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  • TYPHOON
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2013
    • 2761
    • Potenza

    #31
    Ho usato le Partition da 200 grani da 8 mm per il cinghiale, adesso non le uso più poiché la parte anteriore si è dimostrata anche troppo morbida. Animali presi normalmente alla spalla vanno giù e basta, soltanto uno, preso al torace con la palla che ha colpito entrambi i polmoni, ha corso per una ventina di metri veloce come una furia prima di crollare, lasciando una traccia di sangue evidentissima. Il tiro al cuore difficilmente è risolutivo nell'immediato, mi è capitato in un'altra occasione con un cinghiale colpito al cuore da una Hornady SP da 270 grani sparata dal .375 H&H, subito dopo il colpo sembrava che non fosse successo nulla, ma a differenza del precedente sopra descritto colpito dall'8x68, non aveva la forza di correre e comunque sanguinava abbastanza da lasciare una traccia molto visibile, pur senza l'espansione della palla. Per sicurezza ho sparato altri due colpi, in totale ha percorso una ventina di metri da punto in cui ha incassato la prima palla.

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    • trikuspide
      ⭐⭐⭐
      • Jan 2019
      • 5795
      • Sicilia

      #32
      Originariamente inviato da bosco64
      Quanti corsi hai fatto ??. Perchè con la tua teoria , da noi il permesso di selecontrollore te lo scordi. [:-golf]
      Teoria?
      [:-clown]
      Quella si che si fa nei corsi...poi in campagna invece...magari la pratica non combacia.



      ---------- Messaggio inserito alle 10:32 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:26 PM ----------

      Non ho detto che se ne vanno se colpiti al cuore cadono ma 10-50 o 100 m più in là ed io mi ero stufato di andarli a cercare la mattina dopo...

      Sta tranquillo se e quando farò il corso risponderò per come i teorici si aspettano da me che io risponda.
      ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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      • Er Mericano
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2022
        • 2024
        • Alabama
        • Labrador

        #33
        Originariamente inviato da bosco64
        Il colpo al cuore / polmoni, non puoi dire che è sbagliato. Che qualcuno non rimanga sul posto è normale, ma da li a dire che se ne vanno tutti ....
        Io non ne ho abbattuti molti, ma non se ne è andato nessuno. E in un caso fortuito, ne ho seccati due. Quello davanti ha fatto 15 metri, quello dietro è caduto dov'era.
        Ps. Al primo corso che ho fatto, il docente era un tipo che ha fatto il coprispalle in Africa per una 20na di anni. Aveva al seguito un disegno di un alce con indicati i punti da colpire da più posizioni. Tutti erano diretti all'area cuore/polmoni. Ha poi chiarito che cervello e colonna vertebrale andavano bene ugualmente, ma che erano più difficili da effetuare.

        ---------- Messaggio inserito alle 09:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:25 PM ----------




        No. ci sono dei disegni con delle aree colorate. Devi scegliere quello giusto, e si tratta dell'area cuore/polmoni.

        ---------- Messaggio inserito alle 09:33 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:31 PM ----------




        Se hai l'orso che ti guarda , il colpo alla spalla ???
        Prima di tutto devo spiegarti che io abito e caccio (da solo) in zone dove la macchia e' fittissima e piena di rovi, dove ci sono anche pendii ripidi, e non ho il beneficio di cani da traccia (qui non usati). Un cervo che corre anche 50 metri dopo essere stato colpito al cuore, certo che morira', ma trovarlo sara' difficile e se lo trovi recuperarlo sara' un inferno. Qui si caccia all'aspetto, da capanni ai margini di radure coltivate con raccolti a perdere che piacciono ai cervi. Se il cervo cade nella radura, puoi tornare al veicolo e caricarlo su di esso. Io uso un verricello nel retro del mio fuoristrada 4x4 della Kubota. Ma se corre nella macchia sono dolori.
        Colpo al cuore? Ti racconto un episodio. Ero a caccia a Kodiak. Una cerva di Sitka Blacktail, una specie abbastanza piccola, esce dal folto, mi vede, e parte in quarta. Le tiro una stoccata e mi pare di averla mancata. Corre via come un fulmine e sparisce nella macchia a cinquanta metri da me. Io mi fumo una sigaretta (a quei temi fumavo, e "una sigaretta" era la mia unita' di tempo). e poi mi avvio verso il punto dove le avevo sparato (.30-06, palla Hornady Interlock da 190 grani--buona anche per gli orsi. Trovo una grande spruzzata di sangue sulla neve, ed una scia di sangue che continua lungo la direzione presa dalla cerva. Dopo una decina di metri trovo... il cuore! Era caduto in terra! Continuo a seguire la scia di sangue, e finalmente trovo la cerva morta, fra i cespugli. La fucilata in corsa l'avevo fatta un po' bassa. La palla le aveva fatto un cratere sullo sterno attraverso il quale avrei potuto infilare ambo i pugni, e dal quale era caduto il cuore. Circa sessanta metri di corsa col cuore completamente staccato dai grossi vasi sanguigni. A Kodiak 60 metri di corsa possono significare la caduta dell'anmale in uno dei tanti precipizi dell'isola. Dove caccio io adesso sessanta metri significano un ritrovamento e recupero di ore, e farsi un sentiero fra i rovi a colpi di machete.
        Un altro episodio, nel Montana. Li' sparavo sempre al cuore. Nelle aperte pianure del Montana anche se un cervo corre cento metri dopo l'impatto lo trovi e ci puoi arrivare con una Jeep (il veicolo che avevo). Sparo ad una grossa cerva mulo che pascolava tranquilla. Le sparo al cuore da trenta metri. La cerva crolla. Poi si rialza e comincia ad andarsene, senza barcollare, senza mostrare di essere ferita. Le sparo di nuovo nel collo, e lei va KO. Quando la sventro sul posto vedo che il cuore, colpito in pieno, e' stato srotolato e ridotto ad una striscia di carnaccia sanguinolenta lunga piu' che larga. Eppure s'era rialzata e se ne stava andando. Ogn animale e' un caso a se' stante. Moltissimi cervi (finora ne ho uccisi una quarantina, forse piu', in tre stati diversi) colpiti al cuore sono caduti sul posto. Altri colpiti nello stesso posto no. Ma tutti, e dico tutti quelli colpiti alla punta della spalla sono caduti esattamente sul posto, senza neanche muovere la coda.

        Se l'orso ti guarda gli spari nel naso. Ma e' preferibile avvicinarlo senza farti scorgere e sparargi nelle spalle, un po' in alto, un paio di palmi sotto la gobba, per spaccargli le spalle e la spina dorsale. Non si vuole sparargli nella testa, se e' possibile, per non rovinare il trofeo. Inoltre il cranio deve essere portato al dipartimento di caccia e pesca, dove verra' esaminato, misurato, bollato e dal quale verra' estratto uno dei denti posteriori per esami vari. Se gli spari in testa puoi fare un casino, visto che in genere gi si spara almeno con un .338 WM, o un .375 H&H.

        Se ti carica sparare alla testa e' aleatorio, perche' mentre corre la testa va su' e giu'. E' meglio sparare al di sopra della testa, in linea con la coda, per colpirlo nella spina dorsale all'altezza delle reni. Questo lo fermera' di certo. Poi magari lo finisci sparandogli nel collo o nel cuore, o dovunque possibile in qualsasi punto mortale. Con animali pericolosi i PH's vogliono che l'animale venga "rotto" dal cliente, cioe' immobilizzato. Ad ucciderlo ci si pensa dopo.

        L'alce di cui il tuo istruttore parlava e' un animale particolare. Gli tiri nel cuore, e spesso rimane in piedi come niente fosse. E continui a sparargli finche' non cade. Ma se vicino ad un fiume, io al cuore non gli tirerei. Se cadono in acqua o attraversano il fiume dopo essere colpiti sono cavolacci tuoi. Un'alce coricata sul fianco nell'acqua bassa e' pressoche' impossibile da fare a pezzi senza sporcare la carne di sabbia e fango. Se hai un veicolo abbastanza potente e se lo puoi portare fino alla preda lo puoi tirare a riva, altrimenti sei nei guai. Io li ho visti, siia nel Montana, la sotto specie "Shiras," piu' piccola che nello Yukon, grossi come un cavallo da carro di birra dell'Oktoberfest tedesco. Non li ho mai cacciati. Mio cognato e mia cognata ne hanno uccisi diversi, in Alaska. Non so se il tuo istruttore abbia mai visto alci in Africa, me ne dubito fortemente. E, a proposito di Africa, si cerca di colpire tutti gli animali pericolosi e duri a morire al sistema nervoso centrale. Un bufalo o un elefante colpiti al cuore possono ancora farti fuori prima di morire. Io non sono mai andato in Africa, purtroppo, ma di filmati ne ho visti tanti, forse troppi...
        Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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        • O' Brigante
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2010
          • 1330
          • Mont Saint Michel

          #34
          Bravissimo, le apofisi.... Mi é capitato di vedere cinghiali con un buco tra il cranio e la colonna correre più veloce di una Ferrari... Io per esperienza ormai ventennale in battuta con animali braccati dai cani quindi il più delle volte tirati in velocità cerco di mirare al torace, appena dietro la spalla ed un po' sotto..... In selezione su animale fermo e con ottica i due unici colpi mortali sono alla colonna ed alla testa.... In battuta uso una 30-06 con fiocchi EPN da 180 grani.... In selezione uno una bolt in calibro 300 winchester magnum con palla norma da 220...
          Poi, se entriamo nel panorama balistico sono talmente tante le cose da dire... Però ecco, grosso modo il penso come detto prima che un animale se ben colpito si blocca anche con un calibro "piccolo"... Ho fatto varie esperienze di caccia al cervo negli Usa, in Massachusetts, all'alce in Canada..... Li la giurisdizione é ben diversa dalla nostra e ti consentono di cacciare a periodi alterni dall'arco al fucile.avamvarica... alla mia prima esperienza con gli alci, mio cugino, italiano trasferito a Boston, cacciatore di professione ha tirato giù un'alce con una freccia ben assestata.. certo, tirata ad una distanza Tra i 20/25 metri, poi ha percorso qualche centinaio di metri, ma parliamo di un animale di 800 kg richiamato fino a pochi metri da te...
          Questo per dire che se un alce viene giù con una freccia ben piazzata, figuriamoci un verrò tirato con una 30-06.... Tutto dipende dalla precisione del tiro ed onestamente io di cinghiali con il cuore fatto a pezzi non li ho mai visti scappare neanche per 2 metri.
          C'è anche da dire che bisogna pensare agli ausiliari quando si é in battuta, ed un colpo piazzato male che consente ad un ginghiale di rifugiarsi nei rovi diventa pericolosissimo per i cani e per il canaio, quindi secondo me più che perdere la testa sulla scelta delle munizioni che resta sempre una cosa importante, é meglio allenarsi sulla precisione nei tiri... Così evitiamo di mettere in pericolo cani e canai, evitiamo di dover percorrere e poi recuperare animali in posti assurdi e per etica venatoria diamo la minor sofferenza alla bestia nera.
          Ultima modifica toperone1; 17-02-22, 05:54.
          Non è passione...... ma stile di vita

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          • bosco64
            ⭐⭐⭐
            • Nov 2011
            • 4539
            • Langhe
            • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

            #35
            Originariamente inviato da Er Mericano
            Prima di tutto devo spiegarti che io abito e caccio (da solo) in zone dove la macchia e' fittissima e piena di rovi, dove ci sono anche pendii ripidi, e non ho il beneficio di cani da traccia (qui non usati). Un cervo che corre anche 50 metri dopo essere stato colpito al cuore, certo che morira', ma trovarlo sara' difficile e se lo trovi recuperarlo sara' un inferno. Qui si caccia all'aspetto, da capanni ai margini di radure coltivate con raccolti a perdere che piacciono ai cervi. Se il cervo cade nella radura, puoi tornare al veicolo e caricarlo su di esso. Io uso un verricello nel retro del mio fuoristrada 4x4 della Kubota. Ma se corre nella macchia sono dolori.
            Colpo al cuore? Ti racconto un episodio. Ero a caccia a Kodiak. Una cerva di Sitka Blacktail, una specie abbastanza piccola, esce dal folto, mi vede, e parte in quarta. Le tiro una stoccata e mi pare di averla mancata. Corre via come un fulmine e sparisce nella macchia a cinquanta metri da me. Io mi fumo una sigaretta (a quei temi fumavo, e "una sigaretta" era la mia unita' di tempo). e poi mi avvio verso il punto dove le avevo sparato (.30-06, palla Hornady Interlock da 190 grani--buona anche per gli orsi. Trovo una grande spruzzata di sangue sulla neve, ed una scia di sangue che continua lungo la direzione presa dalla cerva. Dopo una decina di metri trovo... il cuore! Era caduto in terra! Continuo a seguire la scia di sangue, e finalmente trovo la cerva morta, fra i cespugli. La fucilata in corsa l'avevo fatta un po' bassa. La palla le aveva fatto un cratere sullo sterno attraverso il quale avrei potuto infilare ambo i pugni, e dal quale era caduto il cuore. Circa sessanta metri di corsa col cuore completamente staccato dai grossi vasi sanguigni. A Kodiak 60 metri di corsa possono significare la caduta dell'anmale in uno dei tanti precipizi dell'isola. Dove caccio io adesso sessanta metri significano un ritrovamento e recupero di ore, e farsi un sentiero fra i rovi a colpi di machete.
            Un altro episodio, nel Montana. Li' sparavo sempre al cuore. Nelle aperte pianure del Montana anche se un cervo corre cento metri dopo l'impatto lo trovi e ci puoi arrivare con una Jeep (il veicolo che avevo). Sparo ad una grossa cerva mulo che pascolava tranquilla. Le sparo al cuore da trenta metri. La cerva crolla. Poi si rialza e comincia ad andarsene, senza barcollare, senza mostrare di essere ferita. Le sparo di nuovo nel collo, e lei va KO. Quando la sventro sul posto vedo che il cuore, colpito in pieno, e' stato srotolato e ridotto ad una striscia di carnaccia sanguinolenta lunga piu' che larga. Eppure s'era rialzata e se ne stava andando. Ogn animale e' un caso a se' stante. Moltissimi cervi (finora ne ho uccisi una quarantina, forse piu', in tre stati diversi) colpiti al cuore sono caduti sul posto. Altri colpiti nello stesso posto no. Ma tutti, e dico tutti quelli colpiti alla punta della spalla sono caduti esattamente sul posto, senza neanche muovere la coda.

            Se l'orso ti guarda gli spari nel naso. Ma e' preferibile avvicinarlo senza farti scorgere e sparargi nelle spalle, un po' in alto, un paio di palmi sotto la gobba, per spaccargli le spalle e la spina dorsale. Non si vuole sparargli nella testa, se e' possibile, per non rovinare il trofeo. Inoltre il cranio deve essere portato al dipartimento di caccia e pesca, dove verra' esaminato, misurato, bollato e dal quale verra' estratto uno dei denti posteriori per esami vari. Se gli spari in testa puoi fare un casino, visto che in genere gi si spara almeno con un .338 WM, o un .375 H&H.

            Se ti carica sparare alla testa e' aleatorio, perche' mentre corre la testa va su' e giu'. E' meglio sparare al di sopra della testa, in linea con la coda, per colpirlo nella spina dorsale all'altezza delle reni. Questo lo fermera' di certo. Poi magari lo finisci sparandogli nel collo o nel cuore, o dovunque possibile in qualsasi punto mortale. Con animali pericolosi i PH's vogliono che l'animale venga "rotto" dal cliente, cioe' immobilizzato. Ad ucciderlo ci si pensa dopo.

            L'alce di cui il tuo istruttore parlava e' un animale particolare. Gli tiri nel cuore, e spesso rimane in piedi come niente fosse. E continui a sparargli finche' non cade. Ma se vicino ad un fiume, io al cuore non gli tirerei. Se cadono in acqua o attraversano il fiume dopo essere colpiti sono cavolacci tuoi. Un'alce coricata sul fianco nell'acqua bassa e' pressoche' impossibile da fare a pezzi senza sporcare la carne di sabbia e fango. Se hai un veicolo abbastanza potente e se lo puoi portare fino alla preda lo puoi tirare a riva, altrimenti sei nei guai. Io li ho visti, siia nel Montana, la sotto specie "Shiras," piu' piccola che nello Yukon, grossi come un cavallo da carro di birra dell'Oktoberfest tedesco. Non li ho mai cacciati. Mio cognato e mia cognata ne hanno uccisi diversi, in Alaska. Non so se il tuo istruttore abbia mai visto alci in Africa, me ne dubito fortemente. E, a proposito di Africa, si cerca di colpire tutti gli animali pericolosi e duri a morire al sistema nervoso centrale. Un bufalo o un elefante colpiti al cuore possono ancora farti fuori prima di morire. Io non sono mai andato in Africa, purtroppo, ma di filmati ne ho visti tanti, forse troppi...

            Guarda che non mi dici niente di nuovo. E' capitato pure a me di trovare il cuore in terra e l'animale qualche metro dopo, ma qualche metro , non centinaia. E poi devi spapere che dove non arrivano le macchine , gli animali li recuperiamo a mano, abbiamo trascinato un cinghiale di 90 kili per 1,5 kilometri nell'acqua, perchè sul terreno ci era impossibile.
            Per quanto riguarda l'Africa , mi spiace, ma credo di più a chi ci è stato e ha vissuto direttamente quello che noi vediamo dei filmati. [:-golf]

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            • SAKO
              ⭐⭐⭐
              • Sep 2009
              • 1123
              • Reggio Emilia
              • Setter Inglese

              #36
              Originariamente inviato da Sereremo
              A quell’ora, o vai con il luminol o di tracce ematiche ne troverai poche.
              Tornando in tema ho avuto anch’io una esperienza poco positiva con le partition e 375H&H quest’anno, ma un caso è poco per decretare la scarsa efficacia di una palla.
              Anche le partition sono strutturate in base al calibro e quelle del 375 sono pensate per animali africani, che lavorino poco sui maiali è abbastanza prevedibile.
              La Hornady .257 117grn pensata per il 257wby va già in crisi col pur veloce 25-06!
              Prova le solite stupide sierra...[:-clown]

              ---------- Messaggio inserito alle 07:18 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:17 AM ----------

              Originariamente inviato da massyps




              Questa è limmagine del momento esatto dello sparo. Come dicevo, mi pare colpito bene: si, insomma di abbattimenti fotocopia di questo ne conto più d'uno ormai e tutti con crollo dell'animale sul posto; tuttavia, come accennavo, la mancanza di traccia ematica e soprattutto la fuga seppur breve non me l'aspettavo. E questo mi ha fatto un poco dubitare della Partition, che poi il suo dovere, lo ribadisco, l'ha fatto eccome. Anche a voi è capitato qualcosa di analogo con questa palla?
              La partition è una palla da caccia che a distanza di anni non trema neppure di fronte alle monolitiche di ultima generazione (quelle di prima facevano piangere).
              La palla l'hai piazzata male, è una palla strutturata per perforare un lungo canale e rompere ossa e con quel tiro le hai dato poco da "mangiare".
              La tua stessa palla l'ho usata sui caprioli in cassa, poco danno e caprioli a terra grazie alla prima espansione veloce.
              Un cinghiale ha bisogno di più impatto e la partition te lo da quando il secondo nucleo deforma affungando il corpo, già col .30 avviene solo su grossi muscoli o ossa.
              Tu probabilmente il cinghiale non lo mangi perché a quella distanza, tranquillo e a cartolina, avresti dovuto piazzarlo più alto/a destra nell'area collo testa e avresti umbustato la carabina.[:-clown]
              "Gli Standschuetzen...... Nell'autunno 1914, arruolati e inviati sul fronte galiziano gli abili, rimasero gli inabili, i ragazzi sotto i 18 anni e gli anziani sopra i 45." [:-clown]

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              • SPRINGER TOSCANO
                ⭐⭐⭐
                • Sep 2013
                • 5682
                • VOLTERRA
                • Breton

                #37
                Bosco... nessuno mette in dubbio che il colpo al cuore porti alla morte della preda nel raggio di qualche decina di metri ma.... magari tu cacciando in boschi di alto fusto problemi non ne hai, ma ci sono molte zone in cui purtroppo non è cosi.

                Da me 6/8 secondi di "vita" ad un cinghiale dopo il colpo, vuol dire, se va bene, recuperarlo con difficoltà enormi nel piu vicino brotaccio immondo e pieno di spine, dopo averlo ricercato con la lampadina in testa seguendo il sangue carponi nel trottoio da lui percorso, non sapendo se è ancora vivo o già morto.

                Adrenalinico certo, ma ne faccio volentieri a meno.

                Ci sono posti dove non vengono nemmeno i recuperatori, perché un cinghiale ferito nel mezzo alle canneggiole e rovi rappresenta un problema molto molto serio anche per il cane.

                In uno di questi posti purtroppo ci abbiamo perso tre animali (uno io e 2 il mio amico) e non ci entri nemmeno a giorno!

                Poi, in secondo piano, viene il recupero.

                Per tirare un cinghiale di 90 kg per 1,5 km bisogna essere in due (belli grossi) o meglio in 3 almeno.

                Quando son solo (quasi sempre) valuto bene anche questo aspetto... se posso arrivare vicino col defendr bene (e tiro collo testa.. o spalla piena) altrimenti devo lasciar perdere
                Ultima modifica SPRINGER TOSCANO; 17-02-22, 10:17.
                The Rebel![;)]

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                • trikuspide
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2019
                  • 5795
                  • Sicilia

                  #38
                  "...e ciò che non è vietato è consentito"( cit. Sly)
                  ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                  • Er Mericano
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2022
                    • 2024
                    • Alabama
                    • Labrador

                    #39
                    Io ho 73 anni, ho avuto due infarti, le anche rimpiazzate, la polio quand'ero piccolo... E caccio da solo dove il cellulare non ha segnale. Inoltre chi ha visto la macchia dell'Alabama del sudest (a pochi passi dalla Florida, una zona geograficamente "subtropicale") sa bene che qui un cervo morto ma che non sa ancora di essere morto perche' ci vogliono diversi secondi prima che il cervello si spenga per mancanza di ossigeno dopo un colpo che ha leso soltanto il cuore ma che non ha trasmesso shock al sistema nervoso centrale (cervello, colonna vertebrale), in quei secondi puo' coprire anche cinquanta o piu' metri seguendo istintivamente un di quei sentierini fra i rovi dove un piccolo quadrupede (come un whitetail deer o un cinghiale) passa agevolmente, mentre un bipede eretto deve andare carponi e lasciare vestiti e pelle fra i rovi. E poi, se lo trovi, lo devi anche tirare fuori. E se sei da solo sono dolori.
                    Io ho attrezzato il mio Kubota con un verricello elettrico nel box, appena dietro l'abitacolo. Quando abbatto un cervo, che in genere cade al pulito, nel campetto con raccolto a perdere raggiungibile con un veicolo (altrimenti come si farebbe ad arare e seminare?) torno al Kubota, parcheggiato ad almeno dieci minuti di cammino dal capanno, lo guido fino al cervo, manovro in modo di averlo appena dietro il Kubota, ribalto il box (col sistema idraulico--niente fatica!) dopo averne aperto il "tailgate" (non conosco il termine italiano) tiro fuori il cavetto, lo assicuro intorno al petto del cervo, e lo tiro su nel box senza alcuna fatica col verricello elettrico. Poi abbasso il box, e torno a casa, dove poi con lo stessso verricello lo isso col gancio doppio attraverso le gambe posteriori per spellarlo, sventrarlo e squartarlo.
                    Il cervo che ho ucciso recentemente (c'e' una foto qui sul forum da qualche parte) pesava (di preciso non so) da 80 a 90 kg. Non potevo, da solo, trascinarlo in salita, anche se leggera, da dove era caduto dopo il colpo che aveva mancato la spina dorsale ma che aveva rotto una spalla e seriamente ferito l'altra, e staccato il cuore dai grossi vasi sanguigni, pemettendo al cervo di correre nella macchia per una quindicina di metri, forse venti. Avrei potuto guidare il Kubota fino al margine della macchia, fortunatamente non fitta in quel punto, soltanto alberelli di non piu' di cinque cm di spessore, e non troppo fitti, tirare il cavo fuori dal verricello anteriore e trascinare il cervo fuori della macchia fino al campetto. Poi avrei potuto manovrare il Kubota fino a poter issare il cervo col metodo descritto sopra. Ho ceduto alla pigrizia e ho deciso di infilarmi tra gli alberelli col Kubota ed issare il cervo direttamente da dove era caduto. Il Kubota e' un piccolo carro armato, ed ha un copri--grill di sbarre d'acciaio che insieme al grosso paraurti d'acciaio pesante proteggono fari e radiatore. Piano piano, dopo aver innestato con l'apposita leva la trazione anche alle ruote anteriori, ho sfondato attraverso gli alberelli, spezzandoli o abbattendoli. Sono arrivato al cervo, l'ho issato nel box, e poi sono ritornato al campetto a retromarcia, sul sentiero che avevo creato fra gli alberelli. Poi mi sono accorto che il retrovisore esterno dal lato del guidatore non c'era piu'. L'ho trovato, ma l'attacco fra specchio e montatura d'acciaio era irrimediabilmente rotto. La pigrizia m'e' costata 96 dollari, il costo dello specchio nuovo. Naturalmente pezzo Kubota originale fatto in modo da non poter attaccare un qualsiasi pezzo di ricambio non Kubota...
                    Un'altra volta, in un campetto simile, per la fretta di sparare ho fatto lo stesso sbaglio. Ho colpito il cuore, ma non il sistema nervooso centrale. Stavolta il cervo e' entrato nella macchia fitta ed e' corso almeno cinquanta metri, in discesa. L'ho trovato dopo un po' e ho provato a trascinarlo. Si', magari! Ho desistito, sono andato a prenere il Kubota, l'ho piazzato al margine della macchia, ho tirato il cavetto del verricello anteriore verso il cervo, ma il cavetto non era lungo abbastanza, ovviamente. Nella cassetta degli attrezzi del Kubota ho due rotoli di cinghia da traino, con ganci alle due estremita'. Ho assicurato la cinghia, a cappio, intorno al collo del cervo, l'altra estremita' al gancio del cavetto e ho tirato su il cervo fino al campetto, con qualche difficolta' quando le gambe o la testa si impigliavano nei rovi e dovevo andare a liberarlo. Ecco perche'il colpo al cuore, sebbene mortale, cerco di non praticarlo piu'. Mi tocca spendere tempo e fatica, quando invece un cervo caduto nel campetto lo carico in cinque minuti. Poi devo aggiungere un altro problema che ho oltre alle altre limitazioni fisiche: sono parzialmente daltonico, e non vedo il rosso del sangue sul verde del sottobosco. Per me seguire la traccia di sangue di un animale che ha "allungato" dopo essere stato colpito anche mortalmente e' difficile, quasi impossibile, a meno che non sia sulla terra nuda, o sulla neve, o su grosse foglie--come quelle dei "devil's clubs" (mazze del diavolo) di Kodiak, dove le vedo come macchie scure sulle foglie.
                    Il colpo al cuore e' mortale sempre e comunque. Ma spesso non ferma l'animale immediatamente. In un bel posto pulito, e se l'animale non e' pericoloso, ben venga il piu' facile colpo al cuore, anche perche' se dietro la spalla e nelle costole non rovina troppo la spoglia. Nella punta della spalla invece c'e' una perdita di carne della spalla e del colllo. Ma io dico, che cosa e' meglio? Perdere un kg o due di carne, o perdere l'intero animale se non cade immediatamente e non si riesce a trovarlo o a recuperarlo? La scelta mi pare ovvia.
                    Ormai ho detto tutto cio' che avevo da dire su questo soggetto, e lascio ad altri la discussione su dove colpire l'animale quando si ha l'opportunita' di scegliere. A volte, su un animale in movimento o a causa della sua posizione, o della posizione del tiratore non si ha la sceta del tiro "chirurgico" al rachide, e si manda la palla dietro la spalla, nella zona cuore/polmoni, sperando di non dover fare un recupero allucinante senza l'aiuto di qualche collega. Per animali pericolosi il discorso e' diverso. Il primo colpo deve "romperli," menomarli abbastanza da impedire una carica, specialmente se sono vicini al tiratore. Per animali che ti stanno gia' caricando, o gli spappoli il cervello, o gli rompi la spina dorsale, o ti potrebbero fare la pelle prima di morire. Ecco perche' e' pratica comune in Africa per i cacciatori di bufali cafri, di usare una palla espansiva in canna per il primo colpo, per poter fare il maggior danno possibile, e palle "solid" (completamente blindate per penetrare bene senza affungarsi) per un eventuale carica e per un colpo al cranio che possa arrivare al cervello. Lo stesso con gli elefanti. E naturalmente il PH quasi sempre spara anche lui appena il cliente ha sparato per assicurarsi di non dover andare a cercare un animale ferito e molto incazzato. Il tiro alla spalla "rompe" l'animale piu' di quello nella zona cuore/polmoni, e lo rallenta. Se la cartuccia e' abbastanza potente e penetra fino all'altra spalla, rompendola, non c'e' quadrupede al mondo che possa caricare o scappare usando soltanto le zampe posteriori se ambedue le spalle sono rotte.
                    E mo' basta, perche' altrimenti finisco per rompere le... (s)palle a tutti con la mia verbosita' incurabile...
                    Ultima modifica Er Mericano; 17-02-22, 10:02.
                    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                    • massyps
                      Ho rotto il silenzio
                      • Mar 2017
                      • 8
                      • Col San Martino (TV)

                      #40
                      Originariamente inviato da SAKO
                      Anche le partition sono strutturate in base al calibro e quelle del 375 sono pensate per animali africani, che lavorino poco sui maiali è abbastanza prevedibile.
                      La Hornady .257 117grn pensata per il 257wby va già in crisi col pur veloce 25-06!
                      Prova le solite stupide sierra...[:-clown]

                      ---------- Messaggio inserito alle 07:18 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:17 AM ----------



                      La partition è una palla da caccia che a distanza di anni non trema neppure di fronte alle monolitiche di ultima generazione (quelle di prima facevano piangere).
                      La palla l'hai piazzata male, è una palla strutturata per perforare un lungo canale e rompere ossa e con quel tiro le hai dato poco da "mangiare".
                      La tua stessa palla l'ho usata sui caprioli in cassa, poco danno e caprioli a terra grazie alla prima espansione veloce.
                      Un cinghiale ha bisogno di più impatto e la partition te lo da quando il secondo nucleo deforma affungando il corpo, già col .30 avviene solo su grossi muscoli o ossa.
                      Tu probabilmente il cinghiale non lo mangi perché a quella distanza, tranquillo e a cartolina, avresti dovuto piazzarlo più alto/a destra nell'area collo testa e avresti umbustato la carabina.[:-clown]




                      Interessante descrizione del funzionamento della palla Partition su cinghiale. Sono alle prime armi, e credo che molti lettori di discussioni su questo ed altri forum, troveranno sicuramente beneficio nel leggere le esperienze di chi ne sa più noi neofiti. Normalmente con palle meno strutturate della Partition (RWS Ks 165 grs - Hornady Interlock 165 grs), su cinghiali colpiti grosso modo in quello stesso punto dell'immagine, l'abbattimento da me effettuato è stato istantaneo, con animale fermo sul posto. L'aver utilizzato la Partition negli ultimi abbattimenti invece ha fatto risaltare quello che, mi pare qui di capire, è un errato posizionamento del colpo.
                      SAKO io il cinghiale lo mangio eccome! Cosa ti fa pensare che sia vegetariano? [:D] Magari non vorrà dire nulla, la foto è stata estrapolata da un video, comunque il cinghiale in questione nel momento dello sparo era in movimento e allarmato, probabilmente mi aveva fiutato e non mi dava l'impressione di volersi dirigere verso la pastura.
                      Grazie del consiglio e della spiegazione [vinci]

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                      • SPRINGER TOSCANO
                        ⭐⭐⭐
                        • Sep 2013
                        • 5682
                        • VOLTERRA
                        • Breton

                        #41
                        Ho solo pochi abbattimenti di cinghiali con la nosler partition che ho iniziato a riutilizzare da poco in 270 (prima nel 270 usavo le accubond da 130 grs). Abbatiment che hanno avuto, per altro, esiti molto diversi (dallo stop a qualche decina di metri) quindi non mi esprimo ma è certo che in teoria (ma visto quanto viene utilizzata anche nella pratica) è eccellente.

                        In generale per quelle che sono le mie esperienze per bloccare il cinghiale serve un colpo piazzato dalla spalla in avanti. Ho notato però che in generale, peri i colpi piazzati dietro la spalla, calibri veloci
                        e palle relativamente "morbide" fanno fare al cinghiale meno strada rispetto a calibri più lenti.

                        Combinazioni del genere (palle veloci e che lavorano) sopperiscono IN PARTE a eventuali errori di piazzamento ma il problema è che non sempre riescono ad uscire (almeno in colpi con angolazioni particolari o se prendono ossa grandi e resistenti)....mentre la partition esce praticamente sempre.

                        Se tiri davanti la spalla....puoi usare qualsiasi palla.
                        Ultima modifica SPRINGER TOSCANO; 17-02-22, 15:51.
                        The Rebel![;)]

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                        • Er Mericano
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2022
                          • 2024
                          • Alabama
                          • Labrador

                          #42
                          Tornando al topic, io uso da decenni le Nosler Partition nelle mie ricariche per il .243 e il .338 WM. Palle da 95 o 100 grani nel .243, e da 250 nel .338. Se c'e' una palla migliore per i miei scopi, forse e' la Swift A-Frame, che fa un po' meno danni perche' la parte anteriore non si espande cosi' violentemente come quella della Nosler. Ma non credo che cambiero'. Colpiti bene (o anche quasi bene) gli animali cadono o sul posto o fanno pochi metri con le N.P.
                          Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                          • paolohunter
                            ⭐⭐⭐
                            • Apr 2011
                            • 9468
                            • Romagna

                            #43
                            Originariamente inviato da O' Brigante
                            Beh.... Un colpo preciso al cuore credo proprio che lo blocchi... Forse ai polmoni un po' di strada la fa finché non si riempiono di sangue... Ma se riesci a beccare il cuore credo non vada da nessuna parte... Oppure alla colonna vertebrale....
                            Lo ha chiarito molto bene un veterinario-cacciatore in un corso....... no

                            Già se il colpo incide sulla parte inferiore del cuore potrebbe non esserci immediato blocco di funzionalità. Ovviamente muore ma...... più tardi.

                            Un colpo alto con interessamento dei principali vasi porta al blocco immediato della funzionalità...... non vi è più afflusso di sangue ed ossigeno al cervello che, di li ad un 10/15 secondi, cessa di funzionare. Se, in quei secondi, un animale decide di correre.............. ti fa tranquillamente più metri di Carl Lewis ai tempi d'oro Drool]Drool]Drool]

                            Ecco perché, un colpo al cuore (con qualsiasi calibro), se non interessa anche nervo vago o altro è normale che possa risolversi in una piccola fuga (che potrebbe permettere all'animale di arrivare in una spinaia od altro posto sgradevole dove andarlo a cercare).

                            In piena notte è saggio ridurre le distanze il più possibile. Le distanze ridotte permettono un piazzamento migliore ed aprono la possibilità a tiri più immediatamente invalidanti

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                            • Ciccio58
                              ⭐⭐⭐
                              • Aug 2008
                              • 3025
                              • palermo
                              • Korthals/orma

                              #44
                              La partition non l’ho mai provata, ma uso abitualmente le DK di rws che essendo una doppia nucleo è quanto di più simile alla partition, anche se poi forma e spessori di mantello differiscono. Ma un confronto per grandi linee è possibile farlo, essendo progettate per lavorare in modo simile.
                              Per cui alcune cose dette le condivido ed altre non proprio, naturalmente basandomi su quanto ho constatato di persona e che può differire dalle esperienze altrui.
                              Si il colpo piazzato è un poco basso , e un paio di analoghi mi sono capitati, però non hanno fatto più di 3/4 metri perlomeno con la dk, quindi non capisco come quello di massyps abbia potuto fare 50 metri, insomma non trovo una buona ragione per cui possa succedere. Penso possano entrare in gioco tanti fattori non ultimo la traiettoria del proiettile magari leggermente dall’alto verso il basso, che fortuitamente non ha consentito alla palla di lavorare al meglio.
                              Anche con le dk a volte ho rilevato , attingendo alcuni punti , la mancanza di versamento ematico all’esterno o comunque minimo, ma attinti in quei punti non hanno dove andare pochi metri e giù.
                              Mentre colpi piazzati male e dietro (per fortuna pochi) hanno lasciato molta traccia.

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                              • bosco64
                                ⭐⭐⭐
                                • Nov 2011
                                • 4539
                                • Langhe
                                • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

                                #45
                                Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                                Bosco... nessuno mette in dubbio che il colpo al cuore porti alla morte della preda nel raggio di qualche decina di metri ma.... magari tu cacciando in boschi di alto fusto problemi non ne hai, ma ci sono molte zone in cui purtroppo non è cosi.

                                L'ambiente sicuramente ha il suo impatto. Io di sparare ad un cinghiale a 50 metri lo posso immaginare solo d'inverno quando la natura è spoglia. Per tutto il resto dell'anno è molto più probabile tirare dai 200 ai 300. Problemi di sporco ne ho parecchi, ma dovendo tirare spesso da una collina all'altra, basta aspettare che il cinghiale sia un pochino distante dal bordo del bosco.
                                A quasi buio ho sparato una sola volta e l'ho sbagliato. Anche se era vicino ma si stava già muovendo


                                Siccome quest'anno causa peste suina , avremo probabilmante da fare, se mi capiterà che mi andranno a morire lontani, cambierò idea. Fino adesso, sia che abbiamo utilizzato palle morbide, sia dure, il risultato è cambiato di poco.

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