Porta ma non riporta
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Andrà a finire sicuramente meglio di prima. Ovvio che adesso dopo l'abbattimento devi correggere, la correzione è più difficile perchè non puoi scrivere su di un foglio già scritto, per scrivere devi prima cancellare che è sinonimo di ricondizionare. Incomincia a tenere il cane a debita distanza, dagli pochissima confidenza, quando ti fa capire che vuole il biscotto, non darglielo, aspetta che rinuncia al biscotto, quando vedi che l'ha dimenticato la chiami e gli dai il biscotto. La cosa importante è farsi capire dal cane, altrimenti non potrai pretendere niente. Il cane deve capire la parola "porta" e "da" Non è difficile, metti per terra davanti le zampe del cane il riportello, gli dai il porta, se in cane ha capito deve abboccare e consegnarti in mano il riportello. Fallo nel recito, e in terreno libero in presenza di distrazioni. Dopo potrai pretendere il riporto della selvaggina che ha abbandonato per terra. lo leghi, lo porti sulla selvaggina e gli ordini il porta, in questo caso ti potrai imporre perchè sai che il cane non vuole eseguire pur essendo nelle condizioni di poter eseguire. Nelle peggiori delle ipotesi gli muovi la selvaggina col piede e gli ordini il porta. Ci sono diversi modi per convincere il cane a riportare.Commenta
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Dalle tue parti, per capire il riporto spontaneo del cucciolo, gli lanciavano un straccetto annodato, se il cucciolo andava sullo straccio, lo abboccava e lo portava anche solo in giro, aveva il riporto spontaneo. Tutto il resto veniva basato sulla relazione sociale, proprio perchè il riporto fa parte del sociale, il recupero della predazione. Il cane riporta spontaneamente per una serie di condizioni, alla base ci deve essere sempre la convenienza da parte del cane. Tornando a bomba, ogni tanto gli facevano qualche lancio, non esagerano per paura che il cucciolo potesse stancarsi della solita minestra e non riportare più. Ovvio che alla fine si dovevano accontentare del riporto al piede, il riporto in mano da seduto è addestramento. Il riporto spontaneo basato sulla leadership comporta atteggiamenti diversi da parte del cacciatore e da parte del cane. Un cane dal riporto spontaneo addestrato nell'essenziale, che riconosce l'autorevolezza del padrone, non andrà ad abboccare la selvaggina caduta vicino al padrone, e il padrone a sua volta non deve pretendere il riporto dal cane, deve andare lui a prendersi la selvaggina. I cacciatori moderni, quando la selvaggina cade nelle loro vicinanze chiamano il cane, si allontanano dalla selvaggina e gli ordinano il porta, però molti di loro non sanno perchè si allontanano dalla selvaggina.Ultima modifica sly8489; 27-10-23, 11:06.👍 1Commenta
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Sto provando a seguire i vostri consigli e faccio questi esercizi quotidianamente un paio di volte la mattina ed un paio di volte il pomeriggio, il cane all'inizio era un po riluttante, non capiva cosa fare esattamente, ora diciamo che forse ha capito ma lo fa di malavoglia, io la premio solo quando esegue bene, quando sbaglia la rimetto seduta e ripeto, ho notato che si stanca presto e si distrae piu facilmente del solito, essendo una furbastra credo sia un modo per fuorviare le cose, nel senso che nella sua testa " se esegue male due o tre volte io desisto e la lascio libera di giocare" al contrario quando esegue male per due o tre volte la riporto nel box e la riprendo dopo una mezz'ora per riprovare, non so se faccio bene, per il momento i risultati non sono granchè. Ma io continuo...Commenta
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E' piu o meno quello che faccio io col cucciolo, le primissime cose sono proprio il richiamo ed il riporto, fin da piccoli straccetto annodato lanciato ad un metro e riporto con premietto, richiamo sempre con premietto, poi inizio col seduto, una volta recepito bene, richiamo seduto premietto, poi lo abbino al riporto, lancio riporto consegna seduto premietto, la variante di quando sono piu grandicelli è: seduto lancio riporto consegna seduto premietto. Questi esercizi eseguiti prima in ambiente chiuso, poi in cortile poi in aperto solitamente con gli altri cani sono sempre andati benoni e sono la base da cui parto...la cerca e la ferma per me sono innate non gliele devo insegnare io, è alla base dell'avidità del cane, la ferma la migliora con l'esperienza e gli incontri, io devo solo portarla nel posto buono e padellare il meno possibile.Dalle tue parti, per capire il riporto spontaneo del cucciolo, gli lanciavano un straccetto annodato, se il cucciolo andava sullo straccio, lo abboccava e lo portava anche solo in giro, aveva il riporto spontaneo. Tutto il resto veniva basato sulla relazione sociale, proprio perchè il riporto fa parte del sociale, il recupero della predazione. Il cane riporta spontaneamente per una serie di condizioni, alla base ci deve essere sempre la convenienza da parte del cane. Tornando a bomba, ogni tanto gli facevano qualche lancio, non esagerano per paura che il cucciolo potesse stancarsi della solita minestra e non riportare più. Ovvio che alla fine si dovevano accontentare del riporto al piede, il riporto in mano da seduto è addestramento. Il riporto spontaneo basato sulla leadership comporta atteggiamenti diversi da parte del cacciatore e da parte del cane. Un cane dal riporto spontaneo addestrato nell'essenziale, che riconosce l'autorevolezza del padrone, non andrà ad abboccare la selvaggina caduta vicino al padrone, e il padrone a sua volta non deve pretendere il riporto dal cane, deve andare lui a prendersi la selvaggina. I cacciatori moderni, quando la selvaggina cade nelle loro vicinanze chiamano il cane, si allontanano dalla selvaggina e gli ordinano il porta, però molti di loro non sanno perchè si allontanano dalla selvaggina.
Con questa cagna si è ingrippato il meccanismo, non so dove ho sbagliato...forse lei è piu testarda o piu furba oppure io ho dato per scontato alcune cose, oppure non mi sono accorto che in cortile faceva bene il compitino per avere il premietto ma in realtà mi fregava....
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Mi spieghi questo passaggio, non mi è chiaro.
Io se il selvatico cade anche a mezzo metro mando il cane che lo deve prendere sia se è a mezzo metro sia se è a mezzo chilometro.
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Se ben addestrato gli puoi ordinare il porta anche se la selvaggina ti è cascata vicino i piedi. Se invece il cane non è stato addestrato bene, e ha un minimo di rispetto per il padrone non dovrebbe venire ad abboccare la selvaggina che ti è caduta vicino, quindi se vuoi avere il riporto dal cane è meglio non farti trovare vicino la selvaggina. La socializzazione non prevede che il cane ti venga a mangiare su i piedi, il cane andrà a mangiare le briciole quando il padrone si è allontanato dalle briciole, è un esempio che rispecchia la realtà. Quando gli prepari la scodella il cane che ha ricevuto una buona educazione non si avvicinerà alla scodella, andrà a mangiare quando il padrone gli metterà la scodella per terra e si allontanerà dalla scodella. Questo ha a che fare anche con il riporto. Stiamo parlando di socializzazione e non di addestramento. Non stiamo parlando di controllare il cane mandandolo a comando a mangiare, il cane sa controllarsi da solo. Il perchè è meglio non farsi trovare vicino la selvaggina per ottenere il riporto dal cane credo di averlo spiegato bene. Esistono anche cani fortemente dominanti che vanno a togliere la selvaggina già nelle mani del padrone per portarsela in giro.
Allo stato dei fatti ti posso dire con sicurezza che hai sbagliato a portare il cane sul primo vero abbattimento quando il cane non era ancora proto. Non conosco il rapporto che hai col tuo cane, quindi non posso dirti di aver sbagliato quando al rifiuto del cane non ti sei fermamente imposto, anche con avvertimenti e pesanti minacce.Con questa cagna si è ingrippato il meccanismo, non so dove ho sbagliato...forse lei è piu testarda o piu furba oppure io ho dato per scontato alcune cose, oppure non mi sono accorto che in cortile faceva bene il compitino per avere il premietto ma in realtà mi fregava....
Ti posso dire che non c'è nulla di preoccupante. Però devi smettere di collezionare rifiuti di riporti, a ogni tuo insuccesso, il cane si rafforza sempre di più, tu invece perdi sempre di più la forza per poter farti obbedire.Commenta
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eccolo qua: se non già fatto leggi con attenzione il manualetto predisposto da Enrico, qui Tosca del Diamante. Parrebbe fatto apposta per un dd o altro continentale tedesco
(modalità ironia on)...
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Oggi ho avuto alti 2 riporti da manuale da una Kurzhaar di 3 anni e mezzo che non ha aveava mai riportato. Non ha riportato solo per l'addestramento ricevuto, ha riportato di più per il rapporto che si è creato fra il cane e la persona. E' ora di smetterla di illudere le persone. Non è solo il leggere e l'applica che farò riportare il cane.Commenta
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Il manuale di Enrico non è solo carta scritta. È esperienza su una razza che ha bisogno di un particolare approccio. La sua esperienza è preziosa ed è una fortuna che abbia voluto condividerla. Il rapporto con la persona che addestra è fondamentale tanto quanto la sua competenza. Non si può addestrare senza avere cognizione di ciò che si fa e di conseguenza non si può avere il giusto rapporto senza avere una conoscenza approfondita della razza e dell'indole e delle particolari caratteristiche caratteriali del cane che vogliamo addestrare.
Le illusioni le creano i maghi , non le persone che hanno esperienza e competenza.👍 1Commenta
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Oggi ho avuto alti 2 riporti da manuale da una Kurzhaar di 3 anni e mezzo che non ha aveava mai riportato. Non ha riportato solo per l'addestramento ricevuto, ha riportato di più per il rapporto che si è creato fra il cane e la persona. E' ora di smetterla di illudere le persone. Non è solo il leggere e l'applica che farò riportare il cane.
È anche vero che una base concreta da cui partire si deve pur avere...
Solo con le teorie e cose astratte, oltre a creare ancora più dubbi, non si dà nessun aiuto a chi lo chiede.
Soprattutto per chi è alle prime esperienze.
Che poi ciò che viene letto debba essere capito, "plasmato/modificato" strada facendo in base al soggetto che abbiamo davanti, al suo carattere e al suo modo di rispondere... Ecc... Ecc....
Ma una base ci deve essere !!!.
Il manuale in oggetto come alcuni famosi libri...
Sono stati scritti da persone che non si sono svegliati alla mattina e si sono messi a scrivere su un foglio di carta....
Ma sono persone che è anni che lavorano con i cani e sono riusciti a raggiungere diversi risultati... (i fatti parlano da soli).
Quindi che ci siano cose da interpretare ok!!
Ma non facciamo passare come se le tue teorie sono l'assoluta verità...
Potranno essere opinioni ma non la verità scolpita sulla roccia...Commenta
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Rimane comunque un manuale, anche se narra chiaramente le nozioni utili all'argomento riporto. Non è la bacchetta magica che farà riportare qualsiasi cane, come non lo sono tutti gli altri manuali che parlano dell'argomento riporto. I manuali sono utili, ma non possono prevedere tutto. E' solo carta scritta, se non lo fossero prova a chiedere spiegazioni ai manuali perchè spesso pur applicando alla lettere quello che scrivono i manuali i cani non vogliono riportare.Commenta
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Sly te lo dico, con il dovuto rispetto, da persona che ha “esperienza recente dell’inesperienza”. Mi sembra che tu stia facendo un po’ il “bastian contrario” a tutti i costi, portando avanti idee filosofiche che però non portano con se un concreto risvolto pratico, cosa ricercata da chi, come me, è alla ricerca di una dritta su cosa fare, e casomai anche sul perché.Rimane comunque un manuale, anche se narra chiaramente le nozioni utili all'argomento riporto. Non è la bacchetta magica che farà riportare qualsiasi cane, come non lo sono tutti gli altri manuali che parlano dell'argomento riporto. I manuali sono utili, ma non possono prevedere tutto. E' solo carta scritta, se non lo fossero prova a chiedere spiegazioni ai manuali perchè spesso pur applicando alla lettere quello che scrivono i manuali i cani non vogliono riportare.
Ma il perché da solo non serve ai fini pratici.
La guida di Enrico è un manuale pratico che spiega con chiarezza cosa fare, a me ha permesso di ottenere un paio di cose che, da solo con quel poco che sapevo, non ero riuscito a far fare al cane. Poi che possa non sortire gli effetti desiderati è da mettere in conto: alla fin fine è del tutto probabile che io ed Einstein abbiamo studiato su libri che sostenevano gli stessi concetti in maniera del tutto simile ma io non ho elaborato nessuna rivoluzionaria teoria.
A che serve ribattere su ogni cosa con risposte fini a se stesse? Mi si perdoni l’off topic e la franchezza ma già è difficile, in generale, reperire informazioni utili e pratiche, se poi vanno anche ricercate fra mille righe di disquisizioni filosofiche diventa davvero un’impresa.👍 1Commenta
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