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Se per mangiare carne fosse obbligatorio uccidere la mucca e macellarla l 80% della popolazione diverrebbe vegetariana.
Io conosco parecchi cacciatori che non eviscererebbero mai un cervo
Quello che hai detto è ciò che accadeva ai nostri nonni, nei piccoli centri e in campagna , magari sì consociavano, allevavano insieme e poi spartivano.
E se oggi l80% diventa vegetariana affari loro. una buona alimentazione deve essere equilibrata ognuno faccia come gli pare .
Penso che l’unico grande problema di oggi sia questa visione urbanocentrica, dove tutto viene visto e deciso secondo una ideologia metropolitana , non vedo futuro in questo .
Mi consola l’idea che la storia si ripete e la natura muta e si riprenderà le grosse metropoli prima o poi.
E chi nel suo piccolo è rimasto legato alla terra e tira il collo alle sue galline o agnelli avrà modo di sorridere .
Ai posteri l’ardua sentenza
Se per mangiare carne fosse obbligatorio uccidere la mucca e macellarla l 80% della popolazione diverrebbe vegetariana.
Io conosco parecchi cacciatori che non eviscererebbero mai un cervo
Per la fatica fisica che si fa probabilmente hai ragione ... ma per "l'etica", dopo 2-3 mesi senza filetto/bracioline, ammazzerebbero senza problemi. La prima volta con le guance rigate di lacrime, la seconda con il broncio e dalla terza con le cuffie nelle orecchie fischiettando l'ultima hit estiva.
Mia opinione
---------- Post added at 06:34 PM ---------- Previous post was at 06:20 PM ----------
Originariamente inviato da lacopo giuseppe
In due parole, non capisci che il tuo ragionamento va bene su un forum della caccia, ma è assolutamente inadeguato agli occhi dell’opinione. Con il mio rispetto per la tua giovane età, purtroppo il mondo ragiona secondo le opinioni . Le nostre contano quasi niente.
Cari saluti
Ma l'opinione va creata tramite l'informazione.
Io sono dell'idea di Daniele. Se stiamo nascosti e ci facciamo rappresentare da quanto mettono in piedi i nostri antagonisti .... come pensiamo di poter sopravvivere più di qualche anno?
Anche io parlo della caccia in quante più occasioni mi è consentito ad amici e colleghi con il risultato che, nel loro disinteresse all'argomento, sono tutti moderatamente a favore (nel senso che non esprimerebbero parere negativo). Sono tutte persone dell'opinione pubblica silenziosa e moderata a cui della caccia non "frega nulla" e quindi potenzialmente esposti ad influenze parziali e tendenziose in caso di propaganda.
Addirittura un'amica VEGANA inviperita con lo sfruttamento degli animali ecc ecc è concorde che tra caccia (di selvaggina poi mangiata) ed allevamento intensivo non ci sia paragone nella sua classifica delle attività da contrastare. Questo ovviamente dopo lunghi discorsi di "confronto" sul mondo venatorio (con tantissime nozioni di cui era ovviamente all'oscuro).
L'opinione va creata e cambiata tramite la buona informazione: obiettiva e per quanto possibile non faziosa (l'opinione pubblica moderata si accorge, a mio parere, delle forzature estremiste spesso ignoranti e se ne allontanano se la contropartita si dimostra equilibrata, informata, sicura di se ma senza cadere in provocazioni, carismatica ...... certo di fronte al NULLA)
PS nei ricorsi al Giudice di Pace se non ti presenti all'udienza (o come si chiama), guarda caso vince sempre l'altro. E' quasi una regola non scritta! A mio modo di vedere qui è la stessa cosa: se lasciamo terreno perderemo sempre a prescindere.
In due parole, non capisci che il tuo ragionamento va bene su un forum della caccia, ma è assolutamente inadeguato agli occhi dell’opinione. Con il mio rispetto per la tua giovane età, purtroppo il mondo ragiona secondo le opinioni . Le nostre contano quasi niente.
Cari saluti
Giuseppe, grazie del "giovane" [:D].
Come Enrico, io sono del parere che le opinioni la gente se la crea valutando le informazioni che le arrivano.
Se vogliamo sopravvivere per più di qualche anno forse è meglio che ci diamo una mossa a comunicare anche noi, bene ed in fretta.
I nostri antagonisti hanno spazi sulle principali televisioni nazionali, hanno infestato il web e fatto il lavaggio di cervello ad una generazione intera ed i loro risultati (nel bene e nel male, va detto) sono in bella vista: le pelliccerie sono sparite, le aziende fanno a gara a chi è più "green", le grandi catene di fast food stanno proponendo burger meatless, ogni anno sottraggono territorio venabile creando parchi o zone interdette alla caccia, il chiuhahua col cappottino o nella borsetta, da cosa che faceva ridere, l'hanno trasformata in normalità!
Loro hanno fatto risultati, son partiti dal nulla, dall'Italia del miracolo economico con il benessere e la carne in tavola tutti i giorni e sono arrivati ad avere una percentuale di vegani e vegetariani a doppia cifra!
E noi? Noi si è rimasti a brontolare al Bar Sport. A borbottare sulle AAVV, che il cittadino italiano medio non sa neanche cosa siano.
Ora che i cacciatori numericamente sono in caduta libera e con un'età media sempre più alta sarà veramente dura riprendersi il terreno perso con l'opinione pubblica, ma tanto vale provarci. Tanto non abbiamo granchè da perdere, facendo nulla potremmo agonizzare qualche anno in più ma di sicuro non recuperiamo niente.
Riguardo i miei pensieri "assolutamente inadeguati agli occhi dell’opinione", invece trovo che il tema del procacciarsi della carne di qualità in autonomia, in mezzo alla natura, praticando un'attività sana e che apporta un bagaglio di conoscenze enorme, sempre nel rispetto di un prelievo sostenibile, sia di enorme interesse verso le nuove generazioni, molto più sensibili a tematiche ambientali ma che al contempo stanno cominciando anche a sviluppare un certo pensiero critico verso l'animalismo che sta veramente uscendo dai binari della logica.
Certo, se ci facciamo scappare anche questa opportunità siamo finiti. E se fosse così cambia poco la foto di un carniere indecente o meno...
Per la fatica fisica che si fa probabilmente hai ragione ... ma per "l'etica", dopo 2-3 mesi senza filetto/bracioline, ammazzerebbero senza problemi. La prima volta con le guance rigate di lacrime, la seconda con il broncio e dalla terza con le cuffie nelle orecchie fischiettando l'ultima hit estiva.
Mia opinione[COLOR="Silver"]
Anche io credo andrebbe a finire così ma, al momento, noi abbiamo a che fare con una popolazione che, in gran parte, va a fare la spesa alla Despar ;)
Io ogni anno faccio.una cena con gli amici, ci mangiamo cervo capriolo e cinghiale e sono tutti felici.
Durante la cena non ho mai mostrato le foto dei capi abbattuti.
Posso capire dia fastidio
Giuseppe, grazie del "giovane" [:D].
Come Enrico, io sono del parere che le opinioni la gente se la crea valutando le informazioni che le arrivano.
Se vogliamo sopravvivere per più di qualche anno forse è meglio che ci diamo una mossa a comunicare anche noi, bene ed in fretta.
I nostri antagonisti hanno spazi sulle principali televisioni nazionali, hanno infestato il web e fatto il lavaggio di cervello ad una generazione intera ed i loro risultati (nel bene e nel male, va detto) sono in bella vista: le pelliccerie sono sparite, le aziende fanno a gara a chi è più "green", le grandi catene di fast food stanno proponendo burger meatless, ogni anno sottraggono territorio venabile creando parchi o zone interdette alla caccia, il chiuhahua col cappottino o nella borsetta, da cosa che faceva ridere, l'hanno trasformata in normalità!
Loro hanno fatto risultati, son partiti dal nulla, dall'Italia del miracolo economico con il benessere e la carne in tavola tutti i giorni e sono arrivati ad avere una percentuale di vegani e vegetariani a doppia cifra!
E noi? Noi si è rimasti a brontolare al Bar Sport. A borbottare sulle AAVV, che il cittadino italiano medio non sa neanche cosa siano.
Ora che i cacciatori numericamente sono in caduta libera e con un'età media sempre più alta sarà veramente dura riprendersi il terreno perso con l'opinione pubblica, ma tanto vale provarci. Tanto non abbiamo granchè da perdere, facendo nulla potremmo agonizzare qualche anno in più ma di sicuro non recuperiamo niente.
Riguardo i miei pensieri "assolutamente inadeguati agli occhi dell’opinione", invece trovo che il tema del procacciarsi della carne di qualità in autonomia, in mezzo alla natura, praticando un'attività sana e che apporta un bagaglio di conoscenze enorme, sempre nel rispetto di un prelievo sostenibile, sia di enorme interesse verso le nuove generazioni, molto più sensibili a tematiche ambientali ma che al contempo stanno cominciando anche a sviluppare un certo pensiero critico verso l'animalismo che sta veramente uscendo dai binari della logica.
Certo, se ci facciamo scappare anche questa opportunità siamo finiti. E se fosse così cambia poco la foto di un carniere indecente o meno...
Non riesco a contraddire nulla di quello che dici, in fin dei conti il mondo è dei giovani , visto quello che non sono stati capaci di fare la mia generazione , peggio di così non si può fare. Mi auguro che il vecchio detto ( ogni popolo ha il governo che si merita) non sia vero.
Si vede che è un argomento che accende ed è un tasto dolente della caccia.
Io non scriverò molto, dico solo che l'UNICO paese europeo dove vi è un inversione di tendenza nel numero di cacciatori e nell'opinione pubblica della caccia è la Germania.
Forse dovremmo studiare bene cosa è successo.
Forse dovremmo contattare gente esperta in marketing e storytelling, al posto di continuare coi secondo me.
Perché quando stiamo male andiamo dal dottore, quando dobbiamo costruire una casa chiamiamo geometra e architetto.
Affidiamoci a professionisti. E ascoltiamo di più i detrattori. Ma non quelli che "la caccia no punto" ma quelli "si però voi..." che sono la maggior parte.
"Ma l'opinione va creata tramite l'informazione." Quale informazione facciamo mostrando foto di mattanze? L'informazione la fanno chi strumentalizza quelle foto. Finiamola di procurargli materiale utile al loro scopo.
"Ma l'opinione va creata tramite l'informazione." Quale informazione facciamo mostrando foto di mattanze? L'informazione la fanno chi strumentalizza quelle foto. Finiamola di procurargli materiale utile al loro scopo.
No. Fanno disinformazione. Che va combattuta con la buona informazione.
E come dice Costa abbiamo bisogno di professionisti del settore.
---------- Post added at 02:52 PM ---------- Previous post was at 02:47 PM ----------
Originariamente inviato da costa
Forse dovremmo contattare gente esperta in marketing e storytelling, al posto di continuare coi secondo me.
Ho capito, tu chi hai contattato? [;)]
E' una battuta per dire che ovviamente dobbiamo associarci (o contare sulle associazioni presenti) per avere un minimo di portanza (€) e fronte comune.
Assolutamente con te nel concetto. L'immobilismo non paga e nemmeno l'improvvisazione. Servono professionisti della comunicazione.
No. Fanno disinformazione. Che va combattuta con la buona informazione.
E come dice Costa abbiamo bisogno di professionisti del settore.
Secondo me avete ragione tutti e due, non postare foto di "mattanze" e fae buona informazione! Personalmente vedere quella mattanza, da cacciatore non mi fa piacere, immagino i nostri contrari pronti a cavalcare l'onda... il motivo è empatico ,c'è poco da fare ,se fossero stati tonni nessuno ci avrebbe fatto caso.
Io ogni anno faccio.una cena con gli amici, ci mangiamo cervo capriolo e cinghiale e sono tutti felici.
Durante la cena non ho mai mostrato le foto dei capi abbattuti.
Posso capire dia fastidio
Però potresti parlarne in maniera generica del come funziona, del fatto che grazie a te (e a loro che consumano) c'è un manzo in meno da allevare intensivamente riempiendolo di porcherie farmaceutiche, trascinare di qua e di la con "poco garbo" e macellarlo.
Già suscitare questa riflessione è un passo avanti ... poi le discussioni si alimentano col confronto.
(Sono consapevole che quello che scrivo sopra è un aspetto valevole ma non sostenibile: se tutti coloro i quali comprano carne allevata volessero carne cacciata .... non ci sarebbe più selvaggina. Ma intanto iniziamo con un passo alla volta)
Però potresti parlarne in maniera generica del come funziona, del fatto che grazie a te (e a loro che consumano) c'è un manzo in meno da allevare intensivamente riempiendolo di porcherie farmaceutiche, trascinare di qua e di la con "poco garbo" e macellarlo.
Già suscitare questa riflessione è un passo avanti ... poi le discussioni si alimentano col confronto.
(Sono consapevole che quello che scrivo sopra è un aspetto valevole ma non sostenibile: se tutti coloro i quali comprano carne allevata volessero carne cacciata .... non ci sarebbe più selvaggina. Ma intanto iniziamo con un passo alla volta)
[brindisi]
Si certo ne parlo tranquillamente e rispondo volentieri alle domande che, inaspettatamente, non sono poche ;)
Secondo me avete ragione tutti e due, non postare foto di "mattanze" e fae buona informazione! Personalmente vedere quella mattanza, da cacciatore non mi fa piacere, immagino i nostri contrari pronti a cavalcare l'onda... il motivo è empatico ,c'è poco da fare ,se fossero stati tonni nessuno ci avrebbe fatto caso.
Le mattanze le fanno in ogni riserva specialmente se sono recintate con muro, li sono soltanto mattatoi a cielo aperto. Concordo con chi dice che la caccia come i cacciatori non sono assolutamente tutelati dalle nostre associazioni. Chi ci deve difendere dagli attacchi dell’anticaccia che fa? Ci fa soltanto chiacchierare , loro su quale poltrona stanno seduti.....
Carissimi tutti, è sempre un piacere quando il forum ha l'occasione di offrire un contributo culturale.
Questa opportunità , oggi, ce la da l'autore di un libro che ci riguarda in maniera particolare perchè , oltre a raccontare la storia di un Campione del Tiro italiano di cui pochi conoscono e ne ricordano le imprese, ci regala la visione di uomo che con le armi viveva , sia come sportivo sia nei momenti di libertà dai suoi impegni agonistici , cioè a caccia.
Eccomi qui a scrivere 2 righe per quelle ricorrenze in cui non si vorrebbe scrivere e dire nulla.
Stanotte è mancato Rebo, 86 anni un cinofilo...
01-09-24, 14:36
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