Opzione di caccia
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ma se per esempio in una riserva di laguna non c'è posto e te ne tocca un'altra, e quella che in laguna si libera prima dei 6 anni, puoi sempre fare il cambio o comunque devi aspettare 6 anni con il rischio che nel frattempo non ci sia di nuovo posto, perchè mi sembra poco pratica come cosa
Infatti non cambia nulla.
Sei obbligato a stare nella tua riserva per minimo 6 anni prima di poter cambiare.
l unica cosa vietata, secondo me giustamente, è il girare liberamente per la regione.
A dicembre tutti in laguna ad anatre .... a novembre tutti in montagna a beccacce .... a settembre tutti a colombacci in pianura
Non parliamo poi degli ungulati.
Ti piace la caccia in botte ? ti scegli una riserva sulla laguna e devi rinunciare ai forcelli ;)Commenta
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Attendi speranzoso
ma se per esempio in una riserva di laguna non c'è posto e te ne tocca un'altra, e quella che in laguna si libera prima dei 6 anni, puoi sempre fare il cambio o comunque devi aspettare 6 anni con il rischio che nel frattempo non ci sia di nuovo posto, perchè mi sembra un po' forzata come cosaCommenta
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Non puoi fare domanda di trasferimento prima dei 6 anni ( o 5 adesso non ricordo)
ma se per esempio in una riserva di laguna non c'è posto e te ne tocca un'altra, e quella che in laguna si libera prima dei 6 anni, puoi sempre fare il cambio o comunque devi aspettare 6 anni con il rischio che nel frattempo non ci sia di nuovo posto, perchè mi sembra poco pratica come cosa
Fine .....
Ps comunque non "ti tocca" niente, sei tu che scegli dove andare.
Ormai c'è posto in molte riserve
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ecco, non è proprio il massimo, su questo preferisco gli ATC. che poi è chiaro, che bisogna fare una pianificazione seria anche a livello di Piani Faunistici Venatori, per la realizzazione di ZRC e ZRV, oltre che AFV/ATV e vari Parchi e Oasi, e con interventi nel periodo primavera/estate a corvidi, volpi, nutrie.
poi da quando hanno vietato il glifosato in Toscana, sono aumentate allodole, beccaccini, frullini, quaglie e pavoncelle e tutti gli animali granivori ed insettivoriCommenta
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Ben venga il legame cacciatore territorio.. ma c’è un limite ragionevole entro cui, per me, è poco conveniente scendere.. ci sono riserve da 4/500 ettari.. un socio che caccia in un micro riserva del genere lo vedo quasi come un prigioniero..
personalmente sotto i 2000 ettari diventa un po’ ripetitiva la caccia.. battere sempre gli stessi sentieri dovrebbe essere una scelta non un obbligo
2.000 ettari é tanta roba, la logica del legame cacciatore territorio prevede un numero di cacciatori molto basso per singola zona, ideale (parlo di ungulati) 3 o 4, necessariamente le sottozone devono avere una superfice non esagerata per consentire a tutti di cacciare, questo salvo zone con grande abbondanza di territorio, ci sono tre considerazioni organizzative da tenere in conto:
1) avere un basso numero di cacciatori, in 4 o 5 si trova l'accordo e la buona armonia in 30 o 40 va in vacca tutto,
2) in pochi non ci si sovrappone, si evita il rischio di uscire a caccia ed andare a disturbare chi già é li senza saperlo, per gli ungulati é importante non disturbarsi a vicenda e l'accompagnatore ha un numero limitati di accompagnamenti, in pochi si può benissimo uscire assieme, noi abbiamo sempre fatto così, si cacciano molti più animali anche se si spara a pochi, eravamo in 3, in meno di 2 non si può che anche l'accompagnatore deve essere accompagnato, quindi era naturale uscire assieme lavoro permettendo, per tacito accordo chi spara poi non spara più finché anche gli altri non l'hanno fatto.
3) se il territorio é parcellizzato in zone non ampie il piano di prelievo avviene in modo ben distribuito su tutto il CA, in ogni sottozona si prelevano il giusto e previsto numero di animali per sesso e classe di età, in una grande zona si finisce che tutti vanno nel posto più facile e meglio raggiungibile, lasciando scoperte altre zone, il rischio é prelevare troppo da una parte e/o poco dall'altra, il piano dei prelievi sembra cha vada avanti bene come numeri invece si creano squilibri.
Per l'altra stanziale i cacciatori hanno a disposizione tutto il CA ma diviso in due parti la zona A di alta montagna e la zona B quella bassa, la tipica alpina si può prendere solo in zona A.
Se come detto all'inizio della discussione si vuole gestire tutta la stanziale come sono gestiti gli ungulati diviene necessario per il buon funzionamento che le sottozone abbiano un numero limitato di cacciatori, quindi non grandi superfici, pensare che in 3/400 ettari ci si trovi in prigione non ha senso se lì ci sono 5 o 6 cacciatori, sono superfici che moltissimo cacciatori italiani se le sognano, chiaro che fai solo una caccia, non tutte, una, quella che preferisci ma la fai bene senza pestarsi i piedi vicenda e soprattutto senza fare tabula rasa, chi non gradisce il legame cacciatore territorio non capisce che in questo modo é come cacciare in una "tua" riserva, non puoi cacciare altrove ma altri non possono cacciare dove cacci tu.
Il mio CA era abbastanza piccolo a memoria mi pare meno di 5.000 ettari compreso una buona parte di territorio a oasi di protezione, le sottozone per ungulati mediamente da 400 a 600 ettari, anche se non tutta la superficie é utilizzabile c'è ampia possibilità di cacciare, preziosissime le zone a oasi di protezione, organizzati così cacci bene, ma bene eh, solo che spari poco o pochissimo, noi di solito 2 capi, raramente 3, io fatto uno non sparavo più, altro non mi serviva, però ne cacciavo 6 o 7 assiema agli altri, adesso sono in 5 hanno 10 capi é un bel cacciare.👍 1Commenta
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certo che 5000 ettari di caccia ogni 10 cacciatori sarebbe ottimo, perchè dove caccio io i beccaccini, quaglie, fagiani e lepri saranno 200 ettari, forse meno, dove vado a colombi e beccacce saranno 350 ettari, quindi si, con una corretta gestione sarebbe ottimoCommenta
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In 600 ettari possono cacciare 12 cacciatori anche se sono un poco stretti Ogni cacciatore può avere una zona di pasturazione nominativa per il cinghiale, e postazioni libere per il capriolo. Non c'è bisogno di accompagnatori, ci sono vari metodi, per non creare disturbo, a chi va a caccia di selezione. Penso che il più utilizzato è il registro delle uscite, prima di cominciare si va su questo registro e si mette data, ora di uscita e la zona di caccia. Anche per il carniere ci sono vari modi per assegnare i capi. P.S. Tutto, ma proprio tutto, viene discusso e deciso durante l'assemblea dei soci.Ultima modifica sly8489; 05-12-23, 18:49.Commenta
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Io sono favorevole a legare il cacciatore al territorio, per farti un pratico esempio io caccio in una riserva di circa 2500 ettari e molte volte quando caccio la migratoria col cane non trovo nessuno a caccia... La concentrazione massima si ha quando si caccia la stanziale, ora il problema grosso è che siamo passati da una cinquantina di cacciatori a una trentina con le normali conseguenze per le casse, quindi le strade sono 3...aumentare la tassa associativa per tornare alle entrate precedenti e quindi aver più ripopolamento (la più sbagliata), diminuire la quota dei capi da abbattere(la più facile) oppure cercare di ripopolare in maniera più efficiente e se si può creare ceppi di animali in grado di riprodursi... Ovviamente cominciando a diminuire i capi da abbattere(la più difficile ma più soddisfacente credo)... In giro l'idea più in voga è togliere il lancio tardo estivo e passare direttamente al pronta caccia! Questa la trovo una cosa paragonabile a gettare banconote nel caminetto!
2.000 ettari é tanta roba, la logica del legame cacciatore territorio prevede un numero di cacciatori molto basso per singola zona, ideale (parlo di ungulati) 3 o 4, necessariamente le sottozone devono avere una superfice non esagerata per consentire a tutti di cacciare, questo salvo zone con grande abbondanza di territorio, ci sono tre considerazioni organizzative da tenere in conto:
1) avere un basso numero di cacciatori, in 4 o 5 si trova l'accordo e la buona armonia in 30 o 40 va in vacca tutto,
2) in pochi non ci si sovrappone, si evita il rischio di uscire a caccia ed andare a disturbare chi già é li senza saperlo, per gli ungulati é importante non disturbarsi a vicenda e l'accompagnatore ha un numero limitati di accompagnamenti, in pochi si può benissimo uscire assieme, noi abbiamo sempre fatto così, si cacciano molti più animali anche se si spara a pochi, eravamo in 3, in meno di 2 non si può che anche l'accompagnatore deve essere accompagnato, quindi era naturale uscire assieme lavoro permettendo, per tacito accordo chi spara poi non spara più finché anche gli altri non l'hanno fatto.
3) se il territorio é parcellizzato in zone non ampie il piano di prelievo avviene in modo ben distribuito su tutto il CA, in ogni sottozona si prelevano il giusto e previsto numero di animali per sesso e classe di età, in una grande zona si finisce che tutti vanno nel posto più facile e meglio raggiungibile, lasciando scoperte altre zone, il rischio é prelevare troppo da una parte e/o poco dall'altra, il piano dei prelievi sembra cha vada avanti bene come numeri invece si creano squilibri.
Per l'altra stanziale i cacciatori hanno a disposizione tutto il CA ma diviso in due parti la zona A di alta montagna e la zona B quella bassa, la tipica alpina si può prendere solo in zona A.
Se come detto all'inizio della discussione si vuole gestire tutta la stanziale come sono gestiti gli ungulati diviene necessario per il buon funzionamento che le sottozone abbiano un numero limitato di cacciatori, quindi non grandi superfici, pensare che in 3/400 ettari ci si trovi in prigione non ha senso se lì ci sono 5 o 6 cacciatori, sono superfici che moltissimo cacciatori italiani se le sognano, chiaro che fai solo una caccia, non tutte, una, quella che preferisci ma la fai bene senza pestarsi i piedi vicenda e soprattutto senza fare tabula rasa, chi non gradisce il legame cacciatore territorio non capisce che in questo modo é come cacciare in una "tua" riserva, non puoi cacciare altrove ma altri non possono cacciare dove cacci tu.
Il mio CA era abbastanza piccolo a memoria mi pare meno di 5.000 ettari compreso una buona parte di territorio a oasi di protezione, le sottozone per ungulati mediamente da 400 a 600 ettari, anche se non tutta la superficie é utilizzabile c'è ampia possibilità di cacciare, preziosissime le zone a oasi di protezione, organizzati così cacci bene, ma bene eh, solo che spari poco o pochissimo, noi di solito 2 capi, raramente 3, io fatto uno non sparavo più, altro non mi serviva, però ne cacciavo 6 o 7 assiema agli altri, adesso sono in 5 hanno 10 capi é un bel cacciare.Commenta
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Se avete ungulati, si potrebbero immettere nella filiera alcuni capi per avere un flusso di cassa.
Io sono favorevole a legare il cacciatore al territorio, per farti un pratico esempio io caccio in una riserva di circa 2500 ettari e molte volte quando caccio la migratoria col cane non trovo nessuno a caccia... La concentrazione massima si ha quando si caccia la stanziale, ora il problema grosso è che siamo passati da una cinquantina di cacciatori a una trentina con le normali conseguenze per le casse, quindi le strade sono 3...aumentare la tassa associativa per tornare alle entrate precedenti e quindi aver più ripopolamento (la più sbagliata), diminuire la quota dei capi da abbattere(la più facile) oppure cercare di ripopolare in maniera più efficiente e se si può creare ceppi di animali in grado di riprodursi... Ovviamente cominciando a diminuire i capi da abbattere(la più difficile ma più soddisfacente credo)... In giro l'idea più in voga è togliere il lancio tardo estivo e passare direttamente al pronta caccia! Questa la trovo una cosa paragonabile a gettare banconote nel caminetto!
Sul pronta caccia...non mi esprimo. Ad una assemblea un socio disse "Facciamo così: dateci l'indirizzo delle vostre case e veniamo a liberare i capi regolarmente direttamente nei vostri pollai"
Proposta giusta ed economicamente più equa. [Modalità IRONIA ON]
...Im heil'gen Land Tirol...Commenta
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Io sono favorevole a legare il cacciatore al territorio, per farti un pratico esempio io caccio in una riserva di circa 2500 ettari e molte volte quando caccio la migratoria col cane non trovo nessuno a caccia... La concentrazione massima si ha quando si caccia la stanziale, ora il problema grosso è che siamo passati da una cinquantina di cacciatori a una trentina con le normali conseguenze per le casse, quindi le strade sono 3...aumentare la tassa associativa per tornare alle entrate precedenti e quindi aver più ripopolamento (la più sbagliata), diminuire la quota dei capi da abbattere(la più facile) oppure cercare di ripopolare in maniera più efficiente e se si può creare ceppi di animali in grado di riprodursi... Ovviamente cominciando a diminuire i capi da abbattere(la più difficile ma più soddisfacente credo)... In giro l'idea più in voga è togliere il lancio tardo estivo e passare direttamente al pronta caccia! Questa la trovo una cosa paragonabile a gettare banconote nel caminetto!
2500 ettari per una trentina di cacciatori é una situazione molto privilegiata, fanno 83 ettari a cacciatore, qui daremmo fuori di testa dalla gioia per una situazione simile.
Vado a memoria ma nel mio CA mi pare che la densità prevista dalla regione sia di 10/15 ettari per cacciatore (e superiamo la densità prevista) e si tratta di territori montani con quasi assenza di coltivo, pochissimi pascoli, abbondanza di boschi con forte o fortissima pendenza e rocce tante.
Consiglierei di mettere mano al portafoglio e pagare quanto serve o aprire a nuovi cacciatori.Commenta
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Mettere le mani al portafoglio per liberare qualche pollo in più la vedo una cosa poco sensata, piuttosto aprirei come dici a nuovi cacciatori e proverei qualche metodo di ripopolamento alternativo...
2500 ettari per una trentina di cacciatori é una situazione molto privilegiata, fanno 83 ettari a cacciatore, qui daremmo fuori di testa dalla gioia per una situazione simile.
Vado a memoria ma nel mio CA mi pare che la densità prevista dalla regione sia di 10/15 ettari per cacciatore (e superiamo la densità prevista) e si tratta di territori montani con quasi assenza di coltivo, pochissimi pascoli, abbondanza di boschi con forte o fortissima pendenza e rocce tante.
Consiglierei di mettere mano al portafoglio e pagare quanto serve o aprire a nuovi cacciatori.Commenta
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Se fosse per solo comprare fagiani pronta caccia eviterei senz'altro di aumentare i costi, con 83 ettari a cranio avete spazio ben sufficiente per lasciare a fine stagione un buon numero di riproduttori.
Per curiosità quanto pagate per aderire alla riserva?Commenta
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