E' giusto ciò che dici, ma la verifica, come dice la parola stessa, si può eseguire solo sul prodotto dell'accoppiamento. L'errore, se mai ce ne fosse uno, è mettere in riproduzione soggetti provenienti da imbreeding stretto senza eseguire prima una accurata analisi sugli stessi (ma per me vale la stessa cosa per qualsiasi accoppiamento). Se in Italia ci comportassimo come in Germania, effettuando tutti test diagnostici che fanno loro, saremmo tutti geneticamente messi meglio. Io ho taluni allevamenti che rinsanguano con il mio, e tutti i cuccioli che vanno a finire là passano sotto le grinfie delle cliniche veterinarie autorizzate a tali check. Successivamente mi comunicano i risultati di cui mi servo come termometro di stabilità e benessere di quell'accoppiamento e, di rimbalzo, della mia genealogia.
Ps
ricordo che stiamo parlando di imbreeding stretto, cioè valutabile oltre il 45% di consanguineità. Cosa che anch'io non ho mai messo in essere.
Commenta