E’ un tiro, ovviamente, più difficile, a nessun altro giovane “imposero” di farlo, proprio perché, oltre a tirare dritto, occorre più freddezza e rapidità nell’esecuzione.
Se è vero che in caso di tiro erratico l’animale colpito va via, nel 99,99% dei casi completamente volato, è altrettanto vero che colpito bene crolla come uno straccio, ma anche con tiri in altre zone si presentano gli stessi problemi, con però maggiori possibilità di ferirlo.
Il tiro al collo lo pratico praticamente sempre in caso di animali “di culo”, caso in cui la possibilità di ferimento è estremamente bassa e l’errore esiste solo dx o sx perché, considerando la lunghezza di un collo, anche la taratura è ininfluente, ovviamente entro certi limiti.
Un tiro basso al collo su animale posto a cartolina, può intercettare la trachea e l’animale non crolla, ma certamente non va via tanto facilmente e con possibilità di doppiare il colpo, se alto, generalmente, a meno di colpirlo proprio di striscio, intercetta quasi sempre una vertebra , che anche se toccata di striscio, lo fa crollare, per poi riprendersi ma con possibilità anche qui di doppiare il collo.
Diciamo che il ferimento con conseguente perdita dell’animale è difficile.
Questo tiro era, nelle mie situazioni passate, quasi indispensabile per selezionare l’esemplare giusto in gruppi numerosi, dove il tiro “classico” dava troppi rischi di intercettare esemplari sovrapposti.
Dopo anni a tirare al collo ho voluto iniziare a colpire dietro alla spalla per effettuare valutazioni sui proiettili, al collo van tutti bene, ma ammetto che cambiare abitudini dopo anni non è stato facile, l’occhio andava, ancor oggi, al collo.
Se lo consiglio, qualcuno chiederà?
Considerando la maggior difficoltà e la vostra minor possibilità di portare a casa un animale: NO!
Certamente che se l’animale è vicino, così come si può tranquillamente tirare in testa al cinghiale, si può tirare al collo a un daino, cervo, capriolo.
Mi permetto però di suggerire che se siete abituati ad un tiro, continuate con quello, nella testa si installano dei meccanismi che è difficile cambiare e, almeno inizialmente, si rischia di ottenere risultati negativi.
La sicurezza del tiro sull’animale e cosa ben diversa dal tiro al poligono, io sul bersaglio di carta sono poco più che sufficiente, sul vivo decisamente meglio, così come, quando tiro da altana, difficilmente sbaglio se “agisco” rapidamente mentre se sto lì a guardarlo nell’ottica e medito il tiro per troppo tempo (troppo per me) un po’ peggioro.
Ovviamente l’esperienza, e di conseguenza la sicurezza in noi stessi, la fa da padrone.
Purtroppo le foto sono un po’ macabre e quindi evito, ma ho fatto abbattimenti che, dopo aver fatto vedere la foto di uscita del proiettile, chi guardava non riusciva a capire del come fosse possibile.
Sicuramente, con le mie possibilità, molti di voi otterrebbero gli stessi miei risultati, magari anche superiori, dopodiché è altrettanto vero che non tutti abbiamo le stesse predisposizioni e, dopo aver visto alcuni soggetti all’opera, mi rendo anche conto che non basta la passione e quindi ognuno valuti in base a ciò che sa fare ed eviti di emulare azioni altrui che non sono alla nostra portata, non farebbe che intaccare la nostra autostima e a far perdere sicurezza.
[brindisi]

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