Come riconoscere un buon allevatore?

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  • Tosca del diamante
    ⭐⭐⭐
    • Aug 2009
    • 1703
    • Sant'Olcese (GE)
    • Drahthaar

    #106
    La grande differenza tra gli allevamenti italiani e stranieri, diciamo tedeschi ed austriaci e parlo per i Drahthaar, ma credo di poter parlare anche per Kurzhaar, Weimaraner e Münsterländer, sta nell'obbligo di testare gli animali messi in riproduzione. I test sanitari sono obbligatori, così quelli di attitudine venatoria e morfologici. Da questo ne discende che il cucciolo che noi vediamo è figlio, nipote, bisnipote, trisnipote.....e così via da decine e decine di generazioni, di cani testati. Questo cosa significa, che lo scarto sarà sicuramente minore, un dato oggettivo, frutto della selezione che l'uomo ha imposto ad una determinata razza canina. Non dico che non ci sarà lo scarto, ma se andiamo a vedere in Germania i dati sulla displasia ci accorgiamo che i positivi sono pochissimi, mentre per certe razze, in Italia, siamo messi abbastanza male. Così dal punto di vista venatorio, o il cane dimostra di avere doti venatorie o non si riproduce. Poi forse non interessa che strozzi la volpe o segua la traccia di sangue, ma io quando sono a caccia e i miei Drahthaar mi attraversano il fiume e mi stanato le anatre nascoste tra i canneti lungo le rive, o mi fanno saltare fuori un bel leprone o mi lavorano le minilepri fino a fermarle io non me ne dispiaccio affatto, anzi ne sono molto felice e molto orgoglioso delle polivalenza dei miei cani, come credo lo sarebbero tantissimi altri cacciatori.
    Se poi qualcuno vuole cacciare SOLO la BECCACCIA allora mi ritiro in buon ordine perché è un argomento che non mi interessa. Per me la beccaccia è una delle tante prede che i miei cani devono insidiare, ripeto: UNA delle TANTE.
    Sui cani da divano: in Germania per partecipare alle prove VJP e HZP è obbligatorio il porto darmi da caccia per poter condurre il cane.
    I cani da divano non possono quindi partecipare, né possono farlo gli allevatori da divano, quindi non faranno la prova, non saranno testati non andranno in riproduzione.
    Certo anche in Italia ci sono allevatori che testano sanitariamente i loro cani, MA NON E OBBLIGATORIO, li testano sulle prove di lavoro ENCI, MA NON SONO OBBLIGATORIE, li testano in morfologia, MA NON SONO OBBLIGATORIE. E' proprio questa mancanza di obbligatorietà che rende il tutto uno sforzo individualistico e volontaristico che finisce con non avere, alla resa dei conti, nessun riscontro.
    Ciao a Tutti

    Enrico
    sigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...

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    • duedentoni
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2013
      • 1058
      • Firenze/Sciacca
      • Bracco Italiano Darma Heinaaron Torta al Cioccolato campione di bellezza Breton Kira - Ayla- Lol

      #107
      Originariamente inviato da Tosca del diamante
      La grande differenza tra gli allevamenti italiani e stranieri, diciamo tedeschi ed austriaci e parlo per i Drahthaar, ma credo di poter parlare anche per Kurzhaar, Weimaraner e Münsterländer, sta nell'obbligo di testare gli animali messi in riproduzione. I test sanitari sono obbligatori, così quelli di attitudine venatoria e morfologici. Da questo ne discende che il cucciolo che noi vediamo è figlio, nipote, bisnipote, trisnipote.....e così via da decine e decine di generazioni, di cani testati. Questo cosa significa, che lo scarto sarà sicuramente minore, un dato oggettivo, frutto della selezione che l'uomo ha imposto ad una determinata razza canina. Non dico che non ci sarà lo scarto, ma se andiamo a vedere in Germania i dati sulla displasia ci accorgiamo che i positivi sono pochissimi, mentre per certe razze, in Italia, siamo messi abbastanza male. Così dal punto di vista venatorio, o il cane dimostra di avere doti venatorie o non si riproduce. Poi forse non interessa che strozzi la volpe o segua la traccia di sangue, ma io quando sono a caccia e i miei Drahthaar mi attraversano il fiume e mi stanato le anatre nascoste tra i canneti lungo le rive, o mi fanno saltare fuori un bel leprone o mi lavorano le minilepri fino a fermarle io non me ne dispiaccio affatto, anzi ne sono molto felice e molto orgoglioso delle polivalenza dei miei cani, come credo lo sarebbero tantissimi altri cacciatori.
      Se poi qualcuno vuole cacciare SOLO la BECCACCIA allora mi ritiro in buon ordine perché è un argomento che non mi interessa. Per me la beccaccia è una delle tante prede che i miei cani devono insidiare, ripeto: UNA delle TANTE.
      Sui cani da divano: in Germania per partecipare alle prove VJP e HZP è obbligatorio il porto darmi da caccia per poter condurre il cane.
      I cani da divano non possono quindi partecipare, né possono farlo gli allevatori da divano, quindi non faranno la prova, non saranno testati non andranno in riproduzione.
      Certo anche in Italia ci sono allevatori che testano sanitariamente i loro cani, MA NON E OBBLIGATORIO, li testano sulle prove di lavoro ENCI, MA NON SONO OBBLIGATORIE, li testano in morfologia, MA NON SONO OBBLIGATORIE. E' proprio questa mancanza di obbligatorietà che rende il tutto uno sforzo individualistico e volontaristico che finisce con non avere, alla resa dei conti, nessun riscontro.
      Ciao a Tutti

      Enrico
      In italia non interessa allevare, ma vendere cani. Per poi riempire i canili e far affari con gli abbandoni. Basta guardare su internet quanti cani di allevatori finiscono nelle mani di volontari per accasarli dietro rimborsi spese. Con i bracchi italiani tutti i giorni vengono pubblicati annunci. Dove viene scritto No CACCIATORI... ma quale cacciatore prenderebbe uno scarto di allevamemto ? Basta guardare fb ...ce ne sono per ogni razza.

      ---------- Messaggio inserito alle 09:11 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:06 AM ----------

      Originariamente inviato da maxmurelli

      Dipende sempre a cosa gli serviva il cane…
      Io non vendo i miei cani ai non cacciatori. OVVIAMENTE.
      Ultima modifica duedentoni; 13-02-18, 09:39.
      Non provo rabbia, nemmeno delusione, ho solo quel senso di schifo e disprezzo per aver dato importanza a gente inutile.

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      • Ospite

        #108
        Originariamente inviato da Tosca del diamante
        La grande differenza tra gli allevamenti italiani e stranieri, diciamo tedeschi ed austriaci e parlo per i Drahthaar, ma credo di poter parlare anche per Kurzhaar, Weimaraner e Münsterländer, sta nell'obbligo di testare gli animali messi in riproduzione. I test sanitari sono obbligatori, così quelli di attitudine venatoria e morfologici. Da questo ne discende che il cucciolo che noi vediamo è figlio, nipote, bisnipote, trisnipote.....e così via da decine e decine di generazioni, di cani testati. Questo cosa significa, che lo scarto sarà sicuramente minore, un dato oggettivo, frutto della selezione che l'uomo ha imposto ad una determinata razza canina. Non dico che non ci sarà lo scarto, ma se andiamo a vedere in Germania i dati sulla displasia ci accorgiamo che i positivi sono pochissimi, mentre per certe razze, in Italia, siamo messi abbastanza male. Così dal punto di vista venatorio, o il cane dimostra di avere doti venatorie o non si riproduce. Poi forse non interessa che strozzi la volpe o segua la traccia di sangue, ma io quando sono a caccia e i miei Drahthaar mi attraversano il fiume e mi stanato le anatre nascoste tra i canneti lungo le rive, o mi fanno saltare fuori un bel leprone o mi lavorano le minilepri fino a fermarle io non me ne dispiaccio affatto, anzi ne sono molto felice e molto orgoglioso delle polivalenza dei miei cani, come credo lo sarebbero tantissimi altri cacciatori.
        Se poi qualcuno vuole cacciare SOLO la BECCACCIA allora mi ritiro in buon ordine perché è un argomento che non mi interessa. Per me la beccaccia è una delle tante prede che i miei cani devono insidiare, ripeto: UNA delle TANTE.
        Ciao Enrico, come già detto precedentemente rimango anch’io del parere che in Italia ci sia troppa libertà nel fare cucciolate e che debbano essere messi dei paletti ben precisi e irremovibili.
        Sul discorso “specializzazione vs polivalenza”, come appunto già detto in precedenza, bisogna anche vedere l’utilizzo e quali pretese ha l’utilizzatore finale.
        Chi si “specializza” in determinate forme di caccia (che possono essere dalle starne alle beccacce, dal beccaccino alle rosse, dalle cotorne ai galli… tanto per fare degli esempi, sia chiaro) sinceramente quello che pretende dai suoi ausiliari è che abbiano determinate caratteristiche e doti che gli permettano di insidiare questi selvatici nei loro ambienti naturali al meglio. Lavorano e selezionano basandosi su quello, tralasciando e addirittura cercando di eliminare altre caratteristiche che non gli interessano e anzi potrebbero essere deleterie al loro scopo finale.
        E sinceramente per come la vedo io, idea nata anche da esperienze personali, un cane che caccia tutto ciò che è cacciabile dal C.V. saprà sicuramente fare cose che l’altro non saprà fare, ma viceversa avrà anche dei limiti nello specifico.

        Originariamente inviato da Tosca del diamante
        Sui cani da divano: in Germania per partecipare alle prove VJP e HZP è obbligatorio il porto darmi da caccia per poter condurre il cane.
        I cani da divano non possono quindi partecipare, né possono farlo gli allevatori da divano, quindi non faranno la prova, non saranno testati non andranno in riproduzione.
        Purtroppo è anche vero che non tutti quelli che hanno porto d’armi sono cacciatori e non tutte le cacce possono essere paragonate ed eguagliate (almeno qui in Italia), alla pari degli animali della stessa specie… basta vedere un animale nato in libertà con quello nato in batteria e mollato mezzora prima.

        Originariamente inviato da Tosca del diamante
        Certo anche in Italia ci sono allevatori che testano sanitariamente i loro cani, MA NON E OBBLIGATORIO, li testano sulle prove di lavoro ENCI, MA NON SONO OBBLIGATORIE, li testano in morfologia, MA NON SONO OBBLIGATORIE. E' proprio questa mancanza di obbligatorietà che rende il tutto uno sforzo individualistico e volontaristico che finisce con non avere, alla resa dei conti, nessun riscontro.
        Ciao a Tutti
        Enrico
        Hai ragione da vendere, però un conto è sostenere questo ed un altro invece è partire prevenuti e parlare tanto per dar fiato alla bocca.
        E qui mi rifaccio al discorso intrapreso nel post precedente dove facevo notare le differenze che intercorrono tra il fare una scelta oculata, nata dopo una serie di valutazioni specifiche e accorte, e quella figlia della “modernità” basata sui like, i feedback, facebook e social vari, filmini e mica filmini…

        Originariamente inviato da duedentoni
        In italia non interessa allevare, ma vendere cani. Per poi riempire i canili e far affari con gli abbandoni. Basta guardare su internet quanti cani di allevatori finiscono nelle mani di volontari per accasarli dietro rimborsi spese. Con i bracchi italiani tutti i giorni vengono pubblicati annunci. Dove viene scritto No CACCIATORI... ma quale cacciatore prenderebbe uno scarto di allevamemto ? Basta guardare fb ...ce ne sono per ogni razza.
        Sinceramente non capisco da cosa sia dovuto tutto questo astio e rancore nei confronti degli Allevatori italiani, della S.S. e dell’ENTE; se per il fatto che dei tuoi 3 cani che hai avuto finora te n’è capitata UNA malata il che ti fa sostenere che allora siano tutti così, o semplicemente perché qualche anno fa sei stata “trombata” quando ci furono le votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo della SABI.

        A parte il continuare a gettare badilate di ***** su tutti e tutto, ti faccio presente che alle poche domande che t’avevo fatto anche tempo addietro e a quelle qui sopra nel mio precedente intervento non hai dato una benché minima risposta, pur essendo inerenti col tema della discussione. Sinceramente non ci trovo nulla di così segreto da non rispondere, anzi dovrebbero essere semplice motivo di orgoglio personale.
        Provo a riporti le domande:

        - dove, quando, quale e chi t’aveva dato la qualifica nella prova di lavoro per il conseguimento del campionato italiano di bellezza della tua ultima bracca, e se l’avevi condotta te in prova, siccome non risulta riportato sul sito ENCI.

        - come sei venuta a conoscenza dell’allevamento estero dove hai preso l’ultimo tuo cane, se tramite amici, social, internet o ricerche personali. Per la scelta del cucciolo hai chiesto e ti sei a fidata di quello che ti ha raccontato l’allevatore o sei andata personalmente a vedere i cani sul terreno di caccia e/o di prova? Se si quante volte e in che occasioni? Conoscevi già anche gli antenati dei tuoi cani o non ti sei interessata? Se si, perché ne avevi sentito parlare o perché li conoscevi personalmente?

        - delle cucciolate che hai fatto e quelle che stai facendo attualmente, i genitori sono tutti cani che hanno ottenuto risultati (Prova/Expo) e sono stati sempre tutti sottoposti ai controlli per la displasia?

        Originariamente inviato da duedentoni
        Io non vendo i miei cani ai non cacciatori. OVVIAMENTE.
        Pensavo il contrario siccome non poco tempo fa avevi aperto, proprio su questo forum, una discussione riguardante l’utilizzo del BRACCO ITALIANO come cane MOLECOLARE:



        Comunque meglio così.

        E sul fatto che chi viene a comprare un cucciolo non vuole affatto vedere i genitori sul terreno io non sono di quel parere, perché se i cani sono validi DEVE ESSERE l’allevatore il primo a farli vedere senza aspettare che gli venga chiesto!!!
        Ultima modifica Ospite; 13-02-18, 11:43.

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11964
          • Trieste
          • spring spaniel

          #109
          Non ho letto tutto, mi scuso se scrivo cose già scritte. Per me un buon allevatore si riconosce dal valore del suo allevamento. Se ci sono stati titoli c'è stato merito, ci sono state delle capacità indiscutibili. Se l'allevatore è anche cacciatore è ancora meglio, avrò la possibilità di chiedergli un cucciolo del cane che utilizza a caccia. Se è una persona educata e moralmente corretta e ancora meglio. Non sempre è possibile vedere entrambi i genitori a caccia, anche se fosse possibile non tutti riuscirebbero a giudicare il reale valore dei genitori del cucciolo. Anche il più ignorante dei cacciatori non farebbe mai accoppiare delle nullità. Io posso dire che il mio amico prima di far coprire la sua cagna aveva già 8 prenotazioni. Se a qualcuno interessava vedere il maschio campione riproduttore doveva fare 500 km, però prima doveva chiedere al proprietario del maschio se era disposto a far vedere il cane sul terreno di caccia. Molto probabilmente chi ha prenotato il cucciolo ha visto il numero di ali di beccaccia che ogni anno il mio amico consegna in federazione. Deduco che gli allevatori seri fanno i fatti e non le chiacchiere. Focalizzare l'attenzione solo su singoli obiettivi come l'aspetto morfologico e sanitario porterà sicuramente ad avere cani sani e morfologicamente perfetti, già questi due obiettivi contrastano fra loro. Io preferisco scegliere l'allevamento italiano, indifferentemente dalla razza, preferisco rischiare e affidarmi a quelli italiani che sanno prendere il buono e quando necessario anche il meno buono. A me non sembra che in Italia ci possiamo lamentare dei cani da caccia allevati in Italia.

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #110
            " in Italia si alleva SOLO per vendere" sono affermazioni lapidarie che non sono accettabili, in Italia ci sono moltissimi allevatori seri che allevano per PASSIONE RIMETTENDOCI QUATTRINI ed i successi della cinofilia italiana sono ECLATANTI e dimostrati sul terreno in tutta Europa . Piuttosto direi che ci sono molto ignoranti che pensano che acquistare un cane od una pentola sia la stessa cosa e che pretendono tutto senza darsi la minima pena di informarsi sulle genealogie e la serietà degli allevatori , cosi' prendono i bidoni e poi danno la colpa a tutta la cinofilia italiana senza rendersi conto che i bidoni se li sono andati a cercare .
            Certi esami non sono obbligatori , ma si possono richedere (PAGANDOLI) , e se non li concedono si cambia fornitore, ma certo non a certi prezzi (3-400 EURO) . Si guarda a certi paesi esteri , benissimo , ma si guardi tutto non solo quello che fa comodo, andate a comperrare un bracco in Finlandia o un Drahthaar in Germania da genitori cerificati e poi ditemi quanto vi hanno chiesto (e giustamente) in Italia se chiedi 1000 Euro per un cucciolo ti danno del ladro !!
            Ultima modifica Lucio Marzano; 01-03-18, 18:25.
            lucio

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            • Ospite

              #111
              Originariamente inviato da Lucio Marzano
              " in Italia si alleva SOLO per vendere" sono le affermazioni lapidarie che non sono accettabili
              Caro Lucio, certe affermazioni comparse in questa discussione sono ben più gravi di quella sopracitata.
              Si è arrivati a sostenere che in Italia chi alleva lo fa SOLO PER VENDERE E RIEMPIRE CANILI PER POI FARE AFFARI CON GLI ABBANDONI!!!!

              Questa, a parte essere una ridicola menzogna, credo che sia una affermazione di una gravità ASSOLUTA rivolta a tutto il settore e non solo agli allevatori di Bracchi Italiani, visto che il discorso oramai era diventato generalista.

              Chi s'è permesso di asserire ciò prima di scrivere avrebbe dovuto cercare di ragionare un pochino (a patto che ogni tanto gli riesca) e fare anche un piccolo esame di coscienza su quelle che sono le sue esperienze e conoscenze di cani, di caccia e di allevamento.
              Ultima modifica Ospite; 01-03-18, 21:47.

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              • marco pas
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2011
                • 1937
                • marnate
                • bracco italiano

                #112
                Il mio parere ed è quello farei se fossi un allevatore , inoltre a considerare le caratteristiche fisiche preferendo sogg. atletici e leggeri , dare una identità alla linea di sangue del mio allevamento selezionando su soggetti di verificate capacità su specifica selvaggina tipo beccaccia e beccaccino , selvaggina che ogni cacciatore prima o poi incontrerà e proverà cacciarla, dove ad oggi troppi cani non sanno ne trattarla ne fermarla e forse sono i pochi selvatici fermabili e disponibili a tutti lungo la penisola .
                Che fa male alla razza sono i commenti di chi ha o ebbe esperienza con la razza ed è rimasta insoddisfatta esclamando frasi del tipo, boh, non li sente , non la sente , non gli interessa , la rifiuta ecc ecc . Il cacciatore vuole cani concreti magari anche con ottimo pedegree di campioni che haime' titolati su selvaggina moderna lasciano poche speranze .

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