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A quanto pare, nella nostra isola, la West Nile si sta diffondendo sempre più velocemente e in anticipo.
La cosa è abbastanza preoccupante.
Mi chiedo,.visto.che dove abito io è ricco di ambienti palustri e lagune, se dovrò abbandonare ( ammesso che serva) la.mia amata caccia in palude, a cui dedico buona parte dell'inizio stagione.
Non nascondo che temo un po' per i miei cani e anche per la mia salute.
Un eventuale contagio mi costringerebbe a fermarmi nel lavoro con conseguenze gravi per la mia azienda.
Esperienze in merito?
A quanto pare, nella nostra isola, la West Nile si sta diffondendo sempre più velocemente e in anticipo.
La cosa è abbastanza preoccupante.
Mi chiedo,.visto.che dove abito io è ricco di ambienti palustri e lagune, se dovrò abbandonare ( ammesso che serva) la.mia amata caccia in palude, a cui dedico buona parte dell'inizio stagione.
Non nascondo che temo un po' per i miei cani e anche per la mia salute.
Un eventuale contagio mi costringerebbe a fermarmi nel lavoro con conseguenze gravi per la mia azienda.
Esperienze in merito?
West Nile, sempre più in anticipo la comparsa del virus nell'Isola. Si punta sulla prevenzione
⬇LEGGI QUI LA NOTIZIA...
Esperienze dirette non ne ho. Essendomi da molti anni dedicatomi anche ai cavalli, ebbi molti anni fa una conoscenza di un allevatore statunitense che parlava di una epidemia responsabile della morte di alcuni suoi cavalli. Diceva che le bestie furono colpite da un encefalite. Il vettore poteva essere stato una zanzara, ma anche uccelli che con la migrazione portavano seco il virus dall' Africa o il medio oriente.
Il problema della West nile è più x i cavalli....che per gli umani , se in buona salute non te ne accorgi nemmeno. Il fatto che le zanzare siano attive x periodi più lunghi, in virtù dei cambiamenti climatici, rende più facile il possibile contagio. Alcune specie corvidi in genere sono portatori sani se infettate fanno da serbatoio . Tant' è che il monitoraggio avviene attraverso trappole x zanzare e cattura di cornacchie e gazze che vengono analizzate. ....vai tranquillo in palude
Io sono l' ultimo, e non solo nel forum, a disquisire su tematiche scientifiche, ma se la malattia veicolata da zanzare fosse l' encefalite...beh, tanto tranquillo a recarmi in padule non starei.
La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.
I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.
Incubazione e sintomi
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.
Diagnosi
La diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM. Questi anticorpi possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positività a questi test può indicare anche un’infezione pregressa. I campioni raccolti entro 8 giorni dall’insorgenza dei sintomi potrebbero risultare negativi, pertanto è consigliabile ripetere a distanza di tempo il test di laboratorio prima di escludere la malattia. In alternativa la diagnosi può anche essere effettuata attraverso Pcr o coltura virale su campioni di siero e fluido cerebrospinale.
Prevenzione
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:
usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
usando delle zanzariere alle finestre
svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
Terapia e trattamento
Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.
Nel passato (e' tanto che non lo faccio piu') in occasione del Fourth of July caricavo sempre un discreto numero di cartucce a salve per la mia .44 Magnum...
Poiché in altri post è stato evidenziato un certo interesse per la caccia a tutto tondo, diciamo generica, mi piacerebbe sviluppare l'argomento, senza...
Alla fine si torna, magari con un carniere non particolarmente ricco, ma grati per le meravigliose immagini ora impresse nel Cuore.
Tenterò...
28-11-23, 14:24
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