a prescindere dalle documentate argomentazioni degli esperti
Bruno , Nando e Luison, suffragate dalla pregevole pubblicazione del Giudice Mori sullo specifico argomento, il mio pensiero si rispecchia esattamente in quanto vai affermando.
Quando incontri il cosiddetto "imbecille vagante"che ti contesta la presunta infrazione, la conseguente denuncia all'A.G. avrà il suo corso a prescindere dalle tue giustificazioni, costituirà "pendenza penale" fino alla celebrazione del processo che, con i tempi attuali delle procedure giudiziarie, andrà alle "calende greche".
Nel frattempo, l'Ufficio Armi della Questura, all'atto del rinnovo del porto d'armi, se non prima, sospenderà la richiesta in attesa dell'esito della sentenza, così come accaduto recentemente ad un mio amico al quale la Forestale, durante un controllo, ha rilevato che la canna del suo semiautomatico a L.R., con matricola diversa da quella impressa sul castello, non era riportata nella relativa denuncia al seguito del cacciatore.
A nulla è valsa la giustificazione secondo la quale il semiautomatico, all'atto dell'acquisto avvenuto in epoca lontana, era stato regolarmente denunciato all'autorità di P.S. indicando la sola matricola del castello, com'era consuetudine in passato, credo prima dell'evento della Legge 110/ 1975.
Sta di fatto che il suddetto amico ha dovuto rivolgersi ad un legale (profumatamente pagato), in attesa del giudizio, che si svolgerà sicuramente in tempi lunghi, mentre l'Ufficio Armi della Questura ha sospeso il rinnovo del P.A. a causa della pendenza.
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