hodato un'occhiata nel forum ma non sono riuscito a trovare una discussione sul tema.
La mia esperienza venatoria che comprende anche la caccia in botte, negli anni, mi ha fatto maturare alcune certezze che però ritengo possano essere anche errate.
Ho notato infatti che per la caccia ai grossi volatili come colombacci e folaghe e per tiri al limite la resa di cartucce dai 32 ai 34 grammi è nettamente superiore, in termini di distanza e penetrazione, rispetto a quelle da 36-42 grammi. In principio ero convinto che il mio modo di sparare da migratorista tordaiolo influisse sul tiro in termini di anticipo e quindi mentre con le cariche leggere tutto era naturale con le più lente e pesanti forse sbagliavo qualcosa.
Nello stesso tempo però ho notato in diverse occasione che ad esempio nel ribattere in acqua una folaga ferita al limite del tiro - quindi sparando a fermo - le cariche più leggere raggiungevano l'animale finendolo mentre le più pesanti impattavano l'acqua qualche metro prima...
Stessa cosa con i colombacci: fino a quando sparo cariche attorno ai 34 grammi vengono giù dalle stelle; quando arriva Novembre e comincio con le 36-38 del 5 non ottengo gli stessi risultati e molto spesso vedo ferimenti.
Mi chiedevo se dietro a queste considerazioni vi fosse una logica fisica e se le mie sono solo impressioni e condizionamenti o se vi sia un fondo di reltà.
Proprio per questo mi voglio confrontare con le vostre esperienze.
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