Ribollitura del terreno (callafredda)
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Riporto in merito all'argomento, un'articolo pubblicato sul Cacciatore Italiano dei mesi Ottobre - Novembre 2008, è interessante, consiglio di dargli una sbirciatina.Le grandi qualità e le grandi virtù (se le avete)
vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarci il loro amore e il loro attaccamento
Lord Chesterfhild -
Meglio di così non posso fare, ho dovuto ridurre il tutto ai minimi termini se no non lo caricava.Le grandi qualità e le grandi virtù (se le avete)
vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarci il loro amore e il loro attaccamento
Lord ChesterfhildCommenta
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dopo aver sbirciato una nuova discussione riapro questa vecchia...
nonostante io abbia sulle spalle 16 licenze cacciando solo ed esclusivamente lepre mi ritengo un segugista alle prime armi,dal momento che fino a 7 anni fa era mio padre ad allevare crescere e addestrare segugi.
parlando con lui di questo argomento mi sono visto quasi ridere in faccia.
premettiamo che dal 1967 cresce segugi e caccia lepri.
il problema su mensionato nn l'ha mai avuto,eppure nei tempi passati usciva con i cani tutti i giorni,con sole o con pioggia,d'estate o d'inverno...
da 12 ore prima a 12 ore dopo la perturbazione il cane sente pokissimo,a volte nn sente affatto,ma passata quella il cane e' come prima...il campione rimane campione e il mezzocane rimane mezzocane...Commenta
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non so..a me qualche dubbio viene.. e vero che adesso daqualche anno ho un po trascurato le lepri ma anni fa col mio compagno di allora non aspettavamo altro che qualche temporale estivo perche i cani dopo mesi di secco totale finalmente producevano lavori veramente soddisfacenti e questo per tutti i giorni a seguire fino a che il terreno non ritornava nuovamente secco... poi quanto al campione ..e tale sotto ogni situazione...Commenta
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Anche qui nele Marche del sud AP si dice "callafredda" per descrivere lo stesso fenomeno di cui si discute.Piovasco estivo di lieve entità.Avvertibile dall'uomo per via dell'odore acre dei vapori provenienti da terra
Ricordo nell'infanzia che i cacciatori di paese correvano subito a legare o "chiudere" negli stalletti i cani che erano in libertà nella convinzione che si danneggiasse l'olfatto degli ausiliari.
Non ho mai saputo la motivazione e qualche amico veterinario mi ha detto che è tutta una "palla", una convinzione priva di fondamento.
Un altro termine qui usato è quello di "verdamoscia" per indicare credo la guazza mattutina.
Anche questo fenomeno danneggerebbe l'olfattazione dei cani.Però esso se non ricordo male effettivamente avrebbe una spiegazione plausibile.Commenta
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che a volte, inspiegabilmente, dopo un temporale estivo, quando poi fa caldo, i cani sentono peggio di prima è vero, ma da qui a...
non ho mai sentito questa teoria dalle mia parti, non saprei proprio che dire... faccio come san tommaso, finchè non vedo rimango dubbioso.____________________________________________
Paolino
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Non lo mai sentita nemmeno io,che ai cani si rovini il naso. Sicuramente il temporale dopo il secco,crea la situazione peggiore per l'olfattazione,ma di qui a dire che liberare i cani in queste condizioni equivale a danneggiargli o a compromettergli le capacitolfattive,ci vuole secondo me una buona fantasia. Forse vecchie credenze,mai però suffragate da valutazioni cinoscientifiche. Però,lo ribadisco,dalle mie parti,nessuno ha mai pensato una cosa del genere.sigpicCommenta
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non riesco a capire quando ai cani succede questo problema:
- si parte dal tempo secco, piove e poi passa la lepre oppure
- si parte dal tempo secco, passa la lepre e poi piove?
Da noi per vedere i cani lavorare in un certo modo si aspettano le prime piogge da sempre....Commenta
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Non lo mai sentita nemmeno io,che ai cani si rovini il naso. Sicuramente il temporale dopo il secco,crea la situazione peggiore per l'olfattazione,ma di qui a dire che liberare i cani in queste condizioni equivale a danneggiargli o a compromettergli le capacitolfattive,ci vuole secondo me una buona fantasia. Forse vecchie credenze,mai però suffragate da valutazioni cinoscientifiche. Però,lo ribadisco,dalle mie parti,nessuno ha mai pensato una cosa del genere.
Concordo pienamente , non solo non l'ho mai sentito ,ma proprio non credo che si danneggi l'olfatto dei cani , ciao PaoloCommenta
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Saranno anche credenze, ma io i cani dopo la prima pioggia a seguito della calura estiva li tengo qualche giorno in canile, invece di farli uscire, per tenerli poi nell'armadio per un bel pò.
Poi ognuno è libero di agire come vuole, io preferisco rispettare le tradizioni, a certezze scientifiche come voi dite ad oggi non ancora dimostrate.Le grandi qualità e le grandi virtù (se le avete)
vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarci il loro amore e il loro attaccamento
Lord ChesterfhildCommenta
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Cerchiamo di mettere un po d'ordine, l' effetto della callafredda sui cani non è immediato, è riscontrabile nelle uscite successive, i cani callafreddati non sentono un'acca, e questo non significa che non siano validi sogetti, tutt'altro, questo è quello che mi viene ripetuto in continuazione dai vecchi segugisti,subito dopo le piogge estive, che in merito hanno avuto riscontri diretti.
Poi si deve attendere le prime mattinate di brina,e dopo qualche uscita i cani riacquistano l'olfattazione al 100%.<O:p
<O:pSaranno anche credenze, ma io i cani dopo la prima pioggia a seguito della calura estiva li tengo qualche giorno in canile, invece di farli uscire, per tenerli poi nell'armadio per un bel pò.
Poi ognuno è libero di agire come vuole, io preferisco rispettare le tradizioni, a certezze scientifiche come voi dite ad oggi non ancora dimostrate.
Se sussistesse realmente questa teoria in natura anche il lupo e la volpe avrebbero lo stesso problema, non riuscendo a cibarsi poi per una settimana, diversamente invece, in alcuni momenti della giornata a secondo delle condizioni ambientali il terreno da di più o di meno intrappolando le emanazione o sprigionandole ed amplificandole, prendiamo un esempio: in un medicaio dopo una piovuta o di prima mattina con la rugiada le emanazioni saranno percepite soltanto a brevissima distanza e poco varrà il filo del vento per prendere la usta, il fatto è del tutto normale e tecnicamente provato dato che le molecole dell'acqua formano una sorta di scudo che non permette l'estrapolazione degli odori, 30-40 anni fà determinate ricerche a livello scientifico non venivano fatte o per quel poco erano relativamente diffuse a voce di popolo...di conseguenza si cercava di dare in modo interpretativo una spiegazione agli eventi che vi si presentavano.Commenta
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rimane il fatto che a me o ai cacciatori delle mie zone non è mai capitato di sospettare un evento del genere... anzi a volte li porti dopo un temporalone e sentono male, li riporti il giorno dopo e sentono bene fino a che non ritorna il secco bruciato...
mi affido a quel che vedo e cerco anche di essere di mentalità aperta; magari, come spesso capita, sono credenze con un fondamento: chessò, magari il terreno è diverso da zona a zona...____________________________________________
Paolino
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rimane il fatto che a me o ai cacciatori delle mie zone non è mai capitato di sospettare un evento del genere... anzi a volte li porti dopo un temporalone e sentono male, li riporti il giorno dopo e sentono bene fino a che non ritorna il secco bruciato...
mi affido a quel che vedo e cerco anche di essere di mentalità aperta; magari, come spesso capita, sono credenze con un fondamento: chessò, magari il terreno è diverso da zona a zona...Commenta
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