Agricoltura e caccia

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

alessandro canella Scopri di più su alessandro canella
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • alessandro canella
    ⭐⭐
    • Jun 2014
    • 221
    • robbio
    • Bracco italiano Polcevera's Crimea

    #1

    Agricoltura e caccia

    Anche quest'anno, in Lomellina, abbiamo ammirato lo spettacolo della fiorituta del trifoglio rosso che con la complicità delle abbondanti piogge è stata particolarmente abbondante. Al raggiungimento della fioritura questa coltura viene arata e serve da fertilizzante per il terreno prima della semina del riso.
    Su questi prati nidificano le anatre, la lepre va a partorire i suoi leprotti e si può anche trovare qualche nidiata precoce di fagiano ma tutto va perso con la lavorazione del terreno.
    Un amico trattorista ha tentato, pur sapendo di combattere una battaglia persa, di mettere in salvo una nidiata di cinque leprotti nati probabilmente la notte precedente spostandoli ai piedi di un treliccio dell'alta tensione,ma dopo alcune ore non c'era piu traccia. Corvi? Volpe? o più semplicemente lui stesso con il suo trattore che su quel terreno ha falciato l'erba, discato e seminato.
    Numerose anche le distruzioni di nidiate di anatre con la perdita a volte anche della femmina in cova.
    Un grave danno che rende vano il già difficilissimo ripopolamento e sempre più complicata la convivenza tra l'agricoltura e la caccia.
  • Tex Willer
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2012
    • 1793
    • PROVINCIA DI PAVIA
    • Setter Inglese

    #2
    agricoltura moderna e attività venatoria purtroppo non possono essere compatibili. Questo è uno dei fattori che hanno anche inciso per quel che mi riguarda, ad abbandonare quasi o del tutto il mio atc di residenza, e stabilirmi venatoriamente solo in collina / montagna.
    All'inizio avevo intrapreso alcune proposte ma senza nessun riscontro da parte sia delle associazioni agricole, ne amministrazioni, ne ATC.
    di mestiere mi occupo di aziende agricole e coltivazioni di filiera, e mi accorgo sempre più che caccia e agricoltura moderna SOPRATTUTTO nelle zone di monocoltura e coltivazioni intensive (ad es. lomellina) saranno sempre meno compatibili.
    La mia vita è un bosco, il mio cane al mio fianco, un fucile in spalla

    Commenta

    • selecon
      ⭐⭐⭐
      • Dec 2012
      • 1538
      • lombardia

      #3
      E' un piacere leggerti e sono d'accordo con te: per fagiani e lepri la situazione è drammatica, ma non penso sia a causa della forte antropizzazione e della agricoltura intensiva.
      Dove ci sono delle zone come la riserva a Rosasco, vicino a te, si vede veramente molta molta roba.

      Se dovessi dire il mio pensiero su come sta la fauna in lomellina, ti direi questo: mai stata maglio, a mia memoria.

      Tassi grossi come cinghiali, cinghiali, martore, pavoncelle, gallinelle come se piovesse e anche un paio di caprioli vicino al Sesia.
      Germani in quantità industriale, volpi, merli, ibis del Nilo, cormorani e nutrie.

      Quando ero un bambino, tutto questo non c'era.
      Tutto sommato, rispetto a 50 anni fa la situazione è infinitamente e costantemente migliorata.

      Sinceramente, non riesco a lamentarmi.
      A volte l'inutile si traveste da impossibile.

      Commenta

      • Tex Willer
        ⭐⭐⭐
        • Nov 2012
        • 1793
        • PROVINCIA DI PAVIA
        • Setter Inglese

        #4
        [QUOTE=selecon;1302146]E' un piacere leggerti e sono d'accordo con te: per fagiani e lepri la situazione è drammatica, ma non penso sia a causa della forte antropizzazione e della agricoltura intensiva.
        Dove ci sono delle zone come la riserva a Rosasco, vicino a te, si vede veramente molta molta roba.

        Se dovessi dire il mio pensiero su come sta la fauna in lomellina, ti direi questo: mai stata maglio, a mia memoria.

        Tassi grossi come cinghiali, cinghiali, martore, pavoncelle, gallinelle come se piovesse e anche un paio di caprioli vicino al Sesia.
        Germani in quantità industriale, volpi, merli, ibis del Nilo, cormorani e nutrie.

        Quando ero un bambino, tutto questo non c'era.
        Tutto sommato, rispetto a 50 anni fa la situazione è infinitamente e costantemente migliorata.

        Sinceramente, non riesco a lamentarmi.[/QUOT


        bhe praticamente solo specie protette... come hai ben detto tu all'inizio anatre a parte, la stanziale è un disastro e infatti starna docet in altre zone dice chela stanziale è legata a doppio filo con l'attività agricola. 50 anni fa non lo so ma 30 anni fa mio padre col cane da ferma 7/8 lepri all'anno le trovava ora manco quelli coi segugi............


        p.s. la Riserva di Rosasco, se è quella che intendo io, di un noto personaggio ex industriale italiano so per lavoro che è praticamente un parco faunistico, ci caccia solo lui, e la stanziale non è certo la sua passione.........
        La mia vita è un bosco, il mio cane al mio fianco, un fucile in spalla

        Commenta

        • selecon
          ⭐⭐⭐
          • Dec 2012
          • 1538
          • lombardia

          #5
          Si, è tornata da un po' ad essere la riserva dei Pavesi ma ci si caccia, naturalmente se ospiti.
          Ora, la questione che ho sottolineato (ma non chiaramente) è un'altra: anche in riserva, a dispetto dell'agricoltura intensiva, fagiani e lepri non ce ne sono.

          Dobbiamo prendere atto che la nostra fauna è cambiata e accettare che le nostre le nostre lepri - e peggio ancora per i fagiani - non possono resistere agli attuali predatori che altre prede hanno portato a numeri inimmaginabili solo 30 anni fa.
          Tutto questo, però, non dipende dall'agricoltura ma dal nuovo equilibrio faunistico, secondo me in divenire.

          Chi mai ha visto un istrice in provincia di Pavia? Ora ce ne sono e molti nel parco Ticino, verso la fine del parco.

          Le cose sono cambiate e secondo me in meglio: c'è però un sacco di roba, cacciabile e non, che è aumentata a dismisura o che è addirittura arrivata da sola; forse fra un po' non potremo nemmeno più considerarla alloctona.

          Il mondo cambia...
          A volte l'inutile si traveste da impossibile.

          Commenta

          • ALESSANDRO
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2008
            • 4815
            • sarzana SP
            • springer "penny" e epagneul breton "otto"

            #6
            [;)] è un piacere leggere nel forum che ci sono persone che si occupano direttamente di agricoltura, sono cacciatori, è un binomio da sempre fondamentale per l'equilibrio della nostra attivita'.
            sbagliano gli atc e le associazioni venatorie a non tenere conto delle indicazioni preziose che possono dare queste persone, aiuti fondamentali per provare a fare delle operazioni sul territorio per reintroduzioni di specie ormai ridotte all'osso come pernice e starna o in alcune zone la lepre.

            Io chiederei se... è anche nelle idee di altri forumisti di aprire un tread dedicato all'agricoltura..... ma anzi..... "COSA FA' IL CACCIATORE A CACCIA CHIUSA..!"
            cioe'.... Olive.... vite.... orto.... altro....? limoni.... un posto dove confrontarci con chi magari è un'esperto del settore....!
            penso che possa essere utile a tutti oltre che renderci sempre piu' vicini al territorio..
            grazie e saluti amici.
            am

            Commenta

            • Gio 83
              ⭐⭐
              • Jun 2015
              • 665
              • Atc SI 19
              • Drahthaar

              #7
              Parlo per la Toscana area Siena sud, la miopia delle nostre amministrazioni hanno fatto si che non rimanesse altro che caprioli ( con danni correlati ) è cinghiale ( sempre con danni ). La minuta selvaggina stanziale è un lontano ricordo ed anche le associazioni continuano a pensare che con i pronta caccia si risolva qualcosa piuttosto che lavorare sul territorio ed incentivare la lotta agli opportunisti.

              Commenta

              • alessandro canella
                ⭐⭐
                • Jun 2014
                • 221
                • robbio
                • Bracco italiano Polcevera's Crimea

                #8
                Sono impressionato dal tuo entusiasmo per la presenza di selvaggina in Lomellina,ma non sono d'accordo su alcuni punti e cioè:
                primo,è vero che nella riserva di Rosasco si spara pochissimo e c'è selvaggina, ma forse non ricordi cosa c'era li dentro quand'era gestita dal Sig.Luigi Bertana.
                secondo, non mi lascio prendere dall'euforia perchè sono stati avvistati alcuni cinghiali e due caprioli, quì non sono cacciabili e il primo crea solo danni.
                terzo, da anni alle gallinelle non sparo più per salvare quelle tre che sono rimaste, non mi ricordo quando ho visto l'ultimo nido e anche le folaghe sono scomparse.
                quarto, chi pratica la caccia alla migratoria sul Sesia ha ridotto di molto il carniere negli ultimi anni.
                infine, l'altra selvaggina: gli ibis, i cormorani, le volpi, le nutrie i piccioni e forse anche i topi, quella è decisamente in aumento!
                Se ci incontriamo a Rosasco al "Bersagliere" ti offro un prosecchino in cambio di un'iniezione di fiducia per il futuro della caccia.

                Commenta

                Argomenti correlati

                Comprimi

                Attendere..