Cosa ne pensate delle cucciolate in consaguignita?

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  • murge
    • Jan 2013
    • 72
    • lecce
    • setter bracco tedesco

    #1

    Cosa ne pensate delle cucciolate in consaguignita?

    C'è un sito per setter inglese dove una volta registrato in base al pedegree puoi fare simulazioni di cucciolate per calcolare la consaguignita... Che tasso di consaguignita usate voi??
  • urika
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2006
    • 1603
    • Bari-Puglia
    • setter bn, Bracco tedesco

    #2
    hai sbagliato sezione
    Che la passione non prenda mai il posto della ragione

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    • ronin977
      ⭐⭐⭐
      • Jun 2012
      • 3979
      • palermo
      • cirneco dell'etna, breton, beagle

      #3
      Originariamente inviato da murge
      C'è un sito per setter inglese dove una volta registrato in base al pedegree puoi fare simulazioni di cucciolate per calcolare la consaguignita... Che tasso di consaguignita usate voi??
      Non sono un allevatore esperto, ma conosco un Po di genetica, la consanguineita e il modo migliore per far uscire fuori tare genetiche.... le famiglie reali europee, compresi i Savoia che avevano il brutto vizio di far sposare cugino e parenti per ragioni di stato ne sono un esempio.
      Emofilia, nanismo, e tante altre tare erano comuni in tutte le case reali.
      Nei cani le leggi della genetica non cambiano, vero che qualcuno fa degli accoppiamenti mirati a fare un richiamo genetico di determinati caratteri, ma è gente che sa quel che fa, non improvvisa, E penso che qualche soggetto strampalato verrà a fuori anche a loro, e lo eliminano!

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      • colombaccio76
        ⭐⭐⭐
        • Jun 2014
        • 1797
        • Maremma Gr
        • Spring

        #4
        Una cucciolata tra fratelli (una soltanto) non crea problemi, più di una volta o visto cucciolate di fratelli specialmente su cani da cinghiale con cani sanissimi questa è una tecnica che si fa quando ci sono degli ottimi ausiliari per cercare di avere cani come i genitori, ma i fenomeni sono mosche bianche e difficilmente si possono replicare........

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        • ALESSANDRO
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2008
          • 4792
          • sarzana SP
          • springer "penny" e epagneul breton "otto"

          #5
          [;)] a parte lo spostamento del topic in veterinaria........
          ma ci sono opinioni contrastanti in cinofilia-cinegenetica in merito....
          dove alcuni decantano l'uso di consanguinei qualora portatori di buone attitudini...
          altri contrariamente sconsigliano la pratica, se non in sporadici rientri.
          devo dire che in vita mia ho sempre seguito la seconda...... non so se ho operato bene... spero.

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          • Ospite

            #6
            Stessa discussione aperta in sezione "cinofilia venatoria", chiedo gentilmente ai mod di accorparle. Grazie

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            • ronin977
              ⭐⭐⭐
              • Jun 2012
              • 3979
              • palermo
              • cirneco dell'etna, breton, beagle

              #7
              Originariamente inviato da colombaccio76
              Una cucciolata tra fratelli (una soltanto) non crea problemi, più di una volta o visto cucciolate di fratelli specialmente su cani da cinghiale con cani sanissimi questa è una tecnica che si fa quando ci sono degli ottimi ausiliari per cercare di avere cani come i genitori, ma i fenomeni sono mosche bianche e difficilmente si possono replicare........
              Io una volta vidi cuccioli fatti tra madre e figlio... ed erano tutti strani, molti morirono dopo pochi giorni, altri due sopravvissero ma... ricordo che uno stava ad abbaiare sempre contro un muro.... ed era ingestibile, l'altro era completamente sordo, e abbaiava tutto il giorno e la notte.... Insomma rimasi impressionante, ed anche molto impietosito.

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              • Gianni58
                ⭐⭐
                • Jul 2018
                • 274
                • Palmi (RC)
                • Lagotti: Maia e Rino

                #8
                Invito a leggere il seguente scritto di un noto allevatore cinofilo, Federico Vinattieri:
                L'uomo con la sua selezione è in grado di "giocare" con la genetica, sia in termini più invasivi (biogenetica, micro-genetica di laboratorio, ecc..), sia in termini più semplici come nel caso di una normale selezione di un allevamento. Noi allevatori siamo in grado di agire sul livello di omozigosi dei nostri "prodotti" futuri... Federico Vinattieri è un appassionato allevatore di Canarini e di Mastini Napoletani (Allevamento di Fossombrone – www.difossombrone.it – lupi.difossombrone.it).


                che personalmente condivido pienamente.

                Commenta

                • Livia1968
                  Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                  • Apr 2019
                  • 6118
                  • Guidonia Montecelio (Roma)
                  • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                  #9
                  Originariamente inviato da Gianni58
                  Invito a leggere il seguente scritto di un noto allevatore cinofilo, Federico Vinattieri:
                  L'uomo con la sua selezione è in grado di "giocare" con la genetica, sia in termini più invasivi (biogenetica, micro-genetica di laboratorio, ecc..), sia in termini più semplici come nel caso di una normale selezione di un allevamento. Noi allevatori siamo in grado di agire sul livello di omozigosi dei nostri "prodotti" futuri... Federico Vinattieri è un appassionato allevatore di Canarini e di Mastini Napoletani (Allevamento di Fossombrone – www.difossombrone.it – lupi.difossombrone.it).


                  che personalmente condivido pienamente.
                  La tipicità è inversamente proporzionale alla funzionalità..
                  Questo fa riflettere. [:-bunny]
                  "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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                  • Quiete
                    ⭐⭐⭐
                    • May 2010
                    • 2312
                    • Milano
                    • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

                    #10
                    io non sono allevatore, ma mi sono posto la stessa domanda e condivido le mie riflessioni.
                    Il problema di allevare è duplice: avere buoni soggetti (morfologia, funzionalità e salute) e avere buoni soggetti che tra smettono le loro caratteristiche.
                    Per trasmettere le caratteristiche è molto meglio se queste sono generate da geni omozigoti cioè entrambi i geni del DNA hanno la stessa caratteristica anziché averne uno dominante e uno recessivo.
                    La consanguineità non aumenta le tare, aumenta i tratti omozigoti, quindi anche le tare, ma anche i tratti positivi.
                    Quindi non esiste una misura fissa ottimale di consanguineità, bisogna adottare la misura necessaria per avere un patrimonio genetico tutto omozigote e tutto buono.
                    E' la vecchia legge di Mendel: se A è bene e B è male facendo accoppiare soggetti AA avremo inevitabilmente cuccioli AA, se una tara è omozigote in entrambi i genitori BB avremo inevitabilmente un cane quella tara. Se facciamo accoppiare AB con AB avremo soggetti AA ottimi, soggetti BB pessimi (per quella specifica caratteristica genertica) ma avremo anche soggetti (50%) AB, se A è un gene dominante questi cuccioli avranno la caratteristica positiva ma sanno portatori di quella negativa e alla successiva generazione potranno produrre soggetti BB, quindi con la tara.
                    E' un po come il cubo di Rubik: non basta sistemare un lato, vanno sistemati tutti.
                    Credo

                    Daniele

                    PS non avevo letto l'articolo che, ad una lettura veloce, mi sembra sostenga circa la stessa tesi. Sulla tipicità inversamente proporzionale alla funzionalità non sono d'accordo che sia una conseguenza necessaria.
                    Il tema è che molti allevatori che puntano molto sulla consanguineità, sono quelli che puntano sulla bellezza, quindi selezionano sulla base di un solo criterio (bellezza da expo) e non su funzionalità e salute. Chiaramente selezionare sulla base di tre criteri è molto più difficile che su uno, appunto come il cubo di Rubik, a mettere tutti i colori uguali in una sola facciata sono capaci in molti. Ma è un problema di comportamento umano non di legge genetica.
                    Ultima modifica Quiete; 12-07-19, 08:47.

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                    • l'inglese
                      Moderatore Setter & Pointer
                      • Mar 2008
                      • 4241
                      • Arzignano, Vicenza

                      #11
                      Bisogna saper leggere nei cani che si usano dei nei , che possono essere di poco conto , o gravi . Bisogna saper leggere quanto un soggetto sia già di suo consanguineo , per tentare un accoppiamento con un suo parente ... Sono sensibilità che raramente si apprendono , ma si nasce cosi' . Come nasce un compositore , od un suonatore di violino . Vi sono razze , come quella del Bracco Italiano , che , per via dei bassissimi numeri , e' già consanguinea , mentre per il Setter Inglese si puo' rischiare di piu' ... Se si fa' un accoppiamento al 50 % di consanguineità , già alto , poi si dovrà uscire , magari non del tutto , ma abbassare l' incidenza . Sempre valutando con attenzione i prodotti . Non a caso quasi tutti gli Allevamenti hanno dei momenti di apice , per poi cadere .... Ah , scordavo ci vuole anche il fattore C , sempre !!!
                      Roberto

                      Con affetto e simpatia [:-golf]

                      un saluto

                      l' inglese

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                      • ronin977
                        ⭐⭐⭐
                        • Jun 2012
                        • 3979
                        • palermo
                        • cirneco dell'etna, breton, beagle

                        #12
                        Per essere sicuri bisognerebbe conoscere non solo i le caratteristiche del cane, ma anche i suoi eventuali tratti recessivi, che tra consanguinei possono venire fuori, tare genetiche e altro che nemmeno immaginiamo possa avere nel suo Genoma... per farlo bisognerebbe conoscere i suoi avi fino alla settimana generazione, sia del maschio che della femmina che si vogliono fare accoppiare.... potrebbero venir fuori, displasia, crisi epilettiche, malformazioni miocardico e tanto altro.... chi e a conoscenza di tutte queste informazioni? Ed in grado di saperle interpretare al meglio?
                        I caratteri si trasmettono anche se possono non manifestarsi per generazioni....
                        Un allevatore esperto queste cose le valuta ma quanti sono in grado di farlo?
                        Io da inesperto mi limito a far incrociare soggetti sani, con ottime doti venatorie, di linee di sangue differenti, sperando di aver fortuna e ottenere qualcosa di valido... oltre non so andare, non ho abbastanza esperienza e conoscenza per farlo.

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                        • ALESSANDRO
                          ⭐⭐⭐
                          • Sep 2008
                          • 4792
                          • sarzana SP
                          • springer "penny" e epagneul breton "otto"

                          #13
                          [;)] in effetti si diceva che bisognerebbe conoscere i sette avi precedenti da entrambe i lati..... che cani sono stati e che problematiche hanno dato in addestramento, caccia e salute.....
                          cosa che non ho detto io...... (purtroppo).
                          saluti

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                          • cero
                            ⭐⭐⭐
                            • Jan 2009
                            • 3028
                            • Romagna

                            #14
                            Originariamente inviato da Livia1968
                            La tipicità è inversamente proporzionale alla funzionalità..

                            Questo fa riflettere. [:-bunny]
                            Un bell'involucro vuoto. Senza contare che mediamente i Mastini Napoletani "tipici" non montano e non partoriscono naturalmente. Agghiacciante.

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