Capriolo 2010 il nonno

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balu
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  • Donato
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    • Feb 2008
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    • D. Drahthaar/ Ulan Vom Ghellere Udo III Del Zeffiro

    #46
    Bravo e complimenti, beato te che puoi praticare questo tipo di caccia.
    Ciao.
    Nothing is safe inside a half mile...

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    • Alessandro il cacciatore
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      • Feb 2009
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      • al centro della Toscana
      • Deutsch Kurzhaar

      #47
      Originariamente inviato da marco s;457347[COLOR=silver
      ---------- [/COLOR]

      Quoto...
      Queste cose le facciamo anche noi. Nel nostro comprensorio poi credo che il punto di forza sia proprio il fatto che tutto è gestito un po' in maniera casereccia, senza puntare troppo sul lucro: non si pagano i trofei per cominciare, non si fanno le cose troppo in grande (come in altri comprensori che sono praticamente SpA). Per il resto tutto è curato abbastanza bene, dai corsi di formazione, alle misurazioni dopo gli abbattimenti alla mostra dei trofei. Recentemente abbiamo immeso i cervi e li stiamo tenendo sotto controllo. Abbiamo anche un sistema interessante per quel che riguarda i censimenti con un rigido sistema meritocratico che spinge tutti a partecipare attivamente e che mi piace molto.

      Su 'sti caprioli a quanto pare....[:-bunny][:-bunny][:-bunny][/QUOTE]

      marco, noi qui per la caccia di selezione siamo di "nobilta'" molto recente (arezzo ha iniziato nel 1989, siena nel 1990).
      Di solito abbiamo solo da imparare dai Comprensori Alpini. Credo che il vostro sia piu' un problema "politico" che tecnico. Il capriolo e' una specie venatoriamente parlando M E R A V I G L I O S A da' da divertire a un sacco di cacciatori, vive dalla svezia al gargano e riesce ad assorbire i "colpi" che vengono dall'esterno meglio di altre specie. Qui noi un po' per i lupi, un po' per una gestione spavalda ci siamo giocati i mufloni...Per questo so per esperienza diretta che un patrimonio che si raggiunge faticosamente e con tanto tempo, si puo' sputtanare in men che non si dica. Come i soldi: tanto per guadargnarli, ma poco per spenderli: e' uguale. Dunque tenetene di conto dei caprioli.

      ---------- Messaggio inserito alle 05:45 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:24 PM ----------

      Originariamente inviato da marco s
      Certo che non è un problema, però se sparo a una femmina allattante di qualsiasi specie di ungulato nel nostro CA, e credo in tutto il Piemonte, subisco la lieve punizione di avere assegnato d'ufficio come succesivo abbattimento un capo calvo. Niente di grave, ma una bella rottura...
      Ho visto solo ora. Sparare a una femmina adulta e' sempre un problema da affrontare seriamente.
      Quando nel mio piano mi tocca una femmina adulta (quasi sempre) cerco di destreggiarmi al meglio. Non le sparo di certo i primi di agosto (ha i piccoli spesso ancora troppo piccoli) ma aspetto gli ultimi giorni (2a sett. di settembre) o addirittura aspetto i primi di febbraio quando riapre da noi la selezione. Non aspetto poi certo a meta' marzo per spararle.
      Che venga abbattuta in estate o in inverno non cambia il p.a., ma io cerco di salvaguardare i piccoli.
      Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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      • Giovanni Giuliani
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        • Oct 2008
        • 642
        • Urbino
        • spinone italiano

        #48
        Originariamente inviato da marco s
        Certo che non è un problema, però se sparo a una femmina allattante di qualsiasi specie di ungulato nel nostro CA, e credo in tutto il Piemonte, subisco la lieve punizione di avere assegnato d'ufficio come succesivo abbattimento un capo calvo. Niente di grave, ma una bella rottura...
        Beh Marco, nel caso del Capriolo biologicamente sai che differenza c'è?
        - Che a marzo prelevi una femmina adulta con feto/i di 15 centimetri ma piccolo/i al seguito perfettamente autosufficiente/i,
        - A settembre abbatti una femmina adulta che pur non avendo cominciato l'adesione dell'embrione/i alle pareti uterine (ma è sempre "gravida"...) ha piccolo/i al seguito non autosufficiente/i.
        La differenza è ben evidente...
        Il problema tuo, inteso in zone "alpine", è che il prelievo dei calvi di capriolo per motivi meteo-climatici è assai difficile da condursi da gennaio a marzo. Quindi si prelevano femmine a settembre-ottobre, ovvero quando ancora c'è piena dipendenza materna dei piccoli nati.
        Ciao.



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        • Alessandro il cacciatore
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          • Feb 2009
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          • al centro della Toscana
          • Deutsch Kurzhaar

          #49
          Originariamente inviato da Giovanni Giuliani
          Quindi si prelevano femmine a settembre-ottobre, ovvero quando ancora c'è piena dipendenza materna dei piccoli nati.
          Ciao.
          Tesi questa non accolta a Siena. C'era chi (di autorevole) diceva che ad agosto erano gia' autossuficienti...Io non sono d'accordo.
          Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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          • Giovanni Giuliani
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            • Oct 2008
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            • spinone italiano

            #50
            Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
            Tesi questa non accolta a Siena. C'era chi (di autorevole) diceva che ad agosto erano gia' autossuficienti...Io non sono d'accordo.
            Se ti è di (amara) consolazione, a non essere d'accordo è soprattutto la bibliografia biologica della specie.



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            • duedentoni_old

              #51
              Abbiamo anche un sistema interessante per quel che riguarda i censimenti con un rigido sistema meritocratico che spinge tutti a partecipare attivamente e che mi piace molto.

              anche noi..............................................n o censimenti..... NO PARTY(leggasi caprioli) [:D][:D][:D]

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              • Alessandro il cacciatore
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                • Feb 2009
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                • Deutsch Kurzhaar

                #52
                Originariamente inviato da Giovanni Giuliani
                Se ti è di (amara) consolazione, a non essere d'accordo è soprattutto la bibliografia biologica della specie.
                Giovanni, basta vedere la media dei piccoli ad agosto come sono messi... poi il latte non e' tutto, il/i piccolo/i devono anche andare a scuola!

                ---------- Messaggio inserito alle 06:18 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:17 PM ----------

                Originariamente inviato da duedentoni
                anche noi..............................................n o censimenti..... NO PARTY(leggasi caprioli) [:D][:D][:D]

                da noi uno dei primi anni uno mando' la mamma a fare i censimenti al posto suo...era di servizio ( e ' un medico!!!) Da morir da ridere: pelliccia e tacchi alti!
                Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                • duedentoni_old

                  #53

                  da noi uno dei primi anni uno mando' la mamma a fare i censimenti al posto suo...era di servizio ( e ' un medico!!!) Da morir da ridere: pelliccia e tacchi alti!
                  [/QUOTE]


                  alessandro................ mi veniva una battutaccia....di quelle che fanno a me!
                  No non siamo arrivati a tanto ma ce chi li ha fatti con il gesso alla posta........

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                  • Alessandro il cacciatore
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                    • Feb 2009
                    • 20197
                    • al centro della Toscana
                    • Deutsch Kurzhaar

                    #54
                    Originariamente inviato da duedentoni

                    alessandro................ mi veniva una battutaccia....di quelle che fanno a me!
                    No non siamo arrivati a tanto ma ce chi li ha fatti con il gesso alla posta........[/QUOTE]


                    io da fasciato simulando una slogatura [:D]
                    ...non mi andava di entrare nella macchia...feci 3 poste di fila fra i mugugni del popolo...d'altra parte faccio censimenti da piu' di vent'anni, dei caprioli di qui sò anche il codice fiscale...
                    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                    • balu

                      #55
                      Mi fa piacere leggere le varie realta' [:D]di prelievo anche perche' mi rendo conto che da noi le cose sono gestite bene.
                      Da noi sei obbligato almeno a fare due censimenti nella tua unita' di gestione per partecipare alla caccia ,poi piu' ne fai meglio e' ,accumuli punteggio e sali in graduatoria.
                      Cacciamo il maschio nei seguenti periodi 17 giugno 15 luglio e dal 15 di agosto a fine settembre diviso in classi M1 o M2 M3 .
                      Le femmine e i piccoli da gennaio alla meta' di marzo quindi M0 F0 F1 F2 ,chiaro che son gravide pero' almeno i piccoli son gia' autosufficenti ,il nostro centro di prelievo fa' le cose come si deve e il tecnico faunistico fortunatamente e' competente e lavora nell'interesse di tutti una bella realta' che spero continui da svariati anni si completano i piani di abbattimento anche se le popolazioni qui aumentano anche e soprattutto per i recenti inverni rigide nell'entroterra molti animali si spostano nella fascia litoranea che fortunatamente e' la miaormai e all'ordine del giorno fare uscite e vedere almeno una decina di caprioli per uscita tra femmine maschi e piccoli,ormai la liguria e' poco coltivata quindi le zone ideali per il capriolo ,non parliamo del cinghiale che sinceramente quest'anno sara' un problema le scrofe ora anno nidiate con le strisce e fan di continuo quest'anno ci sara' da divertirsi[vinci]

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                      • Giovanni Giuliani
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                        #56
                        Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                        Giovanni, basta vedere la media dei piccoli ad agosto come sono messi... poi il latte non e' tutto, il/i piccolo/i devono anche andare a scuola!
                        Parlando di settembre-ottobre, è soprattutto una questione di sviluppo comportamentale che, nel caso del capriolo è strettamente collegato al legame dei piccoli con la madre, almeno fino all'8°-9° mese di vita di questi.



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                        • marco s
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                          • Apr 2009
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                          #57
                          Beh, visto che ci sono ne approfitto per prendere un po' di informazioni... anche se non pratico la caccia al capriolo non si sa mai, potrebbe tornarmi utile; e poi faccio sempre i censimenti al capriolo e quindi certe cose è meglio saperle.
                          E poi mi sembra un bel modo di utilizzare il forum in forma divulgativa.
                          Come distinguete un capriolo maschio classe I da un classe II? Sappiamo che non bastano i palchi a fare riferimento, ma del resto lo stesso vale anche per altre specie (il camoscio yerling non si distingue solo per la lunghezza delle corna.. anzi questo dato da solo potrebbe indurre in errore).
                          Per quanto ne so è abbastanza difficile stabilire l'età del capriolo dopo il terzo anno ma è già difficile osservarla nel secondo (sono andato a leggermi i regolamenti e credo sia per questo motivo che le due classi da noi vengono accorpate)... non si rischia una percentuale molto alta di abbattimenti non conformi?
                          Voi come li distinguete?
                          Ultima modifica marco s; 10-07-10, 08:17.
                          L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power

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                          • Giovanni Giuliani
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                            • Oct 2008
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                            • spinone italiano

                            #58
                            Originariamente inviato da marco s
                            Beh, visto che ci sono ne approfitto per prendere un po' di informazioni... anche se non pratico la caccia al capriolo non si sa mai, potrebbe tornarmi utile; e poi faccio sempre i censimenti al capriolo e quindi certe cose è meglio saperle.
                            E poi mi sembra un bel modo di utilizzare il forum in forma divulgativa.
                            Come distinguete un capriolo maschio classe I da un classe II? Sappiamo che non bastano i palchi a fare riferimento, ma del resto lo stesso vale anche per altre specie (il camoscio yerling non si distingue solo per la lunghezza delle corna.. anzi questo dato da solo potrebbe indurre in errore).
                            Per quanto ne so è abbastanza difficile stabilire l'età del capriolo dopo il terzo anno ma è già difficile osservarla nel secondo (sono andato a leggermi i regolamenti e credo sia per questo motivo che le due classi da noi vengono accorpate)... non si rischia una percentuale molto alta di abbattimenti non conformi?
                            Voi come li distinguete?
                            Le discriminanti fra un maschio adulto ed uno di Ia classe (giovane o subadulto che dir si voglia) sono sia morfologiche che comportamentali.
                            Le prime riguardano sostanzialmente caratteri fisici e del palco.
                            La corporatura è complessivamente più esile, con scarso sviluppo della massa muscolare specie nei quarti anteriori, collo sottile che sembra più lungo del normale, torace meno sviluppato tale da far si che rispetto ad un adulto un giovane sembri avere le gambe più lunghe. La testa è un elemento di forte connotazione. Meno massiccia di un adulto con angolo cranio nasale mai troppo accentuato, fronte sfuggente e mascella mai troppo aperta. Il palco, anche se soggetto a forte variabilità individuale, è un elemento che ci viene in forte aiuto. Vero è che vi possono essere MI già palcuti, ma in generale il trofeo è quasi sempre tipicamete puntuto o forcuto e soprattutto con pivot ossei (steli) esili e molto aperti, nonché rose decisamente esigue o (ancor meglio) assenti. Ovvero, le stanghe sembrano inserirsi sugli steli senza alcuno stacco, a mo' di esili bastoncini inseriti in modo continuo sui già sottili steli. Il trofeo è di grande aiuto nella scelta di un MI durante gli abbattimenti. Infatti se si circoscrive la scelta ai soli capi con trofeo mai sopra la metà delle orecchie, puntuto, esile e senza accenno di rosa, saremo quasi certi di no sbagliare mai.
                            Il comportamento è l'ultima e non meno importante chiave di lettura per il riconoscimento. Soprattutto da giugno ad agosto, i maschi giovani hanno in generale un comportamento che non denota mai troppa sicurezza nelle azioni. Vigili in modo spasmodico, tradiscono sovente la loro età dimostrando molto spesso anche un'innaturale curiosità verso ciò che li circonda. Tipica è anche l'indecisione e l'incertezza durante le fasi esplorative, cosa questa che non contraddistingue certo un vecchio capriolo, pressochè sempre deciso, determinato e sicuro in ciò che si accinge a compiere, anche nei momenti di pericolo.
                            In ultimo mi preme ricordare che solo l'esperienza sul campo, intesa nella costanza e nella moltitudine delle osservazioni, e la sapiente fusione analitica degli elementi fisici e comportamentali, "fanno" il buon osservatore che sa riconoscere caprioli.
                            Ciao



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                            • balu

                              #59
                              Originariamente inviato da Giovanni Giuliani
                              Le discriminanti fra un maschio adulto ed uno di Ia classe (giovane o subadulto che dir si voglia) sono sia morfologiche che comportamentali.
                              Le prime riguardano sostanzialmente caratteri fisici e del palco.
                              La corporatura è complessivamente più esile, con scarso sviluppo della massa muscolare specie nei quarti anteriori, collo sottile che sembra più lungo del normale, torace meno sviluppato tale da far si che rispetto ad un adulto un giovane sembri avere le gambe più lunghe. La testa è un elemento di forte connotazione. Meno massiccia di un adulto con angolo cranio nasale mai troppo accentuato, fronte sfuggente e mascella mai troppo aperta. Il palco, anche se soggetto a forte variabilità individuale, è un elemento che ci viene in forte aiuto. Vero è che vi possono essere MI già palcuti, ma in generale il trofeo è quasi sempre tipicamete puntuto o forcuto e soprattutto con pivot ossei (steli) esili e molto aperti, nonché rose decisamente esigue o (ancor meglio) assenti. Ovvero, le stanghe sembrano inserirsi sugli steli senza alcuno stacco, a mo' di esili bastoncini inseriti in modo continuo sui già sottili steli. Il trofeo è di grande aiuto nella scelta di un MI durante gli abbattimenti. Infatti se si circoscrive la scelta ai soli capi con trofeo mai sopra la metà delle orecchie, puntuto, esile e senza accenno di rosa, saremo quasi certi di no sbagliare mai.
                              Il comportamento è l'ultima e non meno importante chiave di lettura per il riconoscimento. Soprattutto da giugno ad agosto, i maschi giovani hanno in generale un comportamento che non denota mai troppa sicurezza nelle azioni. Vigili in modo spasmodico, tradiscono sovente la loro età dimostrando molto spesso anche un'innaturale curiosità verso ciò che li circonda. Tipica è anche l'indecisione e l'incertezza durante le fasi esplorative, cosa questa che non contraddistingue certo un vecchio capriolo, pressochè sempre deciso, determinato e sicuro in ciò che si accinge a compiere, anche nei momenti di pericolo.
                              In ultimo mi preme ricordare che solo l'esperienza sul campo, intesa nella costanza e nella moltitudine delle osservazioni, e la sapiente fusione analitica degli elementi fisici e comportamentali, "fanno" il buon osservatore che sa riconoscere caprioli.
                              Ciao
                              Quoto in toto e aggiungo come dice alla fine Giovanni osservare bene bene [:D]si impara sempre e poi e' anche una soddisfazione godere del privilegio di poter osservare questi animali che per me sono meravigliosi nel loro habitat nella loro vita selvatica.Solo noi cacciatori a parer mio apprezziamo appieno la vera vita dei selvatici osservandoli in territorio libero e non in parchi come molti altri.Ultima cosa spariamo quando siamo sicuri [vinci]tutt'alpiu' si rinuncia al colpo tanto le occasioni ricapitano prima o poi

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                              • marco s
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                                • Apr 2009
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                                • buttigliera alta (TO)
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                                #60
                                Grazie ragazzi...
                                quanto mi avete scritto corrisponde a quanto sospettavo già, avendo spesso osservato i caprioli come passatempo oppure in fase di censimento. In fondo, come dicevo, sono poi le discriminanti che utilizzo anche per la valutazione del tiro al "binello" di camoscio, caccia che pratico da più di un decennio.
                                Mi permetto anche di farvi i miei complimenti perché credo che spiegazioni simili non le avrebbero potute scrivere chi non possiede vera competenza ed esperienza sul campo. Io dico sempre che la caccia di selezione è importante, non fosse per altro che come allenamento mentale e spirituale per il cacciatore. Bravi.
                                Resto scettico soltanto per quanto riguarda il discorso "capi non conformi" perché ho paura che nella massa dei caccitori non tutti si sentano davvero pronti ad effettuare una selezione così puntigliosa.

                                Per curiosità: nella zona in cui cacciate (o che conoscete meglio) che densità ci sono di caprioli, cervi, camosci o mufloni (se ci sono ovviamente)?
                                L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power

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