rosate multistrato

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  • franco antonelli
    • Jun 2010
    • 158
    • pistoia
    • rauhaar- teckel

    #1

    rosate multistrato

    Buongiorno a tutti, vi passo la mia ultima fisima,la rosata multistrato...!
    Non mi sono mai contentato di una rosata alla placca letta così come la trovo dopo aver sparato la bòtta.
    Indicativa certo, ma pur sempre una foto di pallini arrivati in modo diverso e susseguente.
    Così ho cominciato a pensare e le ultime rosate mi stanno chiarendo le idee. Il sistema.
    Piazzo un foglio di carta a 30 metri, un altro a 35, il terzo a 40, in modo che con un unica fucilata li impiombo tutti e tre, essendo l'uno il continuo spaziale dell'altro.
    Insomma quando sparo vedo solo il primo, Chiaro?
    Ebbene, così facendo si notano subito le differenze tra cartuccia e cartuccia, tra canna e canna, tra strozzatura e strozzatura: s'impara ad adoperare lo strumento del nostro piacere.
    Poi bisognerà anche inventarsi un sistema per capire l'efficienza dei pallini alla distanza cercata, ma questo è un altro problema, non facile da risolvere.
    Ci si vede dal cartaio...
  • parada
    • Mar 2010
    • 112
    • umbria

    #2
    La prova su placca standard è una rosata in 2D, ma noi tutti sappiamo che la rosata è in 3D.

    Se non erro la tuo intento è propio quello di riuscire a vedere la rosata in 3D (testa e coda)....devo però farti notare che se è realmente questo il tuo intento il metodo è completamente sbagliato perchè con una fucilata e 3 "fogli" non otterresti altro che 3 rosate in 2D a differenti lunghezze (30/35/40mt).

    Da questo metodo potresti capire in che modo si comporta la munizione (o la strozzatura) su un range dai 30 ai 40mt ma null'altro

    non credi?

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    • orione

      #3
      Doverosamente premesso che non sono un "esperto":
      intorno al 1992, a Gardone V. T., appresi da un dipendente che il BNP aveva da poco eseguito alcuni tests sulle prime munizioni 'over-blabla' per verificarne l'effettiva portata utile ed analizzarne le rosate; il criterio adottato era proprio quello che illustri, con grandi fogli di carta tenuti da paletti metallici, ma non ricordo a quanti metri gli uni dagli altri, sino a quale distanza massima. Dunque, la tua idea non è affatto peregrina.

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      • steccio
        ⭐⭐⭐
        • Nov 2007
        • 2435
        • arzilla, Pesaro-Urbino, Marche.
        • setter dea e red meticcio diana

        #4
        bisognerebbe trovare qualcuno con la videocamera aa 10000 fotogrammi al secondo (tipo effetto rallenty)
        si riprende la fucilata da di fianco e si vede come si comporta lo sciame dei pallini, se qualcuno ce l'ha....
        NON CE NIENTE DI PIU BELLO CHE CORRERE VERSO L'AUSILAIRE AL SUONO DEL BEEPER...

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        • franco antonelli
          • Jun 2010
          • 158
          • pistoia
          • rauhaar- teckel

          #5
          rosata multistrato

          Per Parada.
          Mi sono spiegato male?
          io non voglio con questo metodo scoprire quale sia la coda, la lunghezza della rosata, come sarebbe possibile?
          Ma voglio conoscere quanto la stessa rosata è densa a 30, a 40 a 50...
          Uno può mettere i fogli alla distanza che crede.
          Per esempio ho sparato una winchester con 63 grammi di piombo del 4 e con un beretta xtrema 2 full.
          A 40 metri non ci passa un tordo, a 50 ci vuole molta fortuna per mettere 4 pallini addosso a un colombaccio o a un germanello, a 60 metri non c'è più rosata.
          Mi sono spiegato ora?
          Uno i fogli li mette alle distanze più opportune per il calibro e la cartuccia e il numero di piombo, così ci possiamo rendere conto della differenza, per esempio, tra un 20 e un 12 con un tipo di piombo o qualunque nozione balistica ci interessi tra una canna e le relative distanze di tiro, le portate insomma.

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          • orione

            #6
            Franco Antonelli, quel tuo test m'intriga. Se non erro, nel forum è una novità. Aspetta che faccia capolino G.G., che fiuti il profumo della polvere combusta...

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            • parada
              • Mar 2010
              • 112
              • umbria

              #7
              Originariamente inviato da franco antonelli
              Per Parada.
              Mi sono spiegato male?
              io non voglio con questo metodo scoprire quale sia la coda, la lunghezza della rosata, come sarebbe possibile?
              Ma voglio conoscere quanto la stessa rosata è densa a 30, a 40 a 50...
              Uno può mettere i fogli alla distanza che crede.
              .

              Ah ok, franco...allora avevo frainteso io, e perdonami per il "completamente sbagliata" che rileggo ora e si, mi accorgo che suona male.

              Però (e non me ne volere ) anche come dici tu quest'idea mica mi piace granchè...in fondo (se si escludono le distanze limite come i 50mt) quel che si ottiene son solo 3 rosate progressive che probabilissimamente sarebbero deducibili anche solo osservandone una sola presa a riferimento...e qui si ritorna alla classica prova in placca sui 35mt...da li poi si valuta, piu densa a corto e piu rada a lungo, proporzionalmente alla distanza.

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              • vingiul
                ⭐⭐⭐
                • Jul 2009
                • 1597
                • Pogerola di Amalfi (SA)

                #8
                Ciao,
                piu densa a corto e piu rada a lungo, proporzionalmente alla distanza.
                posso sbagliare, ma secondo alcuni articoli letti anni fa, la dispersione non e' lineare ma geometrica: quindi l'allargamento della rosata non sarebbe a forma di "V" bensi' a forma di doppia iperbole (a trombetta, per capirci), a causa delle turbolenze prodotte dai pallini piu' centrali, che tenderebbero a far spostare maggiormente i pallini laterali.
                Se fosse esatto, dall'esame di una rosata a una data distanza non si puo' dedurre esattamente quella ad una distanza maggiore.
                Vincenzo

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                • Eugenio
                  • Jul 2009
                  • 95
                  • Bari

                  #9
                  La prova dell'amico Franco è meritoria, anche se non credo sia una novità, mi sembra che sparando attraverso una serie di lenzuoli posti alle varie distanze si possa vedere l'andamento della rosata, forse sempre in 2D; ma comunque è interessante vedere come si allarga la rosata mammano che si allontana dalla canna. Attenzione perchè se non vado errato in una pubblicazione del grande Dott. Mori, tempo fà ho letto che in alcune prove si è visto che benché si ponesse un ostacolo lungo il percorso della rosata, alcuni pallini impattavano comunque più dietro, nello spazio occupato dall'ostacolo stesso. Questo portava a ritenere che alcuni pallini avevano aggirato l'ostacolo; nel senso che alcuni pallini dovevano avere una traiettoria elicoidale e non rettilinea. E' un po' come quella cartuccia che sulla placca fa schifo e a caccia va bene.Questo è anche il fascino della caccia.
                  Saluti
                  Eugenio

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