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  • cristianmeloni
    ⭐⭐
    • Aug 2010
    • 486
    • Sadali, Sardegna
    • Setter Inglese

    #166
    E si caro Fongaro, è la selvagina vera il miglior dresseur e che mette in evidenza le doti del cane!

    Ieri sera ho visto in tele un filmato dei campionati europei setter, ho visto un solo setter fare un meraviglioso accertamento con risalita sul vento; tra l'altro era il setter del nostro Fabio Garanzini.
    Il filmato non era molto illustrativo ma ho visto solo setter che volavano lungo linee predisegnate
    con qualche rara ferma,in un mare di starne. Quelle rare ferme erano delle schiacciate improvvise, ferme che nulla avevano con delle prese di punto da setter. Erano solo delle ferme dettate dal terrore di sbagliare e dal ricordo di punizioni esemplari. adolfo

    In linea anche con Adolfo Rosetti, è vero questo..... mi auguro che si prendano delle linee di giudizio diverse perchè così facendo si rischia di rovinare una razza.
    Il cane deve a parer mio evidenziarsi da solo per sua natura e per sua psiche senza mai intervenire con addestramenti severi o punizioni esemplari.
    Lasciando al cane la libertà di esprimersi, possiamo identificare il buon soggetto da coltivare.

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    • giovanni terracina
      ⭐⭐
      • Aug 2009
      • 447
      • roma
      • setter inglese

      #167
      Originariamente inviato da fongaros
      Un giorno mi domandarono chi fosse, secondo me, il miglior dresseur sul mercato. Risposi senza dubitare "La vera selvaggina".
      si ma dimentichi la buona discendenza
      giovanni
      l'unica cosa che mi meraviglia sono quelli che si meravigliano[;)] GT

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      • adolfo rosetti
        ⭐⭐
        • Mar 2010
        • 506
        • roma
        • setter inglesi

        #168
        Caro Luca, ma io con quelle domande facevo dell'ironia e poi diciamo le stesse cose o almeno le pensiamo.
        Concordo con Aldo e con Fongaros: la selvaggina è il miglior dresseur, almeno per i cani-cacciatori come l'intendiamo noi.
        Paolo di selvaggina q

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        • setterman quasi braccoman

          #169
          Sicuramente la selvaggina è la miglior medicina per i cani da caccia, la selvaggina la morfologia lo stile di razza sono tutti ingredienti per un buon cane ma anche l'addestrabilità è un ingrediente importante, la maggior parte cani a briglie sciolte sono ottimi soggetti ma poi quando si inizia a metterle le briglie non assimilano l'addestramento e si spengono e, questo è anche una caratteristica del carattere.
          La selezione per essere chiamata tale deve comprendere ogni aspetto ed ogni ingrediente, una delle difficoltà maggiori per il cane agonista è proprio assimilare l'addestramento.

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          • adolfo rosetti
            ⭐⭐
            • Mar 2010
            • 506
            • roma
            • setter inglesi

            #170
            Continuo Il computer mi ha fatto uno scherzo:
            Paolo, di selvaggina, quella vera ce ne vuole abbastanza non in maniera esagerata ma ce ne vuole. Ho fatto una esperienza nuova con la mia ultima cagna, Lola che di indole è una grande cacciatrice ma ribelle. Le ho fatto vedere solo selvaggina vera, con continui viaggi all'estero ma sopratutto in Italia dove ancora se ne trova e finalmente, mi pare di vedere la luce, anche se ancora non chiarissima. Non so se riuscirò completamente nel mio intento ma che sarebbe successo se le avessi fatto incontrare solo surrogati? Il crac era assicurato.adolfo

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            • fongaros
              ⭐⭐⭐
              • Oct 2008
              • 6847
              • Verona
              • Setter Inglese Pointer Inglese

              #171
              Originariamente inviato da setterman
              Sicuramente la selvaggina è la miglior medicina per i cani da caccia, la selvaggina la morfologia lo stile di razza sono tutti ingredienti per un buon cane ma anche l'addestrabilità è un ingrediente importante, la maggior parte cani a briglie sciolte sono ottimi soggetti ma poi quando si inizia a metterle le briglie non assimilano l'addestramento e si spengono e, questo è anche una caratteristica del carattere.
              La selezione per essere chiamata tale deve comprendere ogni aspetto ed ogni ingrediente, una delle difficoltà maggiori per il cane agonista è proprio assimilare l'addestramento.
              Ormai siamo palesemente OT...
              Umberto,
              credo che con tempo e selvaggina si possa testare qualsiasi cane senza ricorrere a fruste (per l'addestramento) od affissi di spessore (ove attingere). Per la cernita dei cani bastano quelli: se il cane impara dai prori errori... E se no è uno "scarto". Al conduttore rimane aprire il moschettone, il cronometro e poi chiudere il moschettone. L'osservazione farà il resoconto. Vedo in addestramento tanti che si arrabbiano, che tentano di precorrere i tempi quando il cane, sia per esperienza, età o testa, non ci arriva. Se tali sganciassero e si sedessero su un masso a meditare, il cane farebbe, a tempo debito il resto da solo. E sono convinto che molti più setter filerebbero nel vento, accerterebbero perché concesso, mostrando quella leggiadria, quel colpo di ubriacatezza che mi fa venire i brividi e che al setter è stata rubata dalla geometria del percorso. Il percorso è un artefizio che al cane naturale non si può chiedere come il fermo al frullo e che, nei cani "intelligenti", vien da sé con gl'innumerevoli incontri. Lo chiamo "artefizio" proprio perché ingiudicabile dall'uomo e dai suoi sensi: come facciamo a dire che un cane che taglia un campo lo fa perché scemo fino a che non si palesa della selvaggina dietro di lui? Come possiamo giudicare il suo olfatto a prescindere? Non penso essere l'unico ad aver visto cani che attraversano un campo per andare a punto sicuro. E sullo stesso campo, nei turni succesivi, nessun incontro. Fortuna? casualità? Ma anche fosse, non si dovrebbe sempre giudicare dalla parte del cane? Si può pretendere il percorso ancor prima di chiedere al cane di usare il proprio cervello? Molti dicono che una o due stagioni di caccia servono a preparare il soggetto al dressaggio. Io, invece, mi domando: "Ma è possibile far cacciare il cane col proprio cervello e, quando imparato a farlo bene con redditività, obbligarlo a far tutt'altro conto volontà ed esperienza? Non è che per caso non ci fidiamo dei cani e del loro olfatto e testa?". Scusa, ma un concetto ha tirato l'altro.

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              • lietuva
                ⭐⭐⭐
                • Dec 2007
                • 1946
                • vilnius

                #172
                Originariamente inviato da adolfo rosetti
                ...
                Ieri sera ho visto in tele un filmato dei campionati europei setter, ho visto un solo setter fare un meraviglioso accertamento con risalita sul vento; tra l'altro era il setter del nostro Fabio Garanzini.
                Il filmato non era molto illustrativo ma ho visto solo setter che volavano lungo linee predisegnate
                con qualche rara ferma,in un mare di starne. Quelle rare ferme erano delle schiacciate improvvise, ferme che nulla avevano con delle prese di punto da setter. Erano solo delle ferme dettate dal terrore di sbagliare e dal ricordo di punizioni esemplari. adolfo
                Adolfo,
                tra noi ci sono state anche telefonate abbastanza animate, quasi al limite di mandarsi a f.....o.
                Stavolta devo dire pubblicamente che hai centrato un aspetto che ha tanti e' sfuggito, volutamente o no, non spetta a me dirlo.
                Milano e' quello che avete visto, nonostante i suoi 7 anni, un ritiro dall'attivita' agonistica avvenuto 2 anni e oltre, con il riscontro di un calcolo presente nella vescica di dimensioni importanti.
                Cio' nonostante, quasi quotidianamente mi trovo gente che criticano il cane, lo deridono e con esso o prima di esso il sottoscritto.
                Piu' di una volta ebbi a dire con il cuore in mano e lo ribadisco che auguro a tutti i cinofili veri di avere un cane come Milano.
                Forse abbiamo sbagliato qualcosa, forse io per primo, dovevo essere piu' accondiscendente, piu' servile, piu' silente e far finta di nulla di fronte alle ingiustizie cinofile non solo subite dal mio cane, forse dovevo ignorare certe persone, far come si dice, buon viso a cattiva sorte, ma io non sono cosi. Non ho mai fatto lo zerbino e mai saro' il porta borse di nessuno.
                Vado avanti con il mio orgoglio e con i miei cani, un grazie ancora Adolfo e uno particolare a Milano che e' un grande trialer: avidita', qualita' e grande incontrista.
                File allegati
                Dalla Lituania un saluto a tutti!

                fabio garanzini

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                • Paolo Cioli

                  #173
                  Originariamente inviato da adolfo rosetti
                  Continuo Il computer mi ha fatto uno scherzo:
                  Paolo, di selvaggina, quella vera ce ne vuole abbastanza non in maniera esagerata ma ce ne vuole. Ho fatto una esperienza nuova con la mia ultima cagna, Lola che di indole è una grande cacciatrice ma ribelle. Le ho fatto vedere solo selvaggina vera, con continui viaggi all'estero ma sopratutto in Italia dove ancora se ne trova e finalmente, mi pare di vedere la luce, anche se ancora non chiarissima. Non so se riuscirò completamente nel mio intento ma che sarebbe successo se le avessi fatto incontrare solo surrogati? Il crac era assicurato.adolfo
                  Caro adolfo la selvaggina autentica fa miracoli, lo so anch'io. Ma non pratico molto l'Estero, un po', come tu sai, perchè sono territoriale, un po' perchè non credo alle grandi abbuffate seguite da lunghi digiuni. Il cucciolone deve temprarsi e capire che il selvetico va sofferto, guadagnato. A volte servano anche uscite a vuoto: ti danno la misura della vera avidità del puledro. Ma il cane deve uscire almeno 4 volte a settimana, tutto l'anno.
                  Qualcuno ha l'impressione che chi si erge a paladino della caccia, lo faccia più per convenienza che per convinzione. Me lo suggeriva un noto dresseur :" Sa chi sono i nostri più acerrimi detrattori ( dei dresseur) ? I titolari di agenzie venatorie estere, e compari d'affari !!".
                  Mi ha lasciato qualche perplessità; se è così , io, pur smaliziatissimo, non l'avrei mai immaginato.

                  Paolo Cioli
                  Ultima modifica Ospite; 18-04-11, 15:02.

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                  • Paolo Cioli

                    #174
                    Leggo alcuni post e una sorta di un'angoscia mi avvolge, come una camicia di Nesso. Tutti quelli che hanno a temi la cinotecnica in senso lato, dalla morfologia funzionale, alle tecniche di addestramento, alla caccia si caccia no, vengono liquidati in fretta , e si ha l'impressione che leggendoli , molti forumisti , trattengano a stento lo sbadiglio. Vanno molto meglio ii temi di gossip, malevoli, biechi, lancinianti, autocelebrativi , denigrativi dei successi altrui: spesso vigliaccotti. Quadretti da " capponi Manzoniani".
                    Se l'indice di gradimento di un tema ( non amo i neologismi anglofili) è espressione della mentalità dei forumisti c'è da sentirsi cadere le braccia; e non solo !

                    Paolo Cioli
                    Ultima modifica Ospite; 19-04-11, 09:09.

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                    • Francesco Petrella
                      ⭐⭐⭐
                      • Oct 2006
                      • 4883
                      • L'Aquila, Abruzzo.
                      • Setter inglese

                      #175
                      Paolo aimè, come darti torto. Mi chiedo sempre più spesso da dive esca questa voglia di polemica nei cinofili italiani, possibile che non si capisca la ricchezza che c'è nell'altro, la cinofilia è fatta di cani in mano a persone diverse, possibile che non si riesca a capire la fortuna che c'è quando in mano a qualcuno c'è un grande cane?????
                      Posta alla beccaccia?
                      No grazie, roba da sfigati

                      Francesco Petrella
                      www.scolopax.it

                      www.scolopaxrusticola.com

                      sigpic



                      We te ne
                      nee te sa
                      (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

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                      • Paolo Cioli

                        #176
                        Originariamente inviato da Francesco Petrella
                        Paolo aimè, come darti torto. Mi chiedo sempre più spesso da dive esca questa voglia di polemica nei cinofili italiani, possibile che non si capisca la ricchezza che c'è nell'altro, la cinofilia è fatta di cani in mano a persone diverse, possibile che non si riesca a capire la fortuna che c'è quando in mano a qualcuno c'è un grande cane?????
                        Hai detto cose verissime, perfino poetiche. Ma la cinofilia sembra essere indivisibile dalla Società odierna, dominata dall'unico valore del dio mercato, del successo "A QUALSIASI COSTO".
                        O si vince o si perde. Ma se si perde, non è che si è solo perso: semplicemente non si esiste.
                        Il cane, il gran cane, diventa semplicemente un mezzo di successo, come l'azienda, il talento, l'intuizione, l'assenza di scrupoli. Non più intimità bucolica, nè sogno infantile, nè passione da tenere custodita e coltivare nell'armariolo cordis.
                        Paolo Cioli
                        Ultima modifica Ospite; 19-04-11, 14:15.

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                        • lietuva
                          ⭐⭐⭐
                          • Dec 2007
                          • 1946
                          • vilnius

                          #177
                          Paolo e Francesco,
                          capisco il vostro stato d'animo. Ma, come ovunque, non possiamo certo omologarci.
                          Le diversita' sono una ricchezza sempre che queste siano costruttive e sensate.
                          Cio' nonostante, la cinofilia moderna ha perso un grandissimo valore l'umilta', ma forse la causa e' della societa' che va cosi.
                          Ormai la cinofilia e' lobbyzzata, e chi rimane da solo e' sconfitto.
                          Io, finche' avro' argomenti d'apportare alle discussioni e materiale da far vedere, partecipero', la cinofilia e' per me una prima scelta di vita, fatta come posso e con quello che posseggo, ma tale e'.
                          La cinofilia e' oggi giorno formata da persone che vengono spesso messe in pagine patinate, ma poi, durante le prove di Nijs si avvicinano al sottoscritto chiedendo di poter fare insieme qualcosa per l'anno 2011, del tipo t'intestiamo i cani e corriamo per la Lituania, che andasse a farsi fottere l'italia e via di questo passo.
                          Queste persone per assurdo sono soggetti citati da molti forumisti, come se fossero i loro migliori amici i modelli di cinofili da seguire.
                          Allora rifletto e penso che queste persone, siano persone che poco centrano con la cinofilia.
                          Per assurdo comprendo e rispetto di piu' quel ragazzo che chiede se meglio comprare un cane con pedegree o senza, piuttosto che ascoltare e leggere righe piene di niente, scritte da costoro.
                          Prendiamone atto e discutiamone.
                          Poi se la dici rossa e' meglio bianca, oppure al contrario, comunque la dici e comunque la fai, sbagli.
                          Dalla Lituania un saluto a tutti!

                          fabio garanzini

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #178
                            Basta viverla a modo proprio la cinofilia, nessuno è obbligato a competere .
                            lucio

                            Commenta

                            • lietuva
                              ⭐⭐⭐
                              • Dec 2007
                              • 1946
                              • vilnius

                              #179
                              Originariamente inviato da Lucio Marzano
                              Basta viverla a modo proprio la cinofilia, nessuno è obbligato a competere .
                              Certo Lucio,
                              fin che si scherza va bene, ma mai io parlo di competizione, parlo di confronto.
                              Difficilmente parlo di gara, preferisco parlare di prova.
                              Dalla Lituania un saluto a tutti!

                              fabio garanzini

                              Commenta

                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #180
                                E' inutile negare che dovunque vi è una classifica , per forza di cose vi èanche competizione. Se lo spirito competitivo è sano, volto a presentare il miglior soggetto, puo' essere un incentivo se invece diventa solo il desiderio di mettersi in mostra personalmente allora è deleterio.
                                La cinofilia dovrebbe avere i cani come protagonisti, non gli uomini !
                                lucio

                                Commenta

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