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Io invece sono andato a visitare dove lo fabbricano, dato che sono poche centinaia di chilometri. Ho visto scaricare pesce intero e non il solito privo dei filetti come molte volte purtoppo succede (tu Ross sai quanto taluni produttori, con le spalle coperte dalla vigente legislazione, prendono per i fondelli gli acquirenti dichiarando "pesce X%" e che poi sono realmente frattaglie, lische e teste). Quel giorno lì producevano un lotto di mangime a base di pesce e riso. Mi sono fatto spiegare in una mattinata tutto (ma proprio tutto) dagli alimentaristi Dogbauer ed ho visto la documentazione d'entrata (si chiama accettazione delle materie prime secondo il capitolato d'acquisto) dei prodotti da mettere in lavorazione secondo le norme ISO 9001:2000 : utilizzo esclusivo di carni provenienti da animali sani e destinati al consumo alimentare, esenti da OGM, ormoni, antibiotici e farmaci. Usano solo ingredienti naturali senza aggiunta di coloranti e conservanti chimici. In effetti il colore di taluni prodotti non è praticamente mai lo stesso (chi lo usa lo sa). Effettuano controlli e campionamenti continui lungo tutta la filiera per eseguire tracciabilità e rintracciabilità di tutti i lotti (solo le ditte ISO lo fanno).
Sul prezzo di cessione devo dare ragione a Ross. Per togliersi il dubbio sul vero prezzo bisogna contattarli almeno via tel perché quello sul sito è un prezzo di "vetrina" (legge di mercato). Ed invece è inferiore, sia per 1 sacco che per certi quantitativi (almeno una decina di sacchi come prendo io) le trattative sono private e la maggior parte delle volte di persona (viene a trovarti il responsabile vendite per trattare). Ecco spiegato il dubbio.
Per ultimo, confermo senza nessuna vergogna o remora di sorta che il mais è in prima voce solo nei prodotti "Dinner" e "Vitality", mangimi indirizzati ai cani da lavoro. In tutti gli altri prodotti della linea è in quarta e quinta voce (la prima è sempre la carne/pesce destinanta ad uso alimentare). Purtroppo, alla lunga e ribadisco "alla lunga", il mais si è rivelato l'unica fonte importante ed indispensabile per il sostentamento energetico di cani sottoposti a sforzo fisico prolungato. Sono tutto orecchie per chi mi sapesse consigliare un secco che, senza mais, riesca a sostenere i cani da lavoro. E non parlo del cane da divano, della corsetta e della pisciatina al parco. Parlo di almeno 4/5 ore di caccia vera, 3 volte la settimana e con cani che corrono concentrati nella cerca e non trotterellano annusando qua e là: per quelli bastano i rimasugli della cucina. In mangimistica una formula senza mais (per i cani da lavoro) arricchirebbe chi la scopre!
Penso così di aver apportato ulteriori chiarimenti sulla mia scelta.
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