Vogliono aumentare la taglia perchè da loro a caccia non li porta quasi nessuno...e non colgono i limiti che ne derivano.
"Lo Spinone generoso" articolo di Nadia Guerrini su "I nosti cani"di ottobre 2015
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Probabilmente parlerei straniero...
Vogliono aumentare la taglia perchè da loro a caccia non li porta quasi nessuno...e non colgono i limiti che ne derivano. -
Ma ci rendiamo conto di come viene praticata la caccia all'estero con l'ausilio del cane?All'estero però sta accadendo proprio l'opposto:
"Eppure la tendenza relativa alla caccia, specialmente nel nord America, ha presentato una interessante inversione di marcia come accennato in precedenza: non solo i cacciatori aumentano, ma sempre più donne si affezionano a questa attività e sempre più cacciatori scelgono lo spinone italiano come compagno di caccia".
Se poi prendiamo ad esempio cosa hanno combinato proprio nel Nord America con quello che loro (e SOLO LORO sia ben chiaro!!) chiamano setter....
Per carità poi ognuno può pensarla un po' come meglio crede, se si vuole andare in campagna in compagnia di un somarello da tiro per il carretto dei gelati si è pur liberi di farlo, così come nessuno vieta di andare con il volpino della suocera o il gatto della zia...
Andare in campagna con lo schioppo in spalla e un cane alla "spera in dio" facendo la passeggiatina all'aria aperta e pensando ai cavolacci propri per qualcuno può anche voler dire "andare a caccia", per altri no.
La Caccia è cosa molto diversa da uno svago bucolico e sicuramente è qualcosa di molto più impegnativo sia per il cane che per lo stesso cacciatore.Commenta
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Non so se nel passato recente (fine ottocento) riusciamo a trovare un modello di riferimento sia sul piano morfologico che su quello della caccia. Ci sono in verità le belle immagini di Angelo Vecchio e di Gian Battista Quadrone che mostrano due Spinoni a mio avviso stupendi.
Sta di fatto che dal 1887 al 1950 lo Spinone ha avuto ben quattordici stesure dei suoi dati etnici (Cfr Ceresoli). E tra una stesura e l' altra esistevano anche grandi differenze. Quindi, sono solo sessantacinque anni che si ha un solo tipo di riferimento.
Una cosa mi preme sottolineare per scongiurare un equivoco che mi pare serpeggiare nella discussione. Cioè quello di fare confronti tra cani (termini ) non omogenei.
Quando mettiamo a confronto le prestazioni venatorie dello Spinone (ma il ragionamento vale anche per altre razze) non possiamo confrontare lo Spinone appartenente alle linee ring-expo-compagnia con lo Spinone appartenente alle correnti di sangue venatorie.
I termini di confronto devono essere omogenei.
I cani da caccia appartenenti alle linee ring-bellezza, mai portati a caccia, normalmente, messi sul terreno non sanno neanche muoversi, nonostante la loro perfezione morfologica. Essi non hanno più nulla a che fare con la caccia. A volte possono essere utili, una tantum, alle correnti venatorie per rientrare in tipo.
Il confronto va fatto tra linee egualmente venatorie. Tra due Spinoni da caccia.
Lo Spinone di cui scrive la signora Guerrini, nell' articolo in discussione, (ricerca del tartufo a parte) è uno Spinone, di buona taglia, ma che va a caccia. E ci va con le modalità e gli atteggiamenti descritti nell' articolo. Almeno questa è la lettura che ne faccio.
Ora, ristabilita l' omogeneità dei termini di confronto, non più tra Spinone da ring e Spinone da caccia. Ma tra due Spinoni da caccia. Allora, possiamo dire che per alcuni di noi cacciatori tali modalità vanno bene perché costituiscono l' approccio preferito alla caccia. Invece, per molti altri di noi cacciatori tali modalità sono del tutto insufficienti per affrontare il terreno di caccia. (Quando addirittura non sono espressione di deficit strutturali e di energia che s'intendono nascondere per amore della razza. Un malinteso amore della razza, a mio avviso. Ed il basso numero di iscrizioni lo sta a dimostrare).
Se il ragionamento fila, il danno alla razza sarebbe circoscritto alle linee di bellezza. E la partita tra Spinone di buona taglia e quello di taglia più contenuta si giocherebbe ugualmente ma tutto all'interno di correnti di sangue venatorio.Commenta
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Non è così facile, anche perchè...e lo ripeto ancora...TUTTI gli allevatori Italiani, anche quelli che mandano la metá dei cani all'estero sotiene di allevare in funzione venatoria, TUTTI dicono che i loro cani vanno a caccia, e TUTTI dicono di avere cani validi.
Questo è lo stato della razza, diventa difficile in questo modo fare delle distinzioni sincere.Commenta
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Gianpaoletti apprezzo il tuo ragionamento ch non farebbe neppure troppe grinze se non fosse che bisogna aggiungere quelli del "bello e bravo" cioè coloro che, sicuramente in buona fede, cercano disperatamente di perseguire un ideale di Spinone cghe moltio probabilmente NON è mai esistito, se è vero come è vero delle 14 stesure di uno standard morfologico.
Ci sono ancora troppi "incroci" fra linee di sangue da esposizione (ring/bellezza chiamiamole come vogliamo) e pure linee venatorie.
A queste naturalmente dobbiamo aggiungere le linee di sangue "da competizione" cioè quelli che partecipano solo a prove di lavoro. Ed anche queste danno i loro problemi.
Da questo "crogiuolo" il povero cacciatore dovrebbe tirar fuori il proprio cane ma con altri 2 ostacoli:
1 - il numero estremamente basso di soggetti fra i quali scegliere;
2 - e la loro distribuzione sul territorio (dalle Apli alla Sicilia).
Una bella difficoltà, non c'è che dire.
E chi non ha voglia di fare un po' di km e cercare l'Araba Fenice.... sceglie un setter.silvioCommenta
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riprendendo il discorso di Gianpaoletti sui numerosi standard redatti riguardo allo spinone, rammento che la maggior parte (e cito ad esempio il Brianzi) indicava come altezza massima 65 cm.lucioCommenta
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Tanto per dare un' idea, su questo ultimo numero della rivista Enci, c'è un articolo sul Bracco Francese, a opera di Marco Ragatzu, il timbro mi sembra decisamente diverso, così come le foto, non vi pare?Commenta
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Vero Daniele, va pero' osservato che il bracco francese é una razza utilizzata ESCLUSIVAMENTE da cacciatori ed una deriva verso il settore compagnia non é al momento nemmeno ipotizzabile cosicché gli allevatori di questa razza non hanno alcun interesse a strizzare l'occhio al mercato del cane da compagnia !lucioCommenta
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L'impostazione di una razza si vede dalle piccole cose a poi tutto il resto è evidente che in qualche modo fanno capire l'andazzo di quella razza dove sia ben orientato senza alcun dubbio.Un rustico eccezionale, pieno di talento, disposto al sacrificio, grande passione per la caccia, tutto questo e tante altre qualità è lo spinone Pasquale RossiniCommenta
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potete legger l'articolo di questa signora?
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