Scelta degli inneschi

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  • Emanuele89
    Ho rotto il silenzio
    • Nov 2019
    • 3
    • Bagni di Lucca

    #1

    Scelta degli inneschi

    Salve a tutti i membri del gruppo.

    Ho un dubbio inerente agli inneschi.
    Leggendo alcuni articoli, ho notato che in linea generale consigliano innsechi di tipo forte o medio su calibri maggiori (12,16,20, 24) e ti tipo debole su calibri minori (28,32,36 e 44)
    Da quando mi sono immerso in questo mondo affascinante, mi sono creato un mio file excel dove ho raccolto tutte le dosi prese qua e la nei vari forum e siti dei calibri che mi interessano, e giunto ad una raccolta di circa 200 assetti, mi sono reso conto che questa regola è stata rispettata per il 12 e 20, ma non per il 36, dove mi ritrovo la maggior parte degli assetti con inneschi 615 di medio alta potenza, e pochi con inneschi 684 e CX50.
    gli inneschi 615 sono usati sia per cairche magnum che per quelle classiche da 12/15 g.

    Quello che non capisco è; dato che consigliano innsechi di bassa potenza con calibri piccoli e polveri progressive, perchè innescano le munizioni con i 616 o cx1000? Cosa cambia a Fiocchi o Cheddite issescare con uno o l'atro?

    In oltre, ci sono differenze a parità di classificazione degli inneschi?
    per esempio se ho una dose con un innesco 615, ma ho solamente bossoli con CX1000 o 686, e voglio ricreare il solito assetto, posso tranquillamente farlo o ci sono differenze? se si quali e come faccio a decidere quale innesco utilizzare?

    Grazie a chiunque potrà contribuire a questa discussione.
    ciao e grazie,

    Emanuele
  • fistione
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2009
    • 3531
    • viareggio

    #2
    Originariamente inviato da Emanuele89
    Salve a tutti i membri del gruppo.

    Ho un dubbio inerente agli inneschi.
    Leggendo alcuni articoli, ho notato che in linea generale consigliano innsechi di tipo forte o medio su calibri maggiori (12,16,20, 24) e ti tipo debole su calibri minori (28,32,36 e 44)
    Da quando mi sono immerso in questo mondo affascinante, mi sono creato un mio file excel dove ho raccolto tutte le dosi prese qua e la nei vari forum e siti dei calibri che mi interessano, e giunto ad una raccolta di circa 200 assetti, mi sono reso conto che questa regola è stata rispettata per il 12 e 20, ma non per il 36, dove mi ritrovo la maggior parte degli assetti con inneschi 615 di medio alta potenza, e pochi con inneschi 684 e CX50.
    gli inneschi 615 sono usati sia per cairche magnum che per quelle classiche da 12/15 g.

    Quello che non capisco è; dato che consigliano innsechi di bassa potenza con calibri piccoli e polveri progressive, perchè innescano le munizioni con i 616 o cx1000? Cosa cambia a Fiocchi o Cheddite issescare con uno o l'atro?

    In oltre, ci sono differenze a parità di classificazione degli inneschi?
    per esempio se ho una dose con un innesco 615, ma ho solamente bossoli con CX1000 o 686, e voglio ricreare il solito assetto, posso tranquillamente farlo o ci sono differenze? se si quali e come faccio a decidere quale innesco utilizzare?

    Grazie a chiunque potrà contribuire a questa discussione.
    ciao e grazie,

    Emanuele
    Buongiorno Emanuele, gli inneschi, oggi sono una dolente nota per il caricatore domestico...a mio avviso molto piu che altri componenti quale ad esempio la costanza tra lotti di polvere.
    Un tempo tutti o quasi i produttori di bossoli, cito ad esempio la fiocchi, nelle loro confezioni da 100 bossoli a marca polvere montavano inneschi dedicati al tipo di propellente, questo ci aiutava non poco.
    Inoltre molti inneschi del passato erano assemblati con un dosaggio di miscela allo stato secco, molto preciso e costante, sistema abbandonato da tempo perche pericoloso....passando al dosaggio della miscela innescante allo stato umido.

    Oggi il panorama è assai cambiato e l'innesco puo rivelarsi veramente un rebus, si possono trovare cx1000 potenti come un cx2000, dei 684 potenti come dei 686...dei 688 di debole potenza...e cosi via.

    Chiaro che il grande caricatore professionale, con gli strumenti a disposizione potra assemblare le cartucce basandosi al meglio su un dato lotto di inneschi, conoscendone la reale potenza sara facile, dopo qualche test di banco trovare il giusto compromesso.

    Detto questo, l'abbinamento tra inneschi, loro potenza nominale e la polvere utilizzata va sempre ben calibrato in base a tutto l'insieme della cartuccia che andremo ad assemblare, ovvero, calibro, peso lanciato, borra usata, tipo di bossolo e materiale, tipologia di chiusura e suo profilo/profondità....pertanto, a mio avviso non vi sono regole fisse ben precise da rispettare, se non quella, come nel caso del cal 36 ad esempio di non usare inneschi di elevata potenza e/o alto potenziale, perchè in una cosi ridotta sez. interna un elevato impulso frontale puo fare avanzare tutta la colonna polvere/carica lanciata prima che sia completata la combustione.

    In bocca al lupo
    Lorenzo

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    • SPRINGER TOSCANO
      ⭐⭐⭐
      • Sep 2013
      • 5682
      • VOLTERRA
      • Breton

      #3
      Originariamente inviato da fistione
      Buongiorno Emanuele, gli inneschi, oggi sono una dolente nota per il caricatore domestico...a mio avviso molto piu che altri componenti quale ad esempio la costanza tra lotti di polvere.
      Un tempo tutti o quasi i produttori di bossoli, cito ad esempio la fiocchi, nelle loro confezioni da 100 bossoli a marca polvere montavano inneschi dedicati al tipo di propellente, questo ci aiutava non poco.
      Inoltre molti inneschi del passato erano assemblati con un dosaggio di miscela allo stato secco, molto preciso e costante, sistema abbandonato da tempo perche pericoloso....passando al dosaggio della miscela innescante allo stato umido.

      Oggi il panorama è assai cambiato e l'innesco puo rivelarsi veramente un rebus, si possono trovare cx1000 potenti come un cx2000, dei 684 potenti come dei 686...dei 688 di debole potenza...e cosi via.

      Chiaro che il grande caricatore professionale, con gli strumenti a disposizione potra assemblare le cartucce basandosi al meglio su un dato lotto di inneschi, conoscendone la reale potenza sara facile, dopo qualche test di banco trovare il giusto compromesso.

      Detto questo, l'abbinamento tra inneschi, loro potenza nominale e la polvere utilizzata va sempre ben calibrato in base a tutto l'insieme della cartuccia che andremo ad assemblare, ovvero, calibro, peso lanciato, borra usata, tipo di bossolo e materiale, tipologia di chiusura e suo profilo/profondità....pertanto, a mio avviso non vi sono regole fisse ben precise da rispettare, se non quella, come nel caso del cal 36 ad esempio di non usare inneschi di elevata potenza e/o alto potenziale, perchè in una cosi ridotta sez. interna un elevato impulso frontale puo fare avanzare tutta la colonna polvere/carica lanciata prima che sia completata la combustione.

      In bocca al lupo
      Verità sacrosanta!!

      Polveri che hanno una certa "insensibilità" alla potenza dell' innesco (per esempio sipe e s4) forniscono un buon aiuto.
      The Rebel![;)]

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      • Massi
        ⭐⭐⭐
        • Dec 2011
        • 2075
        • Terni
        • meticcio

        #4
        Oggi il panorama è assai cambiato e l'innesco puo rivelarsi veramente un rebus, si possono trovare cx1000 potenti come un cx2000, dei 684 potenti come dei 686...dei 688 di debole potenza...e cosi via.
        Questo è dato dalla scarsa serietà delle ditte produttrici che vendono tutto per fare cassa anche prodotto fuori specifica o almeno dovrebberono dichiarallo che sono prodotti non a norma.
        Nelle cartucce da tiro da competizione gli inneschi sono di tipo selezionato come gli altri componenti, quindi loro sanno quali sono quelli buoni e quelli fallati che buttano nel mercato della ricarica.
        Un mio amico per le sue cartucce di pregio usa solo inneschi recuperati da cartucce da tiro da competizione.
        Un saluto

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        • Emanuele89
          Ho rotto il silenzio
          • Nov 2019
          • 3
          • Bagni di Lucca

          #5
          Originariamente inviato da fistione
          Buongiorno Emanuele, gli inneschi, oggi sono una dolente nota per il caricatore domestico...a mio avviso molto piu che altri componenti quale ad esempio la costanza tra lotti di polvere.
          Un tempo tutti o quasi i produttori di bossoli, cito ad esempio la fiocchi, nelle loro confezioni da 100 bossoli a marca polvere montavano inneschi dedicati al tipo di propellente, questo ci aiutava non poco.
          Inoltre molti inneschi del passato erano assemblati con un dosaggio di miscela allo stato secco, molto preciso e costante, sistema abbandonato da tempo perche pericoloso....passando al dosaggio della miscela innescante allo stato umido.

          Oggi il panorama è assai cambiato e l'innesco puo rivelarsi veramente un rebus, si possono trovare cx1000 potenti come un cx2000, dei 684 potenti come dei 686...dei 688 di debole potenza...e cosi via.

          Chiaro che il grande caricatore professionale, con gli strumenti a disposizione potra assemblare le cartucce basandosi al meglio su un dato lotto di inneschi, conoscendone la reale potenza sara facile, dopo qualche test di banco trovare il giusto compromesso.

          Detto questo, l'abbinamento tra inneschi, loro potenza nominale e la polvere utilizzata va sempre ben calibrato in base a tutto l'insieme della cartuccia che andremo ad assemblare, ovvero, calibro, peso lanciato, borra usata, tipo di bossolo e materiale, tipologia di chiusura e suo profilo/profondità....pertanto, a mio avviso non vi sono regole fisse ben precise da rispettare, se non quella, come nel caso del cal 36 ad esempio di non usare inneschi di elevata potenza e/o alto potenziale, perchè in una cosi ridotta sez. interna un elevato impulso frontale puo fare avanzare tutta la colonna polvere/carica lanciata prima che sia completata la combustione.

          In bocca al lupo
          Grazie Fistione per la tua spiegazione.
          come al solito capisco che la ricarica personale diventa sempre di piu scarsa a cusa della poca professionalita delle varie ditte, che non rispettano dei determinati standard per la immissione dei loro prodotti sul mercato (o cosi per lo meno sembra), dato le polveri sempre diverse da un lotto a l'altro (o quasi, salvo qualche eccezione tipo Sipe, che conosco) e gli inneschi che della solita serie hanno potere innescante differente tra di loro ecc.

          Cercando di ovviare a questo problema e non potendo bancare ogni cartuccia che uno cerca di costruire, mi chiedevo se c'è una sorta di regola da seguire per risolvere il problema, apparte quella piu facile, cioè rispettare l'innesco preso da una ricetta ben precisa e che funziona bene.

          Per esempio, ho le seguenti ricette:
          pl.12/67 t3 615 Sipe 1,5x33 Vzero h23 OS 55,8.
          pl. 36/76 T3 615 SP3 1,25x17 LB40 OS 68 mm
          e voglio solamente modificare l'innesco, perchè per esempio ho acquistato una partita di bossoli, con innesco CX1000 o U686, posso farlo tanquillamente o devo stare molto attento.

          in oltre, se utilizzassi un innesco a bassa potenza, come viene consigliato per la ricarica del 36, come dovrebbe variare la dose di polvere e piombo?
          per esempio utilizzare un 614 o cx50 invece di un 615 come nella dose in esempio.

          ciao e grazie anche a tutti gli altri che mi hanno risposto.

          Emanuele

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          • colombaccio76
            ⭐⭐⭐
            • Jun 2014
            • 1797
            • Maremma Gr
            • Spring

            #6
            Puoi farlo tranquillamente non è pericoloso, ma pero ricorda che non è la stessa cosa, ogni dose data va ricostruita con lo stesso primer, "sempre che abbiano lo stesso potere innescate!!!!!"

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            • edo49
              Moderatore
              • Jan 2009
              • 3180
              • Cavarzere
              • Breton

              #7
              Comunque non si deve arrivare a conclusioni eccessive, dicendo che "la ricarica personale diventa sempre più scarsa a causa della poca professionalità delle varie ditte ..." perchè in realtà, in un processo produttivo è naturale che la produzione continua, ad esempio di una polvere da munizioni oscilli le sue caratteristiche chimico fisiche entro una fascia di valori, perchè vi sono molteplici parametri durante il processo che hanno variazioni seppur minime (purezza dei componenti, variazione di taratura dei macchinari, temperatura, pressione, ecc...) ciò vale per tutti i prodotti in catena industriale, farmaci compresi...
              L'importante è il controllo della produzione che assicuri una fascia limite entro cui stare.
              Per gli inneschi è la stessa cosa, oltretutto una volta si facevano a secco, precisi, ma con il rischio di saltare in aria con tutta la fabbrica... Comunque per andare al pratico, la dose che hai indicato per la Sipe 1,5x33 è normalissima ( io preferisco 1,45) non cambia molto se usi 615, cx1000 o 686, perchè è poco pompata nel 12. Più delicato il cal 36, perchè è un caricamento "magnumizzato" e parti già in un range di pressioni più alte, e quindi più critico ottenere un buon comportamento balistico. Saluti. Edo49

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              • jzcia
                ⭐⭐⭐
                • Mar 2009
                • 1704
                • provincia di roma
                • breton

                #8
                Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                Verità sacrosanta!!

                Polveri che hanno una certa "insensibilità" alla potenza dell' innesco (per esempio sipe e s4) forniscono un buon aiuto.
                Molti acquisiscono per buona questa regola ma fate attenzione.
                Svariati anni fà ho inserito su questo forum delle bancature (che ora non trovo più nel forum) con Tecna per dei raffronti riguardanti questa "regola".
                La TECNA come SIPE ed S4 hanno un'alta percentuale di nitroglicerina, credo intorno al 47%. Tra un innesco medio ed uno forte per la Tecna con 36 o 38 grammi di piombo (sono passati una decina d'anni e non mi ricordo bene se 36 o 38 gr) c'era una differenza anche di 200 bar.
                A voi le conclusioni.

                Commenta

                • Riccardo61
                  ⭐⭐
                  • Jan 2009
                  • 899
                  • Cavallermaggiore (CN)

                  #9
                  Originariamente inviato da jzcia
                  Molti acquisiscono per buona questa regola ma fate attenzione.
                  Svariati anni fà ho inserito su questo forum delle bancature (che ora non trovo più nel forum) con Tecna per dei raffronti riguardanti questa "regola".
                  La TECNA come SIPE ed S4 hanno un'alta percentuale di nitroglicerina, credo intorno al 47%. Tra un innesco medio ed uno forte per la Tecna con 36 o 38 grammi di piombo (sono passati una decina d'anni e non mi ricordo bene se 36 o 38 gr) c'era una differenza anche di 200 bar.
                  A voi le conclusioni.

                  Ciao, Tullio.


                  Sinceramente anch'io non ho idea da dove arrivi questa teoria dell'insensibilità di certe polveri alla potenza dell'innesco. Di sicuro non dal Granelli o dal Gallina.


                  E' questa la discussione cui ti riferivi:






                  Vedere le prime 2 prove con Tecna 1,90x40, le prove di banco smentiscono inequivocabilmente la validità della teoria in questione.


                  Un abbraccio. Ciao



                  <style></style>

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                  • fistione
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2009
                    • 3531
                    • viareggio

                    #10
                    Buonasera a Tutti, anche io questa storia della presunta insensibilità delle polveri a doppia base moderne verso la potenza dell'innesco non l ho mai riscontrata....anzi, ad onor del vero posso dire che rispetto alle monobasiche o monobasiche modificate le doppie basi come Tecna-Sipe, S4 noto che hanno miglior rendimento con inneschi a vampa non troppo verticale, tipo gli NSI.
                    Tanto è vero che se l'abbinamento tra assetto e innesco non è ideale l'incombusto si manifesta inesorabilmente.

                    In bocca al lupo
                    Lorenzo

                    Commenta

                    • jzcia
                      ⭐⭐⭐
                      • Mar 2009
                      • 1704
                      • provincia di roma
                      • breton

                      #11
                      Originariamente inviato da Riccardo61
                      Ciao, Tullio.


                      Sinceramente anch'io non ho idea da dove arrivi questa teoria dell'insensibilità di certe polveri alla potenza dell'innesco. Di sicuro non dal Granelli o dal Gallina.


                      E' questa la discussione cui ti riferivi:






                      Vedere le prime 2 prove con Tecna 1,90x40, le prove di banco smentiscono inequivocabilmente la validità della teoria in questione.


                      Un abbraccio. Ciao



                      <style></style>
                      Ciao Riccardo.
                      Credo sia un'altro thread agganciato alla stessa teoria.
                      Comunque i dati di G.G. sono inconfutabili.

                      Un caro saluto.

                      ---------- Messaggio inserito alle 06:49 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:45 PM ----------

                      Originariamente inviato da fistione
                      Buonasera a Tutti, anche io questa storia della presunta insensibilità delle polveri a doppia base moderne verso la potenza dell'innesco non l ho mai riscontrata....anzi, ad onor del vero posso dire che rispetto alle monobasiche o monobasiche modificate le doppie basi come Tecna-Sipe, S4 noto che hanno miglior rendimento con inneschi a vampa non troppo verticale, tipo gli NSI.
                      Tanto è vero che se l'abbinamento tra assetto e innesco non è ideale l'incombusto si manifesta inesorabilmente.

                      In bocca al lupo
                      Ciao Lorenzo.
                      Condivido, direi di più, meglio usare borre rigide tipo GT.

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