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I cani che dopo 2 ore di caccia hanno un calo fisico e di attenzione , li regalo a qualche amico meno esigente, anche perchè cresco minimo una quindicina di cuccioli l'anno e li incomincio a regalare già da 6 mesi in poi ,appena i cani mi mostrano la passione che posseggono.
Le faccio presente che dalla provincia di Caserta per andare sui luoghi di caccia che frequento in provincia di Potenza, impiego circa 2 ore di macchina e non posso permettermi di avere dei cani che durano 2 ore di caccia.
Saluti,
Ultimo francini's.
Come la capisco... anch'io non caccio proprio dietro a casa e di strada in macchina me ne devo fare un bel po', quindi certi "lussi", come nel suo caso, non me li posso affatto permettere.
Comunque nel mio precedente intervento non ho mai parlato di cani che fanno 2 ore e poi si sciolgono come la neve al sole, bensì mi chiedevo in che modo potessero cacciare in stile di razza alcuni soggetti per 9-10 ore!
Quindi non si parla né di 2 ore, né di mezza giornata ma di "turni" parecchio più lunghi
Originariamente inviato da Ultimo Francini's
Sicuramente il pomeriggio i cani scendono di tono, ma non mi sono mai trovato con un cane tra le gambe
Attenzione, non ho mai parlato di cani tra le gambe ma di soggetti che TROTTERELLANO A TIRO DI SCHIOPPO.
Poi dipende uno cosa intende per calo di tono e cosa pretende dai propri cani.
Puoi avere anche il miglior cane del circondario, ma se non ha fatto risultati, difficilmente ti sarà richiesto per le monte. Bernardo Monti
Caro Bernardo, permettimi di non essere completamente d'accordo con te. Spesso, allevatori anche di spessore ( e credo Nencini possa confermarlo), quando possono ricorrono all'utilizzo di soggetti che sono in mano a semplici cacciatori.
Capiamo benissimo che, "individuare" un cane che corre ( e per corre non intendo ovviamente in G.C., ma in tutte le prove possibili, in primis le specialistiche) è molto più facile che scoprirne uno in un paesino della Basilicata che il cacciatore usa la domenica per tre , quattro ore.
E' accaduto più spesso di quanto non si creda che, anche allevatori orientati sulla frequenza della ricerca del cane da grande cerca, abbiano utilizzato soggetti che hanno intravisto anche per un caso fortuito.
Pensa che, qualche altra volta, ed anche qui più spesso di quanto non si creda, è persino accaduto che questi soggetti siano stati acquistati dal cacciatore e siano divenuti degli autentici fuoriclasse.
Ti faccio l'esempio del Pitta che portava Testa, acquistato a quattro anni e mezzo, ma ho notizia certa persino di cani acquistati da cacciatori ( anche all'estero) e ... ritargati made in Italy. Potrei riferirti del Sultan del mio amico Bruno Viva, un setterino che tutti vorremmo avere, ma che nessuno conosce perchè Bruno è...Bruno. Potrei ricordare l'Arno di Valdidige, del quale da ragazzino guardavo per ore quella famosa foto in bianco e nero, in ferma e con lo sguardo verso...di me. Di Arno, ma potrei sbagliare e chiedo conferme, si disse e scrisse di origini incerte.
In tutti i casi citati però, caro Bernardo, dietro quei cani c'è sempre una grandissima genealogia. Non è raro infatti scoprire che l'appassionato farmacista del paese comprò, ai tempi quando i cani "non si compravano", un figlio di Lucanie Gaio. Questi fu accoppiato con la cagnina del parente del veterinario venuto in vacanza nel Salento ed i cuccioli regalati agli amici cacciatori locali. Potei così innamorarmi del cane da ferma guardando strabiliato Diana ( vedi? Si chiamava semplicemente Diana), che fu regalata dal Veterinario al Massaro Peppino. Era tanti anni addietro, ed il "contatto miracoloso" era una eccezione. Ora invece, in tempi di "contatti veloci", tutto è più semplice. Qundi, se in un bosco, ti dovesse passare vicino un pointer con campano e che lo suona come un violino, fatti venire il dubbio che possa essere figlio o forse, meglio ancora, nipote di Milord di Groppo. E' possibilissimo. Per questo ogni tanto accade che, adocchiato dall'allevatore appassionato, di quel cane venga chiesta una monta. E, come nel caso del mio Igor,figlio di un setter montanaro ( Lupin dello Zorino) e di una figlia del Bigjim, salta fuori il trialer.
Quindi, caro Bernardo, non credo che chi alleva non sia disposto ad utilizzare il "soggetto nascosto", molto semplicemente invece non ha modo di utilizzarlo inquanto tale.
Saluti, Giovanni.
P.S.: Ovviamente converremo sul fatto che chi ha da coprire la sua setterina, il cane, in prova o non in prova, lo vuole vedere all'opera. E' anche accaduto che qualcuno si sia fidato degli sperticati elogi e degli inni suonati da chi li sa suonare, ma nella maggior parte dei casi il cinofilo accorto non si accontenterà mai di sentirsela raccontare. Perchè, sennò, con noi cacciatori che abbiamo sempre il miglior cane del mondo, sarebbe il mondo dello... scopa tu che scopo anch'io. O no!?
Spesso, allevatori anche di spessore ( e credo Nencini possa confermarlo), quando possono ricorrono all'utilizzo di soggetti che sono in mano a semplici cacciatori.
Capiamo benissimo che, "individuare" un cane che corre ( e per corre non intendo ovviamente in G.C., ma in tutte le prove possibili, in primis le specialistiche) è molto più facile che scoprirne uno in un paesino della Basilicata che il cacciatore usa la domenica per tre , quattro ore.
E' accaduto più spesso di quanto non si creda che, anche allevatori orientati sulla frequenza della ricerca del cane da grande cerca, abbiano utilizzato soggetti che hanno intravisto anche per un caso fortuito.
Saluti, Giovanni.
Giovà, sei troppo forte, ma non devi raccontare sempre tutto....[fiuu] Ci devono essere sempre in giro le ciofeche si si vuole valutare bene il poco che rimane.[giggle]
---------- Messaggio inserito alle 11:39 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:34 AM ----------
Originariamente inviato da nencini's
Personalmente ritengo che...
Claudio, che ti devo dire??? Quello che hai scritto dovrebbe essere scontato, uno dei pilastri del pensiero comune (ne abbiamo discusso a quattrocchi troppe volte da esserne stufi). Ma tant'è...
Come mi hai scritto giorni fa... ASPETTIAMO LA NEVEEE che è meglio!
Giovà, sei troppo forte, ma non devi raccontare sempre tutto....[fiuu] Ci devono essere sempre in giro le ciofeche si si vuole valutare bene il poco che rimane.[giggle]
---------- Messaggio inserito alle 11:39 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:34 AM ----------
Rieccolo qui il Dottore. Finite le vacanze?
---------- Messaggio inserito alle 12:32 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:30 PM ----------
Originariamente inviato da giovanni
Son contento del "batter tasto" di Fongaros. Mi auguro che l'assenza sia stata semplicemente legata "all'inseguire" code frangiate.
Compare, in agosto e con quaranta gradi c'è poco da inseguir frange. Il nostro è della serie che le ferie le fa nel periodo dei Vip, mica come noi nelle nebbiose e piovose giornate d'autunno.
Ciao, Giovanni.
Ai 2 Giovanni rispondo che un po' di code (frangiate e non, basta siano inglesi) non guastano mai e risollevano almeno lo spirito, anche se gli acciacchi permangono. Sperando, per ora, una risoluzione a breve-medio termine: sono ancora sotto esami, ma più di rivoltare un calzino non so cosa vogliano farmi. Oramai mi manca solo la mappatura genetica e poi, se volete, qualche monta la regalo volentieri...
[QUOTE=giovannirusso;644540]Caro Bernardo, permettimi di non essere completamente d'accordo con te. Spesso, allevatori anche di spessore ( e credo Nencini possa confermarlo), quando possono ricorrono all'utilizzo di soggetti che sono in mano a semplici cacciatori. Certamente, Le confermo l'utilizzo frequente di soggetti provenienti dalla caccia ,del mio "team" di amici a cui affido soggetti ritenuti importanti ,e dei quali ritengo necessario fare una valutazione sincera delle loro QUALITA' ISTINTIVE anche per fini riproduttivi. In effetti posso dirle che il loro prodotto medio (prole) è di alto livello.Tendenzialmente il livello si abbassa quando vengono utilizzati in modo improprio soggetti ritenuti riproduttori ideali suo malgrado abbiano generato dieci campioni e una miriade di incapaci.Pertanto per quello che mi riguarda ritengo sia impossibile una seria selezione zootecnica prescindendo dall'apporto dei setter"cacciatori." Cordiamente Nencini's
Mi chiedevo in che modo potessero cacciare in stile di razza alcuni soggetti per 9-10 ore!
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Chiedo scusa se mi sono divulgato molto, ma ho detto un po’ di cose per farle capire che sta parlando con un appassionato come lei che va a caccia con sacrificio e non come persone che conosco, che ammazzano le Beccacce alla posta e poi vanno la sera fuori ai circoli di cacciatori a girare i film.
Saluti,
Ultimo Francini's.
Credo che state confondendo il grande cane da caccia col trialer. Quest'ultimo fa solo le prove a g.c. e basta. Secondo me, nelle storia del setter in Italia, saranno stati pochissimi i trialer che passavano dalle prove a g.c. alle note inferiori e, soprettutto alla caccia. Uno io l'ho visto ed è Ragano; l'ho visto in prova a "la selva" (Altamura) , in allenamento e nel bosco a beccacce. Bruno mi diceva che il padre, Orfeo, il giorno prima cacciava le coturnici e il giorno dopo lo presentava in prova senza probblemi. Gli altri trialer, cam, ben, criss, raton, ecc. non mi hanno impressionato se non per lo stile e l'andatura: cosa vuoi vedere di più in una prova?
Saluti
Caro Bernardo, permettimi di non essere completamente d'accordo con te. Spesso, allevatori anche di spessore ( e credo Nencini possa confermarlo), quando possono ricorrono all'utilizzo di soggetti che sono in mano a semplici cacciatori. Certamente, Le confermo l'utilizzo frequente di soggetti provenienti dalla caccia ,del mio "team" di amici a cui affido soggetti ritenuti importanti ,e dei quali ritengo necessario fare una valutazione sincera delle loro QUALITA' ISTINTIVE anche per fini riproduttivi. In effetti posso dirle che il loro prodotto medio (prole) è di alto livello.Tendenzialmente il livello si abbassa quando vengono utilizzati in modo improprio soggetti ritenuti riproduttori ideali suo malgrado abbiano generato dieci campioni e una miriade di incapaci.Pertanto per quello che mi riguarda ritengo sia impossibile una seria selezione zootecnica prescindendo dall'apporto dei setter"cacciatori." Cordiamente Nencini's
Io non allevo ( una cucciolata all'anno non credo significhi allevare ed ancor meno selezionare), ma credo non possa essere che come ha detto lei, sopratutto in ordine ai "riproduttori ideali" che qualche volta sono anche addirittura "riproduttori inventati" o, forse meglio, "immaginati".
la saluto ringraziando, Giovanni Russo.
---------- Messaggio inserito alle 08:15 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:11 PM ----------
Originariamente inviato da fongaros
. Oramai mi manca solo la mappatura genetica e poi, se volete, qualche monta la regalo volentieri...
Ovviamente dopo un minimo di esame della ..."coprenda", e non come i poveri campioni che devono coprire qualunque rospaccio giri la coda.
Ciao, Giovanni.
piu' seguo questa discussione e piu' mi convinco che il trialer lo conoscano in pochi.
e' un bene per le loro coronarie.
buona apertura a tutti.
caro Enrico, e io che t'ho detto!?
Pensa che avevo semplicemente invitato tutti gli amici Forumisti che ne avessero visto uno all'opera sulle starne di indicarcelo.
Salvo i NOTI, risposte ZERO.
Come Abbondanza, la Tata del mio amico Tommaso che ha settantacinque anni e non sa leggere. Da sempre però compra settimanalmente due o tre riviste di gossip. Attraverso le figure, che memorizza perfettamente, Abbondanza ricostruisce le storie delle corna d'Italia, semplicemente...immaginandosele.
E te dovresti sentire i commenti che fa.
Ciao, Giovanni.
Buongiorno a tutti, mi presento, mi chiamo Francesco, caccio in forma vagante senza cane (ho avuto in passato pointer di estrazione e discendenza trialer,...
Buongiorno a tutti, forse non è il forum adatto ( sarebbe meglio quello per gli inglesi) ma vorrei sottoporre la mia domanda ad una platea vasta e non...
Carissimi tutti, è sempre un piacere quando il forum ha l'occasione di offrire un contributo culturale.
Questa opportunità , oggi, ce la da l'autore di un libro che ci riguarda in maniera particolare perchè , oltre a raccontare la storia di un Campione del Tiro italiano di cui pochi conoscono e ne ricordano le imprese, ci regala la visione di uomo che con le armi viveva , sia come sportivo sia nei momenti di libertà dai suoi impegni agonistici , cioè a caccia.
Lascio...
17-01-25, 18:48
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