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  • andrea aromatico

    #181
    Bene, visto che finalmete (era ora) si fa sul serio, dico solo che è vero che il setter beccacciaro va continentalizzato, almeno quanto è vero che è il continentale in questa caccia vada inglesizzato.
    E' così e lo sostengo da anni: a una fava servono ormai le prove, gli standard e blà blà (teoria), se il metro è la beccaccia (la pratica)!
    Toccherebbe, e non lo dico solo io, cominciare a ripensare in toto la cinofilia...
    ;-)!

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    • ursusarctos

      #182
      Andrea,come al solito siamo sulla stessa lunghezza d'onda,soprattutto riguardo il cambiamento che ci deve essere in cinofilia,dato che quella ufficiale è ormai agli antipodi del mondo venatorio e questo non va assoluamente bene, visto che l'utente finale del cane da caccia è il cacciatore e se questo non trova riscontri concreti con la sua passione inizia a dubitare e guardare con diffidenza il mondo cinofilo,con tutte le conseguenze del caso.
      Però,non sono del tutto daccordo per quanto riguarda il discorso"stili e sandard",ovvero,è giusto dire che all'atto pratico(beccaccia fermata e messa in condizione di essere incarnierata)lo stile è aria fritta,ma se prendiamo come partenza questo assunto che ci facciamo con tutte le razze?
      Manteniamo solo una differenziazione estetica?
      Bada non voglio assolutamente difendere i"sofismi dello stile"che non mi importa nulla se il cane dettaglia naso a terra per capirci qualcosa etc.ma una minima differenza nella tipologia di lavoro dovremo pur mantenerla anche solo per appagare i nostri variegati e perennemente insoddisfatti animi umani.
      Ricordo(ma correggimi se sbaglio)che una volta provasti a descrivere un prototipo ideale di"cane beccacciaio"mettendo insieme alla maniera di Frankenstein vari pezzi da varie razze(naso,taglia,pelo,orecchie....)e venne fuori........una ciofeca totale esteticamente ma mostruosamente funzionale sul piano teorico,credi che l'attuale indirizzo del popolo beccacciaio sia quello, o una certa"estetica"nella caccia continua ad avere la sua valenza?

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      • andrea aromatico

        #183
        ...Ma tu m'inviti a nozze, caro Ale!
        Procediamo per gradi...
        Gli è che quello che oggi noi chiamiamo "bello" in quanto a cani, è il frutto d'un'idea (assolutamente relativa), d'un gusto (idem), che abbiamo ereditato dal bel tempo che fu. Quando anche morfologicamente, un cane, era ritenuto tale -cioè, bello- solo in virtù d'una funzione: trovare e reperire starne in aperta campagna.
        Chi l'ha detto, infatti, che un setter è bello così, mentre cosà è brutto?
        In base a cosa stabiliamo concetti estetici?
        Oggi perdiamo il tempo dietro sofismi, perché ci manca la sostanza...
        Ma una volta...
        I vari cani furono ritenuti belli se fatti in un determinato modo (razza per razza), solo perché se fatti così funzionavano meglio a caccia di starne. Non a caso, il trailer, nasce come concetto in quanto miglior cane da caccia della contea: ovvero il cane che nel minor tempo possibile trovava di più e con più efficacia in termini di approcciabilità per il fucile.
        Lo stile, come lo definiamo, viene di conseguenza. Gli standard, uguale.
        E quelle razze che più non funzionavano se contrapposte ad altre che erano nate/sorte/cambiate, vennero a loro volta migliorate, implementate per essere ancora funzionali ad una caccia che con l'avvento dell'era industriale (...e del pointer), cambiava a vista d'occhio.
        Penso che il caso tedesco sia il più emblematico di tutti.
        La "terra di mezzo" di questo discorso, fu rappresentata dal dopoguerra, quando in una campagna ancora a misura venatoria, giustamente si ricercavano determinati canoni, forse esasperandoli, poiché aveva ancora senso farlo.
        Ora, estinta com'è la starna e rarefatte come sono tutte le altre pernici...
        Ridotta al lumicino la campagna a sodo (e dunque le possibilità d'esprimersi in "stile" un po' per tutte le razze -che tali non sono poiché... "todos bastardos"-)...
        Mi domando, che senso ha mantenere da un lato una cinofilia con pretesa di quarti di nobiltà che guarda solo al passato remoto, quando la caccia d'oggi è un'altra cosa?
        Non parlo di creare un golem -era una provocazione quella, fatta più per ridere che altro- quanto piuttosto di riscrivere standard e canoni di lavoro, parametri di valutazione e altro, sì che questi possano essere più adeguati "a quel che è", piuttosto a quel che "vorremo ancora fosse ma più non c'è".
        Esempi:
        1) Naso a terra? Per me in un cane utile al bosco, sulle regine, specie poi in giornate in cui il vento latita, è nota di merito: sintomo palese d'intelligenza venatica, rispetto a un robot che corre come un matto a testa alta e o non trova nulla, oppure trascura e butta via (l'avrò visto accadere in prova 1000 volte).
        2) Morfologie: che senso ha tenere ancora vitelli di 30 kg. quando poi gli chiediamo di muoversi tra le boscaglie? Non parlo solo del BI o dello spinone, ma pur del K e del Drath. Meglio alleggerire, no?
        3) Braghe da una parte, e via via vai vai a corridori folli punto e basta... Che senso hanno se poi si caccia in terreni rotti per lo più, dove l'unica andatura utile (e poi possibile), l'unico raggio d'azione che sia davvero tale, alla fine della giostra è più o meno lo stesso (galloppo meditato, e 100/150 metri a Dx e Sx e poi avanti)?
        E poi, giusto per dire...
        Io, ora come ora, ho una specie di mostro in canile: si chiama bessy, ed una kurzhaarina bella anzi ché no, di tre anni pieni. A caccia, fa paura, incontrista senza pari, conseso a chilometri, fermatrice da spavento...
        ...Ma, ferma come un setter spesso e volentieri!
        Sì... Butta il culo a terra!
        O ci si schiaccia sua sponte!
        Dico, hai o no un'idea dell'efficacia a caccia di questa pratica?
        Or bene, un giudice la scarterebbe a prescindere.
        Ogni tanto, si blocca, guarda, studia il terreno, e poi riparte.
        Hai un'idea dell'utilità di questo e quanto, quanto dimostri intelligenza venatoria rispetto a un mongolo che va e basta alla c... di cane?
        Idem poi, anche in campo aperto, ogni tanto la vedi interrompere un lacet... e poi, anche un po' pistando, prendere un dritto della miseria, che quand'è così, si conclude sempre in ferma.
        Io, ritengo che siano tutte note di merito.
        Per la cinofilia canonica, trattasi di aborti.
        E' giusto?
        Or bene, vuoi sapere perché, secondo me, un po' in tutte le razze abbiamo un non così elevato livello di customer satisfation? Perché la cinofilia di cosiddetta alta classe, seleziona su parametri ormai inadeguati, velocità e metodiche insensate, anacronistiche e perniciose.
        A dire, è divenuto un mondo in totale parallasse con quello della caccia cacciata.
        Nessuno parla di stravolgere morfologie o altro, adeguare tuttavia, quello sì.
        Vedi, per me un cane da caccia deve essere come una moglie (e vale il viceversa), come un amico. E non credo che questa o quello sia possibile definirli, trovarli a priori da/in un catalogo di modelle o da un compendio comportamentale alla Monsignor della Casa.
        No, devono essere buoni per la vita vera. Con le sue rose e le sue spine.
        Ecco che, quand'è così... diventano BELLISSIMI!
        A

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        • fongaros
          ⭐⭐⭐
          • Oct 2008
          • 6847
          • Verona
          • Setter Inglese Pointer Inglese

          #184
          Originariamente inviato da andrea aromatico
          Errore, Pluto!
          Non solo te le saprei indicare di setter, ma pur di kurzhaar e altre razze.
          A livello di Italiano...
          ...Enrico ce le ha indicate, confermando che i cuccioli proveniento da allevatori che selezionano con nella testa e nel cuore la beccaccia, non nascono certo imparati, ma hanno più chances di diventari seri ed efficienti beccacciai di cani laureatisi campioni di... biliardo!
          Un attimo poi, qui nessuno parla di roba di gran nome! Figuararsi...
          Qui si parla di gente che va a caccia a bestia, e alleva.
          Roba di artigiani seri, non "industriali".
          Una dritta... Smettila di fare l'anti setter, per cortesia.
          Davvero, non ha senso e sembra una roba da complessati.
          Quando so che così non è...
          Vuoi farti saltare alla gola da tutti i settersiti?
          ;-)!
          " ma hanno più chances di diventari seri ed efficienti beccacciai "
          ...spero si stia scherzando...[:142]

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          • fagio
            ⭐⭐⭐
            • Jun 2006
            • 2025
            • portogruaro, Venezia, Veneto.
            • Bracco Italiano: BOREA, RAYA, BRANDO, GIARA, PAPUA, QUERCIA, CARACA, TALIA, DIEGO, CHANGO, CAIRO,

            #185
            Ecco, ero proprio curioso di sapere cosa ne pensasse a riguardo l'utente Fongaros.

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            • andrea aromatico

              #186
              ...Mai stato così serio!

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #187
                Originariamente inviato da ursusarctos
                il dato che quella ufficiale è ormai agli antipodi del mondo venatorio e questo non va assoluamente bene,
                e come mai se la cinofilia ufficiale non ha rapporto con la caccia la maggior parte dei cacciatori va a cercare il figlio dei campioni o comunque la linea di sangue messasi in luce nelle prove ????

                visto che l'utente finale del cane da caccia è il cacciatore e se questo non trova riscontri concreti con la sua passione inizia a dubitare e guardare con diffidenza il mondo cinofilo,con tutte le conseguenze del caso.
                il " cacciatore" é una bella parola, ma quanti cacciatori ci sono che hanno il cane e a malapena sanno che ha 4 zampe ??? ci sono i cacciatori (nel senso che vanno a caccia) e i cacciatori/cinofili, ed allora si comincia con i distinguo

                Bada non voglio assolutamente difendere i"sofismi dello stile"che non mi importa nulla se il cane dettaglia naso a terra per capirci qualcosa etc.ma una minima differenza nella tipologia di lavoro dovremo pur mantenerla anche solo per appagare i nostri variegati e perennemente insoddisfatti animi umani.
                ecco la differenza fra cacciatore col cane e cacciatore cinofilo
                per uno lo scopo é solo l'ammazzare , per l'altro importa come e non quanto


                un prototipo ideale di"cane beccacciaio"mettendo insieme alla maniera di Frankenstein vari pezzi da varie razze(naso,taglia,pelo,orecchie....)e venne fuori........una ciofeca totale esteticamente ma mostruosamente funzionale sul piano teorico,credi che l'attuale indirizzo del popolo beccacciaio sia quello, o una certa"estetica"nella caccia continua ad avere la sua valenza?
                e qui confermi quanto detto prima, anche un mostro purché faccia ammazzare, non siamo sullo stesso pianeta , né venatorio né tantomeno cinofilo.
                lucio

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                • fongaros
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                  • Oct 2008
                  • 6847
                  • Verona
                  • Setter Inglese Pointer Inglese

                  #188
                  Originariamente inviato da fagio
                  Ecco, ero proprio curioso di sapere cosa ne pensasse a riguardo l'utente Fongaros.
                  Fagio, quello che hai esposto tu nel post 179
                  Ultima modifica fongaros; 30-06-09, 09:21.

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                  • fongaros
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                    • 6847
                    • Verona
                    • Setter Inglese Pointer Inglese

                    #189
                    Originariamente inviato da andrea aromatico
                    ...Mai stato così serio!
                    Andrea ...è una diceria che non ha riscontri scientifici.

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                    • fagio
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                      • Bracco Italiano: BOREA, RAYA, BRANDO, GIARA, PAPUA, QUERCIA, CARACA, TALIA, DIEGO, CHANGO, CAIRO,

                      #190
                      Grazie Renato...

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                      • fongaros
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                        • Setter Inglese Pointer Inglese

                        #191
                        Originariamente inviato da Lucio Marzano
                        e come mai se la cinofilia ufficiale non ha rapporto con la caccia la maggior parte dei cacciatori va a cercare il figlio dei campioni o comunque la linea di sangue messasi in luce nelle prove ????

                        il " cacciatore" é una bella parola, ma quanti cacciatori ci sono che hanno il cane e a malapena sanno che ha 4 zampe ??? ci sono i cacciatori (nel senso che vanno a caccia) e i cacciatori/cinofili, ed allora si comincia con i distinguo

                        ecco la differenza fra cacciatore col cane (carnieraio) e cacciatore cinofilo
                        per uno lo scopo é solo l'ammazzare , per l'altro importa come e non quanto


                        e qui confermi quanto detto prima, anche un mostro purché faccia ammazzare, , non siamo sullo stesso pianeta , né venatorio né tantomeno cinofilo.
                        quoto, siglo, convalido, approvo, condivido, avvallo, ratifico, firmo sottoscrivo e controfirmo...non mettiamo a confronto i freezer a fine stagione per piacere!

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                        • fongaros
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                          • Setter Inglese Pointer Inglese

                          #192
                          Originariamente inviato da fagio
                          Grazie Renato...
                          grazie de che? se non l'avessi pensata come te avrei dissentito

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                          • fagio
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                            • Bracco Italiano: BOREA, RAYA, BRANDO, GIARA, PAPUA, QUERCIA, CARACA, TALIA, DIEGO, CHANGO, CAIRO,

                            #193
                            della risposta, non dei contenuti.

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                            • fongaros
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                              #194
                              [:D]
                              Originariamente inviato da fagio
                              della risposta, non dei contenuti.

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                              • andrea aromatico

                                #195
                                Per cortesia, fongaros, non veniamo a parlare di "scientificità" anche qui, se no mi vien da ridere...
                                La caccia è il regno dell'empirico (sposato con l'onirico).
                                Gli è tuttavia che da mia e altrui esperienza consolidata, il fatto sussiste. Al di à di ogni ragionevole dubbio. Credo attenga allo stesso parametro per cui si ragiona ormai di beccacce via via più smaliziate (e che è, in 50 anni han cambiato il codice genetico? Eppure qualche cosa è successa...), siccome di correnti da lavoro, e non.
                                O è tutta una cazzata pure questa?
                                O vogliamo tout-court ammettere che basta che un affare sia vagamente caniforme e poi da dove viene viene, le chances di averlo buono a caccia oppure no, sono le medesime?
                                E no, mio caro.
                                Se è vero quanto sopra (e lo è) allora è vero pur quell'altro.
                                O non è vero un c...o!
                                E tutte, tutte le cose si dicono sono immense cavolate!
                                Via... Un po' di elasticità mentale.
                                Ecchediamine!!!
                                ;-)!

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