Problemi di cartucce per il daino e muflone
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Il 223 usato in modo appropriato, è un signor calibro. Col 223 va giù qualsiasi cinghiale di qualsiasi peso. Non rovina il cinghiale di 150 chili e non rovina quello di 40 chili. La cosa più importante è che crollano sulle zampe. Nella sez. legislazione è stato messo un video di Giangio in riguardo al test sulla penetrazione del cal. 22. Alla fine del video, Giangio parla del 223 esalta le prestazioni di questo calibro e afferma che in africa è un calibro molto usato dai giovani Dice: "con questo calibro in africa cacciano animali di 400 chili" Lui lo porterà in africa in occasione del suo safari, e ci farà vedere di cosa è capace questo calibro. [:D][:D]Commenta
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PS. Scusate l'ilàre OT...[:D]Commenta
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Accidenti! Avete pantegane da oltre 400 kg!?!?
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)Commenta
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Se fossi un pescatore ti direi di ridurre le dimensioni del pesce…
Il 223 funziona se:
• tiri in testa
• tiri nel blatt o alla spalla di animali medio/piccoli a distanze ragionevoli
Se tiri alla spalla su animali di grosse dimensioni fai il ferito amenoché tu non abbia un gran c..o!
Signor calibro sul cinghiale?
Anche con il 22lr entro i 30/40 mt se spari in testa ad un cinghiale lo abbatti: è quindi un signor calibro da cinghiali?
Colpisci nella spalla un cinghiale di 150 kg, ma anche molto meno, a 100 e più metri e poi dimmi cosa succede.
Ancora con sta pantomina del calibro che non rovina?
Spara nella spalla di un cinghiale di 20/30/40 kg col 223 e poi postami le foto e non dirmi che intendevi tiri alla testa o passante perpendicolarmente fra le costole perché lì nessun calibro rovina.
Non sono un fan di AMG e men che meno credo a molte cose che racconta.Nella sez. legislazione è stato messo un video di Giangio in riguardo al test sulla penetrazione del cal. 22. Alla fine del video, Giangio parla del 223 esalta le prestazioni di questo calibro e afferma che in africa è un calibro molto usato dai giovani Dice: "con questo calibro in africa cacciano animali di 400 chili" Lui lo porterà in africa in occasione del suo safari, e ci farà vedere di cosa è capace questo calibro.Commenta
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È sicuramente comodo sparare con calibri con i quali vedi l’esito della fucilata nel cannocchiale. Oltretutto si spara rilassati perché non c’è la paura del rinculo. Questo è sicuramente il vantaggio di tutti i 22 e i 6 mm veloci.
Su di un cinghiale di una sessantina di kg rovina sicuramente meno un 7X64. L’ideale è il 9,3X62
Questo lo dico dopo aver cacciato tanto con calibri che viaggiavano a 1.150 m.s. Certo che a camosci fuori della vegetazione con il 9,3 è un po’ più difficile che con altri calibri, ma se si è cacciatori e camminatori si fa tranquillamente 😉
---------- Messaggio inserito alle 10:54 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:49 AM ----------
Il problema dei calibri più robusti e rinculo, e per ovviare a quello si mette un freno di bocca. Con il freno spari tranquillo, se non fosse per il fatto che con pochi colpi ti fa perdere l’udito sarebbe perfetto 😂🤣😂🤣
---------- Messaggio inserito alle 10:59 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:54 AM ----------
La quadratura del cerchio la non trovata in Germania. Calibri robusti e lenti e canne corte, il tutto con l’aggiunta di un bel soppressore di suono. Salvi l’udito senza dover mettere cuffie o tappi e riduci pure il rinculo.
Ma nel nostro bel Paese non siamo ancora pronti, come del resto in molti altri campi il problema non sono le capacità ma la mentalità.
---------- Messaggio inserito alle 11:00 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:59 AM ----------
La quadratura del cerchio l’hanno trovata in Germania. Questo intendevo!Commenta
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Tutto è relativo, sig. Mountain. Fermo restando la necessaria ed ovvia proporzionalità tra calibro usato e tipo di bestia, sinceramente io trovo eccessivo il 9,3 x62 per cinghiali in selezione. I coloni tedeschi, per restare alla Germania, lo usavano in Africa Orientale per i bufali, leoni, ecc...Qui, in Italia è moda comune, in ogni ambito, essere magnum. Pensiero personale, lungi da innescare una diatriba.È sicuramente comodo sparare con calibri con i quali vedi l’esito della fucilata nel cannocchiale. Oltretutto si spara rilassati perché non c’è la paura del rinculo. Questo è sicuramente il vantaggio di tutti i 22 e i 6 mm veloci.
Su di un cinghiale di una sessantina di kg rovina sicuramente meno un 7X64. L’ideale è il 9,3X62
Questo lo dico dopo aver cacciato tanto con calibri che viaggiavano a 1.150 m.s. Certo che a camosci fuori della vegetazione con il 9,3 è un po’ più difficile che con altri calibri, ma se si è cacciatori e camminatori si fa tranquillamente 😉
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Il problema dei calibri più robusti e rinculo, e per ovviare a quello si mette un freno di bocca. Con il freno spari tranquillo, se non fosse per il fatto che con pochi colpi ti fa perdere l’udito sarebbe perfetto 😂🤣😂🤣
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La quadratura del cerchio la non trovata in Germania. Calibri robusti e lenti e canne corte, il tutto con l’aggiunta di un bel soppressore di suono. Salvi l’udito senza dover mettere cuffie o tappi e riduci pure il rinculo.
Ma nel nostro bel Paese non siamo ancora pronti, come del resto in molti altri campi il problema non sono le capacità ma la mentalità.
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La quadratura del cerchio l’hanno trovata in Germania. Questo intendevo!Commenta
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Neanche io lo sono, però se afferma che con il 223 in africa fanno abbattimenti di animali che pesano 400 chili, fino a prova contraria e anche se con il dubbio ci devo credere.Ti risponderei che non ho nulla da ridurre.Se fossi un pescatore ti direi di ridurre le dimensioni del pesce…
E' sicuramente il modo appropriato dell'utilizzo del 223Il 223 funziona se:
• tiri in testa
• tiri nel blatt o alla spalla di animali medio/piccoli a distanze ragionevoli
Non so rispondere, solo una volta per sbaglio, più che sbaglio è stato un incidente e ho colpito un capriolo in piena spalla. Non ho mai tirato alla spalla del cinghiale. Prima di scrivere ho telefonato a un mio amico per sapere il peso del cinghiale che anche lui per sbaglio colpi nella spalla. Il cinghiale pesava 52 kg eviscerato, cal. 223 palla monolitica da 55 gr distanza 35/40 m. La palla è entra da una spalla ed è uscita dall'altra spalla, danni da fare schivo e cinghiale restato sul punto dello sparo. Lunedì scorso ho abbattuto un cinghiali di 80 kg eviscerato, col 223, la distanza 30/35 m. con un TM da 55 gr. Il cinghiale non stava messo bene, la palla è entrata dietro l'orecchio dalla parte sinistra e si è fermata all'interno della spalla destra, danni praticamente nulli.Se tiri alla spalla su animali di grosse dimensioni fai il ferito amenoché tu non abbia un gran c..o!
E' un signor calibro anche sul cinghiale se impiegato nel modo giusto. Per impiegare qualsiasi calibro nel modo giusto bisogna tenere in grande considerazione l'ambiente dove si caccia. Caccio in un ambiente che per la distanza del tiro e la tecnica che ho di prelevare, rendono il 223 un signor calibro per la selezione al cinghiale. Il 223 lo utilizzo più sul cinghiale e meno sul capriolo dove il tiro potrebbe essere superiore ai 110/120 m.Signor calibro sul cinghiale?
Non lo so, posso immaginarlo. Però tirare a 150 m. nella spalla del cinghiale con il 223 non è impiegare il calibro nel modo giusto.Colpisci nella spalla un cinghiale di 150 kg, ma anche molto meno, a 100 e più metri e poi dimmi cosa succede.
Se l'ultimo cinghiale lo avrei tirato con un calibro grosso, qualche danno in più lo avrebbe sicuramente fatto.Ancora con sta pantomina del calibro che non rovina?
Sono d'accordo, sia col piccolo che col grosso calibro per non rovinare bisogna essere precisi. Dove si può fare benissimo col piccolo calibro non c'è necessità di usare il grosso calibro, i motivi li ha elencati mountain. Questo dovrebbe valere sia per la canna rigata che per quella liscia.[:D]Spara nella spalla di un cinghiale di 20/30/40 kg col 223 e poi postami le foto e non dirmi che intendevi tiri alla testa o passante perpendicolarmente fra le costole perché lì nessun calibro rovina.
Non sono un fan di AMG e men che meno credo a molte cose che racconta.Commenta
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Cercavo di far passare il concetto che un calibro “piccolo” e veloce spesso fa molti più danni alla spoglia di uno che potrebbe sembrare esuberante. Effettivamente il 9,3X62 anemico non è di certo, tant’è che la mia idea di partenza per un “grosso è lento” mi aveva portato sulla strada del 358 Winchester o del 9,3X57. Poi per non complicarmi inutilmente la vita con l’ennesimo calibro poco diffuso ho ripiegato sul fratello maggiore X62. Ricaricato con palle vulkan a circa 730 m.s. ha le prestazioni e i pregi del X57. Sempre usato di notte senza nessun aiutino (all’estero è normale cacciare di notte) e li un po’ di esuberanza aiuta e velocizza i recuperi.Tutto è relativo, sig. Mountain. Fermo restando la necessaria ed ovvia proporzionalità tra calibro usato e tipo di bestia, sinceramente io trovo eccessivo il 9,3 x62 per cinghiali in selezione. I coloni tedeschi, per restare alla Germania, lo usavano in Africa Orientale per i bufali, leoni, ecc...Qui, in Italia è moda comune, in ogni ambito, essere magnum. Pensiero personale, lungi da innescare una diatriba.Commenta
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Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore
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Allora, un calibro si ritiene idoneo ad un selvatico quando ha un buon margine di successo in diverse casistiche e non quando è efficace solamente ad una certa distanza e colpendo solamente pochissime parti, altrimenti, per assurdo, vi dico che il 7,65br in canna da 4" è un calibro da cinghiali perché colpendolo alla testa a pochi metri lo abbatte.
Siamo seri!
Il 223 non è un calibro da cinghiali come non lo è il 22lr che lo abbatte tranquillamente a 40/50 mt se lo prende in testa!
Dopodiché, andate anche alla tigre in India insieme a Giangio col 223 (avvisatemi solo per tempo che vi stipulo un'assicurazione sulla vita come unico beneficiario, grazie).
Tornando a bomba del topic, il 308 win sul daino e muflone basta e avanza, se fossero gli unici animali a cui mi dovessi dedicare, mi sentirei sicuro anche con un 243win con un'umilissima SP o un 6,5.Commenta
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Il 223 usato in modo appropriato, è un signor calibro. Col 223 va giù qualsiasi cinghiale di qualsiasi peso. Non rovina il cinghiale di 150 chili e non rovina quello di 40 chili. La cosa più importante è che crollano sulle zampe. Nella sez. legislazione è stato messo un video di Giangio in riguardo al test sulla penetrazione del cal. 22. Alla fine del video, Giangio parla del 223 esalta le prestazioni di questo calibro e afferma che in africa è un calibro molto usato dai giovani Dice: "con questo calibro in africa cacciano animali di 400 chili" Lui lo porterà in africa in occasione del suo safari, e ci farà vedere di cosa è capace questo calibro. [:D][:D]
Chiedo un chiarimento agli iscritti di Roma e dintorni (dove ero ieri e oggi [occhi][occhi])....
In questi casi è più corretto usare "STI C----" o "ME COY---" ?
Purtroppo faccio molta ancora confusione, è sufficiente dire che ho saputo da poco che non sono la stessa cosa Drool]Commenta
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"Allora, un calibro si ritiene idoneo ad un selvatico quando ha un buon margine di successo in diverse casistiche e non quando è efficace solamente ad una certa"Arma e calibro deve essere idonea all'impiego specifico che ha da svolgere, questo in qualsiasi ambito, anche in quello militare. Il 223 in un determinato specifico impiego è adatta al cinghiale, sia come potere d'arresto che come potere lesivo. Pochi giorni fa ho ricevuto una telefonata da un amico che non vedo da molto tempo, mi ha chiesto un consiglio sul calibro 223. Gli ho detto per filo e per segno come lo utilizzo da circa 20 anni e senza nessuna delusione, sia sul cinghiale che sul capriolo. A questo punto sta a lui decidere se comprarlo o meno.Commenta
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Dipende da cosa vuoi dire:Chiedo un chiarimento agli iscritti di Roma e dintorni (dove ero ieri e oggi [occhi][occhi])....
In questi casi è più corretto usare "STI C----" o "ME COY---" ?
Purtroppo faccio molta ancora confusione, è sufficiente dire che ho saputo da poco che non sono la stessa cosa Drool]
Sei esterrefatto da quanto scritto oppure lo reputi privo di interesse? Nel primo caso usi "me cojoni", nel secondo "e sti cazti"?Commenta
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