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  • mesodcaburei
    ⭐⭐⭐
    • Jan 2015
    • 8871
    • Donceto, Valtrebbia(pc)
    • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

    #241
    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    Non ho mai posseduto e nemmeno visto un bracco (maschio o femmina) con le stesseandature ma come vedi dalle foto aveva un fisico costruito in modo estremamente funzionale oltre ad un animus venandi sviluppatissimo
    Anche il massiccio utilizzo della braga ha (bisogna ammetterlo)
    un po ostacolato la selezione di veri trottatori naturali....che resistano perchè con andatura non costruita e naturale e che abbiano la movenza con l'eleganza tipica della razza.
    Anche qui la ss potrebbe intervenire per il bene della razza.

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    • leuciscus
      ⭐⭐
      • Aug 2013
      • 779
      • Orte

      #242
      Secondo me sarebbe ora di finirla con la braga e con il trotto come andatura imposta.
      Il cane deve andare per come si sente di andare ed alternare le varie andature in base all'utilizzo pratico che ne fa.
      Galoppare dove c'è da galoppare (che senso ha percorrere al trotto un campo rullato? Ma quando arriva alla fine del campo? come fa a trottare in mezzo al folto pieno di ostacoli?) trottare nei momenti di risalita dell'emanazione o quando è stanco, andare al passo quando deve andarci.
      Un cane che ha passione col cavolo che trotta se non è sfinito.
      Se andiamo ad incidere sulla struttura alleggerendola e rendendola più dinamica, selezionando soggetti di forte temperamento e dotati di avidità, al trotto ce li vedrete a fine giornata.
      L'alternativa è lasciarli come sono e allora si che trottano. Lo fanno perché non hanno il motore per fare altro.
      Li ho visti i bracchi che secondo i proprietari erano grandi cacciatori. Stendiamo un velo pietoso.

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      • Druso
        ⭐⭐⭐
        • Jun 2008
        • 1757
        • Spagna
        • Bracco italiano. Beagle.

        #243
        Io sinceramente il trotto che vedo nei video della maggior parte dei bracchi non lo vedo normale. I miei in quei terreni vanno sempre al galoppone e dopo un po' al travalco, il trotto lo vedo sopratutto in collina o su in terreno piano dopo alcuna oretta di caccia, mai al paso che vedo su certi video. Non dico che non sia certo, ma qualche dubbio non me lo tolgo.

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #244
          ed infati il nuovo standard di lavoro recita : ammessa qualche fase di galoppo, giustificata da situazioni oggettive e quante discussioni per arrivare a questa dizione. Quali possono essere le situazioni oggettive ? l'ardore del cane appena sciolto (che é una cosa non solo naturale ma fortemente auspicabile) una vegetazione che renda il trotto difficile, situazioni di terreno rotto . Chiaramente i cani che trottano appena sciolti o in situazioni nelle quali il trotto sia controproducente o sono senza motore e non sanno far meglio o sono stati costretti al trotto con coercizioni. Chiaro che poi le andature coercite non si trasmettono geneticamente, cosicché dato che i trotti piu' dinamici si ottengono dai galoppatori , continuando a premiare i trottatori frenetici ed a metterli in razza , si finisce per abolire il trotto naturale, si ottiene quindi il risultato esattamente opposto a quello che si vorrebbe
          lucio

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          • Druso
            ⭐⭐⭐
            • Jun 2008
            • 1757
            • Spagna
            • Bracco italiano. Beagle.

            #245
            Caro Lucio,

            Leggo sullo standard del Cajelli, femmine: 54-60 cm. Nel setter abbiamo una riforma di standard fatta da un straniero (italiano), ma la realtá è che i cani non rispettano nemmeno quella riforma (eretica nel paese di origine) selezionando cani di dimensioni ancora più ridotte.

            Uno si chiede: allora se la efficacia e diffusione sembra di avere qualcosa da fare con l'altezza e la taglia. Quali sarebbero le consequenze di ridurre non solo il massimo ma anche il minimo?

            ---------- Messaggio inserito alle 03:22 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:21 PM ----------

            Originariamente inviato da Lucio Marzano
            ed infati il nuovo standard di lavoro recita : ammessa qualche fase di galoppo, giustificata da situazioni oggettive e quante discussioni per arrivare a questa dizione. Quali possono essere le situazioni oggettive ? l'ardore del cane appena sciolto (che é una cosa non solo naturale ma fortemente auspicabile) una vegetazione che renda il trottod ifficile, situazioni di terreno rotto . Chiaramente i cani che trottano appena sciolti o in situazioni nelle quali il trotto sia controproducente o sono senza motore e non sanno far meglio o sono stati costretti al trotto con coercizioni. Chiaro che poi le andature coercite non si trasmettono geneticamente, cosicché dato che i trotti piu' dinamici si ottengono dai galoppatori , continuando a premiare i trottatori frenetici ed a metterli in razza , si finisce per abolire il trotto naturale, si ottiene quindi il risultato esattamente opposto a quello che si vorrebbe
            Quoto in tutto

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            • Ospite

              #246
              Originariamente inviato da Druso
              Caro Lucio,

              Leggo sullo standard del Cajelli, femmine: 54-60 cm. Nel setter abbiamo una riforma di standard fatta da un straniero (italiano), ma la realtá è che i cani non rispettano nemmeno quella riforma (eretica nel paese di origine) selezionando cani di dimensioni ancora più ridotte.
              Beh non direi proprio.
              La Società Specializzata italiana (SIS) come direttive indica di seguire il Commento alla Standard redatto dal Dottor Fabio Cajelli che poi è anche quello più dettagliato e che non lascia nulla al caso a soggettive interpretazioni (vedi Standard FCI). E che la totalità dei cani selezionati non rientri come misure nemmeno in questo con tutta sincerità è una cazzata.

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #247
                Abbiamo spesso citato il setter perché é il cane da ferma largamente piu' diffuso, ma non dimentichiamo che la seconda razza per diffusione é l'Epagneul Breton, che pure é cane di taglia ridotta e . come il setter, con pelo sericeo. I fatti , cioé i numeri, dicono che in Italia, in Francia ed in Spagna queste sono le razze preferite dai cacciatori ,potremo poi discutere di quello che vogliamo, ma l'evidenza numerica é assolutamente indiscutibile e chiaramente le motivazioni di questa preferenza non possono prescindere anche (non solo) dalle dimensioni e dal mantello. Perché, lo ricordo ancora una volta, quali sono i vantaggi di una taglia grande ? mentre quelli di una taglia ridotta sono evidenti e non solo a caccia. Ora noi avevamo una razza di taglia ridotta, l'abbiamo unîta a quella pesante , poi abbiamo selezionato per mezzo secolo suui pesanti il risultato, almeno numerico, é sotto gli occhi di tutti. Cerchiamo di proporre delle modifiche allo standard , senza fare rivoluzioni ma nell'ottica di rendere il bracco piu' efficace , meno ingombrante e con meno bava e come al solito chi ci troviamo contro ? i braccofili stessi.Poi andiamo all'assemblea e sentiamo un presidente onorario comunicarci che la razza sta molto bene.......... provo a rileggere i numero dei cani iscritti e vedo che fra bracchi e spinoni passiamo di poco i mille soggetti e purtroppo TUTTI sappiamo bene che una buona parte sono cani da compagnia e che questi ultimi sono in aumento.
                lucio

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                • ALEXZX6R
                  ⭐⭐⭐
                  • Mar 2010
                  • 2548
                  • Provincia di Roma
                  • Bracco Italiano: 1) Zeus (Paco) 2) Erasmo di Casamassima (Ugo) 3) Giuggiola di Casamassima

                  #248
                  Originariamente inviato da Lucio Marzano
                  Abbiamo spesso citato il setter perché é il cane da ferma largamente piu' diffuso, ma non dimentichiamo che la seconda razza per diffusione é l'Epagneul Breton, che pure é cane di taglia ridotta e . come il setter, con pelo sericeo. I fatti , cioé i numeri, dicono che in Italia, in Francia ed in Spagna queste sono le razze preferite dai cacciatori, potremo poi discutere di quello che vogliamo, ma l'evidenza numerica é assolutamente indiscutibile e chiaramente le motivazioni di questa preferenza non possono prescindere anche (non solo) dalle dimensioni e dal mantello. Perché, lo ricordo ancora una volta, quali sono i vantaggi di una taglia grande ? mentre quelli di una taglia ridotta sono evidenti e non solo a caccia. Ora noi avevamo una razza di taglia ridotta, l'abbiamo unîta a quella pesante , poi abbiamo selezionato per mezzo secolo suui pesanti il risultato, almeno numerico, é sotto gli occhi di tutti........
                  Come già ho evidenziato in una discussione molto simile a questa (
                  http://www.ilbraccoitaliano.net/foru...=10690&page=63 )

                  ricordo che:

                  1) il gruppo 7 dal 2002 al 2013 ha perso in totale (tutte le razze) il 42,29 % di iscrizioni.

                  2) il setter ha perso il 40,30% (dalle 20.999 iscrizioni del 2002 alle 12.536 del 2013)

                  3) il Breton ha perso addirittura il 58,91%
                  delle iscrizioni (dalle 7809 del 2002 alle 3209 del 2013 ) .

                  4) il Bracco Italiano ha perso il 17,87% di iscrizioni (dalle 834 iscrizioni del 2002 alle 685 del 2013


                  "L'evidenza numerica" ...a mio avviso è discutibilissima.....ed indica, purtroppo, che in Italia c'è un calo generalizzato di tutte le razze da caccia, con pelo o senza pelo, pesanti o non pesanti, a "prescindere".....
                  Alessandro

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #249
                    Abbiamo assistito ad calo enorme di cacciatori, da 1.800.000 a 750.ooo, collateralmente sono aumentati i cinghialai e quindi la diminuzione dei cani da ferma ne é una logica conseguenza. Il setter ed il breton pur subendo una netta diminuzione rimangono a 12.000 e 3500 iscritti, la stragrande maggioranza dei quali utilizzati a caccia, , quindi una base sempre notevolissima, in piu' le due razze godono di ampia diffusione in ambito venatorio anche all'estero, il bracco invece ha una base ristretta e con una significativa componente di soggetti non utlizzati a caccia e non puo' ricorrere a all'estero perché la diffusione fuori dai nostri confini rimane ridotta e nella quasi totalità composta di soggetti non venatori
                    lucio

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                    • Druso
                      ⭐⭐⭐
                      • Jun 2008
                      • 1757
                      • Spagna
                      • Bracco italiano. Beagle.

                      #250
                      Originariamente inviato da ALEXZX6R
                      Come già ho evidenziato in una discussione molto simile a questa (
                      http://www.ilbraccoitaliano.net/foru...=10690&page=63 )

                      ricordo che:

                      1) il gruppo 7 dal 2002 al 2013 ha perso in totale (tutte le razze) il 42,29 % di iscrizioni.

                      2) il setter ha perso il 40,30% (dalle 20.999 iscrizioni del 2002 alle 12.536 del 2013)

                      3) il Breton ha perso addirittura il 58,91%
                      delle iscrizioni (dalle 7809 del 2002 alle 3209 del 2013 ) .

                      4) il Bracco Italiano ha perso il 17,87% di iscrizioni (dalle 834 iscrizioni del 2002 alle 685 del 2013


                      "L'evidenza numerica" ...a mio avviso è discutibilissima.....ed indica, purtroppo, che in Italia c'è un calo generalizzato di tutte le razze da caccia, con pelo o senza pelo, pesanti o non pesanti, a "prescindere".....
                      Forse il problema del calo di cani iscritti è proprio quello, il calo di cacciatori che ormai siamo in pericolo d'estinzione.

                      ---------- Messaggio inserito alle 07:38 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:07 PM ----------

                      Originariamente inviato da maxmurelli
                      Beh non direi proprio.
                      La Società Specializzata italiana (SIS) come direttive indica di seguire il Commento alla Standard redatto dal Dottor Fabio Cajelli che poi è anche quello più dettagliato e che non lascia nulla al caso a soggettive interpretazioni (vedi Standard FCI). E che la totalità dei cani selezionati non rientri come misure nemmeno in questo con tutta sincerità è una cazzata.
                      Prima di tutto far vedere che la parola "cazzata" mi sembra offensiva in questo contesto, si potrebbe usare "sbagliato" o "non corretto". Secondo che nessuno ha affermato niente sulla totalità dei setter. Ho solo notato che i cani di Lucio non rispettavano nemmeno lo standard di Cajelli e da quanto io ho visto molti altri non arrivano nemmeno alle misure di questo standard. Se hai ulteriore informazione, sei libero di scriverla senza bisogno di denigrare altri interventi.

                      ---------- Messaggio inserito alle 07:48 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:38 PM ----------

                      Poi una curiosità. Anni fa gli inglesi hanno cambiato lo standard del BI ammetendo il focato e tricolore come molto poco desiderabile (ma non di squalifica). La risposta fu brutale fino a che il presidente della SABI ha intervenuto perchè il focato e tricolore sia un difetto di squalifica. In teoria perchè l'Italia tutela la razza. Ma poi il Cajelli modifica lo standard di una razza inglese e va benissimo. A me non frega, ma se io fosse inglese avrei avuto argomenti per diffendere il focato e tricolore nel caso del BI.

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                      • mesodcaburei
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2015
                        • 8871
                        • Donceto, Valtrebbia(pc)
                        • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                        #251
                        Quali argomenti avresti avuto per difendere il focato e il tricolore?

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #252
                          Poi una curiosità. Anni fa gli inglesi hanno cambiato lo standard del BI ammetendo il focato e tricolore come molto poco desiderabile (ma non di squalifica). La risposta fu brutale fino a che il presidente della SABI ha intervenuto perchè il focato e tricolore sia un difetto di squalifica. In teoria perchè l'Italia tutela la razza. Ma poi il Cajelli modifica lo standard di una razza inglese e va benissimo. A me non frega, ma se io fosse inglese avrei avuto argomenti per diffendere il focato e tricolore nel caso del BI.
                          uno dei due club inglesi del bracco italiano é vero difese focato e tricolore (perché ne avevano alcuni e cercavano di renderli legali) d'altra parte anche qualcuno in Italia ritiene che la squalifica sia una misura eccessiva (il Bonasegale ed anche io) riguardo al setter rimane lo standard FCI, il Cajelli non ha fattio altro che fare dei commenti allo standard senza ufficialità. I setter inglesi sono in patria, ridotti ad un paio centinaia gli italiani sono arrivati a 20.00o, i setter fuori dall?inghiltera sono tutti sul tipo italiano (quando non di sangue italiano) neegli USA ci sono due diverse correnti quelli delle expo (4 gatti) che difendono lo standard FCI e parecchi altri , i cacciatori, che hanno cani senza pelo e che fermano con la coda dritta in alto. In America, quando modificano una razza, non stanno tanto a guardare chi ne abbia in tutela, ci mettono un "american" davanti e fanno una razza nuova. Ora guardando la situazione del setter dovremmo mettere davanti un "italian" o un "continental" alla parola setter togliendo l"english" e sarebbe solo un riconoscimento a chi ha sviluppato la razza portandola ad un successo enorme (come detto il setter all'italiana é il cane da ferma piu' numeroso in italia, francia e spagna). Lo standard (chiamiamolo cosi') del Cajelli é alquanto datato, nel frattempo la razza é ulteriormente evoluta ed ancora nella direzione di ridurre la taglia, perché il setter é selezionato soltanto in funzione lavoro.Le stesse quattro comari da ring hanno riconosciuto che il cane da lavoro puo' essere piu' piccolo, ma non hanno ufficializzato ancora nulla (lo stava facendo il compianto presidente del setter club internazionale , perdrazzetti, ma é morto e tutto si é fermato). Io penso che il fatto di riconoscere che i soggetti da lavoro siano di taglia inferiore, sia la confessione che i loro ormai di lavoro non ne fanno piu' nessuno a meno che sia lavoro il trottare nei ring.
                          lucio

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                          • mesodcaburei
                            ⭐⭐⭐
                            • Jan 2015
                            • 8871
                            • Donceto, Valtrebbia(pc)
                            • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                            #253
                            Invece di setter inglese...Frangiato del Cajelli...ha ha ha!
                            Penso che se facciamo un conteggio ( non ho i numeri alla mano) sia il cane da ferma più diffuso nell'intero occidente.
                            Sará forse che è un gran cane da caccia?

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                            • Druso
                              ⭐⭐⭐
                              • Jun 2008
                              • 1757
                              • Spagna
                              • Bracco italiano. Beagle.

                              #254
                              Infatti tutto questo è vero. Dal poco che ho visto, in Inghilterra non usano spesso il cane da ferma, ma almeno dal poco che mi hanno spiegato e ho visto, usano invece lo spaniel e per il riporto i retriever. Dal poco che conosco c'è anche un kurzhaar italiano (molto più ridotto del tedesco) e un pointer italiano (cmq questo dal poco che so, è di linea di bellezza). Ma lascio la parola agli esperti.

                              ---------- Messaggio inserito alle 09:08 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:03 PM ----------

                              Per il resto non capisco perchè il focato o il tricolore debba essere un difetto di squalifica nel BI. Ma non capisco perchè sia nemmeno un difetto, immagino perchè si considera di sangue spurio, ma nessuno è riuscito a spiegarmi da quando esistono i focati e da dove dovesse venire il focato o tricolore. Segugi? Kurzhaar? Pointer? La realtà è che geneticamente il BI è focato.

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                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #255
                                I Kurzhaar in Germania sono utilizzati come polivalenti e quindi hanno anche altri compiti oltre a quello della cerca e della ferma, tracciano, riportano anche animali di grossa taglia (volpi, tassi) e devono saper uccidere l'ungulato ferito, quindi la taglia relativamente importante é funzionale. In italia , (ma anche in Spagna e francia) i kurzhaar si preferiscono piu' piccoli , perché non hanno altri compiti che cerca e riporto di piccola selvaggina e sono parecchio piu' veloci dei cugini tedeschi. In Inghilterra i cani da caccia piu'utilizzati sono i retrievers e gli spaniels, perché ormai cacciano in battuta o in drive e il cane da ferma é inutile , bastano cani che alzino e riportino.
                                Insomma cerchiamo di capire che é la funzionalità da perseguire e alla funzionalità deve essere subordinata la morfologia e non a concetti di tradizione o storia, panta rei diceva Democrito, tutto scorre, tutto cambia e si adegua, l'inghilterra, la patria dei grandi cani da ferma, ne iscrive meno della sola provincia di Brescia malgrado la crisi della caccia. Noi braccofili siamo qui a discutere di labbra, di pieghe, di giogaie dicendo "mi piace cosi'" ma poi ci si meraviglia se i cacciatori scelgono cani piu' pratici e piu' efficaci , io invece affermo che ci sarebbe da meravigliarci che succedesse il contrario. Speriamo che qualcuno si renda conto che una Hispano Suiza o una Isotta Fraschini siano delle belle automobili, ma nessuno sano di mente penserebbe di mettere in produzione un auto del genere.
                                lucio

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