Ben venga tutti devono pur campà...
Leggi la genealogia dei grandi campioni del passato e vedrai che la maggior parte ha sangue di cani affermati che sono stati utilizzati come stalloni o addirittura importati per rinsanguare e certo non li hanno avuti in regalo.
Non vedo proprio come si possano definire "avvoltoi" o "parvenu" coloro che oggi fanno quello che i grandi del passato hanno fatto prima di loro.
Ricorrere allo stallone segnalato dai concorsi è esattamente lo scopo , dichiarato, dell'esistenza dei concorsi stessi.
Poi che non basti il maschio, perché la croce si fa con due legni , è ancora un altro discorso.
Nei tanto lodati (io inmerito mantengo sempre un certo senso critico) tempi andati, quando buscammo di brutto dai francesi, corremmo ad importare da loro, poi andammo in Danimarca ad acquistare dei soggetti di valore, poi furono i cani svizzeri di lemania e valesia
e ti assicuro che per portare a casa certi soggetti, hanno staccato assegni pesanti come .....automobili e di lusso, e allora, vorresti etichettare di "avvoltoi" o "parvenus" anche quelli che hanno illustrato l'allevamento italiano ricorrendo ai migliori cani del momento ???? oggi non sono né meglio né peggio di ieri, in generale, forse c'è un benessere piu' diffuso e coloro che possono permettersi di spendere non sono una piccola elite , ti concedo
che l'ambiente era meno avvelenato dalla competizione, ma va anche detto che riunivi tutto il meglio della cinofilia ad un tavolo e neanche troppo lungo.
per stare fuori di consanguineità, e non si puo' andare solo a scegliere le punte di diamante anche perché
spesso con due soggetti estremi si creano cani schizzati o poco equilibrati.
Poi lo scopo non è quello di cercare il campione ma di avere soggetti, con chiare attitudini venatorie, sani e di buon carattere ed anche tipici sia morfologicamente che stilisticamente, il campione nasce.......... dove e quando vuole lui.
Commenta