PERFETTAMENTE D'ACCORDO.
Italiano p.r.
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[QUOTE=segugista;711435]Per quanto riguarda la caccia in pianura io aprirei una nuova discussione, per quanto riguarda il tuo discorso che facevi sul fatto dei cani che corrono troppo, prima di parlare di eccesso di iniziativa, io farei delle valutazioni sulla mancanza di equilibrio, scarso ordine, ed altri fattori. L'iniziativa, come del resto il metodo, la ritengo indispensabile per la caccia alla lepre, anche in pianura. In tal senso poi se parliamo delle fasi pre incontro, io più che di iniziativa parlerei di intraprendenza, ma anche qui un conto è l'intraprendenza e un conto è lo scarso equilibrio. Il cane che incontra passata utile a sei colline di distanza può essere un gran cane, ma se nel compiere il tragitto in questione ha trascurato indizi altrettanto validi...[/QUOTE
PERFETTAMENTE D'ACCORDO. -
amenper quanto riguarda il tuo discorso che facevi sul fatto dei cani che corrono troppo, prima di parlare di eccesso di iniziativa, io farei delle valutazioni sulla mancanza di equilibrio, scarso ordine, ed altri fattori. L'iniziativa, come del resto il metodo, la ritengo indispensabile per la caccia alla lepre, anche in pianura.____________________________________________
Paolino
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Che il cane che corre, sia un cane di iniziativa lo può dire il detrattore di quest'ultima. Ma l'iniziativa in quanto tale credo sia pacifico che debba essere espressa secondo tempistiche e modalità ben precise. Di nuovo poi, mi pare evidente che se il lavoro del segugio deve essere anzitutto UTILE, dove la passata o la traccia è facilmente "leggibile" col naso, perchè ricorrere all'iniziativa? Non è solo una questione di stile, è una questione di utilitàEmanuele
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Tornando ai p.r. in particolare alle correnti di sangue di cui si trattava in precedenza, cosa mi dite della voce? Non intendo la qualità della voce quanto la quantità della stessa.Emanuele
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io trovo che in quei cani la voce è parecchia ma quasi mai fouri luogo (IN LINEA DI MASSIMA) nel senso che sul sentore cominciano a martellare ma appena svanisce smettono si dare voce prima di riuscire a riannodare, cosa molto importante perchè il cane che da' troppa voce spesso cade nel discorso che continua la voce anche senza sentore(mancanza di equilibrio) deconcentrando e confondendo gli altri membri della mutaCommenta
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Anch'io Cesare ritengo che certamente non difettino di voce, anzi quando la quantità non è quella giusta, il difetto in queste correnti è molto spesso dettato dall'eccesso e quasi mai dalla scarsità. In genere tuttavia credo specialmente per la caccia in muta soggetti di buona voce siano importanti per conservare la coesione.
Parlando di voce in generale e senza voler screditare una corrente di sangue, invece in fatto di prove, credo che qualche colpo di voce in più, in occasione ad esempio dei falli di seguita finisca per essere funzionale ad ottenere un buon risultato, anche se un'attenta valutazione forse dovrebbe portare a considerazioni magari opposte, ma questo è un discorso lungo.Emanuele
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In questa discussione non sono stati citati a mio avviso ingiustamente i cani di Antonio Azzaretti,che pur non essendo un allevatore da grandi numeri, con grande passione e una capacità enorme di lavorare coi cani ha sempre in mano soggetti validissimi per le prove e per la caccia, cani concreti e al tempo stesso spettacolari.
Personalmente poi, e non sono certo il solo, lo considero uno dei migliori canettieri attualmente presenti sul suolo nazionale.Emanuele
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Italiano p.r.
Ho recentemente deciso di provare il segugio italiano p.r. perché mi piacerebbe con una muta di cani iscritti ottenere gli stessi risultati ottenuti con i cani selezionati da almeno 50 anni da papà, dallo zio, dal compagno di caccia e da me.
Ho acquistato il primo cucciolo da un noto allevatore. La genealogia mi sembrava buona, erano presenti campioni: bellezza, riproduttori, lavoro, sociali. Il risultato è stato sufficiente. Il cane ha un aspetto poderoso, eccellente al campionato sociale, è chiara la presenza del francese per voce e movimento. La cerca è sufficiente, diventa buona quando incontra la traccia, buon accostatore, tropp di filo legato alla traccia per la caccia in pianura per scovare con regolarità, risolve solo con il naso, ottimo inseguitore. Non sono riuscito ad amalgamarlo come vorrei con la muta dei cani da carniere, troppo diverso il lavoro, lui più legato alla traccia, gli altri più portati ad accostare immediatamente e a ricercare il covo, basta che percepiscano un poco d'usta per rastrellare il terreno e scovare anche in condizioni proibitive. Lui ama lavorare in gruppo, gli altri più indipendenti anche se coesi, lui dà voce sempre cambiando tono a seconda delle fasi gli altri più pacati quasi muti, ma precisi.
Ho acquistato recentemente un secondo cucciolo femmina di p.r, questa volta da un'amatore e solo cacciatore, proprietario di una decina di soggetti iscritti. Taglia assai più piccola e leggera, voce chiara, movimento agile e veloce. anche qui presenti campioni. La cucciola molto precoce mi soddisfa. Come lavoro si colloca in mezzo tra i primi e il secondo.
Si amalgama bene con entrambe le tipologie di lavoro.
Anzi forse è il maschio che ha tratto maggiori vantaggi dall'uso in coppia.
Voi che siete sicuramente più esperti del sottoscritto in materia, qual'è il modello più corretto di segugio italiano iscritto da sviluppare o a cui tendere il primo, il secondo, il terzo?Commenta
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Io da ''ignorantone'' ti direi la cagnetta, da come l'hai descritta, sembra la mia. L'hai già messa alla prova?
Leggendo i primi post, ho visto che si accennava a segugi del ''centro-sud'', durante una mia conversazione più o meno recente (Si parla di fine ottobre-Novembre) con il cacciatore che mi ha venduto la cagnetta, voleva sapere come lavora, e tutto un pò, nei vari discorsi, insistendo come sempre per i documenti, ho chiesto che origini avesse e mi ha detto che la nonna della mia cagnetta proveniva dall'Abruzzo e mi ha nominato Bellucci e di Stefano, non ricordo su quale dei due mi avesse dato la certezza, qualcuno saprebbe dirmi qualcosa a riguardo?Commenta
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sto cercando anch'io di passare da cani, pur bravi, pur da carniere, a dei segugi italiani veri e propri! Non sarà facile però se si decide non si può stare nel mezzo (ci siamo già...nel mezzo!).
Ora le caratteristiche di voce, comportamento, taglia sono note, si tratta di essere onesti con se stessi e proseguire sulla strada voluta, magari con l'aiuto di persone serie e preparate che ci possano dare indicazioni utili. Certamente è piacevole avere dei cani che "velocemente" (forse perchè da anni battono la stessa zona) cercano, cantando allegramente, la lepre non curandosi troppo dei dettagli ma puntando dove ..presumono sia il covo. Avremo degli ottimi cani da...carne ma un giudice serio li giudicherebbe per quello che sono. In bocca al lupo. ciao.Commenta
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Se vogliamo cani rispondenti allo standard è proprio quello il testo a cui fare riferimento, lo standard morfologico per quanto riguarda l'aspetto esteriore del cane, e lo standard di lavoro per quanto riguarda lo stile e il metodo di lavoro del cane. Ovvio poi che lo standard morfologico ed ancor più quello di lavoro consentano di muoversi all'interno di uno "spazio di manovra". Penso ad esempio allo standard di lavoro, se prendiamo per ipotesi dieci campioni di lavoro, non necessariamente questi avranno lo stesso identico stile di lavoro, ma potranno anche lavorare in modo diverso, a maggior ragione nel caso del segugio, per tutta una serie di motivi (implicazioni del terreno, complessità del lavoro svolto, diverse modalità di impiego ecc ecc)Emanuele
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ciao a tutto il forum, forse qualcuno di voi può aiutarmi, sto cercando di sapere se qualche allevatore anche amatoriale sta continuando a portare avanti una linea di sangue più o meno in purezza certificata di un vecchio allevatore, dalle mie ricerche credo sia deceduto, il sig Raviola Giovanni di Asti se non sbaglio con affisso "vallenzani".Cordiali saluti.Commenta
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Ricordo che Mario Mazzalupi in occasione dell'articolo che dedicai a lui, mi raccontò di aver acquistato una femmina, Nuria, proveniente se non erro proprio dall'allevamento da te citato. Ricordo che poi fece coprire Nuria con Alpi di San Gallo. Parliamo però degli anni 60.Emanuele
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