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etiche venatorie diverse da quelle italiane
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Di una cosa debbo rendere atto, samu il ragazzo che ha iniziato questa discussione oltre ad essere una promessa della nostra passione è sono sicuro che diventerà un cacciatore con la C maiuscola, per l'età che ha (13 anni) è anche sorprendentemente molto colto e bravo nel esporre e nello scivere i suoi pensieri, sono sicuro che a scuola sarà anche il 1° della classe. Io a 38 anni non so ne scrivere e ne esprimermi come fa lui.
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Si, di differenza ce n'è molta. E non mi sembra d'essere l'unico a notarla. Io sono cacciatore e cerco d'essere coerente: mi nutro di carne, quindi giustifico la macellazione e ritengo che la caccia faccia soffrire gli animali molto meno di un allevamento intensivo. Ma se si arriva a far soffrire in maniera inutile un animale, io arriverei a rinunciare alla carne (o al pesce: a causa di come vengono cucinate, io non mangio l'aragosta o le cozze)
Perchè il cervo no ed il tordo si? forse il tordo è figlio di putt...?DamianoCommenta
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Se questa è la tua premessa devi smettere di andare a caccia immediatamente, perchè quando cacci i tordi non vorrai mica dirmi che gli abbatti tutti e gli recuperi tutti, quanti di quelli che apparentemente padelli, vanno poi a morire lontano dopo atroci sofferenze?
Perchè il cervo no ed il tordo si? forse il tordo è figlio di putt...?Cordialmente, SantubertoCommenta
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Se questa è la tua premessa devi smettere di andare a caccia immediatamente, perchè quando cacci i tordi non vorrai mica dirmi che gli abbatti tutti e gli recuperi tutti, quanti di quelli che apparentemente padelli, vanno poi a morire lontano dopo atroci sofferenze?
Perchè il cervo no ed il tordo si? forse il tordo è figlio di putt...?Commenta
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---------- Messaggio inserito alle 12:48 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:46 PM ----------
Concordo in pieno, mio nonno prima di sparare andava a 10 metri da un selvatico e se erano uccelli prima di sparare dovevano essere almeno due, le cartuccie costavano care, ed i bossoli venivano recuperati per ricarli anche 100 volte, quelli erano grandi cacciatori, oggi è pieno di falsi moralisti e falsi ambientalisti a partire dalla Brambillona.DamianoCommenta
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Ripeto, la caccia è bella perchè piace e ogni cacciatore ha i suoi gusti e le sue culture venatorie.
Vi prego di non litigare sul cervo e sul tordo, ma di considerare che la caccia alla fine è un rapporto vecchio quanto il mondo tra predatore e preda, che in tempi relativamente recenti l'uomo ha regolamentato.
Se si accetta quasta visione, si va a caccia, altrimenti se si considera che il fagiano colpito da 2 pallini invece che da 5 può soffrire si appande la doppietta al chiodo.Commenta
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Ripeto, la caccia è bella perchè piace e ogni cacciatore ha i suoi gusti e le sue culture venatorie.
Vi prego di non litigare sul cervo e sul tordo, ma di considerare che la caccia alla fine è un rapporto vecchio quanto il mondo tra predatore e preda, che in tempi relativamente recenti l'uomo ha regolamentato.
Se si accetta quasta visione, si va a caccia, altrimenti se si considera che il fagiano colpito da 2 pallini invece che da 5 può soffrire si appande la doppietta al chiodo.DamianoCommenta
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Ripeto, la caccia è bella perchè piace e ogni cacciatore ha i suoi gusti e le sue culture venatorie.
Vi prego di non litigare sul cervo e sul tordo, ma di considerare che la caccia alla fine è un rapporto vecchio quanto il mondo tra predatore e preda, che in tempi relativamente recenti l'uomo ha regolamentato.
Se si accetta quasta visione, si va a caccia, altrimenti se si considera che il fagiano colpito da 2 pallini invece che da 5 può soffrire si appande la doppietta al chiodo.Ath salut...
GiuseppeCommenta
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Credo di non avere nessun ragionamento da farti capire. Per conto mio, certe affermazioni impediscono qualunque ragionamento. Affermare che tutti i tipi di abbattimento, uccisione o macellazione si equivalgono, significa avere una mentalità con la quale non mi voglio confrontare. Non penso che in Italia e nel mondo si siano fatte leggi per il rispetto degli animali, inutili o insensate. Quando si parla di "etica" non si fanno discorsi fumosi o da pseudo-ambientalisti, ma si esprime un pensiero rispettabilissimo. Inoltre, io ho scritto che non condanno nessun tipo di caccia: non voglio fare come certi animalisti che sono solo capaci d’insultare e criticare senza avere cognizione di ciò che affermano e senza conoscere le ragioni della controparte. Ma questo non può impedirmi né di rifiutare certe forme di caccia, né di condannare le inutili sofferenze. Fai quello che vuoi, pensala come vuoi, ma se pensi che le sofferenze dell’animale non siano meritevoli di considerazione, per conto mio fai male. Io mi schiero dall’altra parte: dalla parte del cacciatore rispettoso di regole che di moderno non hanno nulla.Cordialmente, SantubertoCommenta
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Se la caccia si riducesse al solo conseguimento della preda, allora diventerebbe bassa macelleria, ma senza il perseguimento e l'uccisione dell'animale perseguito, la caccia non esisterebbe.
Quindi pur cercando di evitare sofferenze inutili, la messa a morte dell'animale non puo' essere evitata,
Ma da un eccessiva umanizzazione degli animali, derivano leggi e regolamenti assurdi, che danno agli animali piu' diritti di quanti ne abbiano gli stessi uomini e si avvia una forma di pensiero che porta ad assimilare l'educazione o addestramento che dir si voglia di un cane a quello dei bambini.
Ci sono moltissimi vegetariani, è una loro scelta e va rispettata, ma con tutta la migliore volontà ed il piu' grande impegno, credo che sia proprio impossibile far diventare vegetariani gli animali carnivori.lucioCommenta
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Su un principio dobbiamo convenire, l'animale va messo a morte nel modo piu' rapido possibile, quindi non mi sembra che l'annegamento forzato risponda a queste prerogative, anzi le regole della chasse à forcer prevedono che il canettiere metta a morte l'animale con un'arma bianca.
Cio' premesso, non vedo differenze etiche fra il finire un animale
"forzato" dai cani o l'andare a recuperare un animale ferito nella
caccia di selezione, anzi in quest'ultimo caso , si aspetta qualche tempo prima di mettere il limiere sulle piste per lasciare che la ferita faccia il suo effetto, con le conseguenze immaginabili.
ma come giustamente detto da qualcuno non vedo differenze fra l'attacco dei lupi e quello dei cani, sono le leggi della natura (non quella presentata da walt disney), spesso gli animali in natura si feriscono ed anche si uccidono , per il possesso delle femmine o per il predominio sul branco.
Le immagini sono cruente, come lo sarebbero quelle di una lepre o di una volpe ferita e inseguita a morte dai cani. Ma questa è la realtà della vita, il resto è solo un "forzamento" delle regole della natura.
A monte dell'uccisione vi è una secolare tradizione e tutto un mondo. Se abolissero la caccia, i cervi dovrebbero (come già succede in moti paesi) essere abbattuti dalle guardie a spese del contribuente o decimati dai lupi, certo senza anestesia.
Per vedere immagini cruente si può benissimo guardare qualsiasi documentario, da Geo&Geo a Superquark. Un leone che prende un gazzella è tal quale ad un cane o ad un lupo che azzanna la preda. Spesso, anzi, i predatori in natura cominciano a divorare l'animale ancora vivo.
Per dire che è la stessa natura a mostrarsi a tinte forti a chi la osserva.
Detto questo, l'annegamento mi pare una cosa fuori dalle righe onestamente.
Non condanno assolutamente la caccia dei filmati, con prede inseguite da mute di cani.
Personalmente, e forse per ragioni prevalentemente storico-geografiche (caccio in un Paese e in un tempo in cui tale forma di caccia non è praticata), preferisco la caccia con l'arma da fuoco, che mi sembra anche quella che, mediamente, è in grado di assicurare all'animale una morte istantanea in misura maggiore rispetto all'impiego di altri mezzi.Commenta
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Se la caccia si riducesse al solo conseguimento della preda, allora diventerebbe bassa macelleria, ma senza il perseguimento e l'uccisione dell'animale perseguito, la caccia non esisterebbe.
Quindi pur cercando di evitare sofferenze inutili, la messa a morte dell'animale non puo' essere evitata,
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Più che d'accordo!Cordialmente, SantubertoCommenta
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La rincorsa all'etica DEVE essere fatta sia per i cacciatori che per tutti gli altri cittadini italiani a partire dalla classe politica, detto questo non sono in grado di giudicare un modo di cacciare che non è nostro. In quei paesi si caccia il cervo in battuta da sempre e non vedo perchè dovrei fare il professore andando ad insegnare come dovrebbero fare ad abbatere la preda, con tutti i problemi che abbiamo nel nostro paese ci mancherebbe solo questo.
Io non vedo niente di strano, quella è la chasse a courre e per quei cacciatori è un disonore usare il fucile, usano solo la lancia e lunghi coltelli, poi questa è la caccia è come un fagiano agonizzante e poi il cervo o daino era già finito m ora mi kiedo ma te Samu sei un animalista ? stai qui nel forum sempre a fare domande anche stupide per i cacciatori, sicchè se sei un animalista esci allo scoperto
I paesi in cui si pratica la chasse a courre dal punto di vista della cultura venatoria e del rispetto delle regole dell'etica venatoria possono solo darci lezioni.
A 13 anni ero un ragazzino presuntuoso ed egocentrico, ma volendo anche a 18 e oltre.
Però a 13 anni già la vita mi aveva dato qualche lezione di furbizia.
Il nostro piccolo Samu con interventi del genere non fa altro che portare acqua al mulino degli anticaccia.
Si può essere favorevoli o contrari ad un tipo di caccia (non bracconaggio) e ad un modo di cacciare, può piacere o meno, ma attaccare in questo modo qualcosa che non si conosce e farlo in uno dei più importanti forum nazionali di caccia e cinofilia dimostra tutta l'immaturità dei 13. Ieri sera mi sono collegato al sito della brambilla e di veronesi e vi posso assicurare che monitorano in tempo reale quello che diaciamo, appana inseriamo una discussione vanno ai ripari
Ho pensato più volte a Samu come ad un cavallo di troia.
Sinceramente non vorrei insinuare cose del genere, vorrei solo invitarlo a andarci cauto con commenti su situazioni che non conosce.
Quanto agli amministratori dovrebbero provvedere a permettere l'apertura delle discussioni ai bambini di 13 anni solo dopo averle lette
grazie
le notizie, su internet o su i giornali, non sono mai "belle o brutte". Sono notizie e basta. Sta alla nostra maturità e cultura leggerle o no, interpretarle in un modo o in un altro. La libertà è questa, e non il fatto di applicare una censura solo perchè qualcuno non ha la capacità/cultura di "leggere" le notizie.
non è questione di proteggere "dalle brutture della vita" è solo questione che un ragazzino di 13 anni, per come la penso io, dovrebbe essere "accompagnato" quando va su internet. Nient'altro.
Di una cosa debbo rendere atto, samu il ragazzo che ha iniziato questa discussione oltre ad essere una promessa della nostra passione è sono sicuro che diventerà un cacciatore con la C maiuscola, per l'età che ha (13 anni) è anche sorprendentemente molto colto e bravo nel esporre e nello scivere i suoi pensieri, sono sicuro che a scuola sarà anche il 1° della classe. Io a 38 anni non so ne scrivere e ne esprimermi come fa lui.
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Quanto o no un tipo di caccia possa urtare la nostra sensibilità è un discorso che si può fare benissimo, non siamo tutti uguali (personalmente non farei la caccia a forzare e neanche quella di selezione, anzi mi faccio regolarmente male alla mano per accopparla quando mi capita di raccogliere una lepre non uccisa immediatamente dalla fucilata, c'è chi aspetta trenta secondi senza problemi). L'importante - e credo che tra cacciatori questo pericolo non si corra - è non pensare mai che la nostra sensibilità possa essere imposta agli altri, perchè il metro di giudizio non può essere quacosa di soggettivo come la sensibilità umana.
E se il metro di giudizio della "sofferenza degli animali" sono gli animali, è bene che chi non è cacciatore si fermi un attimo a riflettere. Chi non è cacciatore l'animale è abiutato a vederselo già a fette dentro la scatola al supermercato, e questi animai hanno avuto anche una vita di sofferenze. Chi non è cacciatore vede il documentario sulla savana in cui le scene cruente vengono tagliate, e non immagina neanche.
Forse è passato un po' molto tempo da quando avevate 13 anni, ma a 13 anni non eravate imbecilli; Samu poi è un ragazzo sveglio. Non credo possa venirgli nulla di male se si ferma a riflettere un attimo sul fatto che la morte anche cruenta e dolorosa faccia parte della quotidiana realtà della vita degli animali selvatici (la donnola pianta i denti nella gola; la volpe entra in un pollaio e ammazza e ferisce molte più galline di quante ne possa mangiare; il cormorano per due pesci che mangia uno ne ferisce a morte sulla schiena, ecc ecc). La caccia a forzare è quella in cui, meno di tutte le altre, l'uomo altera il naturale corso della predazione. Per il cervo questi "lupi moderni", i segugi, sono solo più rumorosi di quelli antichi.
E' bene inoltre che sappia che anche nella caccia con il fucie capita che gli animali soffrano.____________________________________________
Paolino
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Credo di non avere nessun ragionamento da farti capire. Per conto mio, certe affermazioni impediscono qualunque ragionamento. Affermare che tutti i tipi di abbattimento, uccisione o macellazione si equivalgono, significa avere una mentalità con la quale non mi voglio confrontare. Non penso che in Italia e nel mondo si siano fatte leggi per il rispetto degli animali, inutili o insensate. Quando si parla di "etica" non si fanno discorsi fumosi o da pseudo-ambientalisti, ma si esprime un pensiero rispettabilissimo. Inoltre, io ho scritto che non condanno nessun tipo di caccia: non voglio fare come certi animalisti che sono solo capaci d’insultare e criticare senza avere cognizione di ciò che affermano e senza conoscere le ragioni della controparte. Ma questo non può impedirmi né di rifiutare certe forme di caccia, né di condannare le inutili sofferenze. Fai quello che vuoi, pensala come vuoi, ma se pensi che le sofferenze dell’animale non siano meritevoli di considerazione, per conto mio fai male. Io mi schiero dall’altra parte: dalla parte del cacciatore rispettoso di regole che di moderno non hanno nulla.
Andiamo a caccia per cacciare e non per altro, cercando il giusto divertimento, condividendo i nostri bei momenti con chi li capisce e li approva.Commenta
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