selezione al capriolo: distanze di tiro dalle vostre parti e relativa attrezzatura
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Chissà che rotolata si è fatto! Io ho un bergara b14 hunter .308 con ottica khales 4-12×, reticolo illuminato. Lo uso per tutto, da caprioli a cervi e cinghiali. So che il 7.62 mm è considerato eccessivo per il capriolo ma è il calibro da caccia più versatile di tutti secondo me. 170 grani softpoint, ottimi penetrazione e rilascio di energia. -
In Friuli Venezia Giulia c'è una legge che obbliga l'utilizzo dell'ottica da puntamento per la caccia di selezione? Quali dovrebbero essere gli ingrandimenti minimi richiesti per la caccia di selezione? Lo chiedo perché non ricordo di aver mai letto niente in riguardo all'ottica da puntamento. Fino a qualche anno fa, la caccia di seleziona poteva essere praticata anche con le mire metalliche. A me risulta che non è obbligatorio neanche il binocolo.Commenta
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In selezione, la carabina con ottica di mira è obbligatoria !In Friuli Venezia Giulia c'è una legge che obbliga l'utilizzo dell'ottica da puntamento per la caccia di selezione? Quali dovrebbero essere gli ingrandimenti minimi richiesti per la caccia di selezione? Lo chiedo perché non ricordo di aver mai letto niente in riguardo all'ottica da puntamento. Fino a qualche anno fa, la caccia di seleziona poteva essere praticata anche con le mire metalliche. A me risulta che non è obbligatorio neanche il binocolo.
SLY e DARK
Errata corrige:
Avete ragione, in regione FVG non c'è l'obbligo di ottica, le restrizioni sono sui regolamenti interni.
Ultima modifica Yed; 05-02-20, 15:16.Commenta
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Sottoscrivo.
Anche da un punto di vista pratico, perché mai si dovrebbe decidere di non usare un cannocchiale da puntamento? Le possibilità di infliggere una ferita mortale sono decisamente maggiori, specie in certe circostanze, anche in caso di tiri relativamente ravvicinati. Se sparassimo a bersagli in movimento da distanze ravvicinate in città vegetazione, l'uso di Red dot o tacche di mira avrebbe un razionale ma non è il nostro caso.Commenta
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Anche secondo me non c'è nessuna legge che obblighi all uso dell ottica o di binocoli.In Friuli Venezia Giulia c'è una legge che obbliga l'utilizzo dell'ottica da puntamento per la caccia di selezione? Quali dovrebbero essere gli ingrandimenti minimi richiesti per la caccia di selezione? Lo chiedo perché non ricordo di aver mai letto niente in riguardo all'ottica da puntamento. Fino a qualche anno fa, la caccia di seleziona poteva essere praticata anche con le mire metalliche. A me risulta che non è obbligatorio neanche il binocolo.
---------- Messaggio inserito alle 12:41 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:40 PM ----------
Io non ho trovato niente a riguardo. Forse nella legge nazionale?
http://lexview-int.regione.fvg.it/Fo...gge=14&fx=lex#
---------- Messaggio inserito alle 12:58 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:41 PM ----------
Si sono daccordo con te ma qui si parla solo da un punto di vista legislativo.Sottoscrivo.
Anche da un punto di vista pratico, perché mai si dovrebbe decidere di non usare un cannocchiale da puntamento? Le possibilità di infliggere una ferita mortale sono decisamente maggiori, specie in certe circostanze, anche in caso di tiri relativamente ravvicinati. Se sparassimo a bersagli in movimento da distanze ravvicinate in città vegetazione, l'uso di Red dot o tacche di mira avrebbe un razionale ma non è il nostro caso.
Obbligarmi, ad esempio ad avere il lungo quando dove ho io l altana e assolutamente inutile non lo trovo giusto.
Ogni cacciatore dovrebbe essere in grado di decidere autonomamente quale sia l attrezzatura migliore per la sua caccia.
Anche perché, almeno io, vado a caccia per portarmi a casa le predeCommenta
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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In effetti l'ottica serve per colpire l'animale in un punto preciso, lo vedo amorale fare caccia di selezione con la carabina con le sole mire metalliche. Allo stesso modo trovo amorale tirare a un capriolo a 250 m. con 15 ingrandimenti. Il tiro di precisione a 120/130 m. con 4/5 ingrandimenti è alla portata di tutti, fare un tiro di precisione a 250 m. con 15 ingrandimenti non è alla portata di tutti, anche se il bersaglio lo vediamo bello grosso.Drool]Sottoscrivo.
Anche da un punto di vista pratico, perché mai si dovrebbe decidere di non usare un cannocchiale da puntamento? Le possibilità di infliggere una ferita mortale sono decisamente maggiori, specie in certe circostanze, anche in caso di tiri relativamente ravvicinati. Se sparassimo a bersagli in movimento da distanze ravvicinate in città vegetazione, l'uso di Red dot o tacche di mira avrebbe un razionale ma non è il nostro caso.Commenta
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Ciao Simone, caccio il capriolo da una decina di anni, sopra Acqui Terme e nelle coline del novarese.Ciao a tutti, come da titolo vi chiedo quali sono le distanze a cui tirate ai caprioli dalle vostre parti. Cacciate alla cerca o da altana? Nel mio atc è richiesto avere con sé un congegno ottico con ingrandimenti di almeno 20x per identificazione dell'animale. Per chi di voi deve sottostare ad una simile regola: vi portate dietro un lungo o avete semplicemente un'ottica con alti ingrandimenti massimi? Ultima domanda: che binocolo e che carabina (calibro e sistema di mira) usate? Scusate la miriade di domande ma, essendo su un forum, siamo qui per chiacchierare, no?
Saluti da pavia!
Acqui Terme: possibilità di vedere animali anche sopra i 300 metri, si traguarda da un calanco all'altro. Cerca e aspetto come preferisci e a seconda della stagione. Il maschio all'aspetto serale è molto redditizio.
Tiro medio mio, ripeto mio, sui 200 metri.
Colline novarese: vigne intensive e boschi, terreno sostanzialmente pianeggiante. Pochi prati a disposizione, animali distanza massima 150 metri. Caccia da altana obbligatoria proprio a causa della geografia del terreno.
Tiro medio 80 - 100 metri.
Uso un calibro 7x64, taratura a 100 metri, ottica 4/12 x 56.“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”(E. Barisoni, anno 1932)Commenta
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Addirittura sarebbe AMORALE tirare ad un capriolo, perfettamente al pulito, con arma ben appoggiata e tarata a 250 mt??
Sly.....non tutti possono, o vogliono, cacciare da altana racchiusa nel bosco con governa a 40 mt......The Rebel![;)]Commenta
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Articolo 6 L.R. FVG 15.05.1987 e art. 9 DPGR (Decreto Presidente Giunta Regionale) 27.06.1988: "l'organizzazione della caccia di selezione ... spetta al Direttore, il quale vi provvede, sentito il Consiglio Direttivo, fatte salve le competenze dell'assemblea dei soci .... "
"Pieni poteri", come si usa dire oggi[:D], al Direttore, nella interpretazione assolutamente dominante in Regione. L'obbligatorietà dell'uso, oltre che dell'arma rigata (previsto dalla LR dell'87) di ottica, binocolo e eventualmente anche del lungo, deriva da questo potere organizzativo del Direttore: perciò possono esservi delle diverse disposizioni regolamentari, da Riserva a Riserva. Personalmente, credo che ottica di mira e binocolo lli prescrivano tutte le riserve, sul lungo non so. Furlani in ascolto, com'è da voi?Commenta
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A parte le solite divagazioni................. difficile dire "da me si fa così". Per quasi tutta la mia esperienza di caccia al capriolo ho cacciato potendo scegliere fra 8 zone (in comune con 4-8 cacciatori) tutte ricomprese in una zona particolarissima di quello che è un atc di pianura........... talmente di pianura che sparavo molto raramente con angoli di sito inferiori a 30/35% e spesso parecchio di più. In realtà era un "fosso" al confine di 3 atc con, i 4 campi in croce di cui disponeva, rivolti a nord. In estate non ho mai fatto una sola uscita in più rispetto agli animali tirati (in una media uscita vedevo almeno 7/8 maschi e potevo quindi scegliere) mentre diventava un dramma in inverno. Se cadeva la neve (sempre) non si scioglieva più al punto che cacciavo cervi nell'atc in quota in campi con margherite e poi, tornando verso casa passavo dalle zone capriolo e spesso non riuscivo ad accedervi con 4 ruote motrici, blocco differenziali e tutto il resto..... comunque campi bianchi di neve o ghiacciati. Distanze medie di tiro sui 110/120m, spessissimo ridotte a 60/70, in pochissimi casi (non credo più di un paio) sui 170/180. Amici a 1 km da me (cioè fuori dal fosso maledetto) avevano la neve 3 giorni l'anno e campi a perdita d'occhio con tiri spesso ben oltre i 250m (con alcuni "abituati" a ben oltre i 300m). Tiri che, da me, avrebbero voluto dire mettersi in cima ad un punto panoramico e sparare 3 campi sotto..... una schifezza.
In toscana mi sono trovato animali 10 volte più diffidenti (segno inequivocabile di un disturbo, con sparo o meno, continuo e asfissiante). Fermi la macchina per vedere meglio un gruppetto di animali a 400m..... e questi partono a missile (facile immaginare a cosa associano il vedere fermarsi una macchina) mentre, da me, seduto in macchina gli potevi arrivare a 30m. In pochissimi anni ho assistito ad una crescita della predazione lupo (e molto probabilmente a nessun calo di ....... altre forme di predazione) ed animali sempre in forte calo e sempre "leggeri".
Dopo un buon numero di uscite a vuoto (anche solo l'idea di tirare un capriolo ad oltre 200m mi sembrava una eresia) ho dovuto constatare che, quella, è la situazione e, se vuoi far caccia, devi adeguarti. Quindi parcheggi la macchina in un punto..... e ti sposti il più possibile da quel punto (rispetto ai regolamenti) per far caccia e devi essere preparato a tirare a distanze maggiori. La media dei tiri è di qualcosa sopra i 200m, massimo non credo di aver oltrepassato la soglia psicologica dei 300m ma ha comportato troppe uscite a vuoto (distanti da casa, diventa complicato ragionarci in famiglia e come logistica....... quando hai i caprioli a 50m da casa e tu vai a cacciarli a 100km, in casa si fanno delle domande [:-clown][:-clown]).
Raro che non abbia almeno una occasione per sparare ad ogni uscita. Il problema è che, magari, servirebbe un tiro sui 550m che, onestamente sapendolo dare, non voglio fare. Così mi lancio in questi avvicinamenti...... e ci rimedio sudate memorabili (impossibile l'avvicinamento diretto, gioco d'astuzia girando mezzo monte sul fianco per sbucare all'improvviso vicino all'animale....... che spesso non è stato ad aspettare una fucilata).
Per il cinghiale le distanze sono simili, in genere ben sotto i 200m. Ci sono stati casi (abbastanza isolati) dove, per vari motivi, un tiro doveva essere fatto....... e l'animale è regolarmente caduto (forse ha inciampato su un sasso [occhi]). Non scrivo di quelle distanze, si esce da modalità "caccia" e si entra in modalità "tiro" ....... non ci sono più limiti "etici" e si fa quel che, tecnicamente, si è in grado di fare bene (se comunque ci sono le condizioni per un tiro "sicuro").
Per daino e cervo le distanze variano con le zone e le situazioni. La maggior parte credo tirati entro i soliti 200m, qualcuno abbastanza più lontano, pochi parecchio più lontano, un paio........ lontanissimi (anche qui senza ragionare di numeri)Commenta
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Nella mia e in un paio che conosco nessuna prescrizioneArticolo 6 L.R. FVG 15.05.1987 e art. 9 DPGR (Decreto Presidente Giunta Regionale) 27.06.1988: "l'organizzazione della caccia di selezione ... spetta al Direttore, il quale vi provvede, sentito il Consiglio Direttivo, fatte salve le competenze dell'assemblea dei soci .... "
"Pieni poteri", come si usa dire oggi[:D], al Direttore, nella interpretazione assolutamente dominante in Regione. L'obbligatorietà dell'uso, oltre che dell'arma rigata (previsto dalla LR dell'87) di ottica, binocolo e eventualmente anche del lungo, deriva da questo potere organizzativo del Direttore: perciò possono esservi delle diverse disposizioni regolamentari, da Riserva a Riserva. Personalmente, credo che ottica di mira e binocolo lli prescrivano tutte le riserve, sul lungo non so. Furlani in ascolto, com'è da voi?
MandiCommenta
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Springer, a 40 m. si tira al buio al cinghiale. Al capriolo dall'altana si tira qualche metro più distante. Lo sai bene che il tiro di precisione a 250 m. anche in appoggio non è facile. L'ottica serve per tirare a un punto preciso, e non per tirare al capriolo. Come hanno vietato l'uso della balestra che è molto più potente dell'arco, ed è anche più precisa con un'ottica montata, così vieterei l'uso di cannocchiali con ingrandimenti esagerati.Commenta
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