La caccia in Germania - per Daniele (e a chi interessa)

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  • parsifal69
    ⭐⭐⭐⭐
    • Jul 2011
    • 10479
    • cittanova rc

    #61
    [QUOTE=Willow;747441]Concordo alla grande!!

    Anche io sogno la capanna di tronchi nel wayoming o in british columbia, vivere di caccia e di pesca, libero in una terra libera.

    Caro Willow, a tal proposito mi permetto di chiederti sei hai mai letto il romanzo di Mark T. Sullivan intitolato "Rito di purificazione", ambientato proprio in British Columbia e inerente la caccia. Se non lo hai fatto, te lo consiglio, anche se è difficile da trovare visto che è stato pubblicato in Italia nel 1998. Non ne rimarrai deluso. Un abbraccio. [:-golf]

    Ps: sono d'accordo sulle tue opinioni, ma temo che esse possanno trovare una pratica in Italia solo in un prossimo futuro, bisognose come sono non tanto di un cambiamento legislativo di cui effettivamente si sente l'obbligo, quanto di un cambiamento di disposizione civica e mentale da parte di noi italiani, e gli attuali problemi congiunturali purtroppo, non aiutano ora in questo senso. Ciao.
    Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

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    • beppe p.
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2010
      • 2692
      • genova
      • cocker spaniel inglese

      #62
      un mio pensiero,assolutamente opinabile...

      si fà un gran parlare di Etica del Cacciatore,di gestione corretta,di mentalità da cambiare...tutte cose con le quali siamo d'accordo,perlomeno nella maggioranza dei casi...
      poi ti scontri con la realtà delle nostre Amministrazioni,ATC e associazioni varie...
      sapete quando finisce la gestione del Capriolo in provincia di Genova?? nel momento in cui paghiamo i bollettini dei capi...eh già,pagati i relativi bollettini e tasse aggiuntive all'ATC GE1 e 2 (50 euro per poter "partecipare "alla caccia di selezione,dopo aver fatto tutti i censimenti e le osservazioni,per un totale di 9 giornate di lavoro),alla Provincia di Genova e all'Università non gliene frega una beata mazza se ,per un qualunque motivo (leggi neve) non si raggiungono i piani di abbattimento...i capi li hai pagati,sia Caprioli che Daini,e l'obbiettivo principale è stato raggiunto ...
      la Provincia riappare solo se deve verbalizzarti ( in denaro) un errore di valutazione del capo abbattuto...

      vi sembra normale che,da noi,ad ogni capo abbattuto venga assegnato un punteggio aggiuntivo in graduatoria,SVILENDO così la natura stessa della caccia,e facendo diventare il capo abbattuto solo un numero??
      vi sembra normale che vi siano persone,evidentemente facoltose da un punto di vista finanziario,che siano autorizzati,previo pagamento ,ad abbattere 8/10/15 caprioli a testa,in zone dove la densità dei caprioli è assolutamente nella norma?
      vi sembra una gestione logica ,oppure l'unica logica utilizzata è quella del denaro??
      eppure la caccia di selezione è una delle poche forme di caccia ove possa esistere davvero una gestione...
      ma se l'autorizzazione allo sterminio parte dalle Amministrazioni,nonostante le proteste della maggior parte dei cacciatori di quella zona,cose si può pensare di parlare di "GESTIONE"???
      http://www.youtube.com/watch?v=mIgWtNIq3Nw

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      • dersu
        ⭐⭐
        • Nov 2009
        • 899
        • sansepolcro
        • Pointer

        #63
        Aggiungo....e sapete chi sono i più ostinati difensori di questo sistema che vuole la selvaggina patrimonio indisponibile (?) dello stato? Proprio le associazioni venatorie che perderebbero automaticamente il loro potere politico sostenute in gran parte delle regioni centrali dalle lobby cinghialaie che vedrebbero svanire i loro cospicui profitti derivanti dalla vendita della "ciccia". Le squadre sono serbatoi di voti e hanno (ancora) potere di ricatto elettorale. Vogliamo metterci anche gli allevatori di polli colorati? Per ora le associazioni degli agricoltori nicchiano avendo le mani legate, ma se cominceranno ad aprire gli occhi in prospettiva europea e moderna e soprattutto a fare un po' di conti, forse le cose cambieranno e non a discapito della caccia. Scommetto che si eliminerebbero anche i danni della selvaggina. Ragioniamo un po'... perchè mai il proprietario del fondo può disporre del proprio bosco, tagliare le piante, vendere il legname, riservare la raccolta di funghi, tartufi, castagne e mettersene in tasca il ricavato, pagandoci le tasse e non fare altrettanto anche per la selvaggina nel rispetto di una gestione dell'ambiente. Ecco il significato del Forster, ecco il significato dell'inglese game menagement, ecco il significato dell'assestamento venatico di cui scriveva il Villani negli anni trenta per le nostre zone alpine.
        La "buona" caccia si fa con la gestione del territorio e non mi sembra che questo possa avvenire con l'esproprio di fatto dei primi interessati che restano i proprietari.
        Bernardo Monti

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        • andrea iozzo
          ⭐⭐
          • Feb 2010
          • 234
          • CALABRIA/MILANO
          • spinone

          #64
          Le mie passeggiate in realtà sono delle mezze spedizioni militari.....tanto sono difficili e selvaggi i luoghi in cui mi reco[:D]......vabbè ,comunque tengo a ripetermi dicendo che,condivido pienamente l'efficacia del sistema tedesco ma,privilegio il senso di libertà quando si va a caccia ad un magro carniere, ed aggiungo ,a qualsiasi "performance" del mio cane,nessuno dei quali ha mai conosciuto recinto o quagliodromo,anzi solo e sempre addestrati e cacciato su selvaggina naturale,in assoluta libertà loro e del loro padrone!Ripeto,quando tutto questo dovrà finire,è altamente probabile che io smetta di cacciare.Ma a parte questo credo che affidare la proprietà della selvaggina ai proprietari dei terreni sarebbe un errore e non dissuaderebbe nessun "ambientalista/animalista "dal continuare a farci la guerra"La partita semmai non si gioca sulla proprietà della selvaggina,se è di questo o di quello,ma si gioca sull'opinione pubblica che dobbiamo cercare di far passare necessariamente dalla nostra parte!Ma non dicendogli certamente(come sicuramente la cosa verrebbe interpretata):".....ma tu che vuoi?La lepre al contadino gli e la pago io e me l'ammazzo io!"Questa per me non è la strada giusta da seguire! Cordialità.

          ---------- Messaggio inserito alle 09:59 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:49 PM ----------

          Originariamente inviato da dersu
          Aggiungo....e sapete chi sono i più ostinati difensori di questo sistema che vuole la selvaggina patrimonio indisponibile (?) dello stato? Proprio le associazioni venatorie che perderebbero automaticamente il loro potere politico sostenute in gran parte delle regioni centrali dalle lobby cinghialaie che vedrebbero svanire i loro cospicui profitti derivanti dalla vendita della "ciccia". Le squadre sono serbatoi di voti e hanno (ancora) potere di ricatto elettorale. Vogliamo metterci anche gli allevatori di polli colorati? Per ora le associazioni degli agricoltori nicchiano avendo le mani legate, ma se cominceranno ad aprire gli occhi in prospettiva europea e moderna e soprattutto a fare un po' di conti, forse le cose cambieranno e non a discapito della caccia. Scommetto che si eliminerebbero anche i danni della selvaggina. Ragioniamo un po'... perchè mai il proprietario del fondo può disporre del proprio bosco, tagliare le piante, vendere il legname, riservare la raccolta di funghi, tartufi, castagne e mettersene in tasca il ricavato, pagandoci le tasse e non fare altrettanto anche per la selvaggina nel rispetto di una gestione dell'ambiente. Ecco il significato del Forster, ecco il significato dell'inglese game menagement, ecco il significato dell'assestamento venatico di cui scriveva il Villani negli anni trenta per le nostre zone alpine.
          La "buona" caccia si fa con la gestione del territorio e non mi sembra che questo possa avvenire con l'esproprio di fatto dei primi interessati che restano i proprietari.
          Bernardo Monti
          CONCORDO PIENAMENTE SULLE ASSOCIAZIONI!(perdonatemi ma quà bisogna urlare...)queste sono la parte più squallida,ambigua e vomitevole di tutti i nostri problemi![:142]

          ---------- Messaggio inserito alle 10:18 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:59 PM ----------

          Allora diciamola diversamente!Facciamo stò benedetto sistema alla tedesca e non se ne parla più!Io vi prometto che farò di tutto per aiutarvi[bastone] e poi me ne scappo nello Yukon travestendomi da nativo così non avrò neanche più bisogno della licenza!Più libero di così[gogo]!

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          • cuba7179
            ⭐⭐⭐
            • Jul 2007
            • 7126
            • Passignano sul Trasimeno, Perugia, Umbria.
            • Pointer/ Pablo Escobar Pointer/ Maritza Setter/ Vanja od Bebija [url=https://postimages.org/]

            #65
            Originariamente inviato da andrea iozzo
            Solo che,riconoscendomi oramai in un innamorato perso della caccia e della natura in genere,in un bisognoso del contatto con Essa quasi per poter sopravvivere, non posso proprio immaginare una caccia "preconfezionata",anche se perfettamente funzionante.E sono troppo sicuro che quando verrà meno quel senso di libertà di cui abbiamo detto,o soltanto la mia illusione di esso,allora rischierò veramente di non andare più a caccia!

            Scusami ma non riesco a capire quale libertà ti verrebbe tolta se si cacciasse in terreni gestiti da agricoltori e cacciatori...
            Io non vedo nulla di preconfezionato nella gestione del territorio agricolo e di quello montano (in Germania ci si occupa anche della "gestione del bosco"). Molta della penuria di selvaggina nelle nostre colline e montagne è dovuta anche all'abbandono delle stesse. Io non mi sentirei meno libero, anzi vivrei il tutto in maniera più intensa

            ---------- Messaggio inserito alle 10:30 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:29 PM ----------

            Originariamente inviato da dersu
            Aggiungo....e sapete chi sono i più ostinati difensori di questo sistema che vuole la selvaggina patrimonio indisponibile (?) dello stato? Proprio le associazioni venatorie che perderebbero automaticamente il loro potere politico sostenute in gran parte delle regioni centrali dalle lobby cinghialaie che vedrebbero svanire i loro cospicui profitti derivanti dalla vendita della "ciccia". Le squadre sono serbatoi di voti e hanno (ancora) potere di ricatto elettorale. Vogliamo metterci anche gli allevatori di polli colorati? Per ora le associazioni degli agricoltori nicchiano avendo le mani legate, ma se cominceranno ad aprire gli occhi in prospettiva europea e moderna e soprattutto a fare un po' di conti, forse le cose cambieranno e non a discapito della caccia. Scommetto che si eliminerebbero anche i danni della selvaggina. Ragioniamo un po'... perchè mai il proprietario del fondo può disporre del proprio bosco, tagliare le piante, vendere il legname, riservare la raccolta di funghi, tartufi, castagne e mettersene in tasca il ricavato, pagandoci le tasse e non fare altrettanto anche per la selvaggina nel rispetto di una gestione dell'ambiente. Ecco il significato del Forster, ecco il significato dell'inglese game menagement, ecco il significato dell'assestamento venatico di cui scriveva il Villani negli anni trenta per le nostre zone alpine.
            La "buona" caccia si fa con la gestione del territorio e non mi sembra che questo possa avvenire con l'esproprio di fatto dei primi interessati che restano i proprietari.
            Bernardo Monti
            analisi assolutamente precisa (a mio parere)
            sigpicAlessandro # half drahthaar inside#

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            • beppe p.
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2010
              • 2692
              • genova
              • cocker spaniel inglese

              #66
              Originariamente inviato da dersu
              Aggiungo....e sapete chi sono i più ostinati difensori di questo sistema che vuole la selvaggina patrimonio indisponibile (?) dello stato? Proprio le associazioni venatorie che perderebbero automaticamente il loro potere politico sostenute in gran parte delle regioni centrali dalle lobby cinghialaie che vedrebbero svanire i loro cospicui profitti derivanti dalla vendita della "ciccia". Le squadre sono serbatoi di voti e hanno (ancora) potere di ricatto elettorale. Vogliamo metterci anche gli allevatori di polli colorati? Per ora le associazioni degli agricoltori nicchiano avendo le mani legate, ma se cominceranno ad aprire gli occhi in prospettiva europea e moderna e soprattutto a fare un po' di conti, forse le cose cambieranno e non a discapito della caccia. Scommetto che si eliminerebbero anche i danni della selvaggina. Ragioniamo un po'... perchè mai il proprietario del fondo può disporre del proprio bosco, tagliare le piante, vendere il legname, riservare la raccolta di funghi, tartufi, castagne e mettersene in tasca il ricavato, pagandoci le tasse e non fare altrettanto anche per la selvaggina nel rispetto di una gestione dell'ambiente. Ecco il significato del Forster, ecco il significato dell'inglese game menagement, ecco il significato dell'assestamento venatico di cui scriveva il Villani negli anni trenta per le nostre zone alpine.
              La "buona" caccia si fa con la gestione del territorio e non mi sembra che questo possa avvenire con l'esproprio di fatto dei primi interessati che restano i proprietari.
              Bernardo Monti

              sai perchè??(a mio modo di vedere le cose)...
              perchè così facendo si ridurrebbe la "filiera"di chi ci mangia dietro!!![menaie]

              perchè se io trattassi direttamente con il proprietario del terreno,che diritto avrebbero Provincia e ATC di farmi pagare le fascette e "tangenti " varie ??
              prova ad immaginare di voler venire a cacciare 1(UNO)Capriolo a Genova...
              attualmente,oltre a PdA e Tesserino Venatorio Regionale dovresti pagare:

              Quota rimborso capi alla Provincia (Maschio adulto 130 euro)
              Quota annuale ATC GE1 (80 euro)
              Quota partecipazione Caccia di Selezione ATC GE1 (50 euro)
              6 censimenti+3 osservazioni dirette(se ti và bene 6 domeniche)

              se io potessi parlare con il proprietario del terreno come minimo potrei contrattare...
              http://www.youtube.com/watch?v=mIgWtNIq3Nw

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              • andrea iozzo
                ⭐⭐
                • Feb 2010
                • 234
                • CALABRIA/MILANO
                • spinone

                #67
                Ok!Siccome nella vita è giusto conoscere a fondo le cose prima di esprimere un giudizio,non appena ne avrò la possibilità cercherò di andare a caccia in Germania,così da poterne apprezzare i pregi e trovare gli eventuali "difetti" della loro realtà!Anzi ,visto che per farlo non saprei neanche da che parte incominciare,vi invito ad erudirmi in merito e meglio ancora sarebbe se qualcuno che ne ha la possibilità mi ci invitasse pure[:D]!Allora potrei dare un giudizio completo visto che ,ovviamente,nella pratica conosco solo il nostro/mio modo di cacciare!Aspetto notizie,dicendovi che in cambio non posso fare altro che invitarvi presso di me durante il passo delle beccacce,per fare poi una capatina alla lepre o alla volpe,o se preferite una scaccia al tordo....vitto e alloggio chiaramente è gratis [wel]!Vi comunico che i "numeri" sicuramente non saranno quelli della Germania ma il fascino sicuramente non sarà da meno!

                ---------- Messaggio inserito alle 11:42 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:58 PM ----------

                Originariamente inviato da cuba7179
                Scusami ma non riesco a capire quale libertà ti verrebbe tolta se si cacciasse in terreni gestiti da agricoltori e cacciatori...
                Io non vedo nulla di preconfezionato nella gestione del territorio agricolo e di quello montano (in Germania ci si occupa anche della "gestione del bosco"). Molta della penuria di selvaggina nelle nostre colline e montagne è dovuta anche all'abbandono delle stesse. Io non mi sentirei meno libero, anzi vivrei il tutto in maniera più intensa

                ---------- Messaggio inserito alle 10:30 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:29 PM ----------



                analisi assolutamente precisa (a mio parere)
                Guarda Cuba,forse è un mio limite o forse è proprio perchè in un territorio da sempre abbandonato a se stesso come quello in cui ho sempre cacciato io,la presenza della selvaggina è sempre storicamente dipesa da eventi naturali quali le migrazioni o,nei tempi andati,dall'influenza che l'uomo inconsapevolmente esercitava con la sua agricoltura di sussistenza.Quindi le nostre cacce tradizionali si sono sempre svolte influenzate dagli eventi naturali(venti favorevoli alla migrazione di beccacce,quaglie,tortore e tordi)oppure influenzate dall'agricoltura tradizionale che determinava l'abbondanza o meno dei selvatici stanziali,il territorio era molto vasto e la pressione venatoria non esagerata e quindi il tutto si "autogestiva" in una sorta di equilibrio naturale dove l'uomo faceva pure la sua inconsapevole parte(ma questo in passato è accaduto pure in altre parti d'Italia).Da noi i piani di ripopolamento non hanno quasi mai funzionato e di altre forme di gestione neanche a parlarne.Abbiamo sempre sperato nella stagione buona per la migratoria e per la stanziale abbiamo sempre cacciato quella più presente limitandoci ad effettuare,per la lepre,una sorta di gestione fai da te(evitare di cacciarle in alcune zone,lotta ai nocivi,sorveglianza anti bracconaggio ecc.) e soprattutto accontentandoci di quello che passava il Convento che,grazie,a Dio non è mai stato completamente avaro di tutto.Ora capisco perfettamente che le altre regioni non sono la mia ed hanno realtà diverse,capisco che uno che ha il drahthaar(cane che a me piace tantissimo) voglia utilizzarlo assiduamente e nel più completo dei modi,capisco pure che a caccia si va anche per far carniere almeno con una certa frequenza e non metto in dubbio che ai fini del risultato,contrattare con degli agricoltori SERI sarebbe anche una valida soluzione ma ,ripeto per l'ennesima volta,non è la caccia autentica e libera a cui mi riferisco!E non parlo del secolo scorso!Ma di qualche mese addietro quando durante le ferie di Natale,(mi sono dovuto accontentare di quelle perchè attualmente sono fuori per lavoro) quelle poche giornate a beccacce o a volpi con i segugi di mio cugino o alla scaccia con quattro amici buoni,hanno avuto il sapore della caccia più autentica in assoluto,cacciando animali gestiti solo da Madre Natura e assaporando il più completo senso di libertà liberi di vagare ovviamente dentro i confini del nostro ambito.Questo non vuol dire che territorio e selvaggina non possano e non debbano essere gestiti dall'uomo(specie se di gestione seria si tratta) ma io che ho cacciato sempre e soltanto nel modo citato prima non credo proverei le stesse sensazioni!Magari mi divertirei pure,anzi sicuramente sarebbe così, ma non venitemi a dire che è la stessa cosa perchè proprio non lo credo!Comunque ,come ho già detto,vedrò quanto prima di conoscere meglio la realtà tedesca e.........poi potrò confermare o smentire le mie opinioni!Saluti e cordialità

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                • cuba7179
                  ⭐⭐⭐
                  • Jul 2007
                  • 7126
                  • Passignano sul Trasimeno, Perugia, Umbria.
                  • Pointer/ Pablo Escobar Pointer/ Maritza Setter/ Vanja od Bebija [url=https://postimages.org/]

                  #68
                  Originariamente inviato da andrea iozzo
                  Guarda Cuba,forse è un mio limite o forse è proprio perchè in un territorio da sempre abbandonato a se stesso come quello in cui ho sempre cacciato io,la presenza della selvaggina è sempre storicamente dipesa da eventi naturali quali le migrazioni o,nei tempi andati,dall'influenza che l'uomo inconsapevolmente esercitava con la sua agricoltura di sussistenza.Quindi le nostre cacce tradizionali si sono sempre svolte influenzate dagli eventi naturali(venti favorevoli alla migrazione di beccacce,quaglie,tortore e tordi)oppure influenzate dall'agricoltura tradizionale che determinava l'abbondanza o meno dei selvatici stanziali,il territorio era molto vasto e la pressione venatoria non esagerata e quindi il tutto si "autogestiva" in una sorta di equilibrio naturale dove l'uomo faceva pure la sua inconsapevole parte(ma questo in passato è accaduto pure in altre parti d'Italia).Da noi i piani di ripopolamento non hanno quasi mai funzionato e di altre forme di gestione neanche a parlarne.Abbiamo sempre sperato nella stagione buona per la migratoria e per la stanziale abbiamo sempre cacciato quella più presente limitandoci ad effettuare,per la lepre,una sorta di gestione fai da te(evitare di cacciarle in alcune zone,lotta ai nocivi,sorveglianza anti bracconaggio ecc.) e soprattutto accontentandoci di quello che passava il Convento che,grazie,a Dio non è mai stato completamente avaro di tutto.Ora capisco perfettamente che le altre regioni non sono la mia ed hanno realtà diverse,capisco che uno che ha il drahthaar(cane che a me piace tantissimo) voglia utilizzarlo assiduamente e nel più completo dei modi,capisco pure che a caccia si va anche per far carniere almeno con una certa frequenza e non metto in dubbio che ai fini del risultato,contrattare con degli agricoltori SERI sarebbe anche una valida soluzione ma ,ripeto per l'ennesima volta,non è la caccia autentica e libera a cui mi riferisco!E non parlo del secolo scorso!Ma di qualche mese addietro quando durante le ferie di Natale,(mi sono dovuto accontentare di quelle perchè attualmente sono fuori per lavoro) quelle poche giornate a beccacce o a volpi con i segugi di mio cugino o alla scaccia con quattro amici buoni,hanno avuto il sapore della caccia più autentica in assoluto,cacciando animali gestiti solo da Madre Natura e assaporando il più completo senso di libertà liberi di vagare ovviamente dentro i confini del nostro ambito.Questo non vuol dire che territorio e selvaggina non possano e non debbano essere gestiti dall'uomo(specie se di gestione seria si tratta) ma io che ho cacciato sempre e soltanto nel modo citato prima non credo proverei le stesse sensazioni!Magari mi divertirei pure,anzi sicuramente sarebbe così, ma non venitemi a dire che è la stessa cosa perchè proprio non lo credo!Comunque ,come ho già detto,vedrò quanto prima di conoscere meglio la realtà tedesca e.........poi potrò confermare o smentire le mie opinioni!Saluti e cordialità
                  Andrea guarda che la caccia che fai tu, così come le condizioni e gli ambienti che frequenti, sono praticamente identici ai miei....tu cacci sul versante Est e io su quello Ovest dell'appennino Umbro-Marchigiano. Anche io sono un amante della solitudine (caccio praticamente da solo o al massimo con un amico) e dei posti "difficili" e poco frequentati. Anche se ho il Drahthaar non sono un "cicciaio" (anche perchè sono due cose che non hanno niente in comune), sono un amante della qualità e non del carniere. Converrai con me che nel centro Italia (Toscana escusa) viviamo in un "quasi deserto venatorio" e a me basterebbe sparare lo stesso numero di cartucce ma incontrare di più. Per far questo sicuramente è necessario un cambiamento (radicale aggiungo io) del sistema di gestione del territorio e della selvaggina....cambiamento che non deve essere per forza sulla scia di quello tedesco dal quale, in ogni modo, si potrebbero prendere spunti.
                  sigpicAlessandro # half drahthaar inside#

                  Commenta

                  • andrea iozzo
                    ⭐⭐
                    • Feb 2010
                    • 234
                    • CALABRIA/MILANO
                    • spinone

                    #69
                    Originariamente inviato da cuba7179
                    Andrea guarda che la caccia che fai tu, così come le condizioni e gli ambienti che frequenti, sono praticamente identici ai miei....tu cacci sul versante Est e io su quello Ovest dell'appennino Umbro-Marchigiano. Anche io sono un amante della solitudine (caccio praticamente da solo o al massimo con un amico) e dei posti "difficili" e poco frequentati. Anche se ho il Drahthaar non sono un "cicciaio" (anche perchè sono due cose che non hanno niente in comune), sono un amante della qualità e non del carniere. Converrai con me che nel centro Italia (Toscana escusa) viviamo in un "quasi deserto venatorio" e a me basterebbe sparare lo stesso numero di cartucce ma incontrare di più. Per far questo sicuramente è necessario un cambiamento (radicale aggiungo io) del sistema di gestione del territorio e della selvaggina....cambiamento che non deve essere per forza sulla scia di quello tedesco dal quale, in ogni modo, si potrebbero prendere spunti.
                    Ciao Cuba!Guarda che si è creato un equivoco!La mia Chiaravalle non è quella "d'Ancona",bensì quella "Centrale" in provincia di Catanzaro!Siamo in Calabria!Comunque,come ho già detto,voglio proprio vedere se riesco a fare qualche esperienza in Germania per toccare effettivamente con mano questa realtà!Ciao

                    Commenta

                    • parsifal69
                      ⭐⭐⭐⭐
                      • Jul 2011
                      • 10479
                      • cittanova rc

                      #70
                      Originariamente inviato da andrea iozzo
                      Ciao Cuba!Guarda che si è creato un equivoco!La mia Chiaravalle non è quella "d'Ancona",bensì quella "Centrale" in provincia di Catanzaro!Siamo in Calabria!Comunque,come ho già detto,voglio proprio vedere se riesco a fare qualche esperienza in Germania per toccare effettivamente con mano questa realtà!Ciao
                      Caro Andrea, voglio farti i complimenti per come hai saputo esporre quello che è la caccia qui nella nostra terra, e per tutte le altre cose belle che hai scritto. Mi è piaciuto in particolare quando hai affermato che noi che abbiamo deciso di restare a vivere qui (e non è una scelta facile), ci prendiamo il bello e il brutto della nostra terra. E capisco perfettamente quando dici di andare a caccia e di sentirti pienamente libero. Qui da noi, infatti, la caccia è ancora in quei pochi segmenti dove si può praticarla, un qualcosa di affascinante proprio perchè ci dedichiamo a selvatici veri e niente affatto scontati. E' vero, non abbiamo praticamente stanziale (eccetto volpi e cinghiali), anche se forse da te ancora qualcosa si trova, quindi dobbiamo adattarci alla rotte migratorie, studiando bene e a fondo cambiamenti, abitudini e habitat vari. Ed è proprio questo a farci sentire vivi, ad amare sempre più la nostra passione, nonostante i cambiamenti morfologici del nostro territorio e nonostante tutti gli altri problemi che conosciamo, non ultimo, quello dello rapine, una nostra prerogativa assoluta. Perciò, se nonostante tutto questo, siamo ancora qui a scrivere e a sognare di caccia, vivaDio, andiamo a caccia, e per tutta la vita.
                      Un abbraccio ad un grande cacciatore.[:-golf]
                      Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

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                      • dersu
                        ⭐⭐
                        • Nov 2009
                        • 899
                        • sansepolcro
                        • Pointer

                        #71
                        @ Andrea. Tu che sei calabrese ti sei mai chiesto se la ricchezza di migratoria che favorisce il vostro territorio possa essere gestita con l'invasione massiccia di cacciatori provenienti da tutta Italia e sia le stessa cosa andare a caccia cercando un posto per tirare a tordi facendo a gomitate con i napoletani o mettersi a cercare una beccaccia quando ti ha preceduto un torma di fiorentini, magari quelli del "ho pagato la licenza, vado dove mi pare e faccio quello che mi pare" ? Se il cacciatore non viene rigidamente vincolato al territorio non si ha caccia ma distruzione. Io da sempre caccio nelle "mie" zone, non ho mai visto volare un forcello o una coturnice, mi sarebbe piaciuto cacciarli, non ho potuto e forse voluto....allora? Pazienza. E' giusto che tocchino ai miei amici friulani, come è giusto che a te tocchino le beccacce silane. Non è vero che in Calabria non si possa fare gestione, basta volerlo e la premessa è di fare, noi cacciatori per primi, tutto il contrario di quanto fatto fino ad ora.
                        Bernardo Monti

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                        • brinaenio
                          ⭐⭐
                          • Mar 2010
                          • 334
                          • roma
                          • setter inglese f brina setter inglese m nio

                          #72
                          Originariamente inviato da Lucio Marzano
                          allo stato attuale dell'arte, purtroppo, non posso che darti ragione, sia pure con rincrescimento. Prima bisognerebbe creare la mentalità adatta ed eliminare la convinzione che piu' abbatti e piu' sei bravo e se non lo faccio io lo fanno gli altri. Dobbiamo arrivare a parlare di incontri, non di cadaveri.
                          Quando tutti ci assoceremo al concetto di ammazzare di meno per cacciare di piu' allora si potrà costruire qualcosa di valido.
                          ben detto a cominciare AFV dove viene ammucchiata la migratoria per dare il via alle mattanze (gestite dalle federazioni) in piu' aperture, (grandi federaz. e grandi soci) stimo una sola rivista che nel suo "sentiero" ebbe anni fa' il coraggio d'intitolare il suo mensile dando alle federazioni la colpa per la rovina della caccia e in questo mese ribadirlo, saluti brinaenio.

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                          • oberkofler
                            ⭐⭐⭐
                            • May 2009
                            • 2822
                            • Veneto

                            #73
                            Intanto ringrazio Andrea per l'eccellente thread, credo che opportunamente adattato alla realta Italiana "sia il futuro" non vedo alternative valide all'orizzonte inoltre esprimo tutta la mia contentezza perche' al di la dei luoghi comuni (molte volte falsi) le zone piu' disagiate d'Italia sanno esprimere concetti e proposte davvero all'avanguardia per migliorare la caccia in Italia
                            [:-golf][:-golf][:-golf][:-golf]

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                            • andrea iozzo
                              ⭐⭐
                              • Feb 2010
                              • 234
                              • CALABRIA/MILANO
                              • spinone

                              #74
                              caro Parsifal ti ringrazio per l'apprezzamento dimostrato verso quello che è il mio pensiero in merito a questi argomenti,e tengo a precisare che io rispetto sempre il pensiero altrui,indipendentemente se si discosta dalle mie idee,soprattutto quando mi accorgo che il sentimento che lo anima è autentico e appassionato!Seppur con differenti vedute è evidente che noi vogliamo solo il bene della caccia e dell'ambiente!All'amico Dersu vorrei dire che nella realtà calabrese un intervento trasparente e competente, da parte dell'uomo,farebbe sicuramente migliorare la situazione ed anche di molto.Vero è che,così come sarebbe per un altro luogo del nostro Paese,bisognerebbe individuare i sistemi più idonei in relazione alle caratteristiche ed alla vocazione del territorio.Infatti credo che un Paese con un territorio così vario ed eterogeneo come l'Italia(in così poco "spazio" inoltre) non si trovi da nessuna parte,e questo è confermato anche dalla diversità culturale e di tradizioni che riscontriamo fra le nostre genti,non ultima quella venatoria.Poi, il fatto di "vincolare" in qualche modo il cacciatore al suo territorio,rappresenterebbe una necessità anche per far fronte agli eccessivi fenomeni di concentramento che si verificano in alcune zone di caccia.Ma questo problema è ,secondo me,di difficile risoluzione poichè è stata proprio la trasformazione del nostro Paese che ha ingigantito a dismisura questa carenza di spazi idonei!Infatti fino a qualche decennio addietro,anche i cacciatori milanesi(un esempio a caso)potevano permettersi di trascorrere bellissime giornate,in forme di caccia per loro tradizionali(penso ai beccaccini ad esempio),proprio dietro "casa" per così dire.Oggi invece gli stessi sono costretti a lunghe e costose trasferte e pagamenti supplementari di a.t.c.,se vogliono cercare di cacciare in un modo decente.E questo,mi pare di aver capito è lo stesso problema di molti territori del nord,molto urbanizzati,antropizzati(che brutto termine!) ed anche cementificati(...ancora più brutto)! Da questo punto di vista (ma ce ne sarebbero anche altri...),sono stato fortunato a nascere in Calabria,ma ribbadisco che ho sempre cercato di fare una caccia sostenibile vocata al mio territorio dovendo per forza di cosa rinunciare a farne altre(niente capriolo,pochi anatidi,scarsissima presenza di stanziale anche se come detto questa si potrebbe gestire...ecc).Quando poi in Novembre i nostri boschi si popolano di "forestieri"(per la verità sempre meno,c'è la Crimea più sostanziosa ed appetibile...),è evidente che per i locali non è il massimo ne lo sarebbe per la gestione della specie e da questo è chiaro che nasce una forte esigenza di vincolare il cacciatore al suo territorio.Ma se,ahimè,una regione presenta forti concentrazione e scarsi territori,c'è poco da vincolare e forse anche da gestire,poichè troviamo a monte un problema insormontabile che è la mancanza cronica di territori di caccia adeguati!Ecco perchè l'esigenza fortemente sentita dagli Amici cacciatori liguri o laziali come te,Dersu,è molto più forte della nostra che ancora riusciamo a vivere una caccia libera ed autentica!Fatta di sufficienti spazi e territori selvaggi che,beninteso,non pullulano di selvaggina ma che a chi le cerca(ed un poco anche si accontenta)offrono ancora belle emozioni!

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                              • cuba7179
                                ⭐⭐⭐
                                • Jul 2007
                                • 7126
                                • Passignano sul Trasimeno, Perugia, Umbria.
                                • Pointer/ Pablo Escobar Pointer/ Maritza Setter/ Vanja od Bebija [url=https://postimages.org/]

                                #75
                                Originariamente inviato da andrea iozzo
                                Ciao Cuba!Guarda che si è creato un equivoco!La mia Chiaravalle non è quella "d'Ancona",bensì quella "Centrale" in provincia di Catanzaro!Siamo in Calabria!Comunque,come ho già detto,voglio proprio vedere se riesco a fare qualche esperienza in Germania per toccare effettivamente con mano questa realtà!Ciao
                                scusami....avevo frainteso provenienza...
                                sigpicAlessandro # half drahthaar inside#

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