Da un fodero tira fuori un fucilino stupendo, che in precedenza avevo visto una sola altra volta circa una dozzina di anni fa. Si trattava di una doppiettina "Aguirre y Aranzabal" cal. 36, bascula tartarugata, cartelle corte, calcio all'inglese, bigrillo, calciolo ricavato direttamente sul legno del calcio zigrinato, linea estremamente elegante grazie alla bascula snellissima sicuramente dedicata al calibro, canne demibloc.
Smonto l'astina e leggo i punzoni di foratura e strozzatura: canne forate entrambe a 10,5 mm con volata di 10,1 e 9,9 mm (4/10 e 6/10 mm). L'aspetto esteriore non era dei migliori, il fucile è stato trascurato per chissà quanti anni, ma comunque nulla che una "rinfrescata" generale non potesse rimettere a nuovo.
Chiedo se l'arma è in vendita e l'amico armiere mi risponde di no, ma che se comunque fossi interessato avrebbe potuto far presente la mia offerta al proprietario.
A questo punto mancava la prova del nove, apro le canne e guardo in controluce... Ahia! Le canne mi sembrano camolate, non profondamente, ma comunque intaccate. L'amico mi dice che è solo questione di pulizia e allora di corsa al banco da lavoro e giù di olio e scovolo... Niente da fare, tolto lo sporco i segni di corrosione nell'acciaio rimangono, peccato!
Le cannine della doppietta, piuttosto lunghe, 76 cm o giù di lì, credo fossero non cromate e chi l'ha adoperata non le ha dedicato le cure che meritava.
Non vi descrivo il mio dispiacere, per me un punto di ruggine su un fucile è un sacrilegio. Su un gingillo di quel tipo, non ne parliamo neppure. E non vi nascondo che se fosse stato integro un'offerta l'avrei fatta eccome!
Qualcuno di voi ha mai posseduto o visto fucilini del genere e può darmi qualche informazione in merito?
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