Il sottoscritto appartiene alla categoria di coloro che sono cresciuti a pane e DN, in periodi di magra solo a DN.
Quindi, con un po di nostalgia per questa polvere (e per il periodo che essa, per me, ha rappresentato) scrivo al fine di capire quanto essa ha permeato lo spirito di noi cacciatori.[:-bunny]
Dalle mie parti, fin dal dopoguerra, la DN è sempre stata ritenuta polvere d'eccellenza ed utilizzata per cartucce di pregio.
Tale polvere non veniva utilizzata da sola, ma con balestiti ed altre polveri di provenienza bellica che abbondavano subito dopo la guerra.
Le polveri militari provenivano dalle più svariate munizioni (cannoni, mitraglie ecc.) ed in funzione della loro forma e colore era stato dato un nome (indipendentemente dal nome vero) che le individuava (semolino, pisella, corallina, punti d'apis ecc.).
L'abbinamento della DN con le altre polveri già citate, avveniva con il metodo della "civa" (petardetto), ossia, veniva prima dosata la "civa" in quantità minima (0,10-0,25 gr.) ed a seguire la dose giusta di DN, in bossoli rigorosamente di cartone Giallo Cane, Superfiocchi DN, Leon Beaux Martignoni ecc. con isolatore, c 11-15 e borra telata.
Questo abbinamento, come già detto, veniva utilizzata con eccellenti risultati, in una caccia tradizionale che si faceva dalle nostre parti e nella provincia di Messina nel mese di maggio, utilizzando piombo grosso e zerato (dal n. 3 al 6/0).
Conservando bene quei ricordi, continuo ad utilizzare tale propellente (recuperato da vecchi amici cacciatori), in cartucce di pregio con risultati eccellenti (beccacce, colombacci) e mi piacerebbe sapere quanti ancora continuano ad utilizzarla e che cosa ha rappresentato.
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