Beccacce 2019/2020
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La mia vita è un bosco, il mio cane al mio fianco, un fucile in spallaCommenta
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Il prossimo anno avrete un concorrente in più, il sottoscritto. Ad ottobre il mio Black avrà un anno e mezzo. Se Dio vorrà, caccerò nell'entroterra marchigiano con qualche uscita in Abruzzo e Puglia. Il mio è un ritorno dopo trent'anni di pausa in questa caccia. Il mio ausiliare è un Breton.
Cordialità.
RenatoCommenta
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Chi conta gli incontri onestamente, non riconta quelle di rimessa e quelle “ lasciate” in un posto che si visita in seguito... almeno, io faccio così.Questa storia degli incontri lascia il tempo che trova anche perchè non credo si abbia mai la certezza di aver trovato nel caso di Bosco 50 beccacce diverse qui da me provincia nord di Roma qualche beccaccia c'è stata e nonostante la cagna infortunata ne ho trovate ad ogni uscita,il problema è che alla fine della fiera buona parte erano sempre le stesse.
Facciamo un discorso diverso totale delle uscite nell'arco di tre/quattro mesi,quante persone che cacciano e con quanti cani e totale beccacce abbattute forse ci avviciniamo alla realtà.
Inoltre avendo 2 atc prevalentemente boscosi, mi capiterà 2 o 3 volte all’anno di cacciare nello stesso posto.... e non credo che le beccacce mi seguano da un bosco all’altro.Mala tempora curruntCommenta
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Non si è certi nemmeno di quelle lasciate. Sabato scorso in un posto ne abbiamo trovate due / tre perchè una la abbiamo reputata la prima alzata e rialzata una seconda volta.
Domenica mattina siamo tornati e non c'era più una pippa. Mercoledi zero. Giovedi ultimo giorno ne ho di nuovo trovata una che ha fatto tutto il contrario di quelle del sabato. Quindi cosa dovrei pensare ?? . Le uniche beccacce sicure sono quelle che finiscono in saccoccia. Su tutte le altre solo presupposti che possono essere corretti come sbagliatissimi.
NB. se contassi solo le abbattute diventerei un quasi animalista. Quando va bene per prenderne una devo alzarne e spararne tre.Commenta
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Beato te allora che puoi cacciare tutta la stagione in posti diversi è ovvio che il discorso cambia,del resto sono anni che passo e permanenza premia le regioni del nord Italia,qui ci dobbiamo accontentare dopo i fasti degli anni 70/80/90.Chi conta gli incontri onestamente, non riconta quelle di rimessa e quelle “ lasciate” in un posto che si visita in seguito... almeno, io faccio così.
Inoltre avendo 2 atc prevalentemente boscosi, mi capiterà 2 o 3 volte all’anno di cacciare nello stesso posto.... e non credo che le beccacce mi seguano da un bosco all’altro.Massimo C.Commenta
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sono d'accordo , ma molto dipende dai terreni/vegetazione......
non fà più freddo come 10/15 anni fa.....
le piogge autunnali più o meno puntuali ..... preparano ottimi terreni di pastura.
non facendo più inverni nevosi ........ e con gelate minime, le beccacce riescono a trovare pasture sempre.........
non dimentichiamo che in Piemonte 7/8 cacciatori su 10 cacciano solo più il cinghiale.....
i praticanti con il cane da ferma sono rimasti pochi.... , chi và a beccacce ancora meno....
quindi se parliamo di pressione venatoria , rispetto ad anni in dietro è sicuramente diminuita, in tanti hanno smesso o hanno cambiato tipo di caccia.
negli ultimi 4/5 anni il numero di beccacce che ha deciso di fermarsi in questi territori è nuovamente aumentato grazie al clima.
anche quest'anno se il clima rimane invariato, avremo presenza stabile fin sul ripasso "febbraio/marzo".
Poi ovvio che bisogna farsi comunque un gran culo!!! e i cani ci devono essere !!![:D][:D]
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Si tratta comunque di una caccia avara e faticosa, e che proprio per questo, in molti non praticano più o praticano saltuariamente, ben diversa da quella che è nell'immaginario comune la caccia alla beccaccia, soprattutto per quanto riguarda gli habitat.
Ti posso dire che quest'anno uscendo TUTTE le uscite consentite in due ATC diversi, ho toccato a malapena la metà dei posti che conosco, e quasi nessuno di quelli che mi ero prefisso di provare, di incontri non voglio parlare...qui tutto finisce sempre in polemica e tutto viene sempre frainteso e messo in discussione, con atteggiamenti che francamente non capisco...
posso solo dire che Bosco non dice nulla di incredibile, anche se a certi numeri per arrivarci devi battere dalla mattina alla sera, mangiarti un panino in macchina mentre vai da una parte all'altra, cambiare cani a metà giornata, oltre a conoscere tutti i buchi di culo possibili e immaginabili....non è raro cambiare 4-5 posti in una giornata di caccia...e se ti fai due conti, in una trentina di uscite utili, trovare una media di circa due beccacce al giorno, cacciando sette otto ore, non è poi questa manna dal cielo....
Poi, che nell'ultima decina di anni, siamo stati graziati dalle condizioni climatiche, che probabilmente hanno influito su alcuni flussi migratori, non lo discuto, e cerco di godermelo finché posso, perché non è detto che gli anni a venire saranno uguali a questi...anche perché di questo passo, nel giro di pochi anni, nei boschi non riusciremo nemmeno più ad entrarci da tanto che si stanno infrascando e riempiendo di rovi....
Ah, dimenticavo, l'una su tre presa da Silvano, è una media decisamente superiore alla mia, molte volte, non riesco nemmeno a sparare...Ultima modifica fabryboc; 11-01-20, 00:07.Mala tempora curruntCommenta
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Di sicuro in questa caccia non c'è niente ma, quando raramente ne prendo una in un posto e poi dopo una settimana ne dovessi alzare/prendere un'altra sempre in quel posto, la conto come una risorta?
Ma è anche chiaro che qualcuna la si ritrova e teniamo sempre conto che quelle sia liguri come una parte delle sarde, potrebbero essere passate dal Piemonte.
Con questo voglio dire che non sempre quelle che si ri-trovano sono le stesse alzate in precedenza ed anche qui ci sono le eccezioni che fanno confermare la regola che le beccacce nella stragrande maggioranza, transitano dal nord e svernano e si fanno ritrovare molto di più al centro-sud.[:-clown]Commenta
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In questo caso non si spiegherebbe la penuria denunciata in centro Italia.... penso che le nostre e quelle del sud, derivino da due filoni diversi.... anche perché ho l’impressione che ormai qui svernino anche...
20 anni fa il clou era novembre e da metà dicembre cominciavano a sparire.... adesso il mese migliore è dicenbre, e rimangono fino a marzoMala tempora curruntCommenta
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Io non faccio alcuna polemica ma non avendo la palla di vetro non conosco le vostre situazioni,vedi che spiegandosi bene come tu hai scritto il problema non si pone.Si tratta comunque di una caccia avara e faticosa, e che proprio per questo, in molti non praticano più o praticano saltuariamente, ben diversa da quella che è nell'immaginario comune la caccia alla beccaccia, soprattutto per quanto riguarda gli habitat.
Ti posso dire che quest'anno uscendo TUTTE le uscite consentite in due ATC diversi, ho toccato a malapena la metà dei posti che conosco, e quasi nessuno di quelli che mi ero prefisso di provare, di incontri non voglio parlare...qui tutto finisce sempre in polemica e tutto viene sempre frainteso e messo in discussione, con atteggiamenti che francamente non capisco...
posso solo dire che Bosco non dice nulla di incredibile, anche se a certi numeri per arrivarci devi battere dalla mattina alla sera, mangiarti un panino in macchina mentre vai da una parte all'altra, cambiare cani a metà giornata, oltre a conoscere tutti i buchi di culo possibili e immaginabili....non è raro cambiare 4-5 posti in una giornata di caccia...e se ti fai due conti, in una trentina di uscite utili, trovare una media di circa due beccacce al giorno, cacciando sette otto ore, non è poi questa manna dal cielo....
Poi, che nell'ultima decina di anni, siamo stati graziati dalle condizioni climatiche, che probabilmente hanno influito su alcuni flussi migratori, non lo discuto, e cerco di godermelo finché posso, perché non è detto che gli anni a venire saranno uguali a questi...anche perché di questo passo, nel giro di pochi anni, nei boschi non riusciremo nemmeno più ad entrarci da tanto che si stanno infrascando e riempiendo di rovi....
Ah, dimenticavo, l'una su tre presa da Silvano, è una media decisamente superiore alla mia, molte volte, non riesco nemmeno a sparare...
Ribadisco che le zone che posso frequentare qui a nord-ovest di Roma sono ormai ridotte al lumicino per una serie di divieti di tutti i tipi comprese poi le sarabande tutti i giorni consentiti e non delle cacciarelle io me la cavo perchè li frequento dagli anni 70 e so dove andare a cercare ma certo la voglia sarebbe quella di smettere.Massimo C.Commenta
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Fabry,
non dire così...sono d'accordo con te che qualcuna rimane ma, la maggior parte di quelle che troviamo e non, sostano quel poco che serve loro per riposarsi e rifocillarsi e poi proseguono infatti quando sono di "calata" l'indomani scarseggiano e non si ritrovano, le altre vanno oltre...un po' come fanno i tordi.
Diversamente da te, caccio sempre nella stessa zona e noto la pasturona da quella (carpe diem) che l'indomani è già in Trinacria.[;)]Commenta
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Cantarini.... parlavo in senso lato e non mi riferivo a nessuno in particolare, era solo per dire che anche qui, chi può vantare certi numeri di incontri (NON di abbattimenti, bara bene), si conta su una mano, e oltre che essere un invasato, è anche uno che scende a grandi compromessi in fatto di ambienti di caccia....frequentando spesso posti che invece che piacevoli, sono solo la casa dei cinghiali...e qualcuno a volte la paga anche cara...Io non faccio alcuna polemica ma non avendo la palla di vetro non conosco le vostre situazioni,vedi che spiegandosi bene come tu hai scritto il problema non si pone.
Ribadisco che le zone che posso frequentare qui a nord-ovest di Roma sono ormai ridotte al lumicino per una serie di divieti di tutti i tipi comprese poi le sarabande tutti i giorni consentiti e non delle cacciarelle io me la cavo perchè li frequento dagli anni 70 e so dove andare a cercare ma certo la voglia sarebbe quella di smettere.Mala tempora curruntCommenta
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50 incontri ci stanno, sempre premesso che hai i cani che fanno le scintille. Tanto che era una stagione favorevole per la beccaccia (lombrichi ed altro cibo in abbondanza, temperature buone) tanto era difficile per cani e cacciatori. Non ricordo di avere sentito così pochi spari in giro come questo anno. Tanti posti „commodi“ erano inavvicinabili per alluvioni e frane. Di nuovo tonnellate di alberi caduti, terreno scivolosissimo, trappole come radici scoperti e sabbie mobili dapertutto. Le beccacce sostavano preferibilmente nel ripido su piccoli poggioli asciutti, dove l‘acqua defluiva per primo. Per i cani una vera impresa correre su e giù i canaloni col terreno che cede sotto i piedi e individuare i posti giusti. Anche per quelli a due gambe serviva una formazione da marines. Faccia, mani, stivali e parti delicati sempre pieni di fango, quando un cane era in ferma di solito 3,4 alberi con edera e liane caduti davanti con la decisione se passare sotto come un serpente o saltare sopra tipo John Rambo. Per ultimo il fucile dimenticato in sicura. Nonostante questo una stagione bellissima con tante avventure e azioni fortissimi dei cani e protagoniste astute e graziose.
ps visto le temperature in Russia ed NE Europa non escluderei che tante beccacce si siano fermate ancora lì...Commenta
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In questo caso non si spiegherebbe la penuria denunciata in centro Italia.... penso che le nostre e quelle del sud, derivino da due filoni diversi.... anche perché ho l’impressione che ormai qui svernino anche...
20 anni fa il clou era novembre e da metà dicembre cominciavano a sparire.... adesso il mese migliore è dicenbre, e rimangono fino a marzo
Come non darti ragione
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