Scoppio e rigonfiatura canne - B.Bottura
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Scoppio e rigonfiatura canne - B.Bottura
Some people hear their own inner voices with great
clearness and they live by what they hear.
Such people become crazy, or they become legends.
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Articolo molto bello e interessante, ho delle vecchie cartucce, di cartone che a volte sparo per il piacere di sentire l'odore della polvere che è diverso dalle cartucce con il bossolo in plastica. Perchè non ci posti una foto del 6,45 non vorrei che essendo cartucce vecchie possano avere l'inesco 6,45 e mal auguratamente deteriorato.
Grazie ciao -
Da questo interessantissimo articolo del grande Bottura, mi pare di comprendere che lo scoppio vero e proprio con lacerazione totale della canna sia da attribuire nella stragrande maggioranza dei casi all'occlusione totale o parziale della stessa,mentre altri scenari (cause) si possono aprire nei casi di rigonfiature.[:-bunny]Saluti
Andrea
Caccia & Ricarica, finché morte non ci separi.......! [polup]Commenta
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articolo fondamentale,le cui informazioni dovrebbero essere note a tutti.« Come adoro questo Lago e come mi fa ira, quando certuni, come Illica, me lo chiamano pantano! Già essi non possono comprendere le dolcezze del vivere al cospetto della natura.........Commenta
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Ringrazio G.G. per il prezioso suggerimento. Non ho mai avuto dubbi circa i suoi - di G.G. - ammonimenti. Insisto tuttavia, senza con ciò voler da parte mia rilanciare alcuna controversia, sul concetto ribadito a Bottura: egli precisa e sottolinea che gli apparecchi d'innesco 6.45 imputati di essere all'origine dei casi in oggetto sono danneggiati da umidità, così come le polveri, i bossoli e gli altri costituenti la ricarica. Naturalmente il dato fondamentale dell'autore è che già all'epoca poteva adombrarsi il sospetto che i 6.45 potessero creare problemi: e su ciò siamo tutti d'accordo.Commenta
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Certo, gli apparecchi 6,45 sono sempre stati più vulnerabili all'umidità.Ringrazio G.G. per il prezioso suggerimento. Non ho mai avuto dubbi circa i suoi - di G.G. - ammonimenti. Insisto tuttavia, senza con ciò voler da parte mia rilanciare alcuna controversia, sul concetto ribadito a Bottura: egli precisa e sottolinea che gli apparecchi d'innesco 6.45 imputati di essere all'origine dei casi in oggetto sono danneggiati da umidità, così come le polveri, i bossoli e gli altri costituenti la ricarica. Naturalmente il dato fondamentale dell'autore è che già all'epoca poteva adombrarsi il sospetto che i 6.45 potessero creare problemi: e su ciò siamo tutti d'accordo.
E' chiaro, hanno due o tre foconi aperti e beanti, mentre gli apparecchi unifocali hanno la lacca o la paillette impermeabile che sigilla la miscela innescante!
Nel 1963, non c'era il problema di anzianità attuale.
Dubito infatti che si utilizzassero inneschi 6,45 di oltre 35 anni, con la inevitabilità della situazione odierna, ma evidentemente qualcosa lo si era già visto accadere, il riferimento è abbastanza preciso.
Le occlusioni (soprattutto se distali) e le camolature profonde (prossimali) sono la causa primaria delle canne scoppiate, mentre il rigonfiamento può avere spesso cause più legate direttamente al difetto della cartuccia.
Cordialità
G.G.Some people hear their own inner voices with great
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Grazie Garolini per il bell'articolo proposto.
L' ho anche stampato per conservarlo.... ciao GaetanoCommenta
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Non riesco a capacitarmi sul fatto che ci si ostina ad utilizzare cartucce con più di 20 anni e chissaà come conservate ,e utilizzare inneschi 6,45 .....se solo ci si soffermasse in cosa puo succedere in caso di un anomalia di accensione . Perdere i
una falange è la cosa più semplice che può succedere , perdere l uso di un occhio , ferire un compagno o figlio che è di fianco alla canna . Per cosa ? poi ? 100 inneschi costano 2 / 2,50 euro i bossoli se si vuole risparmiare si riutilizzano quelli del tiro .....ma ! per poi dire é le cose vecchie sono sempre le migliori .......io preferisco al giorno d oggi girare per strada con macchne attuali e no con la 500 degli anni 60 ....mi pare di fare la roulett russa per strada tra suv e super macchiene da 170cv ....ogni cosa ha il suo tempo e sue realtà ...Commenta
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Avete ragione su tutto
Io dico che tu, G.G. e tanti altri amici avete ragione su tutto. In altre occasioni ho tuttavia cercato di puntualizzare una cosa: se fate attenzione, scoprirete che ci sono tante discussioni su questo forum in cui la gente dichiara allegramente di fare uso di cartucce d'annata, di bossoli in cartone, di inneschi 6,45, di borre antiche, di borraggi "sfusi", di piombi riciclati e chi più ne ha più ne metta. Quale la causa di queste abitudini alle quali, lo ammetto, neanch'io sfuggo? Secondo me ci sono diverse ragioni che, ripeto, tante altre volte ho espresso, ed eccone solo alcune fra le tante: 1) la caccia è uno sport ma è essenzialmente una faccenda maledettamente culturale fatta di vissuto (la cartuccia del bel tempo andato), di creatività (la ricarica fai da te), di rappresentazioni simboliche (il fucile e il munizionamento come prolungamento e proiezione di sé); 2) nessuno è più disposto a gettare un bossolo per i campi sia per l'intento di ricaricarselo sia per sensibilità ambientale; 3) l'oggetto-cartuccia è ormai omologato e (vedi il caso di chi fa i cartoncini sovrapiombo in casa col computer) cerca una personalizzazione. Sono d'accordo su tutto ciò che soprattutto G.G. scrive con profonda cognizione di causa perché i suoi enunciati passano dalle prove di banco e quindi sono sostenuti dalla scienza e dalla tecnologia.
Ma se vogliamo venire a capo di queste attraenti ma pur sempre cattive abitudini, dobbiamo cercare di capire il perché di questa viscerale adesione alla cartuccia antica, all'innesco balengo, alla borra ammuffita ma bella. All'estero, fra le case produttrici, c'è chi ha ben capito questa fenomenologia del consumatore: si prenda il caso della Eley che oggi fa quasi soltanto munizioni per tiro sportivo, ma che con la EleyHawk si è tenuta un significativo segmento di prodotti per la caccia con cartucce in fibra o comunque non in materiale plastico, con calibri minori, con una grafica "ruffiana" che condiscende e compiace. Mi si dirà che son tutte balle, che è tutta sovrastruttura. Verissimo. Ma la gente che va a caccia e ama la caccia vive di queste cose. L'antropologia di un cacciatore è fatta di armi e di strumenti di ricarica sovente ereditati da un padre, uno zio, un fratello maggiore, un amico che hanno svolto il ruolo di "iniziatori" su di lui che fu "iniziato". Quelle che io chiamo "rappresentazioni" del proprio vissuto si traducono a loro volta in evocazioni. E queste evocazioni si incentrano spesso su un tipo di polvere, su una marca di cartuccia etc., con tutto ciò che segue in termini di ricordi.
Quindi io sono il primo a dire che la rischiosa attrazione, talvolta fatale, per il 6,45, per le cartucce cartacee scalibrate e per altri vecchi orpelli della caccia che fu (e che ahimé non potrà più tornare) deve restare confinata nel campo del collezionismo. Sono stato io a proporre la pubblicazione di un libro illustrato con le principali tipologie di bossolo da caccia, visto il successo dei forum in cui tanti amici hanno riversato immagini straordinarie di cartucce antiche. Ma è vero: sparare quella roba là è pericoloso.
C'è solo da sperare che le case produttrici elaborino materiali e decorazioni meno seriali, meno omologati, meno "aridi" dal punto di vista merceologico e di etichette. Oppure qualcuno decida di comprarsi questa bella macchina Benzoni http://www.naturabuy.fr/MACHINE-ENCA...tem-58094.html e si metta a fare le cartucce di cartone belle di un tempo. Ma con inneschi sicuri.
---------- Messaggio inserito alle 10:32 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:00 AM ----------
Aggiungo un'ultima cosa. Mi imbatto casualmente in una conversazione in un sito francese di caccia, lo stesso che pubblica l'annuncio di vendita della macchina "à encartoucher" della Benzoni. Ebbene, un acquirente interessato chiede all'inserzionista:"Mais est-il possible de gagner ca vie ainsi?" (trad. "Ma è possibile campare facendo questo lavoro?", cioé fabbricando cartucce con questa macchina).
E l'inserzionista risponde:"Je sais par expérience qu'il existe un marché (une niche commerciale) pour des chasseurs qui veulent des cartouches de qualité autres que les munitions standards des gros fabricants (trad. "So per esperienza che esiste una nicchia di mercato per dei cacciatori che vogliano delle cartucce di qualità che non siano le munizioni standard dei grossi produttori").Ultima modifica G.G.; 17-12-10, 10:47.Commenta
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noto che tra le varie cause di scoppio delle canne lisce non viene menzionata la possibilità dello stesso a causa di usura delle canne lisce, spesso capita di trovarsi tra le mani delle armi antiche con delle profonde erosioni in particolar modo nel raccordo camera anima,chiedo ai più esperti se vi è mai capitato di assistere ad un evento simile causato da eccessiva usura delle canne, io personalmente evito accuratamente di usare una bellissima arma da me ereditata per questo problema nonostante abbia canne acciaio bohler di grande spessore nel monobloc ma erosioni attorno al raccordo camera anima abbastanza estese, nonostante le rassicurazioni di molti armieri, alcuni dei quali, sostengono addirittura di aver visto sparare cacciatori con fucili pesantemente corrosi e addirittura con fori passanti tra l'interni e l'esterno delle canneCommenta
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Quoto alla grande.Non riesco a capacitarmi sul fatto che ci si ostina ad utilizzare cartucce con più di 20 anni e chissaà come conservate ,e utilizzare inneschi 6,45 .....se solo ci si soffermasse in cosa puo succedere in caso di un anomalia di accensione . Perdere i
una falange è la cosa più semplice che può succedere , perdere l uso di un occhio , ferire un compagno o figlio che è di fianco alla canna . Per cosa ? poi ? 100 inneschi costano 2 / 2,50 euro i bossoli se si vuole risparmiare si riutilizzano quelli del tiro .....ma ! per poi dire é le cose vecchie sono sempre le migliori .......io preferisco al giorno d oggi girare per strada con macchne attuali e no con la 500 degli anni 60 ....mi pare di fare la roulett russa per strada tra suv e super macchiene da 170cv ....ogni cosa ha il suo tempo e sue realtà ...
Purtroppo la madre dei rabighini (taccagni) che si attaccano ai 10 euro di una scatola di cartucce nuove è sempre incinta....
Ciao.
AlessandroE' la cartuccia che non va...... non va..... non vaaaa.......Commenta
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