Salvatore Cortesi Doppietta

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  • jurassico
    • May 2010
    • 74
    • roma

    #76
    Originariamente inviato da nando
    Come si suol dire .... aveva la "puzza sotto al naso" ....
    Il piccolo GRANDE Turi..

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    • Quiete
      ⭐⭐⭐
      • May 2010
      • 2312
      • Milano
      • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

      #77
      Mi sono riletto tutta la discussione, compreso il messaggio di Nando dove cita Nerio Cortesi che parla dell'imprevedibilità della tartarugatura.
      Ma già prima di guardare le foto non ridimensionate della doppietta, a maggior ragione dopo, volevo far notare il petto della bascula che da la sensazione di essere la prosecuzione naturale dei legni, quasi che gli fosse speculare.
      Non so quanto sia premeditato (la scelta della venatura certo non è causale) ma l'effetto è impagabile.
      Daniele

      Al di la di ogni altra considerazione, il fatto che una bottega come questa sia stata messa in condizione quasi di non produrre più, mi provoca una rabbia sorda e profonda, apartitica e basata su un senso di spreco assolutamente vergognoso.
      Mentre è esattamente la "ricchezza" della quale avremmo bisogno!

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      • nando
        ⭐⭐⭐
        • Apr 2009
        • 1951
        • Lariano (roma)
        • Kurzaar e Bracco D'auvergne

        #78
        Originariamente inviato da Quiete
        Mi sono riletto tutta la discussione, compreso il messaggio di Nando dove cita Nerio Cortesi che parla dell'imprevedibilità della tartarugatura.
        Ma già prima di guardare le foto non ridimensionate della doppietta, a maggior ragione dopo, volevo far notare il petto della bascula che da la sensazione di essere la prosecuzione naturale dei legni, quasi che gli fosse speculare.
        Non so quanto sia premeditato (la scelta della venatura certo non è causale) ma l'effetto è impagabile.
        Daniele

        Al di la di ogni altra considerazione, il fatto che una bottega come questa sia stata messa in condizione quasi di non produrre più, mi provoca una rabbia sorda e profonda, apartitica e basata su un senso di spreco assolutamente vergognoso.
        Mentre è esattamente la "ricchezza" della quale avremmo bisogno!

        Ciao Daniele; senza quasi .... a parte la mancanza di tutela di queste storiche botteghe e la poca cultura armiera che ci contraddistingue, anche Nerio ci ha messo del suo continuando da artista puro a rimanere isolato nella sua armeria senza farsi conoscere fuori dalla Romagna, e forse anche noi amanti delle belle armi ci abbiamo messo del nostro ....
        ....in me Eros che mai nessuna età mi rasserena, come il vento del nord rosso di fulmini, rapido muove: così torbido spietato arso di demenza, custodisce tenace nella mente tutte le voglie che avevo da ragazzo.

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        • Kapital
          • Jan 2015
          • 193
          • como

          #79
          Buongiorno,
          concordo con quanto scritto da Quiete e Nando,e faccio una considerazione dicendo che a me sembra che nella solatia romagna un po' tutti gli armaioli pur essendo insuperabili con le mani, a livello puramente commerciale ci capivano un po' poco o comunque non ci badavano un granchè, forse perchè la loro massima aspirazione era fare un lavoro fatto a regola d'arte indipendentemente dal guadagno, cosa peraltro nota anche in altri rami di artigianato,anche perchè chi sa di fucili artigianali sà che le ore di lavoro spesso sono incalcolabili, e così non si curavano di valorizzare la loro immagine e di quantificare il rapporto spesa-ricavo.
          Invece penso che nel bresciano questa cosa l'hanno capita per tempo,forse perchè hanno avuto anche persone (Mario Abbiatico) che già molti anni orsono girava le varie fiere internazionali e pubblicava libri che mettevano in risalto l'artigianato armiero bresciano,vuoi per la sua azienda ma di riflesso anche per le altre e non è un caso che gli americani che venivano in Italia a comprare armi andavano in valtrompia e non altrove.
          E comunque credo che adesso non siano tempi belli neanche per loro, ma sopratutto per la scarsa considerazione che vi è oggi per gli oggetti fatti a mano o in modo prevalentemente artigianale dove tutto si considera in base al costo e non alla qualità del prodotto,ritengo inoltre che saper apprezzare un certo tipo di prodotto piuttosto che un altro sia anche un fatto culturale e come voi saprete "con la cultura non si mangia!!!"
          Teniamoci care le doppiette fatte bene perchè di bravi armaioli c'e ne saranno sempre meno.
          Kapital

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          • Quiete
            ⭐⭐⭐
            • May 2010
            • 2312
            • Milano
            • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

            #80
            A parte la genetica e le malattie, esiste un solo modo per avere un sano benessere fisico: mangiare bene e fare moto adeguato.

            Ugualmente: a parte le risorse naturali e i dati geografici, esiste un solo modo per avere un sano benessere economico: vendere molti prodotti e servizi fatti nel Paese a un prezzo il più redditizio possibile.
            Tutto il resto è secondario o funzionale a questo obbiettivo primario, ma troppo spesso ce ne scordiamo.

            E non siamo molto fuori tema, perché le armi fini potrebbero essere uno dei 'poco' (settori di nicchia) che insieme fanno un 'tanto'. Pensate a: biciclette, mobili, pelletteria, gioielleria, abbigliamento di qualità, ferro battuto, marmo, macchine di precisione, auto sportive, enogastronomia, turismo autentico, impiantistica alimentare, cinema, farmaceutico avanzato, ceramica, tessiture fini, mosaici, ...

            Ammesso e non concesso che dopo trent'anni di scuola, una doppietta del genere fosse prodotta in Cina, in India o in Sud Sudan, non sarebbe mai l'autentico, il vero erede discendente della storia, della tradizione, della cultura centenaria italiana. Certo che c'è mercato per le copie, ma noi potremmo espandere il mercato degli originali.

            Se invece il futuro del nostro Paese è nell'acciaio commodity, nei compressori, negli pneumatici negli elettrodomestici di bassa gamma, nei call center, nella chimica di base ... allora io, a sessant'anni posso riconvertirmi e fare il primo ballerino alla Scala.

            Avete consigli su che scarpette mi posso comprare?

            Daniele
            PS anche se il tema riguarda proprio le armi fini e realtà come Cortesi, prometto che non divago più.

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            • Mercurio11
              ⭐⭐
              • Apr 2017
              • 256
              • Crema

              #81
              Un prodotto rispecchia la cultura di cui è figlio fin tanto che ha mercato all’interno del paese d’origine quando questo meccanismo si interrompe i prodotti sono adattati per venire incontro ad altre culture. La conseguenza è che il mondo compra italiano ma molti di questi prodotti lo sono sempre meno, si vedrà fino a quando durerà. Scusate OT.
              PS non è farina del mio sacco, lo lessi in un articolo di qualche anno fa e ha una sua logica.

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              • lacopo giuseppe
                ⭐⭐⭐
                • Oct 2014
                • 5614
                • roma
                • setter

                #82
                Caro Daniele Il tuo discorso è molto articolato , non capisco il senso, il grande artista in un negozio di artigianato già è tanto a trovarne uno, poi metti le riparazioni che il cliente con fucili particolari vuole il maestro, più clienti facoltosi che ordinano sovrapposti con meccanica Boss , doppiette o addirittura triplette, o sei una macchina , o devi avere un officina con tanti artisti del tuo livello . Rimane sempre il fatto che non ho capito il senso del tuo ragionamento.

                Cari saluti

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