Sabato notte è venuto a trovarmi Alessandro il cacciatore così, anche lui, è venuto a passeggiare la mattina dopo per respirare l'aria pulita di alta collina e gustarsi l'alba.
Per evitare di passeggiarci addosso (se poi devi fare due gocce e sbagli la direzione del getto ? E' un problema), lui passeggiava nel posto più bello per i cervi (l'ospite si deve trattare al meglio) ed io in quello di ripiego.
Sono li in pieno relax quando, decisamente a buio, sento la presenza di due grossi mosconi. Quello probabilmente più bello, si è piantato al margine del bosco (ancora sotto agli ultimi pini) a mangiare da dei cespugli..... e non si è mosso di un millimetro (308 metri erano.... e 308 metri sono rimasti prima che andasse via). Per dare una idea della luce sono arrivato a capire che era un'ombra molto grossa e lunga ( se è lunga.... testa bassa e bella giogaia, mai visto mosche con la giogaia ?), dopo molto che, una macchia più chiara, era a sinistra (e se quello è il sederino, necessariamente la bocca è dall'altra parte)..... niente altro. Ho il dubbio che fosse "Giusto" ma non sono sicuro
Non è un posto stupido dove mettersi. Lo vedi solo da quella finestrella dove sono io, qualsiasi tentativo di avvicinamento, visto il terreno ondulato, devi arrivargli a circa 100 metri... e non mi è sembrato così fesso da star li ad aspettare.
Nel mentre, il secondo moscone, parte alto dietro a me (sempre inteso come "un'ombra si muove fra le ombre"), passa sotto a dove sono io, parzialmente coperto da alberi, distanza sui 150/160 metri e angolo di sito sui 40 gradi (distanza che conosco... perchè non ho nulla da inquadrare con il telemetro in quel momento), nel frattempo arriva un poco di luce ma totalmente inutile anche solo per farsi una idea (che sia Gino ?), risale il prato e, lentamente, arriva a 50 metri dall'altro.
Mi aspetto una qualsiasi reazione, i due si guardano (nel senso che le ombre rimangono ferme per qualche secondo) e si ignorano, indubbiamente il bramito è proprio finito.
Riparte e comincia la lotta con la luce. Ora è a 260 metri... 270.... lo perderò sui 320 circa ...... riesco a vedere la sagoma, indubbiamente la macchia chiara è al posto giusto (dietro)..... ma mi rimane coperto da un boschetto (il prato continua sotto).
A quel punto lui ha 800 metri da fare per infilarsi nel bosco..... io 500 andando in diagonale per arrivare ad un'altra finestra che guarda quel prato.... oramai è persa ma si lotta fino all'ultimo... e poi si continua ancora
Intanto che corro nella medica metto a posto l'ottica, se avrò la fortuna di averlo ancora davanti, meglio non mettersi a contare fino a 5..... parallasse a metà corsa circa (è buio e non vedrei i numeri, poi devo correre senza inciampare nel buio, non guardare altro), ingrandimenti quasi a minimo, probabilmente vicino a 4 per avere più campo e non perdere tempo per cercarlo con un'ottica a forte ingrandimento......
Sbuco nella finestra (completamente allo scoperto) e ne vedo un pezzo..... torno immediatamente indietro per non farmi vedere e mi metto in ginocchio per recuperare qualcosa del fiato..... poi avanti in diagonale per aver pendenza decente per il bipiede medio (se avevo quello basso... era perso), di corsa e basso sulla schiena, zaino sassato via, occhiali infilati (forse) in un occhiello della camicia (se li perdo in questa medica torno a casa senza...), testa bassa senza cercarlo, non mi interessa, devo solo raggiungere il punto.
Gli ultimi metri apro il bipiede e mi butto giù. Telemetro..... é li, tre passi per infilarsi nel bosco, lo frega qualcosa che spilucca in un cespuglio già dentro al bosco........ lo inquadro nell'ottica, giro di qualcosa (8.... 10 ? non ne ho idea) tenendolo al centro, svolazzo di punte bianche a un metro dalla testa..... è certo un adulto. Correzione per il forte vento in automatico e boom........ da quando mi sono steso a quando ho sparato..... credo meno di due secondi.... ed aveva già una zampa dentro al bosco.
Con vampa (sono comunque quasi a buio) e rinculo (notoriamente non uso freni di bocca) non vedo la reazione, mi sembra solo si sia alzato sulle zampe posteriori per un attimo.
Lo cerco con il binocolo e non lo vedo, il tiro è ottimo, sono tranquillo e mi siedo per riprendere fiato.
Il cervo ha preso a correre verso il basso ma si è fermato molto presto, non è visibile dietro ad un avvallamento ma è li nel prato. Non ha senso aspettare, ricarico per sicurezza ma è del tutto inutile...... vado giù e gli faccio una carezza ed un pensiero.

Non è il record del mondo ma mi è piaciuta moltissimo l'azione di caccia sempre molto al limite, l'ho seguito per quasi due km e, alla fine, l'ho proprio inseguito fisicamente. Poche punte ma stanghe oltre il metro e decisamente robuste, rose veramente grosse.
Ieri sera, dopo aver portato il cervo in pelle e tessuti specifici, a pezzi, fino alla cella al primo piano (mannaggia che fatica assurda) mi sono caricato la testa sulle spalle e l'ho portata in casa. Sarà che ero più stanco che vivo ma, il peso, dava l'impressione di essere rilevante. Vedremo che dirà la bilancia una volta finito il lavoro

Commenta