Parere sulla sterilizzazione del cane

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    #1

    Parere sulla sterilizzazione del cane

    Buongiorno, in questi ultimi giorni di estate sono stato vittima di un accesso dibattito sulla sterilizzazione del cane con amiche ed amici urbani che ritengono tale pratica non solo giustissima ma anche una missione per salvare la salute degli amati figlioli pelosetti.
    La mia posizione è un linea coi contenuti dell' articolo che ho condiviso. Tuttavia, chiedo un parere ai coordinatori di sezione perché questo tema divisivo ben si presta ad essere declinato ideologicamente....
    Grazie in anticipo
    Massimo Zuanetti – Medico Chirurgo, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia. Bologna.   Non avendo mai posseduto prima un animale e nello specifico un cane, non mi ero mai posto particolari quesiti, pur essendo un medico e per di più ginecologo-ostetrico, riguardo la sterilizzazione degli animali domestici.   Se il principio è il rispetto “vero” dell’ essere vivente (uomo o animale che sia) e quindi non interferire anche sulla sua fertilità,  cioè la spontanea capacità di riprodursi, perché animalisti,  associazioni pro-animali e persino veterinari avvallano per non dire consigliano la sterilizzazione dei cani e gatti?   Considerando che i cani in quanto domestici sono già limitati e direi super controllati dai loro padroni nelle frequentazioni dei loro simili, perché sterilizzarli?   Ma soprattutto, sappiamo cosa significa “sterilizzare” un animale? La sterilizzazione e’ una tecnica chirurgica, usata anche sull'uomo e sulla donna, atta ad impedire la possibilità che la femmina possa rimanere gravida dopo un rapporto sessuale. Questa definizione apparentemente banale è applicata in maniera corretta solo agli umani. In pratica nell’uomo si esegue la vasectomia cioè la legatura e interruzione dei dotti deferenti in modo tale che gli spermatozoi non possano più raggiungere le vescicole seminali. Tale tecnica, benché irreversibile, non altera né la sessualità né la produzione ormonale dei testicoli. In atre parole l’uomo non “sente” differenze se non nella possibilità di avere eredi! Vale lo steso discorso per la donna, dove si esegue la legatura e interruzione delle salpingi in modo tale da impedire che l’ovulo incontri lo spermatozoo. Anche in questo caso, pur essendo l’intervento irreversibile, non si va ad alterare ne la sessualità nè la produzione ormonale delle ovaia. Teoricamente negli animali si dovrebbe fare lo stesso, ma non lo si fa perchè all'uomo interessa poco il problema riproduttivo vero dei quattro zampe, mentre interessa non essere infastiditi dai “calori”.... Per azzerare per sempre i calori, cioè il periodo degli amori, si esegue normalmente la castrazione, cioè l’asportazione delle gonadi (testicoli o ovaia) e in taluni casi nelle femmine anche dell’utero così i padroni non si stressano neanche più per le mestruazioni..... E’ evidente che questo atteggiamento chirurgico invasivo e demolitivo porta all’azzeramento degli ormoni sessuali con ovvie conseguenze spesso negative per la salute dei nostri amici a quattro zampe. E’ curioso che in un’epoca come la nostra, dove l’animale domestico è letteralmente “umanizzato”, si ritenga normale violare la sua natura ed identità sessuale in modo irreversibile e che questo non sollevi l’indignazione dei cosiddetti animalisti e padroni amorevoli....   Alcuni dati scientifici ci aiutano a capire i rischi/benefici della castrazione animale.   Da uno studio di Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers University New Brunswick, NJ 08901 “gli effetti positivi" sul cane maschio castrato sono:   1            elimina il minimo rischio (probabilmente <1%) di morire di tumore ai testicoli 2            riduce il rischio di disordini non-tumorali alla prostata 3            riduce il rischio di fistole perianali 4            potrebbe ridurre il rischio di diabete (dati inconcludenti)   In negativo, castrare i cani maschi   1            se fatto prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi.   2            aumenta il rischio di angiosarcoma cardiaco di un fattore di 1.6 3            triplica il rischio di ipotiroidismo 4            aumenta il rischio di decadimento cognitivo geriatrico 5            triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute associato a molti altri problemi 6            quadruplica il piccolo rischio (<0.6%) di cancro alla prostata 7            raddoppia il piccolo rischio (<1%) di tumori al tratto urinario 8            aumenta il rischio di disturbi ortopedici 9            aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni   Per quanto concerne le femmine:   In positivo, sterilizzare i cani femmina   1            se fatta prima dei 2.5 anni d'età riduce di gran lunga il rischio di tumori alla mammella, il più comune tumore maligno nei cani femmina 2            elimina quasi completamente il rischio di piometra (infezione dell’utero), che altrimenti affligge circa il 23% e uccide circa l'1% delle femmine intere. 3            riduce il rischio di fistole perianali. 4            rimuove il rischio molto piccolo(=0.5%) di tumori uterini, della cervice e delle ovaie 5              In negativo, sterilizzare i cani femmina   1            se fatta prima dell'anno di età, aumenta significativamente il rischio di osteosarcoma (tumore alle ossa); un tumore con cattiva prognosi diffuso nelle razze medio/grandi. 2            Aumenta il rischio di emangiosarcoma splenico di un fattore di 2.2 e di emangiosarcoma cardiaco di un fattore >5; questo è un tumore comune e principale causa di morte in alcune razze 3            triplica il rischio di ipotiroidismo 4            triplica il rischio di obesità, un comune problema di salute con associati molti altri problemi 5            causa una “incontinenza urinaria da sterilizzazione” nel 4-20% dei cani femmina 6            aumenta il rischio di infezioni del tratto urinario persistenti o ricorrenti di un fattore di 3-4 7            aumenta il rischio di vulva ipoplasica, dermatite vaginale, e vaginiti soprattutto per i cani femmina sterilizzate prima della pubertà 8            raddoppia il piccolo rischio (<1%) di tumori del tratto urinario 9            aumenta il rischio di disturbi ortopedici 10         aumenta il rischio di reazioni avverse alle vaccinazioni 11            In conclusione, una lettura oggettiva della letteratura medica veterinaria rivela una situazione complessa in relazione ai rischi e benefici a lungo termine sulla salute associati alla castrazione nei cani. L'evidenza mostra che la castrazione correla sia con effetti benefici che negativi sulla salute nei cani. Suggerisce anche quanto ancora non sappiamo su questo argomento. Nella maggior parte dei casi il numero di problemi di salute associati alla sterilizzazione dei cani maschi supera i benefici per la salute stessa. Per le femmine la situazione è più complessa. Il numero di benefici sulla salute associati alla sterilizzazione potrebbe superare, in alcuni casi (non tutti) i problemi di salute. Quindi, se la sterilizzazione migliora le probabilità di una buona salute generale o la peggiora dipende probabilmente dall'età della cagna ed il rischio relativo di varie malattie nelle diverse razze. La tradizionale età di castrazione a sei mesi, nonché della castrazione pediatrica sembrano predisporre i cani a rischi per la salute che potrebbero altrimenti essere evitati in attesa che il cane sia fisicamente maturo, o forse nel caso di molti cani maschi, rinunciando del tutto a meno che non medicalmente necessario. L'equilibrio tra benefici e rischi a lungo termine sulla salute della sterilizzazione/castrazione varierà da cane a cane. Razza, età e sesso sono variabili che devono essere prese in considerazione assieme a fattori non medici per ogni singolo cane. "Raccomandazioni a favore della castrazione per tutti i cani non appaiono essere supportate dai risultati della letteratura medica veterinaria.”   Larry S. Katz, PhD Associate Professor and Chair Animal Sciences Rutgers University New Brunswick, NJ 08901   Massimo Marconi – Medico Chirurgo, Primario in Radiologia. Viterbo.   Fin da bambino ho avuto cani e sono sempre stato alla ricerca del vero cane, quello non manipolato per esigenze commerciali ed altro. Questo mi ha portato negli anni a rincorrere nelle varie razze dei cani da guardia e da difesa, i miei preferiti, il mio cane ideale ma, quando pensavo di averlo trovato, ero già stato anticipato dagli allevatori che spinti da interessi commerciali, del tutto legittimi e  comprensibili, li avevano già manipolati  snaturandoli soprattutto nel carattere preferendo l’aspetto estetico per  rispondere agli standard di razza. Certo rimango affascinato dai cani selezionati nei secoli dai pastori ma, onestamente, mi rammarica vedere esemplari con le orecchie mozzate che sono ormai retaggio del passato. Le orecchie tagliate hanno dato al cane pastore un aspetto fiero e pugnace che fa, a mio avviso, parte integrante della razza. Oggi questo aspetto, insito nelle caratteristiche della razza, come il DNA, si è perso dopo la crociata degli animalisti che hanno ritenuto una vera barbarie mozzare le orecchie ad un cucciolo di cane pastore. Chissà, forse hanno ragione. Perché sottoporre un cucciolo a tale mutilazione solo per l’egoismo del proprietario che desidera un cane come è stato da secoli e secoli?   Io allora mi domando: perché sottoporre un cucciolo al taglio delle orecchie è una barbarie mentre non lo è sottoporre una cagna alla sterilizzazione? Con una piccola differenza: tagliare le orecchie è una cosa quasi banale, mentre sterilizzare una femmina  è qualcosa di assai più atroce e doloroso. Esprimo queste mie considerazioni non sull’emotività, ma sulla base delle conoscenze scientifiche che derivano dalla professione che esercito, dato che sono un medico. E’ bene che molti animalisti e proprietari sappiano che l’intervento di sterilizzazione di una femmina è un intervento di chirurgia maggiore, rispetto al banale intervento praticato sulle orecchie. Per raggiungere gli organi genitali, utero ed ovaie, è necessario incidere la cute, come nel taglio delle orecchie, ma poi si prosegue tagliando i muscoli e poi si incide il peritoneo. La lunghezza dell’incisione, il grado di manipolazione del peritoneo, degli organi interni e la trazione effettuata sul legamento ovarico sono alla base del notevole dolore nel post-operatorio che fa soffrire all’inverosimile la nostra cagnetta. Non sono poi da trascurare due tipi di complicanze non proprio tanto infrequenti. Mi riferisco alle emorragie, che costringono ad un reintervento ed al sopraggiungere di infezione che costringono la cagnetta ad essere sottoposta ad una seria e prolungata terapia antibiotica. Facendo una scala dei valori se il dolore patito da un cucciolo per il taglio delle orecchie è pari a 1, quello di sterilizzare una cagna è almeno pari a 100. Il primo, però,  è proibito e il seconda no. Anzi a volte è incentivato. Vogliamo poi considerare i rischi provocati da un’anestesia assai più profonda e prolungata, con uso di farmaci anestetici assai più importanti e pesanti da smaltire. Vogliamo ancora fare un cenno ad eventuali postumi cui può andare incontro la nostra cagnetta? Mi riferisco alla perdita, se castrata prima del primo calore, di alcune caratteristiche somatiche seppure secondarie, in alcuni casi ad un incompleto sviluppo dell’apparato genitale esterno con la persistenza di una vagina fanciullesca, per cui la cagna urina a spruzzo con conseguenti ustioni da urina nel piatto coscia. Se la cagna è sterilizzata in età adulta la carenza di estrogeni può accelerare i processi di senescenza degli organi urogenitali con assottigliamento dell’epitelio uretrale, un calo della pressione uretrale, una ridotta risposta allo stimolo adrenergico con soglia di svuotamento vescicale ridotta, con conseguente minzione dolorosa e/o frequenti cistiti. In una percentuale che varia dal 5 al 15% può subentrare un’incontinenza urinaria, con ripetute minzioni durante il sonno, che costringe la cagna ad assumere farmaci per il resto della sua vita per contrastare questa complicanza tardiva. Si aggiunga la possibile modifica del pelo, la tendenza all’aumento del peso corporeo, che costringe la cagna ad una alimentazione ridotta e con cibi light, ed una minore aggressività per i cani da lavoro. E non mi si dica che la castrazione in età prepubere evita alla cagna di ammalarsi di cancro alle mammelle. E’ come se per evitare l’insorgenza del tumore al seno nelle donne queste venissero sottoposte ad ovariectomia in età giovanile. Nella mia professione quando compare un tumore al seno in una donna, lo si cura e la stessa cosa dovrebbe accadere per le cagne. Ammettiamo che sia una barbarie tagliare le orecchie ad un cucciolo per dargli un aspetto che deriva da secoli di selezione del cane da pastore. Sono d’accordo. Non si può far questo per il puro egoismo del proprietario. Ma non è assai più grave sottoporre una cagna a tali sofferenze, immediate e future all’intervento chirurgico, per il puro e smodato egoismo di quel proprietario che non ha voglia di impegnarsi  a controllare la propria cagna per un periodo di 12 giorni due volte l’anno per impedire un accoppiamento indesiderato? Quando si prende una cucciola lo si sa bene quanti e quali saranno gli inconvenienti in tal senso. Se non è egoismo questo! Perché allora tagliare le orecchie ad un cucciolo vuol dire fare deliberata violenza e sottoporre una cagna alla castrazione vuol dire amare il proprio cane? Sono sicuro di amare di più i miei cani di quelli che pontificano contro di me o quelli come me che vogliono un cane vero, non manipolato, non sfruttato commercialmente né sottoposto a tutte quelle idiozie che spesso servono  al proprietario per scaricare le proprie frustrazioni su un cane di pezza che di pezza non è (cappottini, ciuccetti, tortine di compleanno, trasporto in borsa e passeggini dedicati all’ultima moda  e quant’altro ). A me sta bene tutto, rispetto le idee e le esigenze degli altri, ma chiedo che ugualmente vengano rispettate anche le mie. Evviva gli animalisti, ma non a senso unico.
  • Camoscio61
    • Nov 2024
    • 168
    • Milano-Aosta
    • Golden Retriever: Sean

    #2
    Il mio Sean era un cane alfa rispettato da femmine e da moltissimi maschi che avevano atteggiamenti spontanei di sottomissione senza che lui assumesse atteggiamenti di minaccia
    All’ età di sei anni diagnosi clinica incidentale e conferma ecografica di neoplasie multiple di entrambi i testicoli ( la visita era per delle piaghe fra le dita delle zampe la cui causa è stata scoperta successivamente solo da mia moglie: malassezia).
    Indicazione immediata ad orchiectomia bilaterale
    Io sono Urologo e ho studiato la cosa: nei cani raramente le neoplasie dei didimi sono maligne, a differenza che nell’uomo
    Ho deciso ( condividendo con mia moglie la decisione) di non procedere all’intervento che avrebbe avuto un intento molto probabilmente solo prudenziale in considerazione del fatto che, se anche lui non se ne fosse accorto, se ne sarebbero accorti gli altri cani e lui avrebbe perso il suo status sociale
    Purtroppo è mancato questa primavera all’età di 12 anni ma per recidiva ( o persistenza) neoplasia del naso ( tipica per Golden Retriever e Labrador ); ed ha mantenuto fino all’ultimo giorno il suo ruolo di Re ed i suoi testicoli
    Molti asportano le gonadi ai maschi per ridurne le pulsioni sessuali; sull’aggressività invece non ha effetti sicuri, anzi, spesso, paradossi
    Per le femmine ( nelle quali l’intervento è anche più invasivo) viene fatto per non rischiare gravidanze indesiderate e per non avere le perdite ematiche durante il calore
    Gli interventi non sono di semplice sterilizzazione
    con tutti gli effetti concretamente e potenzialmente negativi descritti nell’ articolo postato da Grouse (che conoscevo solo in parte)
    Ritengo sia una forma di violenza ignorante ed inutile su soggetti che non sono in grado di ribellarsi o fuggire
    Non vorrei apparire sgradevole ma invito loro signore e signori a considerare di castrare mariti e amanti e di isteroannessiectomizzare mogli ed amichette rispettivamente, per le stesse motivazioni per le quali lo fanno ai loro cani
    Non dico che valga per tutti i casi e per tutti i Veterinari, ma penso che spesso ci siano dietro motivazioni di interesse economico
    Una vasectomia od una legatura delle salpingi sarebbero molto meno invasive ed altrettanto efficaci quando si dovessero utilizzare nei canili; forse costerebbero meno!
    "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

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    • Grouse
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      Condivido in toto e grazie per il contributo alla discussione
  • Livia1968
    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
    • Apr 2019
    • 6116
    • Guidonia Montecelio (Roma)
    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

    #3
    Sono completamente in accordo col Dott.Massimo Zuanetti autore dell'articolo.
    A meno che l'intervento di sterilizzazione non sia necessario e/o adiuvante , trovo superfluo e poco rispettoso alterare le caratteristiche sessualità dei nostri compagni per motivi legati essenzialmente a comportamenti naturali degli animali.

    Spesso, chi si rivolge alla castrazione del cane maschio per risolvere problemi legati all'aggressivita' , il più delle volte non risolve un bel nulla perché tale comportamento è causato da altri fattori che nulla hanno a che vedere con gli ormoni.

    Rispetto alla crudeltà di un intervento chirurgico invasivo in un età in cui il cane ha piena coscienza rispetto ad un intervento sulle cartilagini effettuato nei primi giorni di vita , quali la caudectomia, il parere proprio dei veterinari è stato fondamentale per poter esludere dalla normativa che la vieta , le razze da caccia.
    E' inoltre interessante osservare quelle razze alle quali per secoli è stata effettuata la caudectomia e che oggi si ritrovano una appendice sgraziata, inefficace per la comunicazione sociale e soggetta a fratture .
    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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    • Grouse
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      Pienamente d'accordo

    • ofbiro
      ofbiro commenta
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      No Livia, non è interessante ma penoso
  • Loris
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2008
    • 1873
    • Verona
    • coker spaniel inglese

    #4
    Concordo pienamente con l'urologo.

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    • BORO
      Moderatore Veterinaria
      • Oct 2016
      • 179
      • piacenza

      #5
      Buongiorno aTuti , Primo , se vogliamo parlare di cani dal punto di vista medico chiediamo a Medici Veterinari non a Medici umani che hanno avuto cani ,altrimenti mi posso occupare di ginecologia quando voglio . Chiuso il momento polemico passiamo al lato scientifico : concordo con il Dottor Marconi sulla " differenza tra conchectomia ed ovarioisterectomia dal punto di vista manuale dell'intervento ,uno è un banale taglio con sutura ( se tralasciamo il riflesso otocardiaco ) l'altro un intervento chirurgico vero e proprio .Meno d'accordo sul piano anestesiologico ,dove entrambi vengono eseguiti con l'uso delle stesse apparecchiature usate in umana e con gli stessi farmaci sia per induzione che per mantenimento dello stato anestesiologico . Il rischio zero in anestesia non esiste ,non esistono anestetici sicuri ma esistono anestesisti bravi e il rischio è semplicemente maggiore solo perchè trattasi di un intervento di elezione e non di un intervento necessario eseguito in urgenza o per motivi risolutivi alla permanenza in vita del cane. Sulla opportunità o meno della sterilizzazione vi posso dare solo un parere personale non avendo letto lo studio citato nell'articolo e non conoscendo da un punto di vista professionale chi l'ha redatto . Partiamo da un presupposto , se un organo c'è è perchè serve , lapalissiano ma rende l'idea. L'utero è deputato alla riproduzione e le ovaie a produrre ovuli e ormoni per effettuarla , ma non solo . Il sistema endocrino lavora nell'organismo con sistemi di feedback negativo e positivo che interessano quasi tutti gli ormoni prodotti e l'assorbimento ed eliminazione dei microelementi e quindi del loro equilibrio. Altrettanto lapalissiano che la mancanza degli ormoni ovarici e di quelli prodotti dall'utero porti variazioni in altri distretti dell'organismo. I lati positivi di un OHE fatta in età prepubere portano sicuramente vantaggi sulle possibili manifestazioni di tumori a carico delle mammelle e di patologie come la piometra , l'endometrite o di eventuali problemi generati dal parto e dal post partum . Non avremo più il rischio di calore la terza domenica di settembre e del codazzo di cani maschi liberi in prossimità della residenza della nostra amata compagna di caccia. Non ho visto variazioni caratteriali in cani castrati o in femmine ovariectomizzate , TUTTI i cani sterilizzati tendono ad ingrassare , ho visto alcuni casi di incontinenza urinaria nelle femmine dovuta alla mancanza di estrogeni e risolta somministrando in modo esogeno ciò che era prima prodotto in modo endogeno . Personalmente non sono favorevole ad una indiscriminata sterilizzazione nelle femmine e sono contrario , visto la mancanza di vantaggi sul lato pratico, in quella del maschio .

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      • Grouse
        Collaboratori
        • Feb 2022
        • 650
        • attualmente a Napoli
        • Pointer; Irish Red Setter

        #6
        Caro BORO,
        Grazie mille per la tua professionale risposta.
        Mi conforta la tua opinione che mi trova perfettamente allineato.
        Cordiali saluti

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        • Camoscio61
          • Nov 2024
          • 168
          • Milano-Aosta
          • Golden Retriever: Sean

          #7
          Caro Boro, almeno per quanto riguarda il mio intervento, relativo alla sterilizzazione, non vedo motivi per un momento polemico, in quanto arrivi alle stesse conclusioni, argomentandole in base alle tue conoscenze professionali.
          Ho omesso di dire che, a decisione presa, ho chiesto il conforto del parere dell’ ex Preside della Facoltà di Veterinaria di Milano, allora mio amico, ora purtroppo non più fra noi.
          So benissimo che le malattie dei cani sono diverse da quelle umane ed anche da quelle dei gatti e così via, ma almeno le basi fisiche e biologiche sono le stesse
          Ti manderò un messaggio privato a tale proposito
          Un cordiale saluto
          "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

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          • jon62
            ⭐⭐
            • Jun 2012
            • 591
            • appennino ligure
            • setter inglese

            #8


            Mettiti a discutere con amici ed amiche urbane. Dai tempi che un Konrad Lorenz raccontava con orgoglio delle zuffe di suo cane maschio con suo nemico prediletto in strada ad oggi è passato del tempo. Oggi tutto deve essere prevedibile, programmato, profumato e lavato col ammorbidente.

            Castrazione ed sterilizzazione per risolvere un problema di salute o per evitare il randagismo col triste problema di cucciolate indesiderate mi può andare bene, ma in forma preventiva in giovane età in generale no.

            Le poche volte che abbiamo fatto fare l’intervento a qualcheduno dei nostri cani per motivi di salute mi sembra che la perdita improvvisa dei ormoni oltre problemi col peso abbia anche aperto la strada per altri problemi tipo infiammatori e persino un leggero cambiamento del temperamento.

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            • BORO
              Moderatore Veterinaria
              • Oct 2016
              • 179
              • piacenza

              #9
              Originariamente inviato da Camoscio61
              Caro Boro, almeno per quanto riguarda il mio intervento, relativo alla sterilizzazione, non vedo motivi per un momento polemico, in quanto arrivi alle stesse conclusioni, argomentandole in base alle tue conoscenze professionali.
              Ho omesso di dire che, a decisione presa, ho chiesto il conforto del parere dell’ ex Preside della Facoltà di Veterinaria di Milano, allora mio amico, ora purtroppo non più fra noi.
              So benissimo che le malattie dei cani sono diverse da quelle umane ed anche da quelle dei gatti e così via, ma almeno le basi fisiche e biologiche sono le stesse
              Ti manderò un messaggio privato a tale proposito
              Un cordiale saluto
              Caro @Camiscio 61 ( abbiamo la stessa età ) non era assolutamente rivolto a te ma ai due autori dell'articolo che essendo pubblicato e trattando di veterinaria sarebbe stato meglio se redatto da veterinari .

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              • Camoscio61
                Camoscio61 commenta
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                Okay grazie
                Tutto chiaro
                Buona giornata 🤗
            • ligure
              • Mar 2019
              • 196
              • uscio
              • kurzhaar drahthaar

              #10
              ....come dice ,estremizzando, un famosissimo collega romano quando proponeva la sterilizzazione/castrazione al proprietario ..."se il cane ha una vita sessuale regolare e soddisfacente è un peccato...diversamente non gli cambia nulla "
              Ho fatto mia questa frase un sacco di volte giusto per sdrammatizzare la cosa....e più di una volta mi sono sentito rispondere dal proprietario.... " ma neanch'io se è per quello....".....con la moglie che di colpo sbiancava...
              Comunque a riguardo, e parlando di cani di razza e quindi potenziali futuri riproduttori , la sterilizzazione DEVE essere giustificata valutandone le ragioni i pro e i contro ,come già detto.
              Sinteticamente ....nel maschio per problemi caratteriali/ comportamentali ( e per quel che può servire ) oppure per patologie correlate /influenzate dagli ormoni maschili , ricordiamoci che in certi casi si può effettuare la castrazione chimica, che è a tempo e quindi reversibile, e che può essere una "prova" per valutare se poi procedere con la definitiva ....
              Nella femmina oltre che preventiva per alcune patologie ,come ben spiegato precedentemente dai colleghi , è consigliabile in quelle cagne che hanno calori irregolari e/o gravidanze isteriche esagerate e/o problemi comportamentali legati alla fase estrale.
              La tendenza ad ingrassare post-sterilizzazione c'è ma in un cane che lavora non mi sembra un problema insormontabile.....
              L'incontinenza non è cosi frequente ed eventualmente c'è il rimedio farmacologico .
              Una soluzione che , talvolta , potrebbe essere ottimale con una femmina meritevole ,bella e brava , è una cucciolata entro i 5-6 anni e poi sterilizzazione per non pensarci più.....

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              • michele2
                ⭐⭐⭐
                • Oct 2008
                • 2972
                • Agrate Conturbia (NO)
                • Kurzhaar

                #11
                Originariamente inviato da BORO
                Buongiorno aTuti , Primo , se vogliamo parlare di cani dal punto di vista medico chiediamo a Medici Veterinari non a Medici umani che hanno avuto cani ,altrimenti mi posso occupare di ginecologia quando voglio ...
                Mi ha fatto ridere questo passaggio!
                Concordo con Boro, ho avuto sempre e solo femmine e mai pensato minimamente ad interventi come quelli menzionati.
                Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
                (E. Barisoni, anno 1932)

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