienze. La mia ambizione è che il cane faccia quello che deve non solo perchè altrimenti non ottiene quello che vuole (che già è il metodo più lungo e difficile), ma addirittura perchè facendolo si ottiene il risultato comune di una buona caccia, come se fossimo un branco, dove io sono si il capo, ma dove l'obiettivo è comune.
    La base è sicuramente quello che dicono sly e lucio, ma si può andare oltre?
    La sensazione più affascinante che si ricava leggendo il testo di Delfino è il concetto di complicità da qui la mia 'ambizione' (che riconosco poter essere infantile, anche se ho 50 anni, e difficilmente praticabile) di dare un senso venatorio a quello che chiedo al cane. La mia illusione è quindi che il cane faccia quello che deve non perchè altrimenti IO ostacolo il raggiungimento del suo fine, ma perchè il FINE non viene ben aggiunto tecnicamente e il fine è preadare in coppia. Capisco che si un po' una pippa mentale, ma questa è quella che mi fa temere la contrapposzione tra correttezze e passione intesa appunto come complicità, alleanza per un obiettivo comune e che mi fa desiderare di trovare una logica intuibile dal cane per la ricerca delle correttezze.
    Lo so, lo so, deve proprio essere una pippa :-)))))
    Daniele
    La regola base per poter addestrare a queste condizioni è quella non fare mai quello che vuole il cane, questa è una delle regole per mantenere la leadership.

    ---------- Messaggio inserito alle 01:10 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:22 AM ----------

    Originariamente inviato da massimo rossi
    Rispondo a Sly8489, in linea di massima siamo d'accordo, io condivido il fatto che il cane tende a fare quello che preferisce, ma, poi scelga un capobranco e quella diventa la leva sulla quale poi spingere, automaticamente se ti riconosce come tale cercherà di accontentarti in ogni modo, anzi sara il suo premio. Poi certamente bisogna "punirlo x le azioni sbagliate" ma si puo fare in diversi modi, personalmente ho trovato il suo punto debole e agisco su quello, frenandolo nella sua voglia di correre, lo metto al dietro e non lo mollo fino a quando non gli ho fatto il pistolotto, poi ricomincio da dove ha commesso il fallo. Addestrare il cane in questo modo richiede tempo, passione, volonta e tanta tanta pazienza.

    Invece Daniele,
    riallacciandomi alle discussioni precedenti, senza fare torto a nessuno e senza riferimenti alcuni, ma, senza neanche farci prendere in giro da chi ne trae un guadagno, ad oggi si trovano amanti di razze diverse pronti a farci notare i difetti dei nostri compagni di caccia ma nessuno o pochi veramente "professionisti" veri amanti della cinofilia a dirti come fare per risolvere, a meno che non li porti da loro......e li ti sparano la parcella. Alcuni mettono a disposizione la loro sapienza a prescindere, altri mettono a disposizione i loro "allevamenti".

    Insisti con Delfino e segui il tuo cuore dando retta a chi si avvicina di più al tuo pensiero, vedrai che tutto verrà da solo, devi impegnarti tanto e crederci, io ho superato i problemo con il mio cane in questo modo, ho già dato.

    Auguro tutto il meglio
    Se il cane tende a fare quello che preferisce non gli serve un copo branco, è lui che decide. Il cane decide di sottomettersi per sua convenienza quando è completamente dipendente dal padrone. Il padrone per mantenere il ruolo di leader deve fare azione di convincimento tutti i giorni deve dimostrare al cane di meritarsi la sua fiducia. La leadership non è che una volta ottenuta la si mantiene vita natural durante. Il lavoro di convincimento viene fatto giorno per giorno, bisogna dimostrare al cane di essere sempre all'altezza di ogni situazione. Qui si parla di sopravvivenza, se il cane è covinto che il padrone non sa condurre, le redini del comando le riprende lui, questo per il suo bene e per quello del branco. Se punisci il cane, vuol dire che addestri con il metodo gentile, non è quello adottato da me. Se io punisco attivamente il cane vuol dire che tutto il lavoro che ho fatto in tre anni va buttato nel pozzo, lo potevo fare da subito. Per come hai scritto è come se fossi in bilico, non sai ancora se stare da una parte o dall'altra. Io Delfino non l'ho letto, quindi non so cosa vuoi dire "insisti con Delfino". Appena ho la possibilità lo leggerò, intanto qualcuno mi può dire se il mio modo di fare è attinente a quello che scrive Delfino?

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    • Quiete
      ⭐⭐⭐
      • May 2010
      • 2312
      • Milano
      • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

      #62
      Originariamente inviato da sly8489
      La regola base per poter addestrare a queste condizioni è quella non fare mai quello che vuole il cane, questa è una delle regole per mantenere la leadership.

      ---------- Messaggio inserito alle 01:10 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:22 AM ----------

      Io Delfino non l'ho letto, quindi non so cosa vuoi dire "insisti con Delfino". Appena ho la possibilità lo leggerò, intanto qualcuno mi può dire se il mio modo di fare è attinente a quello che scrive Delfino?
      Ma, direi che i punti in comune tra te e Delfino sono molti, però io ho letto Delfino, ma non sono sicuro di aver capito bene come addetsri te.
      Se io ti dicessi che per mandare un pacco postale da Siena a Grosseto è meglio se passa da Roma te cosa ne diresti? Eppure è l'idea base degli hub che ha fatto fare lalla logistica uno straordinario salto in avanti.
      Tue frasi come la prima che quoto, a volte mi fanno la stessa impressione: intuisco che dietro ci possa essere un'idea forte, ma cozzano un po' con la mia intuizione da principiante :-) Ad esempio: quando il mio cane vuole andrea in un posto anzichè in un altro, al 99% ha ragione lui che sente gli odori, ieri sera volevA andare in un campo smesso, ha seguito me ubbidiente per 45 minuti e poi i fagiani li abbiamo trovati ... dove diceva lui!
      Io ho l'edizione dell'Editoriale Olimpia "Addestrare il caneda da Ferma" di Felice Delfino, se hai voglia di leggerlo, mi farebbe piacere la tua opinione. Tieni conto che è un signore nato nell'800.
      Daniele

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      • sly8489
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2009
        • 11966
        • Trieste
        • spring spaniel

        #63
        Originariamente inviato da Quiete
        Ma, direi che i punti in comune tra te e Delfino sono molti, però io ho letto Delfino, ma non sono sicuro di aver capito bene come addetsri te.
        Se io ti dicessi che per mandare un pacco postale da Siena a Grosseto è meglio se passa da Roma te cosa ne diresti? Eppure è l'idea base degli hub che ha fatto fare lalla logistica uno straordinario salto in avanti.
        Tue frasi come la prima che quoto, a volte mi fanno la stessa impressione: intuisco che dietro ci possa essere un'idea forte, ma cozzano un po' con la mia intuizione da principiante :-) Ad esempio: quando il mio cane vuole andrea in un posto anzichè in un altro, al 99% ha ragione lui che sente gli odori, ieri sera volevA andare in un campo smesso, ha seguito me ubbidiente per 45 minuti e poi i fagiani li abbiamo trovati ... dove diceva lui!
        Io ho l'edizione dell'Editoriale Olimpia "Addestrare il caneda da Ferma" di Felice Delfino, se hai voglia di leggerlo, mi farebbe piacere la tua opinione. Tieni conto che è un signore nato nell'800.
        Daniele
        Si sicuramente lo farò, leggerò Delfino. Hai visto la zona e la vegetazione? Devi osservare tutto e imparare anche dal cane, se ritorni nella stessa zona prima o poi farai altri incontri. Devi portare il cane dove in base alla vegetazione puoi trovare il tipo di selvatico, dopo devi lasciare che il cane lavori senza distrazione. Certamente il fagiano non lo vai a cercare sulla spiaggia. Ricordati che il responsabile di tutto quello che succede a caccia sei tu e non il cane.

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