Beeper, strade e numero di capi abbattibili

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  • marco s
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    • Apr 2009
    • 2839
    • buttigliera alta (TO)
    • kurzhaar Aris kurzhaar York Kurzhaar Miss Lilly

    #76
    Originariamente inviato da cino
    tutti i cacciatori che usano il beeper dovrebbero fare questa riflessione,io caccio con setter in montagna forcelli e beccacce e non sono molto distante da te. usavo il beeper per comodita'e vedevo il cane solo all'atto dello sparo,poi mi sono reso conto che il bello e' vederlo lavorare, certo e' molto piu' dispendioso e faticoso per me ma questa e' caccia.io sono arrivato a questa decisione dopo avere cacciato in altre regioni e non conoscendo le zone usavo il beeper che in questo caso e' molto utile,facevo numeri ma di certo non cacciate da ricordare.
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    ---------- Messaggio inserito alle 08:06 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:03 AM ----------

    Originariamente inviato da cino
    da noi la specializzazione e' in atto da parecchi anni ora si sono aggiunti zps, sic,e per di piu' la caccia con il cane da ferma si chiude 08 dicembre in zona di minore tutela e il 28 novembre in zona alpi.in piu' i capi di tipica alpina si annotano all'atto dell'abbattimento sul tesserino piu' su una scheda dove si riporta l'ora,luogo e poi si consegnano la sera stessa al centro di verifica dove viene pesato misurato e sviscerato.per la beccaccia c'e' l'annotazione subito dopo il prelievo sul tesserino regionale e si puo' cacciare tre giorni a scelta in zona di minore tutela e il mercoledi e la domenica in zona alpi.chi va a caccia con tutte queste limitazioni che qui ho sintetizzato non lo fa per passione?
    Da noi funziona più o meno nello stesso modo.
    L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power

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    • Lume
      ⭐⭐⭐
      • Oct 2009
      • 4497
      • Valtrompia
      • Setter redo

      #77
      Sono giorni che aspettavo che ci davi un contributo!
      La discussione necessità di contributi da chi pratica la caccia d'alta montagna anche perchè quando si parla di fascette riconoscitive all'ala, carnieri e km a piedi per arrivare sul posto...siete voi gli esperti di come vi trovate.

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      • Renato Pianegonda
        ⭐⭐⭐
        • Sep 2009
        • 1543
        • Vicenza, Veneto
        • Setter e Breton

        #78
        Originariamente inviato da brioblu
        Conoscenza = crescita culturale = più rispetto = autoregolamentazione. Ciao Giuseppe
        CONOSCENZA= CRESCITA CULTURALE= PIU' RISPETTO= AUTOREGOLAMENTAZIONE

        Stavo facendo una piccola riflessione, leggendo i post degli utenti beccacciai...
        Avete notato che stranamente chi vive in simbiosi stretta con il mondo beccaccia sviluppa una sensibilità particolare e la manifesta in occasioni abbastanza ripetute?
        Io l'ho notato, e devo dire che mi fa molto piacere.
        Penso che questo sia dovuto alla pratica di una forma di caccia con svariate problematiche, che spinge il praticante ad aumentare la propria sensibilità nei confronti dell'argomento.
        I miei più sentiti complimenti a tutti.
        Renato Pianegonda

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        • marco s
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2009
          • 2839
          • buttigliera alta (TO)
          • kurzhaar Aris kurzhaar York Kurzhaar Miss Lilly

          #79
          Io???
          Beh, comunque non che in montagna sia tutto rosa e fiori! Ci sono comprensori alpini così pieni di strade che portano fino in alta quota (Valle di Susa) che ti passa la voglia di camminare. Ci sono persone dotate di enormi suv e di chiavi per accedere alle strade chiuse al traffico a cui gli scarponi durano dieci o quindici anni. Ci sono tantissimi che vanno a coturne con il beeper. C'è chi tira ai camosci a 450 metri e chi secca i caprioli mentre caccia il cinghiale. Per fortuna quasi nessuno che io sappia aspetta la beccaccia alal posta, ma come ho detto altre volte, è solo perché qui alla migratoria non va quasi nessuno.

          I comprensori non sono tutta poesia e meraviglia.

          Certo ci sono alcuni aspetti positivi. Il primo è certamente la formazione dei cacciatori: mentre in Trentino o in Friuli probabilmente la caccia ha una impostazione per tradizione più mittelleuropea, qui in Piemonte la cultura venatoria del cacciatore di montagna è dovuta maturare nel corso degli ultimi decenni. Molte persone hano fatto uno sforzo enorme per adeguarsi ad una nuova concezione e non tutto il percorso è ancora stato compiuto a dovere.
          Diciamo però che in linea di massima sono molti coloro che hanno bene interiorizzato concetti importanti come piano di prelievo, abbattimento selettivo, centro di controllo, assenza totale di immissioni prontacaccia.
          L'annata tipo di ogni cacciatore inizia a marzo con i censimenti al canto, in battuta o da appostamento fisso, continua con la mostra dei trofei e, nel caso dell'avifauna, prosegue con i censimenti estivi con i cani.
          Nel nostro comprensorio a settembre apre la caccia di selezione con assegnazione meritocratica dei capi (più attività svolte, più punti, maggiro possibilità di assegnazione).
          A ottobre apre il cinghiale e tutto il resto.
          Due giornate alla settimana complessive, due colpi in canna, massimo due coturnici e un gallo forcello all'anno fino a completamento del piano di prelievo.

          I cacciatori sono ormai abituati a impiegare decine di giornate all'anno per varie attività, ma poi veramente solo poche giornate per l'abbattiimento vero e proprio e questo mi sembra un gran bene, un aiuto a migliorare la qualità della caccia.

          Non è ancora il massimo (io per esempio proibirei completamente l'accesso a chi caccia le pernici bianche alle strade d'alta quota, residenti e non), ma mi sembra già un buon punto di partenza. Il risultato è che la selvaggina c'è, magari poca ma buona, i cani si possono portare con discreti risultati e la caccia riesce ancora a donare grandi soddisfazioni ed emozioni.
          L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power

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          • Lume
            ⭐⭐⭐
            • Oct 2009
            • 4497
            • Valtrompia
            • Setter redo

            #80
            da MarcoS
            Non è ancora il massimo (io per esempio proibirei completamente l'accesso a chi caccia le pernici bianche alle strade d'alta quota, residenti e non), ma mi sembra già un buon punto di partenza. Il risultato è che la selvaggina c'è, magari poca ma buona, i cani si possono portare con discreti risultati e la caccia riesce ancora a donare grandi soddisfazioni ed emozioni.
            ---------------------------------------------------------------------------------
            Cioè tutto quello che serve per passare ore indimenticabili!

            Vedo che l'argomento strade ritorna e non finisce mai di darmi qualche tormento... parlando con un un pastore in un alpeggio (durante una delle poche occasioni che ho avuto nella mia vita di cercare galli e cotorne) gli chiesi se aveva visto qualche nidiata o qualche volo uscendo con le bestie e lui un po curruciato mi rispose...la vedi quella strada? Pensavo volesse indicarmi un avvistamento... Ecco parte dal paese e arriva a 1600 metri... quindi da 15 anni arrivano tutti...cani e porci.... cosa pensi di censire qua se sono 5 anni che non vedo un volo di cuturne o una covata di galli??

            Il problema non è solo il periodo di caccia dove tutti possono arrivare ovunque (e forse come dice Renato... giustamente)...il problema è che arrivano pochi furbi sempre tutto l'anno..e fanno anche molto infretta a fare casini e sparire in un attimo.

            Secondo me la comodità ha pesato e peserà sempre di più nella gestione venatoria, più di molti altri aspetti. Sia perchè tutti possono praticare ogni tipo di caccia a prescindere dalle proprie qualità fisiche...sia perchè porta a una super pressione costante e continua in ogni angolo.

            Credo che non sia un dramma quando uno non c'e la fa più alzare bandiera bianca e concentrarsi su luoghi più praticabili e comodi o magari ad altri tipi di caccia... è stato cosi per anni.. è stato cosi per milleni... arrivato a 60 anni mio nonno da lepraiolo si è dato al capanno... mio babbo pure... magari anche noi...perche no?

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            • orlando

              #81
              [QUOTE=Lume;353353]Ciao a tutti, leggo in più sedi di restrizione di orari per tutti e altre iniziative per tutelare la Regina.
              SCUSA MA NON SONO MOLTO DACCORDO RIGUARDO ALLA TUA INIZIATIVA.. PER QUANTO RIGUARDA IL LIMITE SUL CARNIERE STAGIONALE. PERCHE' GIA CI SONO TROPPI BRACCONIERI CHE INFRANGONO IL LIMITE GIORNALIERO,FIGURIAMOCI QUELLO STAGIONALE! E POI PER QUANTO RIGUARDA L'ESTERO NON SONO DACCORDO NEACHE SU QUESTO PUNTO! MAGARI SAREBBE GIUSTO QUI METTERE UN LIMITE GIONALIERO RIGUARDO AL PRELIEVO DELLA MIGRAZIONE E DELLA STANZIALE VISTO CHE POTREBBE ESSERE PIU' CONTROLLATO IN QUANTO SI CACCIA QUASI SEMPRE CON ACCOMPAGNATORI

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              • Francesco Petrella
                ⭐⭐⭐
                • Oct 2006
                • 4883
                • L'Aquila, Abruzzo.
                • Setter inglese

                #82
                Orlando ti pregherei di scrivere in minuscolo perchè in maiuscolo equivale ad urlare. Grazie.
                Posta alla beccaccia?
                No grazie, roba da sfigati

                Francesco Petrella
                www.scolopax.it

                www.scolopaxrusticola.com

                sigpic



                We te ne
                nee te sa
                (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

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                • Lume
                  ⭐⭐⭐
                  • Oct 2009
                  • 4497
                  • Valtrompia
                  • Setter redo

                  #83
                  Ciao Orlando e se le fascette da mettere all'ala fossero 20 numerate progressivamente e riportanti il numero di tesserino? Una volta finite le fasce come fai a motivare la becca che porti in saccoccia? Ricordo che secondo le leggi attuali sono 72 potenziali concesse a tutti i cacciatori.
                  Capisco bene che a molti di voi sembri un eresia eliminare o variare il numero di becche al giorno ma forse perche vivete una situazione ben diversa da tutti i cacciatori del nord Italia... da Voi la regina arriva a fine ottobre e sosta e sverna..da noi capitano stagioni dove iniziano il 23 ottobre e finiscono il 30 ottobre...Ricordo che non stiamo discutendo un vantaggio o uno svantaggio personale ma una serie di elementi di discussione.

                  E se un giorno arrivasse una legge che dice che ogni cacciatore che si reca all'estero deve richiedere le fascette identificative e non possono essere più di 4 per ogni giorno di caccia.. E' un esempio ovviamente.

                  E come detto attendiamo il parere di tutti e anche su altri argomenti che intendete sottoporre come oggetto di discussione.

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                  • marco s
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2009
                    • 2839
                    • buttigliera alta (TO)
                    • kurzhaar Aris kurzhaar York Kurzhaar Miss Lilly

                    #84
                    Sulle strade magari si rischia di andare fuori tema...
                    Per quanto riguarda galli e coturne il problema non è solo dell'eccessiva pressione venatoria, ma anche della rumorosità dell'ambiente che, soprattutto nel caso dei galli, diventa problematico durante le covate.

                    Però diventa difficile regolamentare il traffico estivo in alta quota... anche perché ci sono enti e comunità montane che le strade le fanno apposta per incentivare il turismo delle due e delle quattro ruote.

                    Per quanto riguarda le fascette c'è un altro aspetto che va valutato. A fascette terminate il cacciatore non ha più senso di andare nel bosco.... per seguire l'esempio da iniziato: non c'è bisogno di trovare il cacciatore con la beccaccia in tasca, basta trovarlo. A quel punto se ha esaurito le fascette e non hiù un piano da rispettare, non ha più senso che vada in giro con cane e fucile. Può rinunciare all'uno o all'altro.
                    Da noi quando chiudono le coturne sulle praterie non ci va più nessuno. Ovvio che se ci fosse altro da prendere (starne o fagiani) si potrebbe ancora andare, ma visto che non ci sono al termine delel fascette finisce tutto... E' dura ma è così.
                    L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power

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                    • Francesco Petrella
                      ⭐⭐⭐
                      • Oct 2006
                      • 4883
                      • L'Aquila, Abruzzo.
                      • Setter inglese

                      #85
                      Scusate ma ce qualcosa che non mi quadra,soprattutto perchè siamo in Italia e tutti sono furbi. Supponiamo che io finisco le fascette, in che senso non posso più uscire ocn cane e fucile? Perchè non potrei andare con il cane a beccaccini, oppure ad allodole oppure a tordi? La vedo una scarsa limitazione.
                      Discorso strade.
                      Sarebbe sufficiente che l'accesso fosse limitato soloa coloro che hanno il permesso: chi lavora in montagna o persone con più di 60 anni o persone con patologie.Attenzione non il permesso del guidatore, ma il permesso di accesso su mezzi motorizzati, quindi senza permesso non si va nemmeno se passeggeri.
                      Però se torniamo al discorso che manca la vigilanza, cadono tutti i discorsi di gestione e rimane solo l'educazione, ma nel frattempo che facciamo?
                      Posta alla beccaccia?
                      No grazie, roba da sfigati

                      Francesco Petrella
                      www.scolopax.it

                      www.scolopaxrusticola.com

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                      We te ne
                      nee te sa
                      (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

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                      • Massimo
                        ⭐⭐⭐
                        • Jul 2006
                        • 2618
                        • Roma, Roma, Lazio.
                        • Pointer/Mora/Gina

                        #86
                        Essendo vicino di età con Brioblu non posso che ribadire quello che ha scritto,le leggi ci sono ma non c'è almeno in alcune regioni italiane chi le fà rispettare,la posta,il carniere,l'auto ecc.ecc. c'è sempre il furbo che se ne strafotte,Lume la tua iniziativa è encomiabile ma sinceramente non sò entro quanti anni potrebbe divenire realistica.
                        Nel frattempo io nel mio piccolo ho adottato ma da tempo limiti "morali" specie sul carniere che frequentando la Sardegna potrebbe essere alle volte "vergognoso",uso il beeper da non molto tempo e non perchè abbia un kurzhaar kilometrico ma solo perchè dove caccio ci sono tanti,troppi cinghiali e devo assolutamente sapere sempre dove è il cane che li ferma e per fortuna non rincorre dopo che uno di questi porci gli ha sgarrato un fianco.
                        Massimo C.

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                        • Lume
                          ⭐⭐⭐
                          • Oct 2009
                          • 4497
                          • Valtrompia
                          • Setter redo

                          #87
                          Una volta terminate le fascette chi esce se trova la signora fa addestramento cani se incontri una rossa le insidi...se trovi un beccaccino benissimo.
                          Secondo me la cosa dovrebbe girare cosi...è come quando in zona alpi finisci il piano di abbattimento al gallo....vai a cuturnici...se è ammesso nessuno vieta di espetare comunque e concludere nei periodi e nei modi stabiliti la restate parte dell'attività.
                          Secondo me la fascetta numerata aiuterebbe i controlli specialmente in annate di passo intenso.
                          Quel famoso 2001 non avrebbe avuto benefici se in due giorni avessero chiuso il piano di abbattimeni e i controlli fossero andati mirati su chi non possedeva più fascette per coprire la 21 becca della stagione?

                          ---------- Messaggio inserito alle 01:40 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:29 PM ----------

                          Originariamente inviato da Cantarini
                          Essendo vicino di età con Brioblu non posso che ribadire quello che ha scritto,le leggi ci sono ma non c'è almeno in alcune regioni italiane chi le fà rispettare,la posta,il carniere,l'auto ecc.ecc. c'è sempre il furbo che se ne strafotte,Lume la tua iniziativa è encomiabile ma sinceramente non sò entro quanti anni potrebbe divenire realistica.
                          Nel frattempo io nel mio piccolo ho adottato ma da tempo limiti "morali" specie sul carniere che frequentando la Sardegna potrebbe essere alle volte "vergognoso",uso il beeper da non molto tempo e non perchè abbia un kurzhaar kilometrico ma solo perchè dove caccio ci sono tanti,troppi cinghiali e devo assolutamente sapere sempre dove è il cane che li ferma e per fortuna non rincorre dopo che uno di questi porci gli ha sgarrato un fianco.
                          Cantarini ti quoto per due motivi! uno perchè noi tutti giovinastri abbiamo bisogno di esempi seri da seguire...e non ti immagini nemmeno quanto bisogno ci sia di Signori della caccia che quando li incontri per i boschi ti portino a vivere in maniera distesa l'avventura quotidiana...secondo perchè da quanto ho capito ami la cara Sardegna a cui non avevo mai pensato come a luogo di caccia...e dove un giorno magari dopo breve parentesi visita parenti... mi piacerebbe visitare con il cane.[:-golf]

                          Vedi la mia non è una iniziativa popolare con la quale redigere un nuovo regolamento etico-morale del cacciatore di beccacce ma uno spunto di riflessione per tutti e sopratutto per me stesso dove poi andare a rifugiarsi qualche mattina di novembre e decidere di non prendere l'auto o quando addestro un nuovo cucciolo, per comodità, non imporgli il collegamento perche tanto ho il beeper..Grazie Cantarini e un giorno magari parliamo in privato cosi mi racconti un po delle tue cacciate in Sardegna.

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                          • mammo1

                            #88
                            Originariamente inviato da Lume
                            Secondo me la comodità ha pesato e peserà sempre di più nella gestione venatoria, più di molti altri aspetti. Sia perchè tutti possono praticare ogni tipo di caccia a prescindere dalle proprie qualità fisiche...sia perchè porta a una super pressione costante e continua in ogni angolo.

                            Credo che non sia un dramma quando uno non c'e la fa più alzare bandiera bianca e concentrarsi su luoghi più praticabili e comodi o magari ad altri tipi di caccia... è stato cosi per anni.. è stato cosi per milleni... arrivato a 60 anni mio nonno da lepraiolo si è dato al capanno... mio babbo pure... magari anche noi...perche no?
                            il problema secondo me nn sarebbe il cambiare il tipo di caccia quanto più che nelle zone praticabili ci si troverebbe tutti attaccati come alla fiera,come alla preapertura alle tortore

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                            • birillo

                              #89
                              Originariamente inviato da gigi69
                              Tutto ciò che non è vietato si può fare,ognuno di noi faccia quello che gli dice la propria coscienza.Io la caccia alla beccaccia la intendo così:A caccia massimo in 2 con un cane a testa,uso del beeper limitato al massimo (mi piace anche vedere che fà il cane),fucile max 2 colpi,carniere max 2 al giorno,20 a stagione,a caccia si va a piedi(compatibilmente con la nostra salute),di andare all'estero non me ne frega nulla, sono innamorato dei miei posti (ce ne sono di belli)e anche se non c'è niente chiudo gli occhi e......che cacciate!!,rispetto e cortesia per tutti quelli che incrocio per la mia strada.Non siamo la" razza eletta" a qualcuno possiamo rompere le scatole anche noi.Non pretendo di imporre niente a nessuno,intendo la lotta il più sportiva possibile e questo è il mio comportamento. Saluti Gigi.
                              Belle parole Gigi,
                              anche io concordo con te,ma purtroppo ci sono persone che appena si rendono conto che c'è stata una bella entrata di becche,stai sicuro che non rispettano ne giornate di caccia,ne quantità di prelievo,ne educazione,tutto questo per cercare di dimostrare agli altri che loro sono i più bravi o che hanno l'ausiliare migliore.

                              Saluti[:-bunny]

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                              • Renato Pianegonda
                                ⭐⭐⭐
                                • Sep 2009
                                • 1543
                                • Vicenza, Veneto
                                • Setter e Breton

                                #90
                                Originariamente inviato da Lume
                                Credo che non sia un dramma quando uno non c'e la fa più alzare bandiera bianca e concentrarsi su luoghi più praticabili e comodi o magari ad altri tipi di caccia... è stato cosi per anni.. è stato cosi per milleni... arrivato a 60 anni mio nonno da lepraiolo si è dato al capanno... mio babbo pure... magari anche noi...perche no?
                                Credo che questa sia una visione giusta di un normale ciclo di vita.

                                Con questa situazione ipotizzabile solo chi si fa prima due ore a piedi per arrivare in quota può vedere la selvaggina, e non mi sembra sbagliato...

                                In precedenza dicevo che anche la persona meno giovane ha diritto di andare nei posti dove caccia da una vita ma se riuscissimo ad accettare un calo nelle nostre capacità fisiche non dovrebbe per forza essere così.
                                Come dicevi tu Diego, molti cambiano tipo di caccia con l'avanzare dell'età.
                                Io conosco un 69enne che fa 10km di corsa al giorno, alto 185cm e magrissimo... ha i pointer... (una gliel'ho data io)
                                Questo tizio a quasi 70 anni se le farebbe senza problemi 2 ore di camminata per arrivare in quota...
                                Renato Pianegonda

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