..fagiani feriti via di pedina....

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  • marco guerrisi
    ⭐⭐
    • Feb 2010
    • 801
    • casalguidi PISTOIA

    #31
    secondo me son cani moderni, più propensi a trovare e far volare che portare la ciccia a casa, al contrario degli antenati più brutti morfologicamente, più lenti e meno eleganti, ma più avvelenati sul recupero.....

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    • Vic
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2008
      • 1942
      • Limano, Toscana.
      • Kurzhaar: Pradellinensis Astra Drago

      #32
      Mi sembra di dover condividere quanto dice Sly, la prima cosa da valutare è il tipo di fagiano di cui si sta parlando. Quelli veramente selvatici (nati tali e non che sono sul terreno da tanto tenpo) se feriti, anche seriamente ma con le gambe buone, se il cane non gli è subito addosso, è estremamente facile che non si trovino più. Soprattutto se, prima di guadagnare il folto, riescono ad attraversare una zona rada. Avete visto come vanno? Stanno drittissimi sulle zampe, velocissimi, sembrano alti il doppio! Se attraversano così uno spazio abbastanza pulito, di emanazione non ne lasciano quasi alcuna, almeno fino al primo folto, sul quale la lasciano di nuovo con il corpo. Almeno questa è la mia piccola esperienza.
      La caccia è sempre domani

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      • Gianni Marcucci
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2010
        • 2569
        • Deruta - (PG) - Umbria
        • Bracco Italiano

        #33
        Originariamente inviato da Vic
        Mi sembra di dover condividere quanto dice Sly, la prima cosa da valutare è il tipo di fagiano di cui si sta parlando. Quelli veramente selvatici (nati tali e non che sono sul terreno da tanto tenpo) se feriti, anche seriamente ma con le gambe buone, se il cane non gli è subito addosso, è estremamente facile che non si trovino più. Soprattutto se, prima di guadagnare il folto, riescono ad attraversare una zona rada. Avete visto come vanno? Stanno drittissimi sulle zampe, velocissimi, sembrano alti il doppio! Se attraversano così uno spazio abbastanza pulito, di emanazione non ne lasciano quasi alcuna, almeno fino al primo folto, sul quale la lasciano di nuovo con il corpo. Almeno questa è la mia piccola esperienza.
        Credo sia proprio così, mercoledì mattina in una stoppia sporca, il cane ferma, accosto e partono 6 fagiani contemporaneamente, faccio coppiola e il cane si fionda sulla prima fagiana. La seconda cade a circa 25/30 metri rotta d'ala, capisco la situazione e corro verso il punto di caduta inseguito dal cane col fagiana in bocca. Raggiungo il punto prendo il selvatico dalla bocca del cane e comando il cerca. La fagiana non è stata più ritrovata[:-clown]
        Gianni

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        • Luca76
          ⭐⭐
          • Sep 2011
          • 927
          • Cavriglia
          • Springer Setter

          #34
          Heheheh...il fagiano ferito è il selvatico più bastardo da ritrovare.....specialmente se cade nel pulito, sembra un controsenzo ma in realtà è peggio che se cade dentro una macchia...il peggio in assoluto è quando cadono nel granturco alto, li, al 90% non si ritrova perchè non si rialza in volo e di piede cammina quasi più di un cane....maledetti!!![:142]
          La caccia non è l' atto di tirare il grilletto ma tutto quello che lo precede....

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          • Leonardo
            ⭐⭐⭐
            • Mar 2008
            • 2134
            • Siena, Toscana.
            • Bracco Italiano Giotto

            #35
            Nicola a me è stato insegnato che è il recupero che è fondamentale, il riporto viene da se per un cane che recupera bene. Ne abbiamo già parlato io rispetto le tue idee tu rispetta le mie. Quando caccio in bosco il cane non vede la caduta, va solo sulla direzione della fucilata. In più di una volta il cane non ha risolto subito e ci sono tornato, dopo mezzora o 1 ora, portando via il cane da quella zona, facendolo calmare e riposare e dopo il fagiano ferito è stato trovato. Questi sono dati di fatto e i fagiani non di voliera ma selvatici, che fanno tutte quelle astuzie da te perfettamente descritte. Solo una volta non mi ha recuperato un fagiano perchè entrato in una fenditura in un calanco e il setter non passava per abboccarlo, ho dovuto chiamare un mio amico con una bretoncina piccola come una lepre sarà stata 7 kg quella cagnolina, che lo ha recuperato.
            Leonardo cinofilo cacciatore

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            • sly8489
              ⭐⭐⭐⭐
              • Mar 2009
              • 11961
              • Trieste
              • spring spaniel

              #36
              Originariamente inviato da Leonardo
              Nicola a me è stato insegnato che è il recupero che è fondamentale, il riporto viene da se per un cane che recupera bene. Ne abbiamo già parlato io rispetto le tue idee tu rispetta le mie. Quando caccio in bosco il cane non vede la caduta, va solo sulla direzione della fucilata. In più di una volta il cane non ha risolto subito e ci sono tornato, dopo mezzora o 1 ora, portando via il cane da quella zona, facendolo calmare e riposare e dopo il fagiano ferito è stato trovato. Questi sono dati di fatto e i fagiani non di voliera ma selvatici, che fanno tutte quelle astuzie da te perfettamente descritte. Solo una volta non mi ha recuperato un fagiano perchè entrato in una fenditura in un calanco e il setter non passava per abboccarlo, ho dovuto chiamare un mio amico con una bretoncina piccola come una lepre sarà stata 7 kg quella cagnolina, che lo ha recuperato.
              Leonardo io rispetto tutte le idee, non rispetto le prese di posizione, parlo in generale, non mi riferisco a te. Che il recupero sia fondamentale non lo metto minimamente in dubbio, per il fatto che il riporto viene da sè ho molti dubbi, non è difficile vedere ottimi recuperatori scarsi nel riporto. Il recupero è fondamentale anche perchè è difficile se non impossibile insegnarlo. Il riporto al cane lo si insegna, ti assicuro che se il lavoro è fatto bene non si distingue un riporto spontaneo da uno indotto. Il cane se c'è il bisogno per individuare un capo abbattuto usa la vista, l'udito e per ultimo il naso. Io a scanso di equivoci alla mia cucciola gli insegno il riporto, se dopo sarà una brava recuperatrice dipende da lei, se cio non fosse ti posso assicurare che sarà un brava riportatrice, sempre meglio di niente.

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              • maremmano
                ⭐⭐⭐
                • Sep 2010
                • 3013
                • grosseto
                • setter ombra e otto

                #37
                sono abbondantemente d'accordo con chi asserisce che il recupero è tutt'altra cosa che il riporto, e .. che il secondo è bene che sia "a comando" ( altrimenti , ma questo è una opinione personale, meglio se del tutto assente ) ... un recupero "a comando " può così chiamarsi solo in casi specifici ( ad esempio da acqua alta ) , il recupero del ferito è un qualcosa che il cane ha spontaneamente .. ed è quasi impossibile da ottenere con addestramento .
                l' esperienza sia pure limitata a diversi soggetti, non sono un allevatore, ne addestratore, ma un semplice cacciatore, .. però mi insegna che i soggetti con riporto spontaneo spesso recuperano ottimamente ... non posso giudicare invece se è vero che il " riporto a comando" (... mai insegnato ai miei cani ) , possa stimolare e migliorare il recupero ( ma ne dubito fortemente ).

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                • sly8489
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 11961
                  • Trieste
                  • spring spaniel

                  #38
                  L'addestramento al riporto a prescindere se il cane lo ha spontaneo o meno, può aiutare il cane in un eventuale azione di recupero, questo non vuol dire stimolare e migliorare il recupero. Vuol dire che, se il cane fa bene la prima parte ha più possibilità di un cane che ha pasticciato già sull'azione di riporto. Un cane addestrato se non vede il punto di caduta può essere mandato a comando, raggiungerà il punto sicuramente prima di un cane non addestrato e questo è un vantaggio in un eventuale azione di recupero. Se faccio una coppiola, con il cane addestrato ho la possibilità di mandarlo a mio piacimento sul primo o sul secondo selvatico, il cane che esegue ha un vantaggio in più del cane non addestrato che si dirige prima sul morto e dopo sul ferito. Sono comunque dei vantaggi che possono fare la differenza. La mia opinione è che nel riporto ci deve essere interazione fra cane e cacciatore, per fare questo ci vuole un minimo di addestramento. Nel recupero è meglio stare zitti e lasciare l'iniziativa al cane e soprattutto è meglio non distrarlo. Spesso le azioni di recupero falliscono per colpa dei padroni.

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                  • Leonardo
                    ⭐⭐⭐
                    • Mar 2008
                    • 2134
                    • Siena, Toscana.
                    • Bracco Italiano Giotto

                    #39
                    Sono d'accordo Nicola sul riporto e recupero meno si parla e meglio è. Dopo il colpo è il nostro istinto che ci fa chiamare i cani al rporto, mentre potremo stare zitti e avremo lo stesso risultato, con cani con riporto naturale.
                    Leonardo cinofilo cacciatore

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                    • elenazagor
                      ⭐⭐
                      • Jan 2011
                      • 811
                      • Salsomaggiore Terme
                      • kurzhaar

                      #40
                      @ sly. Mi dispiace per le tue braccia cadute... Ma prova a pensare ai cani da sangue. Vengono addestrati su traccia artificiale e solo dopo portati su traccia naturale. Il contrario non esiste. Non esiste nemmeno un cane che potrebbe recuperare su una traccia di 40 ore senza allenamento su artificiale. Certo che tra artificiale e naturale c'è differenza, ma il cane allena comunque mente e naso. Che differenza c'è tra recuperare un fagiano e un capriolo? Se si insegna una cosa si può insegnare anche l'altra. Gli springer sono buoni recuperatori perché selezionati per pistare. Non ho mai negato la predisposizione solo è possibile aiutarla.
                      DRACO DORMIENS NUNQUAM TITILLANDUS

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                      • NaYrOn_HuNtInG
                        ⭐⭐⭐
                        • Mar 2010
                        • 1206
                        • m

                        #41
                        Originariamente inviato da elenazagor
                        C'è un modo non condiviso da tutti per insegnare al cane il recupero della piccola selvaggina ferita. Questo esercizio si chiama schleppen. Consiste nel trascinare un fagiano morto legato con una cordicella per un tot... e poi andare a prendere il cane e farglielo cercare. All'inizio facile, poi sempre più difficile. Se il cane in questione dopo 50 schleppen arriva a fare tracce di 1km con angoli e cambi di terreno... beh allora non perderai più un capo ferito. Facile, no?
                        Originariamente inviato da elenazagor
                        Si può insegnare ai cani a qualunque età... o meglio loro possono imparare a qualunque età! Certo con un giovane è quasi sempre più facile ma non è detto. dipende da tanti fattori, non ultimo la tua relazione con il suddetto cane! Prova e facci sapere. Di sicuro non puoi rovinare niente in un cane di quell'età! (aspetto positivo non da poco)
                        Originariamente inviato da elenazagor
                        @ sly. Mi dispiace per le tue braccia cadute... Ma prova a pensare ai cani da sangue. Vengono addestrati su traccia artificiale e solo dopo portati su traccia naturale. Il contrario non esiste. Non esiste nemmeno un cane che potrebbe recuperare su una traccia di 40 ore senza allenamento su artificiale. Certo che tra artificiale e naturale c'è differenza, ma il cane allena comunque mente e naso. Che differenza c'è tra recuperare un fagiano e un capriolo? Se si insegna una cosa si può insegnare anche l'altra. Gli springer sono buoni recuperatori perché selezionati per pistare. Non ho mai negato la predisposizione solo è possibile aiutarla.

                        Brava Ele, condivido

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                        • sly8489
                          ⭐⭐⭐⭐
                          • Mar 2009
                          • 11961
                          • Trieste
                          • spring spaniel

                          #42
                          Originariamente inviato da elenazagor
                          @ sly. Mi dispiace per le tue braccia cadute... Ma prova a pensare ai cani da sangue. Vengono addestrati su traccia artificiale e solo dopo portati su traccia naturale. Il contrario non esiste. Non esiste nemmeno un cane che potrebbe recuperare su una traccia di 40 ore senza allenamento su artificiale. Certo che tra artificiale e naturale c'è differenza, ma il cane allena comunque mente e naso. Che differenza c'è tra recuperare un fagiano e un capriolo? Se si insegna una cosa si può insegnare anche l'altra. Gli springer sono buoni recuperatori perché selezionati per pistare. Non ho mai negato la predisposizione solo è possibile aiutarla.
                          Io pratico la caccia di selezione al capriolo, per fortuna il cane da sangue l'ho chiamato poche volte, non ho esperienza di questi cani, so che recuperano caprioli morti anche a centinaia di metri dal punto di tiro. Per quelli feriti il recupero dipende molto dal grado di menomazione subita dal capriolo, se il capriolo ha forza e gambe buone il cane da sangue non può fare miracoli. La differenza ci deve essere per forza, anche solo per il fatto che sono due selvatici completamente diversi, non si può paragonare un capriolo con un fagiano. Il motivo l'ho spiegato, è inutile che mi ripeto. Se tu pensi di avere un cane che recupera bene fagiani feriti con zampe buone solo perchè gli hai insegnato a fare la pista sei liberissima di crederlo, ma non è così. Il fagiano il sale sulla coda non se lo fa mettere solo per questo motivo. Elena sarebbe troppo bello insegnare la pista hai cani per non perdere più fagiani feriti di ala e andati via di piedi. Il mio cane lo sa quando deve mettere il naso a terra e quando deve cercare l'emanazione nel vento, non ha bisogno di nessun addestramento, nelle prove e nelle gare Sant'Uberto lo sa che per lui è più conveniente cercare l'emanazione nel vento visto che il tipo di selvaggina non si muove dal punto dove e stata messa. Se la pista con il fagiano morto trascinato per terra mi serve per fare le gare dove è previsto questo esercizio non avrei nessun problema ad inegnarlo al mio cane, sicuramente non mi rifiuterebbe la sua collaborazione, ma che per recuperare un fagiano userebbe la stessa tecnica ho dei dubbi visto che il cane fa quello che per lui è più conveniente.

                          ---------- Messaggio inserito alle 09:26 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:14 PM ----------

                          Originariamente inviato da NaYrOn_HuNtInG
                          Brava Ele, condivido
                          La prossima volta che ferisci un fagiano all'ala prova a fartelo recuperare da un cane da sangue.[:D]

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                          • Leonardo
                            ⭐⭐⭐
                            • Mar 2008
                            • 2134
                            • Siena, Toscana.
                            • Bracco Italiano Giotto

                            #43
                            il fagiano ferito è vivo e il cane lo cerca come un normale fagiano solo che essendo ferito come dice Nicola vende cara la pelle. Il cane allora deve mettere in atto la sua sagacia ed oltre che cercare a vento purtroppo per forza di cose deve dettagliare per averne ragione e in un cane da ferma non è un bel vedere ma è utile al fine. Diverso è il recupero del fagiano morto che non respira e non si muove in alcuni casi forse più difficile del ferito, in particolare in bosco quando cade negli strapiombi anche lontano e non si sa il punto preciso.
                            Leonardo cinofilo cacciatore

                            Commenta

                            • Tosca del diamante
                              ⭐⭐⭐
                              • Aug 2009
                              • 1703
                              • Sant'Olcese (GE)
                              • Drahthaar

                              #44
                              Originariamente inviato da elenazagor
                              @ sly. Mi dispiace per le tue braccia cadute... Ma prova a pensare ai cani da sangue. Vengono addestrati su traccia artificiale e solo dopo portati su traccia naturale. Il contrario non esiste. Non esiste nemmeno un cane che potrebbe recuperare su una traccia di 40 ore senza allenamento su artificiale. Certo che tra artificiale e naturale c'è differenza, ma il cane allena comunque mente e naso. Che differenza c'è tra recuperare un fagiano e un capriolo? Se si insegna una cosa si può insegnare anche l'altra. Gli springer sono buoni recuperatori perché selezionati per pistare. Non ho mai negato la predisposizione solo è possibile aiutarla.

                              Ci sono addestratori che, non avendo terreni con molte lepri a disposizione, per insegnare al cane a fare la pista di lepre, specialmente per la Prova Giovani, la VJP, usano esclusivamente delle pelli trascinate per tratti sempre più lunghi, il cane impara a pistare e quando viene messo sulla emanazione delle lepre viva la segue senza grossi problemi, quello che conta che il cani si abitui a mettere il naso a terra e segua la traccia che sente il più a lungo possibile. Queste sono cose che fanno inorridire i puristi delle prove ENCI per cani da ferma ma sono i metodi usati in decenni di selezione per avere cani in grado di pistare qualsiasi tipo di selvaggina, sana o ferita!
                              sigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...

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                              • Lume
                                ⭐⭐⭐
                                • Oct 2009
                                • 4497
                                • Valtrompia
                                • Setter redo

                                #45
                                Ci sono mille e mille situazioni diverse e spesso un fagiano disalato può eludere il miglior recuperatore del mondo a seconda delle più diverse condizioni ambientali, metereologiche e climatiche.

                                Pensiamo solo ai casi che a tutti saranno capitati di certo....beccaccia ferita o morta a terra 1 5 7 cani gli passano sopra per 15 volte e non la sentono per 1000 motivi...scendi nel posto dove pensi possa essere e la trovi li dove te l'aspetti.
                                O i 7 cani che gli sono passati sopra si sono rinco...ti di colpo o a volte le situazioni ne impediscono il recupero.
                                Lo scorso anno mentre parlavo con un amico del forum al telefono ho disalato un fagiano.....ho inseguito letteralmente per quasi un km il cane che correva dietro alla pista naso a terra ma io quel fagiano non l'ho raccolto.
                                Il giorno dopo lo ha trovato un altro tizio...cane in ferma....centinaia di metri di inseguimento...sparito nuovamente.
                                Un anno dopo ore che cercavo una fagiana la trovo solo grazie al fatto che da dentro a un ceppo bruciato usciva la coda dallo stesso a mo di bandiera ed era tutta infilata dentro.
                                Un anno una beccaccia vista cadere in una carbonaia è stata come scritto calpestata da molti cani e non emanava...
                                Un anno ho visto con i miei occhi una becca mettersi in 2 mq di noccioli...entrare con cani...calpestare tutto con i piedi....tornare li il pomeriggio e cani in ferma.

                                Se fosse cosi semplice trovare e recuperare animali....sarebbero estinti da 3000 anni.

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