E' per distinguere l'avifauna stanziale tipica alpina, tetraonidi e coturnice dal resto dell'avifauna stanziale cacciabile con cane, fagiani e starne, queste facilmente ripopolabili per pronta caccia e che si fanno carico del grosso della pressione venatoria alleggerendo di fatto la pressione sulla tipica alpina, per questa i permessi sono limitati e il costo più elevato, per la ripopolabile ci sono costi d'accesso inferiori e il divieto di cacciare in zona A, la quota più elevata, in zona B più bassa "ripopolano" [:-clown], la cosa non mi stravolge, ci sta e serve a dare un minimo di possibilità venatoria ai molti codaioli.
Da tenere in conto che il territorio per sua natura é aspro con pochissime coltivazioni o pascoli, in genere é bosco ceduo fitto quasi sempre in forte pendenza, un campo di grano o mais non esiste, solo boschi e sopra il bosco rocce con rade erbe e cespugli e pascolo quasi assente salvo poche zone.
E' regno della volpe e se non ripopoli, il grosso dei cacciatori deve appendere la doppietta al chiodo o "peggio" buttarsi in massa sulla selezione ungulati dove già sono in sovrannumero.
Insomma i gestori fanno quel che possono e tutto sommato non penso facciano male.




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