''Grande commozione e rabbia a Pecol, nel Bellunese, per la morte del cervo Bambotto, 7 anni, ammazzato probabilmente da un cacciatore. A denunciarlo con un post su Facebook che ha fatto il giro del web Donatella Zendoli, che si esprime con queste parole: «Questo era Bambotto - si legge nel post - era nato 7 anni fa a Pecol e da subito la sua mamma Minerva lo aveva portato sullo zerbino di Giorgio, affidandolo a noi abitanti e fidandosi come aveva fatto lei per tutta la sua vita. Da allora è diventato il nostro amatissimo cervo. Ho scritto era perché Bambotto è morto. Ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un'impresa e invece si è solo marchiato a vita come un poveraccio che ha sparato a un animale che ti mangiava dalle mani e si faceva coccolare fino ad addormentarsi tranquillo»
Entrava nelle case e mangiava con i residenti
Il post ha fatto il giro del web, ricevendo quasi 600 condivisioni in poche ore e ha fatto parlare tutto il paese. In tanti tra gli abitanti di Pecol, frazione di San Tomaso Agordino, hanno espresso il proprio sdegno per l’uccisione. L’animale era conosciuto da tutti ed era amatissimo dai bambini. Si aggirava fra le abitazioni in cerca di cibo, non aveva paura degli uomini e, anzi, interagiva con loro. Da cucciolo era diventato uno splendido cervo, tanto che la sua presenza era osservata con ammirazione: «Era diventato bellissimo e maestoso - aggiunge Donatella- e credo che siano davvero pochi quelli che non lo conoscano. Lo potevi incrociare per strada mentre raggiungeva tutte le frazioni limitrofe e si fermava a mangiare ovunque da chi lo amava come noi. Spesso mi entrava in casa e poi era un impresa farlo uscire perché i suoi palchi erano immensi.
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L'esposto
Nel frattempo, gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Aidaa hanno annunciato battaglia: presenteranno un esposto alla procura per chiedere indagini approfondite sull'uccisione per mano di un cacciatore 23enne di Bambotto. «Abbiamo deciso di presentare un esposto nonostante l'uccisione del cervo sia stata consentita dalla legge e dal calendario venatorio - scrivono gli animalisti - ma per chiedere approfondimenti sia sulla ricostruzione esatta di tutta la vicenda e sul rispetto delle regole da parte del giovane uccisore di Bambotto. Torniamo a chiedere l'abolizione della caccia e nel caso specifico modifiche profonde e sostanziali della legge e del regolamento di caccia in tutta Italia»
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