Purtroppo in questo mondo ci sono tanti imbroglioni che spacciano prodotti pessimi provenienti tra l’altro da Tunisia o Turchia (non che li non ci sia del buon olio) ma gli affari si fanno con i sottoprodotti poi manipolati e spacciati per evo italico.
Ho sempre pensato che l’olio, così come per il vino, è una questione di gusto alquanto personale, per cui ognuno può ritenere gradevole o eccellente un olio che ad altri non suscita la stessa impressione.
Se poi consideriamo che in Italia ci sono oltre 500 cultivar di olive , la cosa si fa ardua per determinare quale davvero sia il migliore, credo comunque che l’olio sia comunque molto collegato alla cucina locale dove è in uso perché li trova un suo equilibrio nel l’insieme .
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Tornando alla frittella , dalle mie parti era tradizione farla la mattina di Pasqua o comunque in quei giorni , era fatta con gli ingredienti descritti da triku, ma fritta fatta in padella con l’aggiunta di uova e salsiccia pasqualora ( lasciata a seccare qualche giorno , una via di mezzo tra un salamino e la salsiccia) . E credo che sia più “ originale “ così in quanto il nome frittella credo derivi dalla cottura fritta o dalla presenza delle uova che ne fa una simil frittata




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