Testo buttato giù in una notte (quasi tutta la notte), di getto, in risposta ad un amico non cacciatore che sapendo dell'uscita di caccia, chiese: "come è andata la tua battuta ?"
LA BATTUTA
Mi chiedi come è andata la mia battuta.
"Battuta" direi che è termine alquanto improprio per indicare quel che ho fatto questa mattina (o forse sarebbe più corretto dire notte). In genere quel termine presuppone la presenza di 40/80 cacciatori, almeno 20 o 30 cani e l'organizzazione e gestione relativa (molto suggestivo ma..... gran chiasso generale, da festa di paese). Capisco però che, per chi non è cacciatore come te, certe differenze, per me enormi, possano sembrare insignificanti.
Io vado in giro immerso nella notte, nel buio totale, nel massimo silenzio, in assoluta e pericolosa solitudine, ben attento ad assorbire qualsiasi suono, odore o "sensazione" mi provenga dall'ambiente che mi circonda, che mi compenetra.
Sono entrambe cose emozionanti (e ti invito ancora a provarle, magari come ospite) ma, indubbiamente, una è il contrario dell'altra.
Comunque è andata benissimo......... non ho sparato.
Questo, che ti sembrerà affermazione alquanto originale, credo debba essere spiegato.
Ho cominciato il mio giro "guardando" in diversi prati lungo la strada, tutti desolatamente vuoti. E’ una notte cupa e nuvolosa ed è presente pure qualche goccia di pioggia, mancano almeno due ore all’alba… non c’è poi molto da guardare.
Poi sono andato dove realmente volevo, dove pensavo di incontrare, la stessa zona dove ho preso un cervo lo scorso anno. Gli altri posti erano solo un diversivo per permettermi di arrivare, al momento giusto, nel posto che credevo giusto, che speravo giusto. Lasciata la macchina vicino a una casa oramai dismessa, mi sono infilato in un bosco in pendenza per sbucare in una radura.
Come si fa ad attraversare un bosco al buio, in piena notte, con una forte pendenza e il terreno scivoloso, senza far rumore nonostante un tappeto di foglie secche o massacrarsi nel tentativo?
Piacerebbe tanto saperlo anche a me [:-fight]. Ogni volta che credo di essere arrivato alla perfezione assoluta… “crack”, un rametto che si spezza sotto il piede o “sbam”un ramo, elastico come una fionda e, di preferenza, spinoso… che ti pianta un suo personale saluto in faccia.
Sbucato sotto, "sento" una presenza al mio fianco. Non scherzo, con gli anni e l’esperienza di questa vita, impari a immergerti in quel che ti circonda e i sensi si acuiscono. Succede anche a chi, cittadino-libero professionista come me, per evidente peccato mortale di nascita, è stato negato, per sempre, il più intimo contatto con ciò che offre la natura. Natura matrigna e crudele, che non mi accoglierà mai pienamente
Non lo potrei vedere neppure ci fosse luce. E’ sul mio fianco, a lato del bosco in un prato che so che corre parallelo (fra me e lui ci sono non meno di 150 m di bosco e sottobosco fitto, tipico appenninico........ impenetrabile).
Alterna un passo veloce a brevi galoppate, forse anche lui ha avvertito la mia presenza. No, non mi ha sentito. Il cervo non è il capriolo che, troppo curioso, finisce sempre per darti un’ultima possibilità prima di scomparire per sempre al sicuro. Si è fermato, lo "sento" annusare l'aria e guardarsi attorno, non è spaventato, lo sento benissimo, ha capito che sta per arrivare il giorno e, neppure fosse una creatura infernale a cui è vietata la luce, sa che dovrà scomparire all'interno del bosco, nascondersi alla vista dei suoi nemici.
Esco dal bosco (ero ancora dentro di un paio di passi, per vedere senza essere visto..... vedere che ? E' straordinariamente e assolutamente buio. Attendo... io sono immobile e i miei sensi sono all'erta, forse come non mai. Lui è ancora intento a nutrirsi, a smangiucchiare le ultime, tenere, erbette prima di raggiungere un riparo.
Controllo il vento. E’ al traverso, non aiuta me ma neppure può aiutare lui. Può sembrare incredibile ma, adesso, il predatore con i suoi sensi meno sviluppati è in vantaggio rispetto alla preda (che pure ha sensi così raffinati). Io non ho alcun bisogno di muovermi e produrre rumore, lui non può fare altro che muoversi, coprendo così anche il mio.
Fine prima parte [:D]
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