Pasta con la Nduja e Nduja e alici.

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

Oizirbaf Scopri di più su Oizirbaf
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2097
    • Milano

    #1

    Pasta con la Nduja e Nduja e alici.

    I Nembrotti calabri del forum vorranno accettare l'invasione di campo ma i "terroni calabri DOC " che conosco concordano, più o meno, con le ricette che posto.
    Poi, al solito famiglia "che" vai pastasciutta con la nduja che trovi. [:D]

    La pasta con la nduja è un classico della cucina calabrese. La ricetta è molto semplice e molto hot. Andiamoci piano, quindi, con la Nduja! I“Cave” ovviamente sono per i “non addetti” alle rosse fiamme dell’inferno! Per chi non lo sapesse, infatti, la nduja è un morbido e grasso salame a base di carni suine e peperoncino, tipico della Calabria.
    Di solito si spalma sul pane, la si mette sott’olio ma la si può impiegare in diversi gustosi modi. Ad esempio la pasta con la nduja e acciughe o questa di seguito fatta con l'aggiunta di saporito caciocavallo e basilico.
    Ingredienti per 4 persone
    • Spaghetti 400 g (dipende dalle bocche!)
    • 80 g nduja
    • 1 cipolla di Tropea
    • 350 g polpa di pomodoro
    • Olio evo 4 cucchiai
    • Basilico
    • 50 g caciocavallo
    • Sale q.b.
    Tritate la cipolla e fatela appassire in una padella con l'olio.
    Eliminate il budello alla nduja, spezzettatela e mettetela in padella.
    Aggiungete un mestolo di acqua calda e mescolate.
    Mettete ora la polpa di pomodoro, amalgamate e fate cuocere per 15 minuti.
    Intanto cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente.
    Trasferitela in padella con il condimento
    Preparate delle scaglie di caciocavallo e spezzettate il basilico.
    Aggiungete entrambi in padella e fate saltare la pasta per un paio di minuti.

    La variante con le alici e nduja:

    • Spaghetti 400 g (a seconda delle bocche!)
    • Nduja 80 g
    • Alici sott’olio 5 filetti
    • Prezzemolo tritato fresco 1 cucchiaio
    • 1 spicchio d’aglio
    • Olio 4 cucchiai - sale q.b.

    In una padella con 4 cucchiai d’olio soffriggere l’aglio e il prezzemolo metterci la nduja a pezzetti e le alici e fate sciogliere.
    Cuocere la pasta toglierla al dente con la schiumarola e versarla nella padella con il condimento sul fuoco e farla saltare; se troppo asciutta aggiungere un po’ d’acqua della pasta e servire subito.
    Merita di essere annegata da un buon Cirò ma...anche il Cabernet Sauvignon toscano con cui l'ho annaffiata io ha fatto la sua porca figura!
    PS ovviamente gradite le varianti autoctone degli esperti per origine!
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • marbizzu
    ⭐⭐
    • Jun 2008
    • 942
    • Catanzaro

    #2
    Sicuramente non verrà messa nella dieta mediterranea, ma è buona. La nduja è nata per non buttare via il grasso in eccesso, che produceva la macellazione delle antiche razze suine della Regione. Per essere al 100% ricetta Calabrese, la pasta sua è la fileja, e il caciocavallo quello silano

    Commenta

    • Gianni58
      ⭐⭐
      • Jul 2018
      • 280
      • Palmi (RC)
      • Lagotti: Maia e Rino

      #3
      Marbizzu, permettimi di correggerti sulle componenti originali:
      La sua antica origine è senza dubbio quella di un alimento povero, nato dalla necessità dei contadini di sfruttare ogni parte del suino.
      A quei tempi (non si sa con certezza ma c'è chi presume sia il periodo Napoleonico ad inizio 1800 e altri al 500), dopo aver dato ai proprietari terrieri le parti più pregiate dell’animale, quello che restava ai contadini erano gli scarti: stomaco, milza, polmoni, intestino, esofago, trachea, faringe, parti carnose della testa, cotica e grassi vari che venivano lavorate e insaccate nel budello cieco con abbondante presenza di peperoncino (due kg di carne e uno di peperoncino).
      Oggi non è più così, vengono usate parti più "nobili" come la pancetta e pure la piccantezza è notevolmente ridotta.
      A Spilinga, sua patria d'origine ufficiale anche se la produzione riguarda un po' tutta la Calabria, c'è chi, ancora, ne prepara qualcuna con la vecchia ricetta.
      Non ha assolutamente niente da invidiare all'odierna e commerciale variante.

      Saluti, Gianni

      Commenta

      • danguerriero
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2010
        • 5326
        • ai confini dell'Impero
        • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

        #4
        Non so se sia buona come quella originale,
        ma è uno dei miei piatti preferiti (la pasta "Calabria") dove vado a pranzo ogni giorno.


        Buonissimo


        A volte lascia la bocca in fiamme e non puoi nemmeno gustarti il caffé.....ma che bontà!!!!![:-golf]
        ...Im heil'gen Land Tirol...

        Commenta

        • Oizirbaf
          Moderatore Buona Forchetta
          • Nov 2014
          • 2097
          • Milano

          #5
          Si parlava di Fileja? Ecco qua!
          Presa da qui: https://blog.giallozafferano.it/gnam...a-passo-passo/
          “Oggi vi propongo una pasta tipica della mia zona di nascita, Tropea, i fileja o filei
          Ingredienti per 500 gr di pasta
           150 gr di farina 00
           150 gr di farina di grano duro
           200 gr di acqua
           un pizzico di sale
          Ho usato due tipi di farina per ottenere un impasto un pò più morbido, visto che li ho preparati e cotti in giornata, volendo essiccarli si può usare anche solo farina di grano duro.
          Mischiate le farine, aggiungete il sale e versate poco alla volta a filo l’acqua incorporandola man mano. I 200 gr di acqua sono indicativi, potrebbe servirvene poco di più o poco di meno in base al tipo di farina, in ogni caso aggiungetene fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico.
          Lavorate la pasta fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo e fatela riposare in un contenitore ermetico o avvolta in pellicola trasparente per una mezz’oretta.”
          Riprendete l’impasto e tagliandone pochi pezzi alla volta ricavatene dei cordoncini spessi poco meno di mezzo centimetro.
          Avvolgete l’impasto sul tipico bastoncino di legno, chiamato danàco, danàchi al plurale, che altro non è che un bastoncino di vimini o di ginestra essiccata e fate una leggera pressione su di esso con il palmo della mano fino ad ottenere la forma tipica dei fileja.
          Da condire con il sugo alla nduja."

          "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
          e fermalvi entro; ché non fa scienza,
          sanza lo ritenere, avere inteso..."

          Commenta

          • teufel.35
            ⭐⭐
            • Nov 2011
            • 647
            • Roma Ostia lido

            #6
            Originariamente inviato da Oizirbaf
            Si parlava di Fileja? Ecco qua!
            Presa da qui: https://blog.giallozafferano.it/gnam...a-passo-passo/

            Non ne fai passare una....sei sempre sul pezzo....complimenti!!!!! [brindisi]

            Un saluto a tutti
            Alberto

            Commenta

            • Oizirbaf
              Moderatore Buona Forchetta
              • Nov 2014
              • 2097
              • Milano

              #7
              Grazie!
              Scrivendo di certe cose...mi sembra di rimangiarle!
              Quindi è un modo per stare un po' in...riga perchè sono riuscito ad ingrassare qualche kilo e la cosa mi ruga non poco!.
              Ora per il ferragosto ci riuniamo a pranzo con la famiglia di un amico altrettanto pastrugnone in cucina, mi preparero' una delle mie passioni, banali': l'insalata russa semplicissima e l'insalata di code di gambero con maionese (casalinga!) ed avocado!
              ...magari anche il patè di tonno...
              [brindisi]
              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
              sanza lo ritenere, avere inteso..."

              Commenta

              Argomenti correlati

              Comprimi

              Attendere..