Anche a me sono mancati quei momenti giornalieri di navigazione.
Ma questa assenza era necessaria.
Me ne scuso, giacché posso capire che possa essere sembrata come un invito al processo in contumacia, ma era necessaria.
Ogni qualvolta sono stata in questi giorni invitata ad intervenire, ho risposto che ero troppo occupata con il lavoro. Ma era una mezza verità. Cinque minuti li avrei comunque trovati.
Quindi mi scuso anche per aver detto una mezza verità, ma questa assenza,ripeto, era necessaria e attentamente calcolata.
Ho lanciato volutamente un sasso e ho dovuto attendere che i destinatari vomitassero tutte le loro cartucce, forti magari di pensare che la mia latitanza dipendesse da vigliaccheria o dalla loro superiorità.
Seguendo il consiglio di un vecchio giudice che considero una sorta di maestro Joda per me, ho atteso pazientemente, anche se non è stato semplice, e adesso posso raccogliere i bossoli e valutare quanti di questi colpi calunniosi mi abbiano colpito. Nemmeno uno, ma lo sapevo già. La vicenda era già stata attentamente calcolata.
Mi debbo scusare con l'amministratore del forum, con i moderatori e con tutti gli iscritti per come questo post, nato con intenti tecnici, sia finito in illazioni e calunnie.
Personalmente ho volutamente lanciato un 'esca per ottenere uno scopo preciso, ma l'ho fatto affidandomi ad una messaggistica privata, che il sig. Pase, senza la mia autorizzazione, ha pubblicato. Il fatto che l'avessi autorizzato a “riferire” (oralmente – il verbo è chiaro) la mia opinione, non corrisponde all'averlo autorizzato a pubblicare un messaggio privato.
Diversamente avrei provveduto da sola.
Da qui lo scadimento del post, tecnico, che avevo iniziato e la strumentalizzazione di questo forum che ne è derivata, con calunnie di ogni genere.
Ma questa unilateralità dei detrattori serva a far luce sulla levatura delle persone. La mia attesa è stata fruttuosa.
Le calunnie sono la cosa migliore che ci si possa aspettare dai propri detrattori; essendo calunnie, sono facilmente demolibili.
Per quanto riguarda il sig. Fanciulli, non accetterò nessun tipo di provocazione. L'opinione, cinofila, che ho di lui, credo di averla espressa fattualmente e in maniera incontrovertibile nel 2001 quando, insieme a molti altri soci del club, a Milano, in assemblea, fu votata la sua espulsione dal sodalizio, su proposta del collegio dei probiviri.
I motivi direi che non interessano in questa sede, né voglio scivolare nel trash come credo sia stato fatto fino ad ora.
Basti riflettere sul fatto che le condotte dovettero essere ben gravi da spingere i probiviri a proporre una soluzione così drastica e i soci a votarla in assemblea.
Dunque si può ben intuire il motivo di tanto astio nei miei riguardi.
Mi scuso con tutti coloro a cui il sig. Pase ha inviato dimostrando inopportuna e infelice invadenza messaggi, mail o addirittura telefonato, quasi in preda a un'ossessione distruttiva. Io non ho fatto altrettanto, la cosa è testimoniabile e documentabile e anche questo serva per misurare la levatura delle persone.
Riguardo alle vicende societarie della società amatori cani da traccia:
Ho corso volutamente il rischio che il sig. Pase avrebbe diffuso pubblicamente,per quanto non autorizzato,quanto detto in privato. Probabilmente ha commesso l'errore di dubitare della mia intelligenza. Bene. Era esattamente ciò che volevo. Che emergesse la sua scorrettezza.
Quello che non sa, è che alcuni dei destinatari ai quali si è tanto premurato di far pervenire il tutto coprendolo di ulteriori calunnie, erano già stati informati, da me, e la vicenda è già stata chiarita e compresa, incluso il reale obiettivo del mio agire.
Il mio scopo dunque raggiunto, e col senno di poi, ciò ha ben valso due settimane di pubblica gogna.
La società amatori cani da traccia attraversa costantemente momenti di tensione, anche fortissimi, ma da dieci anni a questa parte, quale che sia stata la dirigenza, l'obiettivo di miglioramento delle razze da traccia e di adeguamento al Club internazionale non è mai stato perso di vista; semmai è stato spesso ostacolato e rallentato, da parte di detrattori che lavorano nell'ombra,fuori ma anche dentro il sodalizio,che a me erano già ben noti, mentre ad altri ancora no, ed era necessario che questi meccanismi oscuri venissero alla luce, e in questo lei mi è stato di grandissimo aiuto .
Con il sig. Neve, attuale presidente, e il sig. Movigliatti (vice presidente) , abbiamo in questi anni condiviso un cammino fatto fortunatamente di cani molto validi capitati nelle nostre mani, abbiamo conosciuto e toccato con mano la serietà dell'allevamento straniero certificato, e non ho motivo di dubitare, né me ne hanno dato tutt'ora, che gli stessi si adopereranno nel migliore dei modi per consolidare i regolamenti di allevamento, che vincolano e vincoleranno tutti i soci, compreso il sig. Pase, se entrerà a far parte del sodalizio, cosa che, ad oggi, ancora non è; ha solo fatto domanda per adesso; come ogni richiesta di associazione, è soggetta ad approvazione consiliare.
Dunque le vicende legate alle ultime elezioni, e i miei commenti al riguardo, son vicende marginali rispetto al più alto obiettivo della tutela delle razze, e fortunatamente, sia io che gli altri che adesso hanno il compito di guidare la società, siamo in perfetta sintonia in questo.
Il fatto che io ritenga poco dignitoso che si vincano delle elezioni con tesseramenti di opportunità di persone non interessate alle razze è fatto assai ben noto, tanto noto da essere stato da me significato pubblicamente alle ultime votazioni. Ma, nella maturità cinofila che mi contraddistingue, l'attuale dirigenza del club sa bene che troverà sempre in me una disponibilità assoluta a collaborare per la tutela delle razze da traccia, e non troverà invece mai una persona che rema contro il progresso di certi valori cinofili e zootecnici.
Questo a prescindere di chi sia uscito vincitore o vinto dalle elezioni, e di quali siano le personali opinioni sui modi usati per raggiungere la vittoria.
Ciò che mi premeva, e in questo mi è stato di grande aiuto con la sua reazione tanto aggressiva, eccessiva, banalmente prevedibile e assai sgradevole, era mostrare a chi era necessario, che il movimento parallelo che da anni ostacola il serio lavoro della società rivolto appunto al miglioramento delle razze, e in cui militano vari gradi della cinofilia, dal soldato semplice al generale, è ancora vivo e lavora nell'ombra. La ringrazio perché mi ha aiutato a smascherare buona parte dei soldati semplici e anche qualche generale.
Le ho gettato un'esca e lei ha abboccato prontamente.
Grazie, mi è stato di grande utilità.
Riguardo all'allevamento
Se il sig. Pase voleva sapere dei dati sulla mia produzione di cuccioli, dati tecnici, venatori e sanitari, bastava che chiedesse a me. Non c'era bisogno che si scomodasse a telefonare a casa dei proprietari dei miei cani, anche perché ha ottenuto un prevedibile effetto boomerang. Di questo mi rallegro. Anche in questo caso è valsa la pena attendere in silenzio.
Non abbiamo mai negato i problemi sanitari esistenti dentro la razza, come in ogni razza a ridotta consistenza numerica. Si vedano i miei post precedenti. Anzi, proprio perché sappiamo che i problemi ci sono, abbiamo cercato di incentivare i controlli, con lo scopo di scartare i soggetti afflitti dall'allevamento.
Dunque, se voleva sapere quanti cani monorchidi, enognati, displasici, difettosi in generale sono usciti dalle miei cucciolate o comunque da cani miei, bastava che chiedesse. Questi dati sono a disposizione, ma non del sig. Pase in singolo, ma della razza, per la sua tutela in generale.
Si è mai chiesto perché nel complesso della mia produzione sono emersi cani afflitti? La risposta è semplice: perché sono stati fatti i controlli, sulla quasi totalità dei cuccioli prodotti, almeno su quelli che sono riuscita a fare sollecitando i proprietari. Le patologie esistono ed emergono sig. Pase, ma solo facendo i controlli. Se non li avessimo fatti, questi cani sarebbero probabilmente andati in riproduzione. Come si dice: “occhio non vede, cuore non duole” Ma vedo che questo detto è più familiare a lei che a me sig. Pase, non è vero?
ISHV
Il timbro ,
Spiego la faccenda del timbro, perché capisco che i non addetti ai lavori possano non averla compresa. Scusatemi non quoto il post dove l'ho letto perché non mi riesce. Il allegato il frontespizio di un pedigree austriaco. In alto a destra si vedrà questo famoso timbro (leistugzucht) , sotto quello della FCI. Il timbro viene consegnato solo ai responsabili di allevamento dei paesi che sono membri effettivi dell'ISHV. All'Italia è stato consegnato l'anno scorso, dopo anni di purgatorio, in cui abbiamo dovuto dimostrare di rispettare i regolamenti di allevamento. Adesso accompagnerà i cuccioli che verranno esportati e importati all'estero, anche perché, all'estero, in alcuni paesi (Austria e Germania per citarne due) i cani senza timbro non possono neppure partecipare alle prove. Attenzione il timbro non garantisce certo che il cucciolo sarà esente da difetti e patologie, non siamo dei maghi, magari lo fossimo, e i cuccioli difettosi che sono nati a me e ad altri ne sono una testimonianza, compresi quelli che abbiamo importato dall'estero. Il timbro garantisce che i genitori sono entrambi monitorati e possiedono le verifiche richieste dai regolamenti di allevamento. Poi se questa (delle verifiche sui genitori) sia o meno la via più idonea a migliorare la produzione zootecnica rispetto a quella che verifiche non ne fa, lascio agli altri valutare.
Riporto all'uopo una nota della circolare della SACT del 1999, che dette avvio al nuovo corso di crescita zootecnica iniziato nel 1999 e che, ci ha portato ad ottenere il timbro solo adesso.
Si comunica che la nostra società, dopo molti anni di attesa, è entrata a far parte dell 'Internationaler Schweisshunde Verband . L'ISHV ha valutato positivamente l'attività svolta dal nostro sodalizio; in particolare, la scelta di sottoporre i riproduttori ad una verifica delle qualità naturali e dei caratteri morfofunzionali. Apprezzamenti sono stati rivolti al nuovo regolamento per le prove di caccia su traccia(...) L'ingresso nell'ISHV aprirà nuove prospettive sia nel campo dell'allevamento -scambio di buone correnti di lavoro- che nel confronto sull'utilizzo dei cani da traccia
Raduno di razza
La saluto sig. Pase, con un'ultima nota integrativa, visto che sarà presente al raduno di razza a Trento domenica prossima:
I raduni di razza sono momenti di confronto zootecnico, e non incontri di calzolai, dove si va per fare le scarpe o per farsele fare...o peggio ancora, per fare una lotta di muscoli. Spero che almeno questo concetto, che l'aiuterebbe a crescere in cinofilia, riesca a comprenderlo.
Relativamente alle persone “scontente” della mia produzione, credo che con 12 campionati di bellezza,5 di lavoro, 7 sociali, 6 internazionali, 5 assoluti, qualcuno forse contento è rimasto, ma, ripeto, non siamo qui a fare una lotta di muscoli, ne usciremmo perdenti entrambi, io per prima, sulla dignità cinofila, donde potrà capire che ne perderei moltissimo e non accetterò ulteriori provocazioni.
Invito adesso il moderatore a valutare se sia il caso o meno di chiudere questo post e invitare tutti ,e me compresa, a interagire su argomenti strettamente tecnici legati alle razze da traccia. Credo che i signori abbiano avuto tempo e spazio a sufficienza per dire quello che pensavano, sia pure abbondantemente off topic, e con modi abbondantemente scadenti;penso che il diritto di replica sia stato in questo preciso istante prontamente rispettato, dunque penso anche che la si debba chiudere qui. Altrimenti resteranno a cantarsele e suonarsele da soli. Io ho già ampiamente significato quanto dovevo, e di nuovo mi scuso per lo scadimento evidente di questo post
Ad augusta per angusta
Serena Donnini
 
	
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