Se l'ISPRA (tanto per dirne una a caso) non è un esempio di virtù in questo senso , io non perdo la fiducia nella ricerca. Anzi , mi ribello all'idea che per colpa di 1000 raccomandati , anche se ce ne fosse uno solo serio ,questo debba pagarne in credibilità. Sarebbe la sconfitta della cultura e noi ne abbiamo così poca in questo paese.....
Il Cervo
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Sono d'accordo. Non sono d'accordo sul giudizio basato sul fare di tutta l'erba un fascio.
Se l'ISPRA (tanto per dirne una a caso) non è un esempio di virtù in questo senso , io non perdo la fiducia nella ricerca. Anzi , mi ribello all'idea che per colpa di 1000 raccomandati , anche se ce ne fosse uno solo serio ,questo debba pagarne in credibilità. Sarebbe la sconfitta della cultura e noi ne abbiamo così poca in questo paese..... -
Mi piace quando vi autocensurate


Sono andato (con i miei superpoteri) a leggere cosa vi eravate detti e confermo che avete fatto bene a censurare.
Livia....... per mestiere mi occupo di cose che possono apparire teoriche ma che hanno una chiara valenza pratica (sicurezza lavoro).
Buona parte della mia professione prevede che io tenga corsi ad un range molto ampio di utenti e, più che spesso, devo parlare di tetti a chi, sui tetti, ci va tutti i giorni da 30 anni.
Eppure ho cose da insegnare (non certo come si esegue il lavoro, quello si spera lo abbia appreso prima e da altri).
Uno che fa il mio mestiere, credi sottovaluti l'aspetto di ricerca e "teorico" presente in ogni cosa ?
L'importante è che io non ceda di un millimetro quando so di parlare nel giusto ma è VITALE per me guardare e imparare il mestiere. Quindi insegno quando devo e apprendo in tutti gli altri casi. Chi mi conosce sa che ho una attenzione sempre viva a tutto quel che succede
E' abbastanza diffuso, in alcuni ambienti, snobbare chi ha conoscenze pratiche... ed è sempre un errore.
Ti faccio un esempio pratico che mi raccontava un ex forestale carabinierizzato.
Lui "gestisce" una fetta del Parco. Che la sua giornata preveda di lavorare di giorno o di notte, da 5/6 anni frequenta solo quella fetta...... e ovviamente non puoi non finire per conoscerla e conoscere i suoi abitanti.
Gli danno una equipe di ricercatori dell'università da accompagnare per censire i lupi...... si sono trattenuti un mese, una decina di giorni nella sua zona. I lupi presenti li conosce uno ad uno e gli ha dato un nome, pensava che lo avrebbero interrogato e poi, da ricercatori scrupolosi, avrebbero cercato il fondamento della sua esperienza, ovviamente senza limitarsi a quello ma allargando la ricerca con le loro sofisticate attrezzature.
No..... non gli interessava partire da una esperienza reale. Sono partiti da zero, lui doveva vigilare sulla loro sicurezza (da cosa ?) e stare zitto [menaie] anche quando li ha visti fare strani rituali, quando hanno fatto sentire registrazioni di lupi che vivono in altri continenti sperando in un ululato di riconoscimento reciproco e altre cose strane.....
Nelle mie zone di caccia, il "professionista" della selezione sono io..... eppure, a tutti quelli che incontro degli "indigeni", non manco mai di un saluto, due chiacchiere e anche una richiesta di consiglio.
Minimo è educazione, non poche volte mi hanno detto cose che apparivano bislacche ma poi, gli animali, effettivamente facevano cosìCommenta
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Va bene Paolo. Ho scritto di realtà che non conosco di cui voi avete esperienza. Continuerò, nonostante tutto a sperare che chi studia sia uno studioso e che il suo obiettivo sia quello di far evolvere la scienza e con essa il genere umano. Da ignorante quale sono considero chi sa più di me degno di rispetto. Sempre.
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Anche io. Sempre.
Mi trovo però sempre più spesso in difficoltà nell'attribuire con certezza quel "chi ne sa più di me". Ero più deciso nel farlo, prima. Poi alcune evidenze mi hanno dato modo di osservare che di sicuro "ne dice più di me" (da ignorante, nel dubbio taccio prima di contraddire) ...e non sempre "ne sa più di me".
Ho notato, osservando, che per una comunicazione efficace non è sufficiente sapere le cose, bisogna anche saperle dire. Il dramma è quando ha più efficacia uno che non sa, ma sa dire, piuttosto che uno che sa ma non sa dire (comunicare).
Perdonami se non mi sono spiegato o fatto capire [:142], rileggendomi è un po' contorto [wink]
[brindisi]Commenta
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Tipica riflessione da ingegnere.Anche io. Sempre.
Mi trovo però sempre più spesso in difficoltà nell'attribuire con certezza quel "chi ne sa più di me". Ero più deciso nel farlo, prima. Poi alcune evidenze mi hanno dato modo di osservare che di sicuro "ne dice più di me" (da ignorante, nel dubbio taccio prima di contraddire) ...e non sempre "ne sa più di me".
Ho notato, osservando, che per una comunicazione efficace non è sufficiente sapere le cose, bisogna anche saperle dire. Il dramma è quando ha più efficacia uno che non sa, ma sa dire, piuttosto che uno che sa ma non sa dire (comunicare).
Perdonami se non mi sono spiegato o fatto capire [:142], rileggendomi è un po' contorto [wink]
[brindisi]
Concordo su tutto.
Da scolpire nella pietra.
Inviato dal mio SM-A530F utilizzando Tapatalk...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Caro Enrico, hai praticamente spiegato benissimo il processo evolutivo del sapere. Per me, che sono la regina dei pensieri contorti è molto chiaro quello che affermi. Mettere in discussione è fondamentale per progredire. Penso però che anche laddove il canale di comunicazione sia carente è la mente acuta di chi riceve che farà la differenza.Anche io. Sempre.
Mi trovo però sempre più spesso in difficoltà nell'attribuire con certezza quel "chi ne sa più di me". Ero più deciso nel farlo, prima. Poi alcune evidenze mi hanno dato modo di osservare che di sicuro "ne dice più di me" (da ignorante, nel dubbio taccio prima di contraddire) ...e non sempre "ne sa più di me".
Ho notato, osservando, che per una comunicazione efficace non è sufficiente sapere le cose, bisogna anche saperle dire. Il dramma è quando ha più efficacia uno che non sa, ma sa dire, piuttosto che uno che sa ma non sa dire (comunicare).
Perdonami se non mi sono spiegato o fatto capire [:142], rileggendomi è un po' contorto [wink]
[brindisi]
La parlantina dei praraculi indrottinera' povere menti, messaggi sporadici e sintetici saranno pillole per gli arguti.
Detto questo torno al tema del 3d ringraziando Fulvio che ogni tanto porta a conoscenza anche di chi ne è a digiuno, argomenti che i più esperti conoscono benissimo.
In questo caso pare siate tutti d'accordo (evviva evviva) che il bramito abbia delle funzioni non solo come richiamo ma anche come selezione naturale. Che lo espone però anche al pericolo di venir scelto anche dal cacciatore. Esiste un etica, tra chi caccia abitualmente questo animale, che vieti l abbattimento a parità di classe, di un esemplare promettente piuttosto che un altro?
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Magari ci fosse!
A mare, moltissimi tirano alla grossa spigola gonfia di uova piuttosto che "contentarsi" di uno dei diversi maschietti che di solito la corteggiano...e non sempre si tratta di pescacciatori giovani.
Ci sono ancora molti esibizionisti nella nostra categoria.
Col tempo ho maturato un rapporto quasi pudico con le sensazioni e le emozioni che la caccia genera in me...in questo sono diventato semmai egoista e geloso.
I miei carnieri , per mare e per terra ormai li ho fatti ( talvolta sbagliando anche....ma lo sbaglio mi ha fatto maturare) adesso è tempo di viverla nella mia interiorità.
Sapessi il piacere di portare una ignara preda a tiro "tanto da poterle toccare la coda" è paragonabile alla cattura vera e propria, forse maggiore, se considero che spesse volte alla fine non ho neanche tirato concedendole di continuare a vivere.".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Si esiste un qualcosa: è però esattamente il contrario di quanto hai scritto!!
[:142][:142][:142][:142]
Drool]Drool]Drool]Drool]
(per quanto ho potuto vedere nelle mie zone)
[:-clown]
---------- Messaggio inserito alle 03:02 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:01 PM ----------
E sul cervo l'evidenza è più lampante che su altre specie: i subadulti promettenti non ci arrivano alla classe successiva!Commenta
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Da me esiste il classico schema per sesso e classi di età dove prelevi in ogni classe. Sulla carta funziona benissimo (torniamo al discorso studioso, magari bravissimo, che però poi mette troppo poco il naso fuori dall'ufficio con aria condizionata).
La realtà è che, il Parco, schiaccia in maniera terribile il territorio e quel che ne rimane è adatto a forse 40 o 50 cacciatori. I numeri prevedono che ci siano 3 volte tanto cacciatori e quindi si è costretti a meccanismi come quello a rotazione settimanale che non ti permette di fare considerazioni di medio periodo. Spesso è una considerazione di medio periodo una che dura.... oltre i 2 secondi [:-clown]
Vissuta da dentro, sei sostanzialmente obbligato a tirare il primo animale che corrisponde al tuo piano, bello o brutto. Se anche sei coscienzioso poi la paghi e, al giro successivo, lo sarai meno. Oggi come oggi andrebbe tolta la classe dei subadulti (se non limitandosi ai 3+3 punte) e dare qualche adulto in più.
Vediamo se faccio sorridere o incavolare Livia con un esempio sessista [:D]
E' come se ci fossero 200 mariti e 40 mogli. Per cui, a te, "tocca" il turno da marito un giorno ogni 5 e, se addirittura aspiravi ad una moglie in particolare, il tuo turno viene ogni 200 giorni..... neppure 2 volte l'anno.
A questo devi ulteriormente togliere che, nel tuo "turno", potrebbe aver litigato con una amica o il figlio ha preso un brutto voto a scuola, magari un problema al lavoro, un mal di testa o un disturbo periodico...... per cui aspetta che tu rincasi solo per rovesciarti addosso il suo nervosismo.
Tu hai letto da cima a fondo il manuale del "perfetto marito" (scritto dal "famoso" esperto plurilaureato)...... ti presenti a casa con il tuo mazzo di fiori, un grande sorriso e una prenotazione al ristorante (insomma..... non è che arrivi li con i calzoni sottobraccio nonostante è 6 mesi che aspetti di incontrarla ed hai un forte impulso a finalizzare)........ ma ecco che non succederà nulla di quel che è scritto nel manuale.
Non perché il professore sia un imbecille ma perché, a volte, la pratica si presenta molto diversa dalla teoria Drool]Commenta
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A me 2 volte l anno con i fiori andrebbero bene e mi farebbero passare l incazzatura. Ma io sono anomala. [emoji8]Da me esiste il classico schema per sesso e classi di età dove prelevi in ogni classe. Sulla carta funziona benissimo (torniamo al discorso studioso, magari bravissimo, che però poi mette troppo poco il naso fuori dall'ufficio con aria condizionata).
La realtà è che, il Parco, schiaccia in maniera terribile il territorio e quel che ne rimane è adatto a forse 40 o 50 cacciatori. I numeri prevedono che ci siano 3 volte tanto cacciatori e quindi si è costretti a meccanismi come quello a rotazione settimanale che non ti permette di fare considerazioni di medio periodo. Spesso è una considerazione di medio periodo una che dura.... oltre i 2 secondi [:-clown]
Vissuta da dentro, sei sostanzialmente obbligato a tirare il primo animale che corrisponde al tuo piano, bello o brutto. Se anche sei coscienzioso poi la paghi e, al giro successivo, lo sarai meno. Oggi come oggi andrebbe tolta la classe dei subadulti (se non limitandosi ai 3+3 punte) e dare qualche adulto in più.
Vediamo se faccio sorridere o incavolare Livia con un esempio sessista [:D]
E' come se ci fossero 200 mariti e 40 mogli. Per cui, a te, "tocca" il turno da marito un giorno ogni 5 e, se addirittura aspiravi ad una moglie in particolare, il tuo turno viene ogni 200 giorni..... neppure 2 volte l'anno.
A questo devi ulteriormente togliere che, nel tuo "turno", potrebbe aver litigato con una amica o il figlio ha preso un brutto voto a scuola, magari un problema al lavoro, un mal di testa o un disturbo periodico...... per cui aspetta che tu rincasi solo per rovesciarti addosso il suo nervosismo.
Tu hai letto da cima a fondo il manuale del "perfetto marito" (scritto dal "famoso" esperto plurilaureato)...... ti presenti a casa con il tuo mazzo di fiori, un grande sorriso e una prenotazione al ristorante (insomma..... non è che arrivi li con i calzoni sottobraccio nonostante è 6 mesi che aspetti di incontrarla ed hai un forte impulso a finalizzare)........ ma ecco che non succederà nulla di quel che è scritto nel manuale.
Non perché il professore sia un imbecille ma perché, a volte, la pratica si presenta molto diversa dalla teoria Drool]
Scherzi a parte ho capito quello che dici. Sarebbe il caso di integrare lo studio con la pratica altrimenti lo studio vale quanto il due di coppe quando regna bastoni.
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Quest'anno ho assegnato un maschio adulto............ se sei bravissimo lo puoi avere una volta ogni 4/5 anni.
Pur apprezzando diversi luoghi, ho un mio campo preferito dove, se non avessi vincoli, andrei fin dal primo giorno volentieri. Non ci posso andare. Per "turno" potrò andarci dopo un mese dall'apertura quando saranno già potuti andare prima di me tutti i miei "concorrenti". Un poco come quel marito che è innamorato di una sola delle mogli e la deve vedere una volta l'anno.
Dopo un mese ovviamente qualcuno avrà sparato. Mettiamo che ci siano tre maschi che si sono contesi le femmine, probabilmente due sono morti........... è facile che neppure andrò a caccia li.
Potrei vederne uno, magari un poco infrascato, a un chilometro. Se arrivo a tiro, ho le distanze legali, il posto non è completamente infame per un recupero........ difficile fare lo schizzinoso
---------- Messaggio inserito alle 06:19 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:12 PM ----------
Chiaro che, se esco in un posto ottimo e mi trovo davanti 4/5 animali che appartengono alla classe assegnata, sono tranquilli e c'è luce (a quel punto è bene guardarsi bene attorno..... visto che è quasi impossibile, tanto vale sperare che ci sia anche una hostess seminuda con un vassoio di croissant caldi e caffè), posso ben "decidere" se privilegiare uno o l'altro.
Nel mio caso ...... non lo so (facile fare il leone da tastiera e scrivere "io farei il super etico e super figo" ma poi agire a rovescio), vorrei tanto trovarmi con questo tipo di problemi [:D]
---------- Messaggio inserito alle 06:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:19 PM ----------
Ti faccio un altro esempio sul capriolo. Ad un certo punto ci obbligano a tirare sono cuccioli femmine. E' successo che, in alcuni distretti particolarmente ricchi di animali, c'era l'abitudine di tirare solo maschietti (in appennino a fine stagione non è così semplice, quasi a buio, decidere fra classe zero da 18-24 kg e classe uno da 20-26).
La risposta era semplicissima. Nei soli distretti dove ti sei accorto del problema, li obblighi a fare diversamente (magari anche solo riducendo penalità allucinanti in caso di errore). I "teorici" hanno pensato bene di estenderlo a tutti e di continuare per una decina di anni abbondanti.
Il lupo è arrivato e, specialmente nei distretti più poveri, ha fatto il suo mestiere: agire sugli animali più "facili" (ed ovviamente una femmina con i piccoli è più facile di un maschio).
Quindi, già per l'azione del lupo, certi distretti andavano abbandonati (se cacciamo in due, siamo troppi) ma poi, quest'ulteriore regola ha fatto si che, gli ultimi anni in quel distretto, in una media uscita potevo vedere almeno 10 maschi per ogni femmina, tutte le giovani femmine superstiti venivano uccise. I maschi da soli fanno una gran fatica a riprodursi.............. e già 2/3 anni dopo che ho lasciato mi dicevano di densità vicine a zero.
Ecco un'altra regola "teorica" che, se non valutata sul territorio, vuol risolvere un problema e ne crea un altro maggioreCommenta
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Che animale superbo il Cervo!".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"Commenta
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Non so, la foto è poco chiara. Mancando il pugnale sinistro potrebbe anche essere una scheggia della stanga. Mi pare che la stanga sia molto coricata, avrò modo di vedere qualche altra foto sui giornali locali e ti saprò dire.
Senza invernini con mediani e pugnale leggeri … non sembra molto vecchio, al limite dell’ adulto, dovessi scommettere sull’ “emozione” di una brutta foto 5-6 anni.
Ciao
Guli51Commenta
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