le iscrizioni al ROI relative al 2016
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Ebbene...pare che l'unico dato in netta controtendenza, sia proprio quello relativo al Griffone Korthals....le cui iscrizioni sono più che raddoppiate, e in un momento come questo, anche se i numeri sono esigui, è un dato che fa riflettere...Mala tempora currunt -
riguardo alle razze con pochi iscritti bstano 3-4 cucciolate in piu' per cambiare radicalmente il numero degli iscritti. Il Korthals (cosi' come il bracco pirenei) sono razze con tutte le caratteristiche che oggi sono richieste dal cacciatore italiano, il fatto che non decollino numericamente ci fa capire come il nostro cacciatore medio sia molto radicato nelle sue convinzioni cinofile !lucioCommenta
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[;)] il breton purtroppo ha diminuito i suoi fans perche' il suo range di utilizzatori sono sempre stati cacciatori abbastanza vetusti....che purtroppo sono passati ad altro, i giovani invece, spesso utilizzando il breton per tutto sono passati in tanti allo springer .
ci sara' anche qualche caso di cacciatori che utilizzando breton... hanno fatto l'universita' e ora sono passati al setter o altro ma sono pochi casi, purtroppo il breton è stato il cane di coloro che negli anni 80 hanno scoperto il cane da ferma..... oggi a distanza di 35 anni minimo quelle persone li..... o fanno altra caccia.... come il cinghiale etc o non fanno piu' nulla.....!
Il korthal sta' aumentando perche' è in mano a ottime persone, che lo utilzzano profiquamente senza farne un "mercato" di ipotetici campioni beccacciai etc etc..... non ultimo le condizioni del territorio che sono nettamente a suo favore..... e il carattere migliore rispetto al D.D. questione di non poco conto...!
ditemi piuttosto, come mai gli italiani ..benche' belli, bravi, stentano a decollare.....? luoghi comuni...? non siamo bravi noi a parlarne bene.... il cacciatore non si fida ad utilizzarli?
Vedo che ultimamente anche se il B.Francese... batte il passo, che il cugino Bracco blu d.a sta' iniziando a essere presente..... è solo un fatto estetico o serviva tirarlo fuori e farlo conoscere?
Purtroppo ci sono alcuni interrogativi ai quali stento a dare una risposta, anzi mi e' difficile anche analizzare...... forse oggi come oggi nella scelta del cane da caccia, influiscono anche motivi diversi dal solito bravo o bello oppure dal comune tuttofare setter.... spesso il cane viene condiviso in famiglia con figli, figle, nipoti e quindi nella scelta si cerca anche una serie di altre cose. Anni fa' forse il cane da caccia era visto unicamente come lo "strumento" utile al cacciatore di casa e in casa o giardino poi si aveva anche altro.Commenta
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L'aumento repentino a volte nasconde sfaccettature legaate a questioni di moda. Non penso sia il caso dei Korthals, a meno che Fabry non abbia promesso a tutti gli allevatori di acquistare un cucciolo. Ma se l'anno prossimo i B.I. raddoppiassero le iscrizioni, pensereste che i cacciatori italiani si siano convertiti ??, o + più facile che in qualche pubblicità di grido sia comparso un bracco ?.Commenta
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Io sto cercando di analizzare proprio quello. IL korthals, non è stato sponsorizzato da alcuno, tranne, credo, dal cacciatore medio, che, a mio modesto parere ne ha intravisto alcune caratteristiche idonee al suo quotidiano utilizzo; in primis, la concretezza che lo contraddistingue in certe forme di caccia. Non parliamo poi del carattere, che penso abbia pochi eguali (mediamente parlando).L'aumento repentino a volte nasconde sfaccettature legaate a questioni di moda. Non penso sia il caso dei Korthals, a meno che Fabry non abbia promesso a tutti gli allevatori di acquistare un cucciolo. Ma se l'anno prossimo i B.I. raddoppiassero le iscrizioni, pensereste che i cacciatori italiani si siano convertiti ??, o + più facile che in qualche pubblicità di grido sia comparso un bracco ?.Commenta
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mi associo a quanto scritto da Lucio: vedere come es. il BF.
Dal 2014 al 2015 un incremento di quasi il 100% per poi perderne il 12% l'anno successivo.
Il S.I. in 5 anni ha perso un migliaio di iscritti che sono meno del 10% .... ma in 5 anni.
Per gli italiani ci sono paginate intere del perchè e del percome: le cifre finali più o meno sono sempre le stesse da 10 anni a questa parte.
Il totale, in 10 anni, è passato da 33.026 a 26.644 cioè circa 20% in meno ma i setters ne hanno "perso" solo il 15% circa.
E se prendiamo in considerazione il dato un po' "farlocco" dei Weim, la perdita complessiva è stata ancora superiore ma, evidentemente, i pochi cacciatori da ferma italiani rimasti credono ancora al SI senza se e senza ma.
Evidentemente sono altre le razze che, per un motivo o per l'altro non "attirano" più: il Breton (oltre il 45% in meno), il Drathar (oltre il 30% in meno), il Pointer (-37%) ed il Kurz (- 25% circa).
Questi sono numeri che dovrebbero far riflettere.silvioCommenta
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Sono nato e sempre stato setterista (e temo di continuare ad esserlo nella testa), ho preso dopo anni di attesa un Korthals da Stefano Sironi....mia moglie quando vedeva le foto dei GK mi diceva "ma vuoi prendere quel coso lì ??", mio figlio non voleva un cane con la coda mozza....
Dopo due giorni che l'avevo a casa era AMORE INCONDIZIONATO da parte di tutta la famiglia...più che un cane, un cristiano...mai avuto un cucciolo di poco più di due mesi così intelligente, impavido, coraggioso, ubbidiente...e potrei andare avanti...ha imparato la maggior parte delle correttezze (e stiamo parlando di un cane che adesso ha tre mesi) solo in uno-due esercizi, o osservando i tre setter coi quali convive...
Questo con la caccia non c'entra nulla, è ovvio, il discorso è ancora da iniziare...ma osservandolo bene, ho buone speranze.
Questo solo per dire che cani che magari hanno numeri esigui...lo devono a chissà cosa, e bisogna avere il coraggio di provare...
Se stiamo a guardare, proporzionalmente...diminuiscono meno i cani dei cacciatori...[:D][:D]Mala tempora curruntCommenta
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Come ha detto Lucio la statistica non la fanno le razze con pochi iscritti, per le quali bastano poche cucciolate per raddoppiarne il numero. Le razze da ferma hanno perso complessivamente oltre il 20% in 10 anni, suddiviso abbastanza equamente tra tutte le razze con dei numeri che, al 2007, erano minimamente significativi. Per analizzare questi dati dobbiamo tenere conto della diminuzione dei cacciatori italiani, al momento non ho elementi precisi alla mano, ma credo abbia sicuramente superato abbondantemente il 20%. Diminuiti i cani diminuiti i cacciatori. Alcune razze, come i Setter, considerati animali facili e comunque facilmente reperibili, anche da privati cacciatori ed a prezzi convenienti, hanno risentito un poco meno di questo trend negativo. Personalmente quello che maggiormente mi preme non è tanto l'aumento dei cuccioli iscritti annualmente da una razza, ma di come questa razza venga selezionata, in base alle sue caratteristiche venatorie, sanitarie e morfologiche. Credo sia meglio iscrivere qualche cucciolo in meno, ma che sia a posto a " tutto tondo", piuttosto che avere una razza in "crescita" con caratteristiche obsolete e/o scarsamente utilizzabili a scopo venatorio perché, ricordiamolo, stiamo parlando di cani da caccia.
Ciao EnricoUltima modifica Tosca del diamante; 30-05-17, 23:21.sigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...Commenta
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senz'altro quoto quanto hai scritto.......Personalmente quello che maggiormente mi preme non è tanto l'aumento dei cuccioli iscritti annualmente da una razza, ma di come questa razza venga selezionata, in base alle sue caratteristiche venatorie, sanitarie e morfologiche. Credo sia meglio iscrivere qualche cucciolo in meno, ma che sia a posto a " tutto tondo", piuttosto che avere una razza in "crescita" con caratteristiche obsolete e/o scarsamente utilizzabili a scopo venatorio perché, ricordiamolo, stiamo parlando di cani da caccia.
Ciao Enrico
A volte ci facciamo distrarre da una crescita che è solo apparente anzichè ricordarci SEMPRE che il cane da caccia è fatto e DEVE essere selezionato per andare a caccia.silvioCommenta
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Ma il B.F. Silvio, è comparso sull'"italico mercato" recentemente, per cui è più comprensibile un certo boom iniziale; il Korthals invece, da anni viene utilizzato qui da noi, anche se in numeri esigui.Commenta
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credo sia interessante leggere le statistiche delle iscrizioni al libro delle origini in Francia e confrontare le ultime , relative al 2015 con quelle di 10 anni prima cioé 2005 :
va osservato che in Francia il numero delle razze presenti é molto superiore a quelle presenti in Italia, sempre riferito al gruppo 7 (mi limito a postare le razze principali, pensate che solo di epagneul da ferma ce ne sono 5)
--------------------2015--------2005
____________________________
Kurzhaar----------1336--------1703
Auvergne-----------364---------278
Ariege---------------.25-----------21
weimar-------------1442--------1466
Bourbonnais----------78----------73
Pirenei---------------534 (+ 34 Guascogne)----------605 (guascogne + Pirenei)
Drahthaar-----------934----------1216
Breton--------------4804---------5494
pointer--------------1259---------1486
Setter Ingl.----------5390--------5746
Gordon---------------582----------835
Korthals-------------1043---------1364
la divisione in molte razze di bracchi francesi ha ridotto al minimo la consistenza delle singole razze, non ho citato il St. Germain anche lui presente con una ventina di iscrizioni. Interessante notare come il Weimar che da noi conosce una crescita importante , in francia invece sia addirittura diminuito. Restano confermate anche in Francia, sia pure con diversi numeri le preferenze per setter inglese e breton. Certo che quando i numeri scendono sotto il centinaio é difficile pensare ad un futuro importante per la razzaUltima modifica Lucio Marzano; 01-06-17, 14:32.lucioCommenta
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sì, inspiegabile (almeno per me) che anche in Francia il Breton perda percentualmente più del Setter....
---------- Messaggio inserito alle 03:51 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:49 PM ----------
ed il Korthal addirittura più del 20% !!!!??????
mah ......silvioCommenta
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Il totale dei cani da ferma nel post di Lucio sono 17400 c.a. In Italia solo i setter sono quasi 14000. Eppure mi risulta che i cacciatori in Francia siano almeno il doppio .
Ci saranno pure i cani da seguita,ma ci sono pure in Italia, e comunque sono numeri di difficile interpretazioneCommenta
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purtroppo per il breton la drastica riduzione era annunciata e prevedibile, ripeto in italia molti cacciatori che per anni hanno cacciato con breton ora sono passati allo springer....... non è il solito cane, non è del solito gruppo da ferma...... ma per quei cacciatori li... fa' i soliti servizi.....
in francia, come in italia, le zone vocate alla caccia si sono ridotte, l'esigenza di avere un cane corto ..come il breton, benche' ottimo cane, non siamo qui a valutarlo, è molto diminuita....... nel senso....... anzi che ridurmi a cacciare qui....... cambio totalmente caccia e vado anzi la..... quindi questa situazione ha favorito il passaggio a razze venatorie diverse con aspettative diverse.
Ci aggiungo, purtroppo, non condividendolo, che si e' consolidata ultimamente una consutudine tra cacciatori ( e ultimamente bisogna anche dire che sono i becacciai la maggior parte di coloro che investono in cinofilia) che la mole del breton e' sfavorita rispetto a quella di altre razze, questo e' un'altro punto a sfavore del piccolo folletto francese.Commenta
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