Come molti, per pensare ad altro che non alla quarantena ed ai pazienti e non potendo andar per campi con i cani o ad asparagi (quanti se ne staranno perdendo, sigh) mi sono dato ai fornelli.
Dopo aver fatto il sugo con una mezza lepre (un ragù di quelli fatti cuocere per mooooolto tempo), mi sono ritrovato col problema di ogni volta che faccio il ragù di lepre: che ne faccio della lepre sfilacciata che avanza (normalmente con la pasta ne finisce poco più di un quarto di quella carne deliziosa).
Allora mi sono fatto aiutare da Pellegrino Artusi in carta e inchiostro.
Ne è venuto fuori un pasticcio di lepre davvero niente male.
- Pasta:
2 tuorli d'uovo
Sale
Zucchero un cucchiaino
Vino bianco, mezzo bicchiere
Acqua fredda q.b.
20g burro
200 ml latte
Noce moscata q.b.
- Un uovo
- 1 fetta di lardo spessa un dito tagliata a dadini molto sottili.
Per la pasta, mescolare la farina con le uova, lo zucchero e il sale. Aggiungere il vino bianco e se occorre un po' d'acqua.
La pasta deve restare piuttosto compatta.
Stendere la pasta con il matterello non troppo sottile.
Preparare la besciamella, riscaldando il burro, mescolando la farina ed aggiungendo il latte e la noce moscata, il tutto a fuoco lentissimo, finche non si addensa. Per evitare grumi è necessario mescolare molto.
Inglobare i 3/4 della besciamella, l'uovo e il lardo nella carne di lepre, amalgamando bene il composto
Stendere la pasta su una teglia coperta da carta forno in modo che debordi abbondantemente.
Versare la lepre, dopo di che rivoltare i bordi della pasta a coprire parzialmente la lepre.
Coprire la lepre rimasta esposta con la besciamella rimanente e spennellare il tutto con il bianco d'uovo.
Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi e cuocere per 45 min. circa fino alla doratura.
Il pasticcio conviene farlo raffreddare un poco prima di mangiarlo.
Buon appetito!
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