2) Ottenere il divieto di immissione di animali di gabbia pronta caccia, ma solo l'immissione di animali di provata selvaticità, e in grado di salvarsi dai nocivi, liberati ampiamente in anticipo all'apertura sia di caccia che di allenamento cani in modo che si ambientino ed imparino a sfruttare il territorio per sfuggire al cacciatore;
3) cariche delle Associazioni o di una nuova associazione veramente pro caccia e cacciatori con durata massima di anni 5 e eletti da parte degli iscritti tramite votazioni nelle sezioni comunali, con voto di esame a fine anno sull'operato che in caso di esito negativo porta all'azzeramento delle cariche e a nuove elezioni con incandidabilità degli sfiduciati;
4) Per avere accesso ad un ATC si deve svolgere obbligatoriamente senza deroghe un tot di ore di lavoro utile come installazione di recinzioni anti intrusione di cinghiali e caprioli, sfalcio di prati abbandonati, manutenzione delle strade nei boschi, controllo dei nocivi, catture di selvatici per ripopolamento ecc. In modo da garantire l'accesso a cacciatori che guardano la qualità alla quantità, escludendo se inadempienti anche i residenti;
5) aggiornamento del computo delle aree cacciabili tramite mappe aggiornate, escludendo le face di rispetto dalle zone abitate, strade e zone di lavoro, e includendo anche le riserve comunali che non sono aperte a tutti, per consentire di avere un indice cacciatore/ superficie cacciabile che garantisca il prelievo sostenibile;
6) garantire una lotta seria al bracconaggio ed ai nocivi con azioni di cattura per i bracconieri anche con l'ausilio dei cacciatori in appoggio alle guardie venatorie, ebattute di contenimento ai nocivi anche per la specie gabbiano che sta popolando l'entroterra decimando i piccioni torraioli (che danno assai meno problemi di igiene e non sono aggressivi verso l'uomo o animali domestici) e risaputo che i gabbiani hanno predato pure dei gattini e piccoli di fauna cacciabile;
4) riduzione degli stipendi di tecnici faunistici e vari consulenti degli ATC, non si può spendere di più della somma delle quote in stipendi, altrimenti visto che il cacciatore svolge una funzione necessaria e complementare a quella del biologo, deve percepire anche lui un lauto stipendio;
5) idonne zone di addestramento cani in periodo di caccia chiusa, possibilmente non recintate e con giornate garantite per tutti.
Ora tirate le pietre, ma io sono un vero appassionato dei miei cani e in secondo piano dell'abbattimento della selvaggina, e pretendo di cacciare bene non in territori affollati come il supermercato, gestiti come l'Alitalia e con selvatici che hanno in parte le caratteristiche dell'animale che dovrebbero simulare ma senza la più importante che è la selvaticità che rendono la caccia come una gita in un pollaio o conigliaia con il cane ed il fucile.
Grazie e Auguri di Buone Feste a tutti, meno a chi è responsabile dello stato comatoso in cui versa la caccia oggi in Italia e chi continua a difendere lo status quo trovando scuse a tutte le porcherie che si perpetrano.
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